Pizza integrale con lievito madre

L’amante ed esperto della pizza in casa è il mio ragazzo, i cibi che ci sono nel mio piatto solitamente sono frutta e verdura spesso crudi, ma mi sono voluta mettere alla prova tentando una versione decisamente più sana della classica pizza con farina 00. Dopo numerosi tentativi (impastare con la farina integrale e far lievitare con LM non è semplice) posso felicemente affermare che ci stiamo avvicinando al risultato desiderato: alveolatura discreta, sapore e croccantezza ottimi! Anche se sicuramente farò alcune migliorìe. Anche scaldata la sera successiva in forno qualche minuto era ancora buona e per niente gommosa. La pizza ha una lievitazione di circa 30 ore.pizza integrale LM
Ingredienti per la base:
130 g di farina integrale (io 30% farina integrale e 70% farina tipo 2)
33 g di lievito madre rinfrescato la sera prima
90 g di acqua
4,2 g di sale
semola di grano duro qb

Ingredienti per il condimento:
1 patata piccola
2 cucchiai di piselli
1 bicchiere di latte di avena light
1 cucchiaio scarso di farina tipo 2
1 cucchiaio scarso di olio evo
1 spolverata di noce moscata
sale qb

Procedimento:
Vorrei fare una piccola premessa (per la maggior parte di voi probabilmente non dico nulla di nuovo): la cottura è fondamentale! Noi abbiamo acquistato un fornetto che arriva a 420° e la pizza si è cotta in circa 2:30 minuti. In alternativa si può cuocere in forno preriscaldato a temperatura massima tenendola sul ripiano più basso per i primi minuti e poi spostandola in alto… purtroppo la resa non sarà la stessa e la pizza potrebbe seccarsi un po’, ma si possono fare comunque dei tentativi. Bene! Cominciamo! Allora iniziare sciogliendo il lievito nell’acqua, quando questo sarà completamente sciolto versare la farina a pioggia e impastare mescolando dapprima più delicatamente e poi, quando comincerà ad incordarsi, con più forza (oppure utilizzare l’impastatrice aumentando gradualmente la velocità). Dopo aver aggiunto i 3/4 della farina aggiungere anche il sale e successivamente la restante farina. Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e incordato (prendere un lembo della pasta e tirarlo, non deve strapparsi subito, cioè deve avere una discreta elasticità). Mettere l’impasto in una ciotola e coprire con pellicola trasparente, lasciandolo lievitare 15 minuti. A questo punto iniziare a fare le pieghe: rovesciare l’impasto su un piano infarinato e iniziare a picchiettare con le dita, senza utilizzare mattarello o altri utensili, stendendolo delicatamente fino a formare un rettangolo di 15 x 20 cm circa. Fare la chiusura “a libro” (tipica anche della pasta sfoglia), prendere un lato corto e piegarlo fino a metà del rettangolo, fare lo stesso con l’altro lato facendo combaciare i 2 lembi e poi chiudere il libro, cioè piegare a metà il tutto, ottenendo un altro rettangolo sul quale si dovrà ripetere l’operazione, prima picchiettando leggermente, ma senza riformare il rettangolo delle dimensioni precedenti, giusto per avere un larghezza tale che permetta di fare nuovamente la chiusura a libro. Cercare di formare un panetto rotondo modellandolo. Una volta conclusa la fase delle pieghe riporre l’impasto nella ciotola coperto e lasciar lievitare 1 ora. Ripetere l’operazione appena descritta, quindi fare per la seconda volta le pieghe all’impasto poi riporlo nella ciotola rigorosamente coperto facendolo lievitare 25-30 ore. Prima di stendere l’impasto preparare il condimento, noi ci siamo fatti ispirare da una ricetta vegetariana che ho veganizzato con besciamella, piselli e patate, ma ovviamente ognuno può dare libero sfogo ai propri gusti e alla fantasia. Come prima cosa mettere in un pentolino con dell’acqua la patata tagliata a pezzetti e i piselli, insaporire a piacere (noi sale e pepe) e far cuocere 1/2 oretta. Per preparare la besciamella versare in un pentolino antiaderente tutti gli ingredienti, la farina meglio se setacciata per evitare grumi, e accendere la fiamma a fuoco medio,  mescolare finchè non diventa densa (ma non troppo!). Considerate che raffreddandosi tenderà a solidificarsi ulteriormente.  Versare il panetto su un piano da lavoro infarinato con semola di grano duro, iniziare a picchiettare partendo dal centro e schiacciare delicatamente verso il bordo in alto lasciando che l’aria vada nel cornicione, girare la pizza e ripetere l’operazione finchè non si ottiene una forma quasi tonda. Iniziare a ruotare la pizza su se stessa per formare un cerchio perfetto, tirando i bordi verso l’esterno. Guarnire la pizza prima con la besciamella e poi con i restanti ingredienti (vi consiglio di farlo sopra un piano che poi potete mettere in forno o su di una paletta di legno fatta apposta, infarinando sempre il piano con un po’ di semola). Condire a piacere con olio e sale se lo si desidera. Infornare alla massima temperatura a forno preriscaldato fino a cottura (forno casalingo 10-15 minuti).
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Nota:
Le dosi sono per una sola pizza, come al mio solito gli esperimenti li faccio in un quantitativo “meno dannoso” possibile 😀 così se non vengono buoni lo sforzo per mangiarli (non si butta via niente) è minore. Namastè.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ti é venuta uno splendore… la lunga attesa per la lievitazione ti ha premiata con un ottimo risultato, vedo 😉 !
    Bravissima 😀 !

