Mele amorawse

Buon San Valentino a tutti!M (2)
Ingredienti:

1 mela Fuji
1 mela Granny
2 fette di ananas
2 fichi secchi ammollati
mango disidratato
papaya disidratata
uvette
granella di pistacchi di Bronte
scaglie di cioccolato fondente crudo
cannella come se non ci fosse un domani
farina di cocco
2 rose rosse…
M (11)
Procedimento:
Abbiamo scavato 2 mele e frullato la polpa insieme all’ananas, i fichi secchi, le uvette, la cannella, la frutta esotica disidratata e la farina di cocco per addensare un pochino. Abbiamo farcito le nostre mele, decorato con altre pepite di frutta esotica, cannella, granella di pistacchi di Bronte, scaglie di cioccolato fondente crudo… e 2 rose rosse…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Buon San Valentino anche a te Stellina! :):)

    Questa volta hai creato una favolizia…
    Un dolce perfetto! 😉

    Reply
  2. Una “favolizia”. Fantastico!! Un abbraccio di Luce cara Niki!

    Reply
  3. personalmente aborro queste cose però, la dicitura “cannella come se non ci fosse un domani” merita la lode, poiché è il mio dosar le spezie quotidiano

    bless and love!

    Reply
  4. Possiamo anche non dosare le spezie, ma le parole no, quelle vanno pesate, col cuore possibilmente.
    Love & Light

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  5. Che incantevole, magica ricetta… 🙂 😛
    Si vede che é preparata con amore.. 🙂 😉

    Reply
  6. Sono così belle quelle mele, da sembrare due ampolline realizzate dalle fate del bosco per la conservazione dei loro preziosi profumi… :* :* :*

    Reply
  7. Sono state preparate davvero con amore e gioia. E gustate con calma e serenità. Infatti anche se non parliamo molto spesso nel blog, l’importante non è solo cosa mettiamo nel piatto, ma anche come lo portiamo alla bocca…
    Negli ultimi giorni ho visto discussioni molto interessanti e punti di vista affascinanti, magari talvolta anche in contrasto, ma d’altra parte è normale, ogni testa è un pensiero (più di uno) e ognuno viene da esperienze diverse. Personalmente ho trovato che l’esoterismo bianco mi offre la chiave per interpretare quasi tutte le situazioni in cui mi trovo in una maniera saggia e fruttuosa. Per esempio, a proposito del mangiare, il maestro Michail Omraam Aivanov, che qualche volta ho citato, raccomanda non solo di tenere in mano i frutti prima di mangiarli, per portarli a vibrare come vibra il nostro stesso corpo, ma invita a restare seduti una volta terminato il pasto, per “condirlo” ulteriormente con la gratitudine che proviamo per Madre Natura (o Dio, chiamiamola coma vogliamo) che non solo ci permette ogni giorno di mangiare, ma che prepara per noi squisiti frutti. Il mio crudismo si ispira anche a ciò. Non cucino non perché non mi piaccia il cibo cotto, ma per non modificare troppo il cibo ricevuto dalla Natura.
    Ancora buona giornata del cure a tutti!

    Love & Light

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  8. Stellina, mi era “sfuggita” questa meravigliosa ricetta!! Sei stata bravissima ad intagliare le mele e a fare i giochi di colore! 😀 Chissà davvero se riuscirò a fare la dieta crudista…è un modo di “pensare” rivoluzionario…forse più semplice da cominciare nella stagione calda…

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  9. grazie Stellina, per la ricetta e le parole…

    Reply
  10. Care Terri e Madda, è un piacere, credetemi.
    In realtà l'”intaglio” della mela è stato semplicissimo, ho usato le formine dei biscotti 🙂
    Terri, suggerisco sempre, a chi vuole avvicinarsi al crudismo, o abbracciarlo addirittura al 100%, di procedere per gradi. Inizia magari non a sostituire cibi cotti con crudi, ma a invertire la sequenza nei pasti. Inizia dalla frutta, poi verdura cruda (tipicamente un’insalata, dove magari puoi aggiungere mele, pere, arance, pompelmi o altro), poi verdura cotta e infine piatto cucinato. In questo modo aumenterai automaticamente l’apporto di cibo crudo, e non avrai rinunciato “coscientemente” al cibo cotto. L’avverbio è importante perché psicologicamente l’ego, il cervello, chiamatelo come vi pare, si attacca alle abitudini (anche negative) semplicemente perché quando compie un’azione abitudinaria si trova nella sua zona di comfort, e non vuole essere tirato fuori. Se tu inverti le sequenza è come dire alla parte abitudinaria di te: non ti preoccupare, la pasta non te la leva nessuno. E così pian piano il corpo si abitua al nuovo ordine dei cibi, e via via ti chiederà, quando hai fame, sempre più il cibo che riceve prima (quindi la frutta) e sempre meno il cotto.
    Provare per credere.

