Biscotti no problem

Rieccomi dopo un iperstressante periodo di esami, ahimè non ancora terminato! In cerca di una carica extra per continuare lo studio, ho sperimentato questi dolcetti. Perchè no problem?! Sono senza glutine, amidi aggiunti e lievito e sono dolcificati naturalissimamente con datteri! E hanno il sapore caldo e avvolgente delle spezie natalizie! Insomma, non ci sono motivi per non concederseli 😉 Promossi a perfetto comfort food per questa sessione di esami!  FOTO 1
Ingredienti:
200 g di farina di miglio
100 g di datteri al naturale denocciolati (reidratati in 1/2 bicchiere di acqua per 1/2 ora)
50 g di farina di castagne
40 g di crema di mandorle scura
2 C di uvetta
1 C di cannella
1 c di zenzero
1 c di vaniglia in polvere
1/2 c di noce moscata
scorza grattugiata di 1 arancia

Procedimento:
In primis setacciate insieme le farine e tutte le spezie, ad ottenere un mix uniforme. Frullate poi i datteri con la loro acqua ed aggiungete all’omogeneizzato risultante il burro di mandorle; versate il tutto nella ciotola contenente le polveri, aggungete l’uvetta (non l’ho fatta reidratare perchè ho deciso di inserirla all’ultimo, ma è un passaggio che consiglio) ed amalgamate. Ricaverete un impasto ben sodo.
FOTO 2
Da questo, prelevate palline che schiaccerete sul palmo della mano a formare dei dischi.
FOTO 3
Mettete il tutto su teglia ricoperta da carta forno e cuocete per 15 minuti a 160°. Ultimamente presto molta attenzione alla temperatura di cottura, per rispettare, quando possibile, i limiti di punti di fumo delle componenti grasse che utilizzo.

Considerazioni
Nonostante lo studio, una sbirciatina a tutte le nuove ricette per me è immancabie 😉 Quante prelibatezze! E noto con grande piacere che la famiglia si allarga sempre più: un grandissimo abbraccio di benvenuto ai nuovi membri (ma anche a quelli di sempre, eh!) 😀 A presto!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. la regina del biscotto is come back! appena ho visto la foto ti ho subito pensato senza nemmeno leggere il nome 🙂

    buoni esami bless and big love!

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  2. Devono essere deliziosi questi biscotti !!! 😀
    Se non chiedo troppo, avrei bisogno di un favore: potresti inventare dei biscotti senza zucchero e facili da digerire (non troppo proteici) per un signore diabetico e dializzato che vado a trovare in casa di riposo 😕 ?
    Mi faresti felice 🙂 !

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  3. Lali al posto dello zucchero usa stevia o succo d’agave o meglio ancora una bella pera/mela frullata. Per farina ti consiglio grano saraceno + farina di soia. Io li faccio per la mia zia diabetica e non ha problemi, a parte il fatto che lei è abituata al gusto dolce degli onnivori e trova i miei biscotti sempre troppo poco dolci … Ok lei problemi renali non ne ha, quindi la farina di soia ci sta. Ma non è che siano tutte queste proteine che possano impegnare i reni. Oli non ne servono.

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  4. @Luca: ormai siamo di casa, ci si riconosce a prima vista 😀
    @Lali: i consigli di Rita sono ottimi! Credo che qui il problema principale siano sapore e consistenza: per noi che abbiamo il palato più ricettivo, un dolce non troppo marcato è decisamente soddisfacente, ma per altre persone spesso non basta (anche a me rimproverano per i “dolci non abbastanza dolci”, e stesso discorso per il salato!). L’idea della pera o mela frullate è il massimo, ma temo non abbia la resa dolcificante sperata. Personalmente utilizzerei anche questa stessa ricetta, magari, se il glutine non è un problema, sostituendo la farina di miglio con quella di segale integrale (apporto maggiore di fibre che regola ulteriormente l’assorbimento degli zuccheri, oltre che consistenza più friabile) 😉 . La stevia l’ho usata spesso, ma nei biscotti trovo lasci uno strano retrogusto! Ultimamente uso la melassa di gulamerah: IG pari a 35, e per esperienza garantisco che ha davvero un bassissimo impatto sulla glicemia! E’ inoltre ricca di minerali e se ne utilizza un quantitativo di circa 70 g su 250 di farina per una dolcezza “normale”, ben marcata. Una piccola parte grassa la lascerei, soprattutto per la consistenza 🙂