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  2. Stupenda davvero questa pizza!
    Complimenti… anche il condimento è unico… 🙂

    Non ho mai visto in commercio il fornetto che arriva a 420° in cottura…
    Sarebbe fantastico!
    😉

    Reply
  3. Bellissima, davvero. Io sto iniziando di questi tempi a lanciarmi nell’assaggio di pizze vegan più articolate: di soltio facevo base integrale più verdure, cipolla, olive e noci…ora sto sperimentando le mozzariselle e i vegstracchini. Quest’idea della cremina d’avena è da copiare senz’altro! Per quanto riguarda l’impasto: chapeau! Io per ora sono un po’ indietro in quel campo, ma piano piano imparerò. Baci, buona domenica

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  4. Grazie mille a tutte e tre! 🙂 In realtà il fornetto è uno di quelli “economici” a cui abbiamo apportato una semplice modifica per farlo arrivare a temperature più alte! La besciamella d’avena mi è venuta in mente perché adoro la besciamella e adoro il latte d’avena e devo dire che viene davvero gradevole (il mio ragazzo dice che sembra di mangiare una classica pizza con mozzarella…se lo dice lui :D) ah una cosa importante mi sono dimenticata! Sulla besciamella ci va anche una spolverata generosa di noce moscata!!! Altrimenti che besciamella è?!?
    @Erbivoraincucina : per gli impasti c’è un mondo dietro, ci sono tante tecniche che permettono una buona riuscita della pizza, se si modifica la lavorazione dell’impasto si ottengono grandi miglioramenti. Buona domenica a voi dolcezze!

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  5. Ah allora avete fatto quel lavoretto al fornetto! Ne ho sentito parla sui alcni forum ma non abbiamo provato. Comunque anche se la pizza è integrale ha un aspetto bellissimo e croccante,leggero e aerato.

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  6. @IamGiuly:
    Grazie x l’informazione… anche se questa modifica non l’ho mai sentita… non saprei nemmeno da che parte girarmi… :mrgreen:

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  7. sì sì la modifica in realtà è molto semplice (il forno per capirci è il G3 ferrari) si trovano delle guide online che spiegano passo passo come fare, secondo me può riuscire chiunque! 🙂

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  8. wow com’è lievitata bene! *___*

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  9. professionale dir poco

    bless and love!

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  10. Sembra ottima… Infatti sto provando a farla anch’io con la tua ricetta! Ma ho un dubbio: a che temperatura la lasci lievitare così a lungo? Casa mia è a 23 gradi anche di notte… Forse ci vogliono meno ore?
    Grazie,
    Francesca

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  11. @Francesca S
    Sicuramente con temperature più alte ci vogliono meno ore, ma con precisione con il lievito madre non si riesce a dire…ogni LM è a sé. Su internet ci sono molti video per capire quando il panetto della pizza è pronto 🙂

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  12. Più alte di quanto? 🙂 In effetti per una lievitazione così lunga è meglio specificare a che temperatura avviene: il problema non è capire quando è pronto il panetto, ma come organizzarsi in anticipo col LM… Un caos! Mi sa che casa tua a occhio è a 18 gradi.. Infatti io volevo fare la pizza stasera, ma era pronta stamattina alle otto 😀 Peccato non aver avuto tempo di fare almeno una focaccia e ho schiaffato l’impasto in frigo per andare a lavorare! Ora credo che userò il panetto surlievitato come biga per qualcos’altro… Vediamo! Quindi: per chi ha una casa a 23 gradi costanti anche di notte, o chi usa uno spazio alla temperatura di lievitazione(25-26 gradi), bastano 8-10 ore, si fa in giornata!
    Ciao!

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