Hot miso zuppa

In giro imperversa l’influenza e in casa nostra non la vogliamo proprio. Dunque via alle zuppette calde calde con miso.
miso 003
Ingredienti:
1/4 di daikon
1 carota
3 foglie di bietola costoluta
5 foglie di cavolo nero
3 foglie di verza
1 zucchina
1 cipolla
2 c di olio di sesamo
2 C di olio di semi
1 C di dado autoprodotto
1 c di Hatcho miso
1 C di farina di ceci
1 C di amido di mais
1 rotolino di spaghetti di riso
aceto qb
stevia qb
peperoncino qb
salsa di soia qb

Procedimento:
Laviamo e tagliamo tutte le verdure dure a pezzetti e le foglie a striscioline, mettiamo in pentola a pressione e lasciamo cuocere 15 minuti dal fischi a fuoco basso. Intanto stemperiamo amido e farina di ceci in 1/2 bicchierino d’acqua per avere una pastellina densa e mettiamo in ammollo gli spaghetti di riso. Appena la pentola a pressione si può aprire togliamo il coperchio e aspettiamo che torni a bollore, a quel punto aggiungiamo gli spaghetti di riso (io li ho tagliuzzati un po’ per prenderli col cucchiaio) e a filo la pastella senza mescolare subito. Dopo 1/2 minuto iniziamo a mescolare piano così “stracciamo” la pastella di amido e ceci e quando tutto è cotto (circa 2 minuti) spegniamo il fuoco. Aggiungiamo ora il dado in base al nostro gusto, l’olio di sesamo e quello di semi, la salsa di soia (l’aceto e la stevia se la vogliamo anche agrodolce) e peperoncino a volontà (io 1 bel cucchiaino colmo di harissa). Solo alla fine il miso stemperato in un goccino d’acqua per non perdere le sue fantastiche proprietà.

Il Punto:
Ieri mi sono fatta questa zuppetta per pranzo, in dosi molto abbondanti per averne anche oggi, ma quando sono passata dalla mia vicina di casa influenzata sul divano le ho ceduto un barattolone di zuppa (sob sob) con una bella cucchiaiata di harissa e nel giro di un’ora mi ha messaggiato che finalmente si era sturata 😉 e quindi oggi l’ho rifatta per condividerla con voi in rete e con la famiglia a cena! Buona zuppa rovente a tutti!miso 001
Finalmente ho trovato il cavolo nero toscano (o così me l’han venduto) e posso condividere con voi la foto! Spero che sia cavolo nero e non una “cavolata” del verduraio 😉 😉

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Questa sì che è una zuppa come si deve!! Questa deve essere ancora più buona, moooltoooo più buona di quella che abbiam mangiato con Luca al macrobiotico! Soei sei un mito!!! 😛 😀

    Reply
  2. Buona! questa la faccio anche io!! si quello in mezzo alla foto con le foglie allungate e grinzose mi sembra proprio cavolo nero!! io lo uso spesso insieme alla zucca o in una simil ribollita. 😉

    Reply
  3. Purtroppo sono arrivata tardi…l’influenza ha placcato il mio cucciolo d’umano. Acci! Comunque a me e alla vicina questa zuppa è piaciuta tanto e per come sono fatta io ha quasi troppi ingredienti…ma fortunatamente per un vegan o per una “curiosa” come me più che ingredienti molti sono “sfumature di sapori” che vivono in dispensa insieme all’onnipresente olio evo. E dire che in tante cucine l’olio evo è l’unica cosa che si trova e il resto non sanno nemmeno che esiste! (parlo anche per me qualche mese fa eh)

    Reply
  4. Sinceramente non riesco a comprendere l’uso di ortaggi non di stagione(zucchine,peperoni,pomodori….) Oltre a fare malissimo non sono sicuramente prodotti etici…
    Le serre riscaldate non sono affatto una cosa naturale e per giunta questi prodotti fanno anche un sacco di strada…
    Molto meglio affidarsi a prodotti di stagione e del luogo.. facciamo attenzione alla qualità delle verdure ingurgitate…anche loro possono far molto male………..
    Buona vita a tutti voi

    Reply
  5. A proposito di olio evo….questa annata è stata disastrosa per quanto riguarda la raccolta dell’olive,almeno qui in toscana.
    Gli unici che sono riusciti a fare l’olio sono quelli che avevano fatto più trattamenti per la mosca dell’oliva…
    Purtroppo però questi trattamenti sono altamente tossici per l’uomo oltre ad essere inquinanti per l’ambiente.
    L’olio è un alimento medicina e trovarne di genuino è sempre molto difficile..e purtroppo l’esperienza ci insegna che non possiamo fidarci totalmente nemmeno dei prodotti bio..