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  5. Sai JuliaJul quello del retrogusto della stevia è un pensiero che mi è tornato giusto in questi ultimi giorni. NON LO SENTO PIÙ !!! Strano vero? O hanno cambiato la stevia o mi sono talmente abituata che mi sembra dolce normale, senza retrogusto né amarognolo, né di liquirizia. Dalla polvere sono anche passata alla versione liquida. Molto più pura, conveniente e pratica, ma forse non nei dolci da forno. Cmq la pera ha poche calorie, tante fibre, abbassa la glicemia, meglio della mela.

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  6. GiuliaJul, i tuoi biscotti sono meravogliosi!! 😀 senza glutine!! Grazie 😀 non avendo la crema di mandorle, cosa posso usare al posto? Olio? 😀 Grazie ma non ho voglia di fare la spesa… 😆

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  7. @Rita: si, penso sia questione di abitudine! Per quanto riguarda la stevia in polvere so che utilizziamo la stessa, ma per quella liquida? Potresti darmi indicazioni? Sono interessata appunto ad un prodotto più puro (la utilizzo solo per il tè/tisana del porridge, quindi non c’è il problema della cottura) 🙂
    @Terri: in effetti ho proprio pensato a te con la dicitura “senza amidi aggiunti”, so che ti risultano problematici 😉 Comunque l’olio andrà benissimo! Ho utilizzato la crema di mandorle perchè ne ho un barattolo da smaltire! L’ho comprata tutta entusiasta e si è rivelato un acquisto flop, non mi piace affatto 🙁 Così la utilizzo in questo modo!

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  8. Che belli questi biscotti GiuliJul! mi convincono un sacco 🙂
    Riguardo alla Stevia, non la conosco, ho letto che si estrae da una pianta zuccherina.. come lo zucchero.
    Mi viene da chiedere se è poi così diversa dallo zucchero di canna tradizionale. Intendo: allo zucchero è la raffinazione che “nuoce”, a quanto pare, e così credo a qualsiasi prodotto in origine “naturale”.
    ..Voi che ne pensate?

    dolce studio 🙂

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  9. Grazie, GiuliaJul!! 😀 allora ho fatto bene a pensare che un pochino erano anche per me!! 😀 😀 perfetto, userò l’olio!! Purtroppo anch’io ho fatto compere poco azzeccate…uff e ora mi tocca smaltire…a proposito di amidi, uso arrow root al posto della fecola di patate (che non posso) e/o al posto di amido di mais/riso. E’ un po’ costosetta, ma vale la pena! 😀

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  10. Ciao Giulia!! 🙂 come stai? La nostra sessione d’esame ci ha da poco lasciato un po’ di tregua, ma già a marzo ci tocca ricominciare 🙁 però almeno avremo questo tuoi biscottini a consolarci 🙂 sembrano troppo appetitosi…penso che ne sforneremo un bel po’!! :mrgreen: il problema dei dolci poco dolci e dei salati poco salati, penso sia comune a tutti i vegani!!ahah noi quando invitiamo gli amici a cena mettiamo a tavola direttamente la saliera 😆 bacioni grandi :*

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  11. è un problema comune a tutti andate tranquille 🙂

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  12. Grazie… gentilissima/e ! 🙂
    E sabato mi cimento 😉 !

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  13. Proverò con farina di segale, polpa di pera, farina di segale al posto di quella di miglio e stevia (o, se lo trovo, il gulamerac) e se serve succo di frutta senza zucchero. Un pochino di olio leggero di frutta o di vinacciolo o 2 mandorline frullate però ce le voglio mettere, per dare sapore 😉
    … E vediamo che cosa succede 😕 !
    Vi terrò informati… 🙂

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  14. ciao.che bello ,già i biscotti di Natale.

