Mousse al cioccolato

Una mousse al cioccolato e frutti di bosco. Velocissima e buonissima! Poca spesa molta resa.mousse
Ingredienti (per 4 persone):
100 ml di acqua di cottura dei ceci (1 baratolo)
50 g di zucchero a velo
100 g di cioccolato extrafondente bio

Ingredienti per la finitura:
ribes (frutti di bosco in generale)
toping al lampone

Procedimento:
Sciogliere il cioccolato nel microonde o a bagnomaria. Lasciare raffreddare molto bene!!!. Con le fruste sbattere 100 g di acqua di cottura dei ceci per 10 minuti fino ad ottenere la neve ferma. Poi, continuando a frullare, aggiungere lo zucchero e poi, a filo, il cioccolato freddo. Lasciare raffreddare in frigo. Riempire, con la siringa da pasticciere, le ciotoline. Decorare con la frutta e il toping.cioccomousse

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Mmmmmmmm quindi ci sei riuscita accipicchia. io ho provato a fare il pan di spagna mi era venuto tutto montato perfettamente ma quando ho messo la farina e lo zucchero mi si è smontato tutto….. una tristezza che non ti dico quindi mi viene il dubbio che forse devo aver sbagliato qualcosa io. a che velocità hai montato la massima? ora metto di nuovo i ceci in ammollo e domani ci riprovo e faccio anche la tua mousse ….

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  2. approvo a pieno il riutilizzo dell’acqua

    bless and love!

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  3. Anche perche è un acqua piena di sali minerali e quindi fa anche benissimo a noi oltre che al palato 😛

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  4. che stupende creazioni, il ribes è di una bellezza divina…i tuoi riccioli di mousse sembrano musica…
    Come eccezione alimentare non vedo alcun problema nell’usare l’acqua di cottura dei legumi, ma credere che faccia bene…ahimé è una delle false credenze che vengono probabilmente dalla macrobiotica, ma da un punto di vista chimico purtroppo non è affatto il caso.
    Nell’acqua di cottura dei legumi si concentrano i non ancora abbastanza conosciuti fitati. I fitati impediscono l’assorbimento degli oligoelementi e di elementi importanti per la salute. Non solo NON fa bene, fa addirittura “male”. Niente di grave se consumata come eccezione. Ma una pessima idea usarla per “non buttare via nulla”. Chi assorbe poco ferro diventa anemico, chi assorbe poco zinco ha un sistema immunitario che non va…insomma, per un molto malinteso senso del “risparmio” o del “non spreco” si butta la propria preziosissima salute dalla finestra…ehm…pessima idea no? LA salute è un bene preziosissimo!!! E’ uno spreco credere di essere “ecologici” per poi ritrovarci con problemi di ogni genere, che sembrano venuti dal cielo e invece vengono da abitudini di cui non abbiamo compreso la portata.
    I fitati sono a rigore “anche” antiossidanti, ma il malassorbimento dei nutrienti è un vero carico per l’organismo.
    Come le patate fritte, ogni tanto va benissimo…ma non crearsi dei miti sbagliati credo sia bene…
    bacioni

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  5. Complimenti per la presentazione: davvero da rivista patinata !!! 🙂 🙂 🙂
    Forse si potrebbe usare allo stesso scopo il liquido di governo dei ceci in scatola, anziché l’acqua di cottura dei legumi. 🙄 In fondo dovrebbe trattarsi di semplice brodo di ceci cotti, no? Quindi niente fitati… 😉 . Almeno credo 😳 …
    Tu, Ciri, cosa ne pensi? 😐

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  6. Carissima Lali, ripeto che se si tratta di eccezioni non c’è troppo da preoccuparsi…ma di fatto il liquido di governo dei cibi in scatola è in generale davvero da evitare e quindi NON da riutilizzare (come fosse l’acqua della verdura bollita…). I legumi sono cibi difficile da cuocere bene, in quanto solo per l’ammollo l’acqua andrebbe buttata almeno tre volte a distanza di circa 6 ore, o più. Dopo un’ora di cottura, al meglio, si dovrebbe di nuovo buttare l’acqua e poi finire di cuocere con acqua o brodo nuovi. L’industria alimentare ammorbidisce i legumi con sali (come carbonati, bicarbonati etc.) per velocizzarne la cottura, esalta il sapore con un sacco di sale e zucchero…i cibi in scatola sono sempre molto piacevolmente saporiti…ma non sono affatto una scelta di amore per il nostro corpo a lunga scadenza. Per chi è affetto da ipertensione sono davvero poco salutari. Per chi soffre di allergie sono allergenici (nel liquido di governo si sciolgono parte dei metalli usati per la scatoletta e parte dei polimeri usati per la copertura dei barattoli ad interno “bianco”). Insomma quei liquidi non sono affatto il “brodo della nonna”, sono liquidi che affaticano il corpo e lo privano di nutrienti. Spero davvero che quello che ho scritto non crei la sensazione di volere in qualche modo “criticare” o “vedere il verme e non la mela”…mi trattengo sempre dallo scrivere cose di questo genere…oggi mi è scappata così…un cibo nutre lo spirito oltre che il corpo e se qualcosa di poco salutare ci rende felici, in ogni caso ci porterà qualcosa di buono accanto a qualche cosa di meno buono…
    bacioni…

