Sol invictus salad

Gliel’abbiamo detto talmente tante volte ad agosto di uscire da questo novembre, che alla fine è uscito davvero. 🙁 Ma se il sole non splende più nei nostri cieli autunnali (qui, almeno per oggi, non ne vuol proprio sapere di mostrarsi) noi lo serviamo nel piatto, con i luminosi e colorati frutti della Terra e in particolare della assolata terra di Sicilia. Ecco a voi la mia insalata del sole vincente.Sol9
Ingredienti:
1 arancia
1 finocchio maschio
3 cucchiai di latte di cocco
1 piccolo peperone arancione dolce
1 manciata di pistacchi
1 manciata di chicchi di melagrana
timo (o erbe aromatiche) qb
cannella qb
aceto balsamico

Procedimento:
Semplicissimo! Tagliamo a fettine il finocchio e l’arancia (dopo averla sbucciata… ma sappiate che c’è anche chi mangia la buccia, se è bio). Frulliamo poi le deliziose barbette del finocchio con il peperone, il cocco e le altre spezie e condiamo la nostra insalata. Cospargiamo ancora con cannella, melagrana e pistacchi e guarniano con aceto balsamico.
Sol
Non plus ultra:
Per un sapore più deciso possiamo aggiungere alla crema anche un po’ di zafferano e al piatto qualche fettina di porro e una spolverata di pepe bianco o di noce moscata. E, se è vero quel che diceva Ippocrate, cioè che il corpo umano è un tempio e come tale va curato e rispettato sempre, con questo piatto diventiamo sacerdotesse e sacerdoti del sole.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. mi permetto una botanica correzione S, non esistono finocchi maschi o femmina è una atavica errata credenza, i -grumoli- ovvero le piante di finocchi sono tutte uguali , alcune si sviluppano più ciccie e altri più smilze per questo una volta venivano considerati maschi o femmina ma in realtà sono uguali

    bless and love!

    Reply
  2. Ma guarda! 😯
    Anche da me i finocchi vengono distinti in finocchio e finocchina! 😆

    Questa insalata ha riportato il sole in questo giorno bigio e freddo 🙂 😉 😀 !

    Reply
  3. Però il gusto è radicalmente diverso.

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  4. si poiché il “ciccio” è meno fibroso e più acquoso e zuccherino, mentre lo “smilzo” è più coriaceo fibroso e molto meno acquoso e zuccherino, han degli sviluppi diversi ma sono la stessa pianta

    bless and love!

    Reply
  5. Non discuto sui nomi, ma se ceniamo insieme non darmi lo smilzo 😀

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  6. Ciao Stellina, le tue ricette sono inconfondibili! Sei una fonte di ispirazione 😀

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  7. Ametista cara, in realtà siete voi che ispirate me. Ormai non riesco a cenare se il piatto non é stato ben decorato e fotografato. 😀 Ho quasi quatto anni di ricette e sperimentazioni cudiste da offrirvi. Ed è una vera gioia poterlo fare. Oggi ho riflettuto su una cosa. Per anni ho curato i gusti e gli abbinamenti senza guadare troppo la forma. Concentravo l’estro artistico soprattutto nella scrittura e nella creazione di bijoux. Adesso é un pó come se potessi riunire le tre cose, e continuare a sperimentare… I’m lovin it!

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  8. Uh che bello i bijoux!!! Sei una creativa a tutto tondo! 😀

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  9. Ne avessi fotografato uno di tutti quelli creati! È un mondo di creatività che ti si spalanca 🙂

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  10. S un rinomato e stellato chef di cui non faccio nome ha detto “il piatto per prima cosa viene mangiato con la vista”

    seppur io non condivida ciò che questo chef fa, condivido a pieno la sua affermazione

    bless and love!

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  11. E nei ristoranti giapponesi infatti, quelli di un certo livello, i piatti “finti” che sono esposti all’ingresso, e che a noi italiani sembrano tanto kitsch e inutili, in realtà hanno uno scopo ben preciso: i giapponesi iniziano a mangiare dagli occhi. Noi occidentali invece iniziamo dall’olfatto. Cultura che vai…

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  12. vero S noi occidentali abbiamo stravolto tutto quanto

    bless and love!

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  13. Non credo si tratti di stravolgere, perché la nostra cultura non nasce “in opposizione” a quella orientale, nasce per caratteristiche storiche politiche geografiche ecc tipiche del luogo. Noi per dire che una cosa è buona magari diciamo Senti che profumo e usiamo moltissimi aromi, magari in Sudafrica guardano le tonalità e in giapponesi le forme. Ogni cultura è bella e preziosa proprio per le sue peculiarità.

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