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  15. Lali, fidati, invece degli oli usa le farine di legumi o le proteine isolate, meglio soia, che abbassano la glicemia. Tempo fa mi ero documentata e avevo indagato la dieta Mantignac che propone grassi a non finire per abbassare la glicemina. SBAGLIATO. Infatti poi ho letto di studi scientifici (nota, “studi” non “esperimenti” !!! sono due cose diverse) che invece indicano che grassi + carboidrati/amidi fanno aumentare la glicemia anche se l’indice glicemico dei grazzi è zero!! L’idea di Montignac era che se si sommano i due IG alla fine si ottiene un IG molto basso, e dunque largo ai grassi. Calcolo teorico, matematico, ma come dicevo in altri post, il corpo umani purtroppo non è una caldaia o un sistema fisico facile facile di quelli che si studiano all’Univ. 😆

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  16. La stevia liquida che uso è sempre quella della Misura. al kg costa di più ma se leggi la composizione capisci che è praticamente stevia pura e rende molto di più, poche gocce e dolcifica, anche i dolci. Io uso i cristalli quando devo mischiarli a farine, mentre il liquido su composti liquidi in modo che si mescoli bene. Tuttavia, anche per la stevia vale il discorso dei dolcificanti industriali. Probabilmente passa attraverso processi a caldo che ne portano via le proprietà nutritive originarie. Diversamente dallo zucchero raffinato, però, la stevia non ha calorie, dunque anche se i nutrimenti delle foglie sono spariti, tuttavia non ti fa danno ,non aumenta gliecemia né deprime l’organismo di sali minerali. Spero a primavera di trovare delle piantine e coltivarle di nuovo … dicono sia facile, ma secondo me è davvero difficile sono piante delicatissime

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  17. @Odessa: grazie 😀 Anche qui mi ha anticipato Rita con una risposta esaustiva: la stevia non ha impatto glicemico, come gli edulcoranti di sintesi; ma, a differenza di questi, si tratta di un prodotto naturale (i glicosidi dolcificanti vengono estratti dalle foglie della pianta e concentrati). Certo, il discorso del “naturale” qui è molto opinabile. Io penso che, esclusi casi di problemi glicemici che richiedono molta attenzione, con dolcificanti non raffinati si va sul sicuro! Ti consiglio il gulamerah che ho citato, su cui trovi maggiori informazioni nelle mie ricette “biscomais” e “biscotti da tè di Natale” 🙂

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  18. @Terri: che delusione i prodotti mal azzeccati! Vai di riciclo 😀 Sull’arrow root ne so davvero poco… andrò ad approfondire 😉 !
    @EnricaAnnalisa: carissime, eccoviii *.*!!! Io sto molto bene, e voi?! Penso che condividiamo lo stress da studio! Siete davvero superimpegnate, vi mando un mega cesto di biscottini 😀 ! Comunque è incredibile il guadagno del palato quando si passa ad un’alimentazione più naturale! A me il sale ultimamente dà fastidio! Baciiiii e a presto :*

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  19. @Lali: io quando preparo biscotti per persone delle quali non conosco i gusti, li aromatizzo con scorza di limone e vaniglia, e piacciono sempre 😉 Un mix di spezie potrebbe invece essere più problematico! Comunque facci sapere il risultato 😀 !
    @madda: eh si, questi sapori li adoro 🙂
    @Rita: io ho acquistato i semi di stevia, in primavera li pianto… ma non mi creo aspettative, qui non ci sono nè il terreno nè il clima adatti! Le piantine le ho cercate senza successo! Se trovi qualche trucco per la coltivazione, fammi sapere 😉

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  20. Sono sempre alla ricerca di ricette di biscotti e dolci vegani che non sempre mi riescono come vorrei. Ultimamente ho trovato la ricetta di pan di spagna veg e dal forno è andato subito nel cestino della spazzatura.
    Questi bei biscotti speziati li metto sulla lista da fare. Grazie.

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  21. mi accodo al suggerimento di G, limone e vaniglia e vai sul sicuro, per quel che riguarda il discorso dolcificante-diabete, ammetto di non essere ferrato anzi, proprio non lo sono ma mi viene da pensare a dolcificanti tipo sciroppo di acero, amasake sciroppo di mela…!? troppo!? sbaglio!?

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  22. sembrerebbe che sono lo sciroppo d’agave possa essere acetabile per i diabetici (oltre al non nevan miele d’acacia). Tuttavia, a mio avviso la stevia è sempre preferibile per le ragioni che dicevo sopra. E cioè,visto che si tratta sempre di prodotti lavorati e lavorati a caldo, processo che deteriora componenti come viamine e sali minerali dei prodotti di partenza, tanto vale scegliare tra di essi quello con IG e calorie zero. In tutti gli altri casi infatti, il deterioramento della lavorazione rende il prodotto potenzialmente dannoso per la salute (vedi il caso dello zucchero bianco o di canna, stessi problemi). Propabilemente il metodo Panela fa eccezione, e magari il gulamerah

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  23. sembrerebbe che sono lo sciroppo d’agave possa essere accettabile per i diabetici (oltre al non-veg miele d’acacia). Tuttavia, a mio avviso la stevia è sempre preferibile per le ragioni che dicevo sopra. E cioè,visto che si tratta sempre di prodotti lavorati ad alte temperature che ne deteriora vitamine, sali minerali etc. dei prodotti naturali di partenza, tanto vale scegliere tra di essi quelli con zero IG e calorie. In tutti gli altri casi infatti, il deterioramento della lavorazione rende il prodotto potenzialmente dannosi per la salute (vedi il caso dello zucchero bianco, di canna, degli oli di semi, stessi problemi). Propabilemente il metodo Panela fa eccezione, e magari il gulamerah può essere l’alternativa, calorie a parte …

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  24. qualche tempo fa avevo letto velocemente però non ricordo più dove che secondo uno studio americano per i diabetici il “miglior” dolcificante risultava esser lo sciroppo di acero….quanto sia veritiera la cosa non so voi ne sapete qualcosa!?

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  25. @Veruska: grazie a te, mi piace un sacco preparare biscotti che siano il più “naturali” possibile… e ti assicuro che anche io di esperimenti fallimentari ne ho fatti, eccome! 😀 Ti consiglio di provare anche i “biscomais”, sempre in tema leggerezza 😉
    @Rita: io nel gulamerah ho trovato davvero un’ottima alternativa. Il riferimento all’esperienza di non impatto sull’indice glicemico riguarda una gelateria della mia città, che prepara alcuni gusti con questo dolcificante. Prima di promuoverlo ad “adatto ai diabetici” hanno chiesto ad alcune persone affette dalla patologia di misurare la glicemia prima e dopo aver consumato il gelato, ed hanno ottenuto i risultati sperati! Io mi baso su un personalissimo parametro nel determinare se un dolcificante sia ok o meno: se dopo averlo consumato avverto la sensazione di bocca acida, allora non va bene. Se dovesse capitarmi ad esempio di mangiare un dolce con zucchero bianco sarebbe un disastro, è come se il mio corpo non lo tollerasse, e mi invia questo segnale! 🙂

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  26. @Luca: sullo sciroppo d’acero (così come per l’agave) ne ho lette di ogni; da dolcificante eletto per problemi di glicemia, a vero e proprio veleno zuccherino! Insomma: una verità scientifica, a quanto pare, non c’è ancora! Addirittura ultimamente si parla della possibilità che anche gli edulcoranti a zero calorie (stevia compresa) causino variazioni di glicemia perchè al corpo, sebbene non arrivi la quota calorica, giunge il segnale di dolce.
    Personalmente mi baso sul segnale di cui ho parlato, e, in ogni caso, consumo dolcificanti il meno possibile, che penso sia la soluzione migliore (la frutta è il mio dolce preferito 😀 )! Comunque penso che un biscotto come questo, in cui ci sono solo datteri frullati insieme alla naturale dolcezza della farina di castagne, non possa essere più di tanto dannoso 😉

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  27. G grazie per l’informazione, sai che capita anche a me come a te con lo zucchero bianco! a me però prende alla gola! mi accorgo subito quando c’è zucchero che non serve insomma 🙂

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  28. Vero Giulia sulla Stevia. Incomincio a pensare che sia il dolce a mandare segnali strani e sebbene in teoria non dovrebbe succedere nulla in effetti quando uso frutta e non stevia e mangio molti dolci l’indomani non ho per nulla ritenzione idrica. Con la Stevia un po’ di ritenzione mi viene con la frutta no. Cmq la glicemia non mi aumenta ed è sempre ben al di sotto dei livelli di guardia.

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