Mai arrendersi, al terzo tentativo finalmente eccola. Torta Kilimanjaro con un’eruzione vulcanica di golosa bontà! Ripiena di veg-crema Chantilly, stupenda, mio marito non ci credeva che era veg. L’ho fregato! Sì, gli è piaciuta tanto.
Ingredienti:
250 g di farina 0
6 cucchiaini di cacao in polvere
150 ml di latte di soia
100 ml di acqua
90 g di zucchero di canna
50 ml di olio di girasole
vaniglia
1 pizzico di bicarbonato
6 g di lievito cremor tartaro
burro vegetale (per ungere la teglia)
pane grattugiato (per la teglia)
Ingredienti per la crema:
900 ml di latte di soia
45 g di burro di cacao
110 di zucchero di canna
45 g di farina 0
30 di maizena
1 cuchiaino raso di agar agar
vaniglia
1 pizzico di curcuma
scorza di limone
Ingredienti per la decorazione:
500 ml di panna di soia da montare
pannafix vegan
ananas sciroppato
pesche sciroppate
toping ai lamponi (facoltativo)
Procedimento:
Iniziamo con la crema che deve raffreddarsi. Dunque io ho fatto così, ma probabilmente il mio procedimento è un pò grezzo… ho versato tutti gli ingredienti in una pentola e mescolato bene. Il burro di cacao è solido, ma si scioglie man mano mentre la crema cuoce. Portate a ebolizione e, quando la crema raggiunge la consistenza giusta, spegnete il fuoco e togliete la buccia di limone. Coprite con la pellicola e lasciate raffreddare. Prima a temperatura ambiente poi in frigo. Ora facciamo il pan di Spagna. Prendete i primi 9 ingredienti della ricetta e sbattete con la frusta elettrica. Mi raccomando di rispettare la quantità di lievito. La torta non deve essere chissà quanto soffice e non deve gonfiarsi a dismisura. Imburrate la teglia, spolverate con il pane grattugiato, riempite con il composto e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 30 minuti. Lasciate raffredare per bene! Poi tagliate la torta a metà per ricavare i 2 dischi. Il primo disco sarà il fondo sul quale verrà versata la crema. L’altro disco dividetelo in 16 spicchi. Sarà il crattere 😉 del vulcano. Montate la panna di soia con una bustina di pannafix vegan. Riprendete la crema pasticcera fredissima e sbattetela brevemente con la frusta elettrica. Poi unite alla crema la panna montata per ottenere la famosa crema Chantilly. Tagliate a pezzeti la frutta sciroppata e mescolatela alla crema. Lasciate anche qualche pezzo per decorare… Ora versate tutta la crema sulla torta e usate i 16 triangoli per formare il vostro vulcano. Premete i pezzi contro la crema e ultimate con il resto della frutta dando un’idea di vulcano. Una leggera spolverata con zucchero a velo per imitare la cima del Kilimanjaro innevata e siamo giunti alla fine. Lo so è un pochino eleborata, ma non va fatta spesso 😉 Quando ho tagliato la torta ho aggiunto il toping di lampone: una colata di lava! Buon veg appetito!
Di sicuro vi avanza sia la panna montata che la crema Chantilly. Io ho preparato una coppetta per mio marito. Mi ha chiesto: ma è vegana? Molto buona. E se lo dice il più scettico della famiglia, ho fatto centro!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Veruska, quando penso che tu abbia raggiunto il top…mi sbaglio… ogni volta (e sono tante!!) 😀 Caspita che artista, che genio!! Sei una Chef stellatissima!!! 😀 😀 😀
Terri cara ti ringrazio tanto. Io veganizzo solo ciò che è stato già inventato. La mia torta non è proprio bellissima come si vede in giro ma sono comunque contenta del risultato. Il sapore è fenomenale,l’aspetto si dovrebbe migliorare;-) Ma ciò che mi è piaciuto di più è la crema Chantilly. A volte mi chiedo perchè la gente si ostina a cucinare con le uova o latte vaccino se tutto quanto si può sostituire..certo non è facile specialmente chi è alle prime armi. Io ho avuto al’inizio i miei problemi con i dolci. Ero disperata perchè purtroppo ne vado matta. Invece piano piano,provando e riprovando si riescono a conoscere e capire ingredienti nuovi. E quando arrivano i risultati,beh ci si sente benissimo.
No, beh… vorrei sapere: Chi li mangiaro tutti questi ottimi dolci di Veruska senza lasciarmene neanche una briciola? 😮
Mi propongo come massaggiatrice! A me la prima fettaaaaaa 😛 😛 😛 !
No, beh… vorrei sapere: Chi li mangiaro tutti questi ottimi dolci di Veruska senza lasciarmene neanche una briciola? 😮
Mi propongo come assaggiatrice! A me la prima fettaaaaaa 😛 😛 😛 !
Prego ignorare il commento n. 3 Sgrunt 😡 !
E’ tutta opera della tastiera ! 😳
Lalina carissima se fossi qua vicino molto volentieri.
Troppo. Sono svenuta.
Complimenti Veruska per la ricetta e per le foto sempre bellissime!
😯 wowwwwwwwwww…adoro i vulcani!!!! Poi vegan….un’idea strepitosa. Io non conoscevo questa torta. Grande Viera!! 😀 😛 😀
superlativa!inimitabile.complimenti
Fan ta sti ca!
visto che è il tentativo numero tre potevi battezzarli “torta Perseveranza” V
bless and love!
Mi associo a Terri ogni volta che penso tu abbia superato te stessa ti strasuperi di nuovo! Sappi che x carenza di parole non commenterò più le tue ricette 😉
Vi ringrazio molto per le vostre belle parole. Luca – una volta mi è venuto male pan di spagna,una volta non andava la crema. Così finalmente va bene. La torta è più buona dopo la notte passata in frigo 😉
Qua ti sei superata !!! Ma quanto sei brava ????!!!! Sono ammirata davvero, complimenti !!!!