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  7. by the way, l’industria alimentare non fa davvero sforzi per eliminare i fitati…il liquido di cottura di casa è molto meglio di qualsiasi liquido industriale… 🙂

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  8. Sono d’accordissimo con Lali,sarebbe da provare l’acuaq di cottura casalinga. E sono d’accordo anche con Ciri sulla salute. Volevo provare questa ricetta,la quantità per 4 persone è veramente minima. Come si vede dalla foto,le coppette sono minuscole.

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  9. È una spiegazione molto interessante ciri ma probabilmente é più specifica per i prodotti industriali. Sono sicura che molti di noi feequentando questo blog i legumi in scatola li usano solo per emergenze. Noi in casa li sciaquiamo varie e varie volte durante l’ammollo e li cuociamo con la kombu e spesso l’acqua dicottura che resta è davvero poca 😉 tra parentesi quella della maggior parte dello scatola è liquido di governo salato :-! Quindi è già poco salutare…

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  10. Ricetta spettacolo come tutte quelle di V….mesi fa ho usato lacqua di cottura dei ceci per un dolce ma tanto è collassato x via delle farine senza glutine ma di sicuro sembravano laltro alimento. Per ragioni di tempo e di salute ammollo tutti i legumi 24 ore cambiando l’acqua ogni volta che posso. Prima della cottura quando me lo ricordo aggiungo alga ma cmq mai sale. Grazie a tutti.
    ps è vero i legumi in barattolo sono solo per emergenza, oltre al fatto che i tondini o i bruni d’Olanda o i neri io non li trovo in scatola

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  11. Giorgia anche a me è collassato tutto eppure avevo usato farina bianca setacciata :-! Forse i miracoli sono solo per lali e veruska! A noi umani i pastrocchini….anche io l’acqua la cambio ogni volta che passo…ma le alghe per foeruna me le ricordo senpre 🙂

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  12. Io ho letto che quando si incorpora ad esempio in questo caso il cioccolato,deve avere la temperatura come la neve montata altrimenti si smonta. Forse avete aggiunto ingredienti con le temperature diverse?

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  13. io riutilizzo l’acqua di cottura mia, senza sali o zuccheri o sostanze mistico-sconosciute, quella dei barattoli mai, anche perché li uso solo per emergenza e ogni volta che uso qualcosa messo in liquido di governo lavo sempre con acqua e bicarbonato….anche perché trovo tutto tremendamente salato per i miei gusti…

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  14. Grazie di questo post interessante e di tutti i commenti pieni di stimoli. Evviva! 🙂

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  15. Soei io non ho mai usato l’Acquafaba però credo che ci voglia un ottimo robot da cucina per fare meringhe o altri dolci montati con questo sistema 😐 . Io ho solo il minipimer e so già in partenza che questa mousse non potrebbe mai riuscirmi 😕 … Con il silken tofu si, però 😆 !!!

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  16. Le meringhe le ho fatte e mi sono venute perfette e ho usato sia acqua di cottura di ceci ke di azuki. Cotti da me. Ê il processo del pan di spagna he ho fallito miseramente e non so che e successo…. Sigh. Veruska era tutto a temperatura ambiente….. Bho. Riproveró e vi faró sapere 😉

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  17. Mi e venuto un topping….cosa sbaglio?l’acquafaba è perfetta ma poi si smonta….uèéèé

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  18. Ah mi dispiace 🙁 non saprei proprio cosa sia successo. Ma anche il toping si utilizza 😉

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  19. carissima Veruska, pensi che con la spuma dei ceci si possa fare un soufflé? grazie in anticipo e buonissima fine domenica 🙂

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