Prawmigiana di Babele

Pochi e semplici ingredienti per un piatto della tradizione totalmente rawoluzionato. Ladies and gentlemen: non è impanata, non è fritta, non è cotta e non è neppure “insana” perché le ho fatto cacciare tutta l’acqua di vegetazione possibile e immaginabile, e soprattutto è altissima: ecco a voi la prawmigiana di Babele.
1Ingredienti:
1 mela
1 melanzana bianca
1 melanzana viola
10 noci
50 g di porro
1 pomodoro
3 pomodori secchi
3 cucchiai di latte di cocco
spezie
parmigiano vegano

Procedimento:
L’assemblaggio del piatto è ovviamente rapidissimo, come potete immaginare… Un po’ più lunghetta è invece la preparazione di questa benedetta “mela inzana” per eliminare tutta l’acqua di vegetazione. Dunque, tagliatele a fettine sottili che disporrete in uno scolapasta, cospargete di sale ogni strato, coprite con un piatto e posatevi sopra un peso per favorire lo sgocciolamento. Io le ho lasciate così 1 notte e 1 giorno (ho iniziato la preparazione veenerdì…). La sera dopo le ho sciacquate e le ho lasciate poi a mollo in acqua per un altro giorno intero. Finalmente le ho strizzate per bene e disposte come vedete, alternando fettine di melanzana a fettine di mele e sughetti di pomodoro e di semi, ricavati semplicemente frullando in un caso pomodori, pomodorini e porro e nell’altro semi di girasole, latte di cocco e porro. Massima libertà quanto alle spezie, divertitevi! Io ho usato erbe provenzali a gogo. Una spolverata del mio speciale parmigiano veg (cocco rapè tostato e arricchito di sale nero e pepe bianco).Torre
Credits:
Ode a Ope e alle sue Lasagne di melanzane e pere, a Gaiabella con la sua Parmigiana cruda di melanzane e alla bella Vegan Lolita con le sue Raw melanzane alla parmigiana. Per El-ahrairah: mangio le melanzane crude da anni e finalmente mi aggiungo alla lista delle impavide chef che si sono cimentate con questa delizia viola della terra e ricordo ancora una volta che non è (quasi) mai la sostanza che fa il veleno, o il farmaco, ma la dose.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. bello!!!baba-ganush in arrivo… ci sono ancora un paio di melanzane gigantesche nella piccola serra, prima che venga distrutta dalla neve (ehehheeh ogni inverno crolla) verrano utilizzate per esperimenti a crudo! con moderazione 😉 vicino alla stufa a legna o direttamente accanto al camino, a fettine, vengono delle chips ottime! non so se possa definire proprio crudista, ma potrebbe essere una specie di equivalente dell’essicatore no?

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  2. Carissima, il “crudo” viene considerato salvaguardato fino a circa 42°. Per cui, se le fai essiccare accanto alla stufa solo con l’aria calda.. in teoria 🙂

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  3. Stellina, caspita che bella ricetta!! 😀 Non sapevo che il crudismo fosse anche fino a 42°!! Grazie per la preziosa informazione 😀 😀

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  4. Sì 🙂 è la temperatura a cui le proteine e le vitamine termolabili iniziano a denaturarsi, quindi se non si supera quella temperatura tutti i nutrienti contenuti nei cibi si mantengono 🙂

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  5. Vedo che ora metti l’ingegno RAW anche nei titoli…e brava la nostra Stellina piena di sorprawese…che detta così sembra barese!!!!! 😉 Ah aha ah un bacione

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  6. Non sarebbe male rivisitare un piatto barese… In effetti…

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  7. mela e malandata veramente intriganti assieme

    bless and love!

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  8. melanzana non malandata, il correttore ha corretto il non necessario

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  9. scusate la gnuranza ma la melanzana cruda in quanto solanacea non è tossica^

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  10. Come ho detto prima, è la dose che fa il veleno, e cmq col trattamento a cui ho sottoposto la nostra mela-inzana, di insano non aveva più niente 🙂

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  11. purtroppo abbiamo in mente che determinati alimenti siano dannosi e il falsi miti da sfatare sono ostici ma veramente ostici
    S, se mi posso permettere dovresti fare un post magari in “considerazioni” che non sia una ricetta ma nel quale spieghi queste cose , tratti l’argomento in maniera semplice e esaustiva

    bless and love!

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  12. Hai ragione Luca. Cibi considerati vietati da crudi, trucchi, preparazioni, concetti del crudismo… Ho visto che un post simile esiste già ma andrebbe ampliato, anche perché io penso che non si tratti più tanto di cibi quanto di convinzioni. L’energia segue il pensiero.

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  13. ciao, mi sono documentato un po’ di più, sembra che rispetto alla patata la melanzana sia meno tossica, inoltre la solanina si concentra sulla buccia, quindi in teoria basta rimuovere questa per essere sicuri, anche se così si rinuncia anche gli antociani ovvero uno dei pochi pregi di questo ortaggio…oppure sbaglio anche così?

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  14. Caro ZuMi, personalmente mangio tutto, antociani e quella pochissima solanina che può essere rimasta nella buccia dopo il lungo trattamento a cui è stata sottoposta… Va anche detto che non mangio melanzane tutti i giorni. E nemmeno in quantità industriali. Ad esempio una melanzana piccola mi è servita sia per questa ricetta che per un’altra che vi presenterò a breve. Ma non penso, per quanto mi piaccia moltissima, di rimangiarla nel giro di pochi giorni. Ribadisco che è la dose che crea, anzi, distingue il veleno dal farmaco. Anche il prezzemolo può essere pericolissimo ed è tossico, ma sulla pasta e nelle frittate è usato spessissimo.

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