    Love & Light

    Reply
  11. Hai scritto una cosa bellissima: Non cucino non perché non mi piaccia il cibo cotto, ma per non modificare troppo il cibo ricevuto dalla Natura.In effetti mi sto rendendo conto quanto sia inutile trasformare i cibi e toglierli con le cotture tutto il bene che hanno…a me ppiace cucinare,specialmente ora da vegana m diverto molto in cucina,i dolci sono una sfida e quando tutto è perfetto è una gioia per me quando riesco a far piacere il cibo anche ai onnivori. Ma..da quando ho iniziato a coltivare i germogli e leggendo le varie informazioni mi rendo conto che il CRUDISMO è via giusta. E giuro che proverò,perchè comunque è sempre e solo fatto di testa a inserire i cibi crudi almeno per 50 % nel mio menu. Voglio sicuramnet provarci. Certo non possiamo ritornare sugli alberi ma se ci piace o no,la Natura ha le soluzioni migliori del supermercato…mi piace leggere le tue ricette e sono una forte ispirazione credimi.Mi piace leggere ciò che scrivi e ti leggo con attenzione e curiosità.Accumulo queste informazioni per farne tesoro e magari metterli in pratica.

    Reply
  12. Cara Veruska, sono semplicemente onorata dalle tue parole <3
    Sono felicissima di poter essere una fonte, per quanto piccola, di ricette e informazioni. Anch'io sono convinta che il crudismo sia LA strada, ma non credo lo sia per tutti e in ogni momento della vita. E' tutta una questione mentale. Se si arriva alla comprensione, più che alla convinzione, che davvero il cibo migliore è quello offerto da Madre Natura e nello stato in cui si trova in natura, allora sì, crudismo a gogo. Ma se lo si pratica per moda, come alcuni fanno, senza le giuste convinzioni mentali ma soprattutto senza le giuste conoscenze nutrizionali, allora non è la strada giusta. Così come il vegan. Non credo che sia giusto "in assoluto". Nel senso che se qualcuno non è pronto a fare la transizione, è bene che attendere. L'iniziato Steiner diceva "è meglio mangiare la carne che desiderare la carne" perché non abbiamo solo il corpo fisico, ma anche molti altri, e anche loro diffondono vibrazioni, più di quello fisico.
    Concludo segnalandovi questo interessante articolo a proposito di Steiner, è una conferenza del 1923 ma è attualissima.
    http://www.disinformazione.it/mucchefolli.htm

    Love & Light

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  13. Hai perfettamente ragione Stellina,è questione mentale,se non è convinto cervello,non si riesce ottenere nulla.Per moda lo si può fare per un tot di tempo ma poi sicede,è inutile,se non hai una motivazione nel cuore e nella testa non puoi fare un cambiamento alimentare del genere.Spesso si legge che molti sono vegani per moda..beh,poveretti,deve essere un bel sacrificio..La cosa la devi sentire dentro. Si sente anche parlare di vegani che sono ritornati sulla alimentazione onnivora. Personalmente no potrei mai ritornare in dietro,ormai è fatta quando passi il periodo “difficile” quello della disintosicazione è fatta. Io non so voi,io devo cucinare anche cibo non veg per la famiglia,che mi segue e hanno cambiato al 80% anche loro ma quando mi chiedono una cosa gliela devo fare,è inutile. Beh,in quelle occasioni ho notato che non provo nessuna voglia neanche di assagiare.Per me cibo crudele è complettamente rimosso dalla testa..
    PS: Oggi dovrebbe arrivare un secondo germogliatore,mio genere mi ha chiesto se coltivo i germogli anche per lui,che li mangerà volentieri dopo averli assaggiati e dopo averli infillato saggiamento il libro 🙂 🙂

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  14. Veruska addirittura due germogliatori? WOW!!!

    Anche a me in passato capitava di cucinare per onnivori anche cose non vegan. Ultimamente le occasioni sono state davvero pochissime. In casa mia però avevo messo la regola: se vieni qui niente cibo crudele… Poi però con la gatta… Lei non è vegana e non le deve nemmeno diventare. Ho parlato a lungo col veterinario e anche lui concorda sul fatto che meno scatolette e più cibo crudo mangia (che poi è quello che troverebbe in natura) meglio sta, ma un felino dalla carne non può e non deve prescindere. Perciò attualmente il mio frigorifero è pieno di frutta e verdura e in un angolino c’è la pappa di Liebe. Per cui la carne nel frigo ce l’ho… Però solo per lei. Chi viene a cena da me lo sa, da Stellina veg & raw 🙂

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