    Reply
  6. vero aural,sono più che d’accordo con te su tutto, il bio non esiste.

    bella S, dopo che ho provato per la prima volta il miso chi si ferma più! miso is the way!

    bless and love

    Reply
  7. Io adoro il miso è così buono!!!

    Reply
  8. Quando mi deciderò a provare questo miso???!!! Alla prossima gita al biologico!

    Reply
  9. Erbivoraincucina il Miso non puoi non provarlo! Il mio preferito è il rosso chiaro che talvolta mischio al rosso scuro. Spalmato sul pane in salsine per condire insalate e pasta… Mille utilizzi.

    Reply
  10. Si è vero! Il miso è fantastico e i giapponesi la sanno lunga visto che praticamente non sanno cos’è il sale 😉

    Reply
  11. Arual, purtroppo di veramente bio e veramente km zero cè solo quello che i fortunati possessori di un orto possono autoprodursi. Su tutto il resto bisogna fidarsi e rassegnarsi all’eventualità che possa non essere come viene venduto. Anche perché molti cibi vengono irradiati come patate, aglio e cipolle e spezie e tanto altro ma come al solito se non tutto il prodotto è stato irradiato ma solo un “ingrediente” allora non devono nemmeno metterlo sull’etichetta. Dunque bisogna cercare di mangiare il più sano possibile partendo dal principio che comunque fresco e autoprodotto è sempre meglio che comprato già confezionato sapendo in coscienza che diverso non si può fare.

    Reply
  12. vero S io ho la fortuna di farmi quel che voglio per ora che sono un agricoltore 🙂 cerco ogni giorno di mettermi nei panni di chi un orto non ce l’ha, magari vive in centro di una città ecc… per questo cerco di produrre in modo più sano a naturale possibile, e la soddisfazione per me non è il guadagno anzi, di quello non mi interessa, ma quando il cliente torna e mi dice “Luca ma le tue carote sanno di carote!! Ma come fai!?” ecco in quel caso lì ho vinto 🙂 come faccio!? semplice, do tempo al tempo, seguo la stagionalità dei prodotti tratto il meno possibile e alla fine della fiera “c’è quel che passa il conveto!!” come si suol dire 🙂

    bless and love!

    Reply
  13. Hai proprio ragione luca. Ti faccio esempio di due contadini da me in zona che fanno vendita diretta. Uno è enorme e produce di tutto anche nelle serre e quando compri la verdura entra in una cella e ti prende la verdura che poi in 4 giorni diventa marcia e non scherzo. E poi cè il mio Nellino scoperto per caso che ha poca terra e vende solo quello che gli avanza dopo la sua famiglia e ti raccoglie le pesche dall’albero e se voglio l’insalata si porta serena nel campetto e la tagliano insieme mentre lei gli decespuglia le piantine di pomodorini. Il contadinone bio la terra non te la fa nemmeno guardare e aveva tutto di più quest’estate, mentre Nello ha fatto fatica con zucchine e pomodorini ma non ne ho trovata un “amara” se mi capisci…invece le fantastiche verdure della cella frigorifera spesso mi hanno tradita,soprattutto le zucchine appunto amare! E quindi Bio non vuol dire buono e sano, osservare, assaggiare e seguire l’istinto fanno la differenza.

    Reply
  14. Buonissima questa zuppa 🙂 !!!La zuppa di miso é piatto che ordino spesso al ristorante cinesr 😉 !
    Adoro i pezzettini di tofu che stanno sotto alle verdure 😆 !!
    Questa tua variante comunque mi sembra ottima 😀

    Reply
  15. Soei99 Dimmi dov’è questo famigerato Nellino che se sono nei paraggi ci passo! 😀

    Luca tu cerchi di scappare da lì dove sei e da quello che fai ed io invece sogno di poter fare quello che fai tu. purtroppo mi devo accontentare del mio orticello 10 m per 5m. è carino e un po’ scosceso e mi piace un sacco poter fare tutto a mano (vanga e zappa) e mi da un sacco di soddisfazioni. Ora ho solo pianticelle piccole piccole di fave e piselli!! ma fortunatamente i recedenti proprietari (che l’avevano da 50 anni) ci avevano piantato 2 melograni, un nocciolo, un fico, 3 viti, in un angolino all’ombra nascono anche le fragoline di bosco spontaneamente!! ciao!!

