Amaro alpino

Mi ero dimenticato di inserire la variante alcolica dell’amaro analcolico. Provvedo a correggere la dimenticanza. Questa ricetta ha un “gancio” che è stata Lali_64. Mi ha mandato gli ingredienti senza quantitativi, ovviamente, di un amaro analcolico che si produce dalle sue parti. Ci ho lavorato un po’ su e con soddisfazione finale. Gli ingredienti hanno tutti la caratteristica di essere stomacico-digestivi.
Amaro_Alpino
Ingredienti:
350 cc di alcol
5 g di china calissaia
5 g di genziana
5 g di rabarbaro
5 g di aloe
3 g di anice stellato
3 g di semi di finocchio
4 g di rosa canina
4 g di tè verde
3 spezzoni di tronchetti di liquirizia
500 cc di acqua
250 g di zucchero

Procedimento:
Dall’erborista farsi fare un sacchetto unico delle erbe. A me lo fanno. L’unico problema è quello dell’aloe vera. L’aloe vera l’erborista non ce l’ha, almeno a me ha detto così. Semmai c’è l’aloe normale. Io mi sono ricordato che ne avevo in casa tra le piante grasse e fuori nel giardino dell’ingresso. Per prepararla seguire questo procedimento: tagliare 3-4 cm di 1 foglia con un coltellino e poi pelarla, come se fosse un kiwi. Occhio alle spinette, ma non sono “turbolente”. Quello che rimane ha la consistenza gelatinosa, sembra una lingua! Metterla insieme al resto in un vaso a chiusura ermetica. Aggiungere l’alcol. Agitare. Tenere in infusione per 20 giorni. Al termine filtrare con passino l’alcol e metterlo da parte in recipiente chiuso. Aggiungere 350 cc di acqua alle erbe private dell’alcol. Tenete il tutto a bagno 24 ore. Servendovi di un passino a fori fini aggiungete all’alcol precedentemente separato. Sicuramente il giorno dopo noterete un po’ di deposito. Filtrate con carta da filtro, o cotone. Fate caramellare i 200 g di zucchero, senza bruciarlo troppo. Prima che il caramello si solidifichi aggiungete i 150 cc di acqua che vi è avanzata e fate sciogliere bene il caramello. Aggiungete il tutto al prodotto precedentemente ottenuto e già filtrato. Agitare e far riposare almeno 1 settimana. Resa 1 l a 33°. Voto 8.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Evvaiiii 😀 !!!
    Troppo bravo Mago Michele lol: …
    Questo lo faccio per mio fratello per quando verrà a trovarmi 😉 ! E rimarrà basito 😆 😆 😆 !

    Reply
  2. viva gli alpini viva Mago Michele, da oggi grazie a Lali sarai MM.

    bless and love!

    Reply
  3. Tranquilla Lali_64 farai una bella figura. Con l’Amaro Viola (senza zuccheri aggiunti e quindi più simile a Fernet /Unicum) e con l’amaro Basilucano e quello alle radici di Grespigno (più morbidi e più simili a Lucano, Capo ecc) fa parte delle eccellenze degli amari che faccio. Da tutti questi ne è nato uno di prossima pubblicazione, facile da capire per chi ha fatto il liceo classico, lo scientifico, le magistrali e il biennio del linguistico, insomma per chi ha studiato il latino. E’ l’ Amarum Amarorum ma restate in attesa. Voglio vedere le vostre lingue di fuori ! Provateli, una bottiglia in casa non guasta , 100 sono troppe !

    Reply

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