Polenta

A volte sono proprio una masochista… come in questo caso. Mescolare la polenta per 40 lunghi e interminabili minuti non è una cosa che mi piace molto, fanno male le mani, il vapore in faccia non è proprio simpatico, ma… a me  quella instantanea non piace. Quindi oggi ho fatto come Luca. Più o meno. Ho messo sottofondo la musica giapponese Zen per mantenere i nervi saldi e ho mescolato e mescolato 500 g di polenta per 40 luuuunghi minuti.polentinavegIngredienti:
500 g di farina di mais per polenta macinata fine
2200 ml di acqua
1 cucchiaio di sale grosso

Ingredienti per il condimento:
funghi
aglio
olio evo
sale, pepe
petali essiccati di barbabietola rossa
prezzemolo tritatopolentaProcedimento:
Portare a bollore l’acqua con il sale e aggiungere a pioggia la farina per evitare grumi. E poi, con santa pazienza, mescolare e fuoco lento per 40 minuti. A me piace la polenta a grana finissima perchè diventa una crema meravigliosa. Ma chiaramente ognuno sceglie quella che preferisce di più. Quando la polenta è pronta ungo leggermente un piatto e verso la polenta spianandola per bene. Sopra la polenta calda metto i petali di barbabietola che con il calore si sciolgono. Poi ho soffrito aglio con funghi, aggiustato di sale e pepe e condito la polenta spolverando con prezzemolo fresco. Per fare la foto ho ritagliato con il coppapasta le miniporzioni. Normalmente la divoro nel piatto senza troppi fronzoli.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. paiolo di rame mestolo di legno fuoco della stufa e tanta pazienza, la vera polenta

    bless and love!

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  2. per la polenta senza grumi aggiunghi un cucchiaio di olio di oliva nell’ acqua, usa una pentola col fondo spesso, si attacchera’ meno facilmente,

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  3. Grazie Morfeo,il trucco di olio non conoscevo.Prossima volta lo aggiungo per vedere la differenza.Luca,paiolo di rame mi manca.

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  4. Ti confermo quanto detto da Morfeo, quel goccetto di olio di oliva è miracoloso. Nelle Marche usiamo la stessa polenta, macinata fine ma la facciamo un “po’ lenta” . Io metto 550 cc di acqua per ogni 100 gr di farina. Una volta cotta (i tempi sono quelli)la versiamo e la stendiamo sulla tavola per fare la pasta finché non è alta un centimetro circa. Una volta che ha fatto la pellicina foriamo con una forchetta in modo che il condimento possa entrare dentro e poi sopra il condimento a piacere. Il mangiare tutti insieme dalla stessa tavola dà quel senso di unione, famiglia, amicizia, pace che è bellissimo

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  5. La mia suocera era marchiggiana e la facceva esattamente così. In effetti lei usava questa farina fine e la stendeva sottile come hai scritto tu. E la mangiavano pure allo stesso modo.

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  6. il mio babbo mi narra sempre che quando era piccolo e la polenta era più o meno l’unico cibo che avevano, una volta fatta la versavano direttamente sopra alla tavola la tovaglia più o meno si usava una volta all’anno, aspettavano qualche istante che “solidificasse” e poi tutta la famiglia (il numero era variabile ma si parla di un’unità tra la dieci e le venti anime) la mangiava direttamente da lì, si condivideva tutto, le poche forchette, le pochissime pietanze di accompagnamento e l’enorme fatica rurale

    bless and love!

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  7. Buonissima la llenta artigianale! 😀
    Ed accompagnata ai funghi, poi, é ‘na bomba 😉 !!!
    Adoro questi sapori contadini delle terre nostre… 🙂

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  8. Gosh 😯 !!! La tastiera si é mangiata la polenta 😮 !!!

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  9. Wow….polenta forever!!!! Ma le tue mani danno sempre quel tocco magico my dear 😉

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  10. polenta per chi non si contenta

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