Plumcake light di carote

Una ricetta davvero semplice, ma dal gusto che conquista! Ho provato a sperimentare un dolce senza grassi come olio e margarina, ispirandomi al Pandolce alle carote di Raissa, e devo dire che sono rimasta piacevolmente soddisfatta! Se poi consideriamo che ha apprezzato anche il maritino non vegano… allora sì che è un successo!
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Ingredienti:

50 g di farina integrale
150 g di farina di grano saraceno
180 g di carote
50 g di stevia
5 mandorle
1 cucchiaio di semi di girasole
1 bicchiere di latte di soia
125 g di yogurt di soia al naturale
2 pezzetti di kuzu
1 cucchiaino di cannella in polvere
9 g di cremor tartaro
1 cucchiaio di uvetta
1 pizzico di sale

Procedimento:
Mescoliamo le farine con la stevia, le mandorle ed i semi di girasole tritati; aggiungiamo la cannella, il cremor tartaro ed il pizzico di sale. A questo punto aggiungiamo le carote grattugiate finemente, il kuzu sciolto in poca acqua e lo yougurt e mescoliamo aggiungendo il bicchiere di latte di soia (ho usato quello che faccio io, dolcificato con la stevia) e l’uvetta precedentemente ammollata in acqua e strizzata. Amalgamiamo bene il tutto e versiamo in uno stampo da plumcake. Inforniamo a 180° per 1/2 oretta, poi prova stecchino! Ho usato uno stampo abbastanza lungo e ne sono venute 14 fette per circa 80 kcal a porzione! Spero possa piacervi!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bella !!! Notocon piacere l’utilizzo della stevia e la stima delle calorie!!!. A quanti gr corrispondono il kuzu che hai utilizzato? Io l’ho già ridotto in farina, quindi devo capire le dosi. Immagino un 3/5 g scarsi, vero?

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  2. Ciao Rita!Allora sono meno di 2 grammi!Grazie sei gentile!Si io sono un pò fissatina lo ammetto?

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  3. Ah dimenticavo: ho preso (molta) ispirazione dalla ricetta di Raissa del Pandolce alle carote…anzi direi scopiazzatura senza limiti!!!

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  4. Eh quando apprezzano i mariti non vegani e già un successo – ne so qualcosa anche io 😉

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  5. Si mamma mia sono sempre super scettici!Io alla fine ho smesso di voler far assaggiare a tutti i costi ed il risultato è stato che puntualmente gli piace sempre quello che è nel mio piatto!!!

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  6. basta dire che non è veg e nemmeno se ne rendono conto

    bless and love!

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  7. Straordinario! 😛 😛 😛
    Delizia light per papille golose 😉 !

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  8. Mi piace molto la ricetta… dove trovi il kuzu ?

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  9. Il kuzu l ho acquistato alla Biobottega ma credo che su internet tu riesca a trovarlo anche su Tibiona; non so se al Naturasí ce l hanno

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  10. Il kuzu l ho acquistato alla Biobottega ma credo che su internet tu riesca a trovarlo

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  11. Davvero un dolce esemplare per unire il sano piacere alla gola! Brava 😀

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  12. I dolci a base di carote sono tra i nostri preferiti! Poi con l’aggiunta di uvetta e yogurt di soia si avrà sicuramente una marcia in più 😀

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  13. Idem con le gemelle e un’aggiuntina di scorzetta d’arancia…

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  14. Wow ha proprio un bell’aspetto! dev’essere buonissimo! 😀

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  15. Io invece sottolineo e ci tengo a precisare quando preparo un piatto veg. Per apprezzare le critiche, se ci sono, e migliorare sempre. Anch’io preparo spesso la torta di carote e devo dire che la tua mi piace proprio

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  16. Anche io ho smesso di fare assaggiare i miei dolci vegan ai parenti (gli amici sono più aperti e disponibili). Ricevo solo critiche di puro pregiudizio. Dunque mi sono detta: a che serve privare me stessa di una pietanza per me golosissima per offrirla a chi non solo non apprezza, ma che non si fa scrupolo di deridere e denigrare? Poi loro mi invitano a feste pranzi e cene e io regolarmente resto a digiuno. Loro un po’ si dispiacciono, ma sono incapaci di fare il collegamento: non capiscono che i loro sentimenti non sono più importanti dei miei. Credo che il tutto sia coerente con la mentalità dei “carnisti” come ben spiegato nel libro di Melanie Joy.

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  17. Guarda Rita io alla fine la butto sul ridere!Non mi piace nè essere convinta nè convinvere, che ognuno viva la propria vita come meglio crede!Io mi trovo bene a fare in questo modo, chiedo sempre di poter portare qualcosa da far assaggiare così ottengo doppio risultato: riesco a mangiare qualcosa e timidamente provo a far assaggiare qualcosa di diverso, ma molto in sordina….solitamente meno evidenzi più apprezzano!Ma si sa è una convivenza difficile, tanta santa pazienza!!!!

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  18. Andrea Micol Rizzardi 30 Aprile 2016, 21:11

    Ciao! Che bella ricetta.. Io in casa ho l’agar agar potrei usarlo al posto del Kuzu? Penso che le proporzioni siano simili.. (Spero lol)

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