Cheesecake all’acqua di rose

Questa ricetta deriva da una grande curiosità per quei deliziosi dolcetti turchi che, non a caso, si chiamano ‘turkish delight’. Nel tentativo di riprodurli in versione veg (prima o poi ci riuscirò), ho creato qualcosa di simile che ho audacemente usato come topping per una torta a base di legumi e cereali, così come ci insegna la tradizione mediorientale. State pronti per sapori delicatissimi, rotondi, e certo inaspettati!
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Ingredienti per la base:

60 g di riso basmati integrale
50 g di uvetta sultanina
150 ml di latte di soia
cardamomo in semi
1 punta di cannella
4 datteri grandi freschi

Ingredienti per la crema:
250 g di piselli congelati
50 g di anacardi
125 g di yogurt di soia

Ingredienti per la gelatina:
1/2 rapa rossa precotta
succo di 1/2 limone
2 cucchiai di acqua di rose
50 ml di acqua
1 cucchiaino di agar agar
pistacchi non salati a piacere

Procedimento:
Preparare la gelatina: mescolare l’agar agar in un pentolino con acqua fredda, portare a bollore finchè l’agar non si dissolve completamente. Spegnere la fiamma e aggiungere 1/2 rapa rossa frullata, l’acqua di rose e il succo di 1/2 limone. Ungere una tortiera tonda con pochissimo olio vegetale neutro e versarvi la gelatina ancora liquida. Lasciar raffreddare, aggiungere i pistacchi tritati grossolanamente e poi riporre in frigo per almeno 5 ore. Preparare la crema: cuocere i piselli con poca acqua. Una volta scongelati, aggiungervi gli anacardi precedentemente ammollati e lo yogurt di soia. Se il composto risulta troppo liquido aggiungere 1 cucchiaino di amido di mais. Preparare la base: cuocere a fuoco molto lento il riso con il latte di soia, i semi di cardamomo passati al mortaio, la cannella, i datteri denocciolati e l’uvetta per circa 40minuti (o finchè non risulta molto morbido e avrà assorbito tutto il liquido). Mettere il composto in una tortiera dello stesso diametro di quella usata per la gelatina e formare una base di 1/2 cm. Passare al forno a 200° per 15 minuti (5 in modalità grill) per formare una crosta dorata. Lasciar raffreddare. Comporre la torta: farcire la base con la crema di piselli, adagiarvi la gelatina ormai solida facendo molta attenzione (sguilla via!).

Consigli e info:
Questa ricetta è ‘amica della salute’ in quanto apporta tutti i macronutrienti ben associati fra loro e poche calorie, è inoltre gluten free, oil free, sugar free. Conservare la torta in freezer e toglierla qualche ora prima di servirla. Servire con thè verde o thè bianco alla vaniglia.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao Carlottaboats, benvenutissima tra noi! 😉

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  2. Colori e dolcezza ! Brava !!!

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  3. Very delightfull! Benvenuta Carlotta!

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  4. benarrivata

    bless and love!

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  5. Ciao Carlottaboats 🙂 !
    La tua torta é un sogno… 🙂 !

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  6. Che dolce presentazione,bellissima la tua tortina,benvenuta!

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  7. Benvenuta Carlotta! ?☺ Stupenda entrata! Tè verde e tè bianco… i miei preferiti… ?

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  8. Benvenuta!
    Bellissima torta e ingredienti molto interessanti!! 🙂

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  9. Benvenuta! Che ricetta allegra!!!

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  10. Mumble…mumble… La base la vedo bene anche x fare delle barrette… 🙂 Magari più alta con aggiunta di frutta secca… UmmmmmM… pensa Nik… 🙂

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  11. Niki: bell’idea! Occhio peró che il riso anche dopo l’infornata rimane morbido, quindi per le barrette bisogna inventarse un collate ahah tipo i semi di lino tritati! Fammi sapere!

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  12. oh slurp. Ho tutti gli ingredienti, nessuno escluso !!!!

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  13. Qualcuno mi spiega il mistero dei semi di lino? Ma davvero funzionano come collante in cottura? Voglio dire, tipo albume d’uovo che quando cuoce diventa solido e ingrippa tutto euello che trova intorno? MI sembra incredibile che acqua e semi di lino tritati siano in grado di fare altrettanto … dal punto di vista “fisico e chimico” mi sembra davvero difficile. Mai osato spermentare direttamente

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  14. Ciao Rita! Se fai la torta dimmi come ti é sembrata! I semi di lino funzionano alla grande, ma per fare in modo che facciano il loro dovere devi frullarli con acqua tiepida fino a che non si forma un gel. I semi di lino contengono delle mucillaggini che a contatto con il calore fuoriescono formando un composto colloso, ottimo sostituto delle uova nei dolci da forno. Occhio peró che non hanno un sapore neutro, quindi usali per ricette meno delicate e piu ‘rustiche’ o al cioccolato. A breve una ricetta con i nostri amici semi, utili anche come fonte di omega 3 e omega6 e alleati della nostra pancia pigra 😉

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  15. Si Carlotta. Ho fatto il gel di semi di lino più volte ma l’ho usato solo per addensare del porridge o delle creme che non volevo cuocere. Il gusto dei semi di lino mi piace molto e lo uso sia nel dolce che nel salato oltre che come spuntino a cucchiaiate ( 😀 ) MA mai cotto come dici tu. Cmq farò una prova es. con un budino al cacao e latte di soia. Lo faccio bollire e poi raffreddare in cocotte di pirex. Dici che funziona?

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  16. Piu che budino direi tortino! Metti farina che vuoi (es di farro o mista) semi di lino+acqua calda, latte di soia, cacao e lievito. Vedrai che cuoce e cresce benissimo! Se invece vuoi un budino senza farina io opterei per l’agar o l’amido di mais. Baci

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  17. ok proverò il tortino. L’idea del budino era solo per fare una prova a caldo, ma il tortino forse come esperimento va meglio. Le dosi quali sarebbero? tipo 1 di semi macinati 3 di acqua tiepida? Aspetto che formi il gel e poi metto nell’impasto? 60g di gel di lino = 1 uovo medio-piccolo?

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  18. Esattamente! Io vado a occhio 😉

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  19. @Carlotta… Ecco… i semi di lino… ottimo! Ma quanti dovrei metterne?? 🙂
    Proverò con 200 gr di riso… magari integrale 😉

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  20. Ciao e benvenuta!! Complimenti è stupenda alla vista e sono certa anche al gusto, la proverò non appena finisce la sessione di esami. Ma poi la crema piselli, anacardi e yogurt? Caspita non avrei mai pensato di mettere questi ingredienti insieme se non avessi letto la ricetta, mi ispirano proprio 😀
    Unico problema: posso sostituire i datteri nella base con qualcos’altro?
    Comunque nanche io ho provato mai il gel ai semi cotto, ma funziona anche nei burger ad esempio, restano più compatti?

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  21. Niki: si vai a sentimento ahah
    Giuly: per i burger come addensante/collante usa la farina di ceci tostata finche non diventa marroncino scuro e acqua!

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  22. Giuly: puoi sostituire i datteri con qualsiasi frutto disidratato (che sono fichi, albicocche e gli altri..zuccherini). Io ho messo i datteri perche si abbinavano bene ai sapori della ricetta :)))

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  23. Ho fatto un po’di ricerche e un cucchiaio da tavola di semi di lino sono 15g altrettanto per un cucchiaio di acqua. Dunque 1 di semi più tre di acqua fanno 60g quanto un uovo. Bisognerebbe provare. E anche con i semi di chia che secondo me addensano meglio, ma anche loro non li ho mai serimentati per rassodare impasti cotti … se chia e lino funzionano come agar-agar cioè rendono solido il tutto una volta freddo, allora perché non usare l’agar-agar che è più pratico e ben testato (Lali ne sa qualcosa ccon tutti i suoi veg formaggi). MI viene la voglia di provarli tutti e tre … mi manca il tempo … lo studio del giapponese mi impegna

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  24. La farina di ceci dici allungata con acqua e poi aggiunta agli altri ingredienti? Il mio problema è che, anche se la faccio riposare in frigo molto, lascia un sapore riconoscibile..anche se con alcuni abbinamenti non proprio sgradevole… però alcune volte il risultato era immangiabile. Per questo ne uso sempre poca (troppo poca) e non addensa come dovrebbe. 🙁

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  25. ma è bellissima! davvero!! sento già profumino di rose… che mi ricorda tanto la basbusah che aveva fatto la mamma del mio compagno quando siamo andati a trovarla a Ramallah!!! loro la aromatizzano con acqua di rose assieme allo sciroppo di riso! e che bella la foto del profilo che hai scelto! sei bellissima! benvenuta e a prestoooo!!!

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