Sale igienista

Ribattezzato “Dolce come il sale” perchè qualcosa dev’essere andato storto in questa preparazione: il mio sale è dolciastro… Però sapete una cosa? E’ buono! E allora vi racconto, brevemente, cosa c’è dentro.SaltIngredienti:
2 mazzi di sedano (gambi e foglie)
1 carota
1 finocchio maschio
rosmarino tritato qb
noca moscata qb

Procedimento:
Tagliare, o tritare, grossolanamente gli ingredienti e lasciarli essiccare nell’essiccatore, nel forno a 50° aperto, o al sole, finché non abbiano perso tutta l’acqua. A questo punto si possono frullare fino a ridurli in polvere.

Il punto:
Siccome la ricetta del sale igienista prevedeva di essiccare solo i gambi di sedano e io ero rimasta con troppe, davvero troppe foglie, avevo chiesto perché non si potessero essiccare anche quelle e mi era stato detto che avrebbero reso il sale amaro. Ok, mi sono detta, allora “dolcifichiamolo” con le carote e il finocchio… E visto che a quel punto non era più un “sale”, ma un insaporitore, tanto valeva aggiungerci anche le mie spezie preferite. Insomma, in conclusione, è buono e lo userò nelle prossime ricette.

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. … mi sa che hai inventato il “dado crudista” 😉

    Reply
  2. Ops, allora mi sa che devo citare qualcuno per i “credits”… 🙂

    Reply
  3. @Stellina Picarò : Non ne ho idea ! 😀 di crudismo sono .. digiuna .. però, leggendo la tua ricetta, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente!

    Reply
  4. Eh vedi, io invece mi ero focalizzata sul fatto che quello fosse un “sale igienista” e non avevo pensato ad altro! Però in fondo il dado si usa in cottura se ben ricordo.

    Reply
  5. Stai tranquilla che non ti andrà a male! Lo vedo benissimo nel brodo vegetale.

    Reply
  6. si S è un bel dado crudista. I colpi di genio in fondo arrivano quando meno te lo aspetti e senza volerlo

    bless and love!

    Reply
  7. Stellina hai inventato il “brodo secco” !!! 😉
    Pensa che bello poterselo portare in viaggio… 🙂
    Inoltre é anche un valido, inedito insaporitore 😉
    B r a v i s s i m a 😀 😉 😛 !!!!

    Reply
  8. Ehm… 😳 !
    Volevo dire “brodo a secco” ma la tastiera aveva fame 😡

    Reply
  9. Il “brodo secco” Lali, non stuzzicare il cane surrealista che dorme… 😉 Altrimenti la prossima ricetta la chiamo Ceci n’est pas une pipe 😀

    Reply
  10. Ahahah 😀 ! E perché no? 😉
    Sarebbe un omaggio a Magritte 😆 🙂 !

    Reply
  11. Bellissimo…che storia, l’essiccatore lo desidero da tanto 🙁 🙂

    Reply
  12. Sto preparando una serie di piatti “sembra questo ma è quell’atto” hihihihi
    L’essiccatore e l’estrattore sono due “must” però vado a periodi. A volte estratto per giorni, e poi passano settimane senza che neppure lo sfiori. Mah!

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti