Riso amaro

Ancora un abbinamento di profumi e sapori. Il piacere della semplicità che esalta il carattere di ogni ingrediente attraverso gusto ed olfatto, che si rendono disponibili all’incontro con il cibo nudo. Amo i cibi amari, trovo che i sapori amari calmino la mente e conducano ad una certo silenzio del corpo. Ho particolarmente apprezzato questo piatto e ve lo propongo.IMG_6461 (Copia)
Ingredienti:
riso basmati
fave fresche
catalogna cotta a vapore
aglio
scalogno
timo fresco
alloro
noci
olio
sale (o dado vegetale)

Procedimento:
Una volta pulite le fave fresche, farle bollire 10 minuti con alloro e timo fresco, scolare e poi passare in tegame con olio, timo fresco e scalogno per circa 15 minuti, fino a cottura, aggiungendo il dado vegetale o un poco di sale solo a fine cottura. Saltare in padella con aglio, olio e poco sale la catalogna. Una volta lessato il riso, scolare e mantecare con un poco di olio. Impiattare guarnendo la catalogna con le noci spezzettate grossolanamente; come sempre l’ottimale è consumarlo tiepido. Ecco fatto 🙂 Un piatto da assaporare con calma ed in silenzio, che riconcilia e pacifica.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Riso amaro!!! uno dei miei film preferiti in quel periodo. Provare la ricetta è d’obbligo! Grazie

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  2. Dovrò provare,io quando faccio la cicoria la metto bollire con mezzo limone e patata proprio per togliere quel amaro.

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  3. Strabuono. Ho tutti gli ingredienti. Mi hai dato l’ispirazione per cena 😀

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  4. ma che splendide sono la Dowling e la Mangano in quel film!? mi hai trasmesso un mare si serenità con questo post A

    bless and big love!

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  5. Veruska ti capisco, è proprio questione di gusti. Se non è veramente amara a me la cicoria non piace. io la cucino a vapore proprio perchè mantenga un gusto forte. Comunque passandola al tegame con l’aglio e l’olio per una decina di minuti si addolcisce molto. Il trucco è poi mangiarla tiepida, quasi fredda. Io la trovo molto dolce….con le noci poi diventa buonissima.

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  6. Mariagrazia_89 poi mi dirai cosa ne pensi dell’abbinamento.

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  7. Ehm…scusate volevo spiegare meglio quanto detto prima sul fatto che trovo dolce la catalogna amara, ha ha ha. Vediamo se ci riesco. Ho detto appunto che secondo me questo è un piatto da “meditazione”. La percezione del dolce nella catalogna di fatto molto amara è come la possibilità di poter percepire (superata la prima impressione, il primo impatto)quella qualità nascosta, essenziale (che fa parte anche di ognuno di noi, ma che spesso non percepiamo o consideriamo) che può essere colta solo dopo una certa lavorazione dell’elemento ma anche una lunga preparazione di chi si appresta a conoscerla…dopo averla tanto cercata (sia dentro di se che fuori di se nel mondo). Scusate tanto ma quando cucino io penso a queste cose qua 😉

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  8. A, anche io quando mi preparo cibi prevalentemente amari percepisco nettamente il dolce nell’amaro, mi capita con la catalogna con le cicorie varie etc… forse perché mangio in genere molto lentamente ogni singolo boccone, con doverosa meditazione cercando di assaporare ogni sfumatura. Per esempio trovo spessissimo il dolce nell amaro come ho già detto, o il salato nel dolce 🙂

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  9. Aurora che bella idea questo riso!!! Adoriamo fave e timo ma non li abbiamo mai provati insieme…ci hai dato un gustosissimo spunto 😀 un bacioneeee 🙂

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  10. Che buonii tuoi piatti! Sono di quella semplicità mai scontata, che non stufano mai! E poi ho colto perfettamente il discorso sui gusti e lo condivido molto, anche io trovo sempre il salato nel dolce!
    Sai Aurora, pensavo che abitiamo vicinissime e che vivi in un paese che frequento spessissimo (ci ho vissuto da sempre e ci vivono tut’ora i miei), ma non ci siamo mai incontrate. Che peccato….rimediamo?

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  11. Adoro gli amari di primavera, dolce-amari anche per me…

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  12. Ma certo Dida, appena si dirada un poco la cortina di impegni ti contatto e ci incontriamo! 🙂

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  13. Ok, Aurora! Aspetto tue notizie, io come forse ti ho già detto abito a Castelbelforte e passo per San Giorgio quasi quotidianamente, sono cresciuta in via Morante, immagino che tu la conosca!
    Magari ci beviamo un caffè o facciamo una passeggiata ai giardini! 😉

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