L’allegro guazzabuglio

Caprese di tofu, erbette, olive e semi in ordine sparso…imageIngredienti:
1 panetto di tofu solido affettato
1 pomodoro cuor di bue
olive verdi Bella di Cerignola
foglioline di Crepis sancta
foglie giovani di tarassaco
1/2 cipolla bianca ad anelli
1 cucchiaino di semi di chia
1 cucchiaio scarso di semi di papavero
riccioli di crusca
olio evo buono
sale, pepe
foglie di basilico
aceto di mele
Caramello di bosco

Procedimento:
Affettare il pomodoro, salare, pepare ed  intercalare ogni fetta con una fetta di tofu. Sistemare la caprese al centro del piatto e circondarla con le foglie di insalatina di prato, la cipolla, le olive ed i riccioli di crusca. Condire con olio, sale, pepe, aceto di mele e fili di caramello di bosco. Completare con i semi e ciuffi di basilico.
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Aspettate amici! Volevo mostrarvi una cosuccia… 🙄image
Questo che vedete é un vasetto pensile  realizzato con la parte superiore di una bottiglia di plastica di acqua Guizza naturale da 1,5 l nel quale ho sistemato una piantina raccolta nel bosco. Per poterlo sospendere ho poi fissato dei fili di rafia colorata annodandoli attorno al tappo rosa…image
Il vasetto ha poi trovato posto vicino alla Madonnina, presso la finestra sulle scale… Carino vero?image
E con la parte sottostante della stessa bottiglia ho realizzato un contenitore trasparente che ho riempito di pigne e noci ed ho messo in bella mostra sulla mensola del salotto 😉 ! Come tappo ho usato il coperchio di un vasetto di marmellata: ci è andato a misura! 😎

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. la sede della bottiglia di acqua che hai citato si trova a 15 minuti scarsi di macchina da casa del celtico sottoscritto 🙂 più empatia vegana di così….

    bless and love!

    Reply
  2. Lali tu mi sorprendi sempre con ingredienti che conosco. Ad esempio i riccioli di crusca. Complimenti non solo per il piatto ma anche per le decorazioni naturali. Amo le pigne!!!

    Reply
  3. Oh Luca… 🙂 Questa é proprio empatia veganoceltica 😆 !!!
    Ho citato la marca dell’acqua perché la bottiglia da 1,5 l di naturale é più bassa e panciuta di quella gassata e di quelle standard 😉 anche se mi sembra che anche la Panna faccia un formato di bottiglia dello stesso tipo 🙄 …
    W i guazzabugli vegani 😛 !
    Bless and crazy love :-)))

    Reply
  4. Grazie Veruska tessoraaaa 😛 !
    I riccioli di crusca danno al piatto quel croccante che non guasta e non appesantisce eheh 😀 !!

    Sarà perché ho le pigne in testa, ma io adoro le pigne… 😆 !

    Reply
  5. Lali, vieni qui a prendere pigne a volontà e con i pinoli dentro per giunta!!! Io ormai li butto quasi tutti e le pigne per il fuoco !!

    Reply
  6. Grazie Rita 🙂 ! Che bello, da te ci sono i pini marittimi che se non sbaglio son quelli che danno le pigne coi pinoli !!! 😛 Che slurperia i pinoli… peccato che qui costino tantissimo … 😕
    Verrei volentieri ma per il caldo sono costretta a casa nelle ore più calde sebbene qui in montagna non sia torrido come in pianura, per via di una antipaticissima intolleranza al calore che mi mette K.O. 😕

    Reply
  7. Lali anche questa preparazione è entrata di diritto nell’elenco delle cose da assaggiare prima possibile 😉 Anche se so già che mi piacerà molto! E che belle idee per riciclare le bottiglie 😉

    Reply
  8. @Naturae: grazie son contenta che ti piaccia il mio allegro guazzabuglio 😆 !!! Mi diverte provare accostamenti diversi tra verdure e non solo 😉 ! E l’arte del riciclo mi intriga parecchio :-))) !
    Smack :* :* !

    Reply
  9. Ciao Lali 😀 Com’è bello sbirciare nel tuo magico mondo! Io sono sempre affascinata da queste erbette selvatiche 🙂 Che sapore ha la crepis sancta?!
    Geniale l’idea del vasetto! Ricordo che alle scuole elementari ci facevano fare un sacco di lavoretti con le bottiglie…penso di aver prodotto una miriade di portacandele 😛 ! Baciiii :*

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  10. @GiuliaJul: ciao bellissima 😀 !
    La crepis sancta somiglia al tarassaco anche nel gusto erboso e leggermente amarognolo 🙂

    Perché non ci mostri qualche porta candele homemade nella tua prossima ricetta? Mi hai molto incuriosita… 🙂
    Bacini 🙂

    Reply
  11. Interessante 😀
    Aahh, chissà dove sono ora tutti quei lavoretti! Ricordo però che si usava la “tecnica della fiamma” (le maestre passavano sulla plastica un accendino) per far arrotolare ed increspare i fondi di bottiglia precedentemente tagliuzzati 😉 Ottenevamo inoltre effetti multicolor unendo bottiglie di diverso tipo!!

    Reply
  12. Ah ho capito… 😉 ! Io ci faccio dei vasetti e ciotoline con questo sistema! 🙂 Però non ho mai unito bottiglie di colore diverso 🙄 … chissà che bell’effetto finale si ottiene 😉 !

    Reply
  13. yum yum questo me lo potresti mandare come piatto principale con una tonnellata o due delle tue pizzelle per accompagnarlo e poi…un tagliere di vegformaggi misti…insalatona…direi che ci siamo 🙂
    Bravissima Lalifantastica 🙂

    Reply
  14. Grazie Ciri … 😳 sei molto carina 🙂 !
    In questo periodo mangio molto cogli occhi 😎 !

    Reply
  15. Mariagrazia_89 6 Agosto 2015, 09:22

    le olive le conosco molto bene perchè “abitano” vicino casa. comunque hai questa capacità di farmi sorridere, sognare, sperare ad ogni tuo post pubblicato. grazie

    Reply
  16. @Mariagrazia: ma grazie tesora di una tesora di Lali 😀 😀 😀 !!!
    Io vivo così, sospesa tra cielo e terra, in un mondo fantastico e parallelo al reale… 🙂

    Reply
  17. … Anzi non direi parallelo, ma intrecciato al reale :-)))

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