    Reply
  16. ah e anche un giuggiolo (un classico qua in Romagna)!

    Reply
  17. R qui non è il lavoro che non mi piace ma è il clima , la gente, l’aria, il freddo, è una città che sta piano piano morendo…io sono un’abitante del mare, ho bisogno del mare 🙂

    Reply
  18. Ah Luca! è proprio vero che chi ha il pane non ha i denti!! 😀 io ho il mare a 30 km e non mi piace proprio!! appena posso fuggo tra i monti, nel più estremo nord, nelle terre di Lali! 🙂 estate e inverno!!

    Reply
  19. osteria, pensa che a me vengono i gelo i solo a sentir nominare la parola montagne 🙁

    Reply
  20. @Raissa: il mio “Nellino” è a Mensa,subito dopo il ponte che fa da sottopassaggio ma come vedi nonostante io vada a cervia quasi tutti i giorni mi spiego come un orango 😉 . Comq dicevo lui vende quello che ha in esubero e di solito apre da aprile maggio fino ai primi di ottobre,dipende dalla stagione. Comunque quando lunedì o martedì vado dai miei cuccioli a cervia accendo il navigatore sotto casa sua per avere l’indirizzo esatto… 😉 perché altrimenti fai fatica a trovarlo, a volte ha solo un cartellino di cartoncino scritto a mano e praticamente entri nel suo cortiletto di casa 😉 Ma sono di una gentilezza estrema e io e pestifera ci troviamo molto bene. Ho ancora i sacchetti di pomodori, minestoni e fagiolini e verdure gratinate di tutto quello che ho comprato e stivato nell’estate 😉 ma cè un modo per datri l’indirizzo via privata o metto tutto qui? Tipo se un giorno ci organizzassimo al negozietto bio dove fai spesa ci potremmo incontrare?

    Reply
  21. Soei99 forse intendi Mensa Matellica? ho capito dov’è ci passo perchè gioco a calcio a San Mauro Mare, vicino Cesenatico, e passo da li vicino. infatti su quella strada ce ne sono tanti di casolari che hanno esposto fuori un cartello con scritto “Verdure fresche”. Certo se vuoi possiamo anche incontrarci al Macrolibrarsi…se hai capito dov’è!! 😀

    Reply
  22. Grazie per il tuo consiglio, ottima la zuppa di miso. Io probabilmente non stra-cuocerò così le verdure, ma te la rubo sicuramente!
    non voglio deluderti, ma a me quello non sembra cavolo toscano.. io quando lo compro è di un verde scuro scuro quasi grigio piombo, più stretto e lungo, e ha una costa legnosa in mezzo.. dai, sarà un cavolo quasi-toscano 😉

    Reply
  23. @Raissa: mi sembra di aver capito che mensa e matellica sono due frazioni separate comunque da via dismano vai per cervia, fai il ponte del sovrappasso e appena esci dalla curva che vedi il cartello Mensa sulla tua destra sei arrivata. Proprio dietro l’albero del cartello cè l’entrata del mio nello!invece andando verso matellica,subito dopo il cimitero cè quello grandissimo con i cartelli “tutto bio”. Io alla fine li ci compro solo le mele perché sono buone anche se piene di amici ma con tutto il resto non mi trovo,però poi vedi tu.

    Reply
  24. dove hai detto che è il macrolibrarsi? lì dove ci sono il bar e la banca no? Io non so mai i miei orari perché la mamma dei bimbi a volte mi chiama anche un’ora prima, ma se mi scrivi quando ci v ai tu,magari riesco a fare una scappata io. Sono anche a secco di lievito alimentare tra parentesi ;)…Peccato che non ci siano più veg al mondo, sarebbe comodo suonare il campanello del vicino e chiedere “scusa hai un po’ di gomasio o lievito alimentare che li ho finiti???” qui al limite mi chiedono se voglio quello per dolci o pizza istantanea 😉

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti