Cornetti vintage

Inanzitutto mi scuso per la foto orribile (ingiusta verso i cornetti perché non rende giustizia alla loro bontà e al loro aspetto davvero carino), purtroppo non ho potuto fare di meglio… in poche ore li avevamo già mangiati tutti e avevo solo il cellulare per immortalarli appena usciti dal forno. Quindi ancora e più che mai, chi vorrà sperimentare questa ricetta, dovrà farlo riponendo un pizzico di fiducia in più in me :). Un saluto particolare a tutte le nuove cuoche e i nuovi cuochi di Veganblog ai quali non ho dato il benvenuto che si meritano!
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Ingredienti:
200 g di farina di farro integrale
50 g di farina di grano saraceno
50 g di farina manitoba
30 g di lievito madre in polvere (o 70 g di pasta madre)
100 ml circa di latte di riso
scorza di 1 limone
2 cucchiai di zucchero integrale
50 ml di olio evo
2 mele
1 cucchiaio di malto d’orzo (più 1 cucchiaino)
succo di limone
cannella
uvetta

Procedimento:
Nel caso in cui utilizziate la pasta madre il procedimento ovviamente cambia, io li ho provati con entrambi i tipi di lievito e sono venuti molto buoni. In una ciotola versate le farine, lo zucchero, il lievito e mischiate bene; subito dopo iniziate a versare gradualmente il latte di riso e l’olio. Non esagerate con il latte di riso perché la quantità dipende molto dal tipo di farina, in questo caso quella integrale ne ha assorbito parecchio. Impastate per almeno 10 minuti, l’impasto deve essere liscio, morbido ma non appiccicoso. Lasciate lievitare in un luogo tiepido, coprendo la ciotola con un canovaccio umido, fino al raddoppio dell’impasto. Nel frattempo tagliate a tocchetti le mele e mettetele in una padella con 1 cucchiao di malto, un po’ di succo di limone e la cannella. In alternativa potete farcirli con crema, cioccolata fondente, marmellata, pere, altra frutta a caso (sbizzarritevi :). Io ho fatto solo un cornetto con marmellata e mele e una treccia con uvetta e pezzetti di cioccolata. In seguito stendete la pasta con il mattarello e ricavate dei triangoli, alla base mettete 1 cucchiao circa di mele (che avrete lasciato sfreddare) e uvetta, arrotolateli e date loro la tipica forma di cornetto. Per fare la treccia ho fatto una pallina alla quale ho aggiunto un po’ di malto, uvetta e pezzetti di cioccolata, l’ho divisa in 3 palline dalle quali ho ricavato delle striscie per poi formare la treccia. Riponete cornetti e trecce sulla carta da forno e lasciate lievitare nuovamente fino al raddoppio (circa 1 ora con il lievito secco), poi impostate il forno a 180° e prima di infornare mischiate in una piccola ciotola il cucchiaio di malto con un po’ di latte di riso, per poterlo spennellare sui cornetti e le trecce. Fate cuocere per circa 12 minuti fino a doratura, dipende dalla potenza del forno.
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Eccoli tutti insieme… il sapore dei cornetti è antico, particolare, prezioso e un po’… vintage, non so perché. Un abbraccio a tutti!!!!!!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che belle brioches!! Sembrano tanto quelle che faceva la nonnina mia di Parigi <3
    Ma dimmi un po': dentro sono belle mollicose e morbide o sfogliate?
    Grazie!

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  2. ma che bontà Furbilla!! adoro i cornetti e con la mescolanza di farine che hai usato immagino che buoni!!! li proverò con la mia pasta madre! buona domenica bellezza

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  3. Michelle: Ciao :)! In realtà somigliano tanto a delle brioche ma fuori sono più croccanti, per farli sfogliati dovresti stendere la pasta molto molto fine, spennellarla d’olio e poi formare i cornetti.. così gli strati rimangono separati e più friabili.
    Nica: Ciao meraviglia! Ma grazie! Che spettacolo i tuoi canestrelli, non vedo l’ora di provarli. Una domanda: il burro di cocco lo hai fatto tu? Ti auguro una splendida giornata!

    Reply
  4. Ciao Furbilla 🙂 questi cornetti hanno un aspetto bellissimoooo!! noi abbiamo sempre avuto un debole per cornetti,brioches e simili…questi poi, ripieni con le mele, devono essere meravigliosi 😛 anche la treccia ti è venuta benissimo *.* a noi non riesce mai come vorremmo 😳 !!…due bacioni e buona domenica :*

    Reply
  5. Ciao belle! Le foto sono venute davvero male 🙁 e non rispecchiano l’aspetto dei cornetti che sono più scuri, marroncini e screziati. è una ricetta davvero semplice da fare, se volete ne ho una proprio per brioche, in poco tempo avreste i vostri pangoccioli e i vostri croissant light con marmellata e frutta. Due baci anche a voi!

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  6. Che delizia, ragazzi!!! 😉 I cornetti sono proprio il mio dolce da colazione preferito!!! 😀 😀 😀
    BRAVERRIMA Furbilla !! 😆

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  7. sono bellissimi!! Brava Furbilla!! Ma io ti rubo la treccina!! 😀 😀

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  8. supergnam! la foto non sarà perfetta, ma rende comunque l’idea! pure io sono attirata dalla treccia 🙂

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  9. Per tutti: Ho dimenticato di mettere la scorza di limone o la vaniglia (oppure entrambe) nella ricetta, sono da aggiungere all’impasto.
    Lalina: Grazie grazie cara! Ho provato tante volte i cornetti perché anche io sono un’appassionata ma questa ricetta è ottima, sono dolci perché sanno di frutta, fuori croccanti e dentro soffici.
    Terri e Darmasin: Eh la treccina ha fatto furore :).. l’ho divisa tra me, il mio compagno e mia madre. Poi ho imparato e le volte successive ho fatto più treccine, la mia preferita è solo con uvetta e il malto al posto dello zucchero nell’impasto. A presto!

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  10. Qui gli uomini di casa non fanno che chiedermi brioches e cornetti, cornetti e brioches…io ho sperimentato di tutto e questa ricetta sembra proprio fare al caso mio. Stasera rinfresco il lievito madre e domani procedo: ti farò sapere. Io adoro la farina di grano saraceno e il fatto che il sapore dei tuoi cornetti sia antico e vintage me li rende proprio irresistibili! Non vedo l’ora!!! 🙂 Grazie!!

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  11. Ne vorrei proprio uno, anzi 2 per domattina a colazione : uno a me, uno a Pepi 😉 La saracena mi piace tantissimo

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  12. Valevico: fammi sapere :)! Mi dispiace per le foto che non rendono minimamente l’idea..
    Giopepi: io ormai la uso dapertutto, pizze, torte e cornetti 🙂

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  13. Mi ispira molto già l’aspetto. Pare di sentire il profumo. La proverò subitissimo. Grazie…

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  14. Patrizia: Grazie a te! 🙂

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  15. Belli i cornetti, e grazie per la bella ricetta.
    Mi chiedevo cosa accadrebbe se non si usasse la farina Manitoba. Infatti contiene una elevatissima quantità di proteine insolubili (glutenina e gliadina) che, a contatto con un liquido nella fase d’impasto, producono glutine. E’ la farina imputata di aver causato il grande incremento di celiachie oggi presenti.
    Ma dato che i cornetti, specialmente “vintage”, si facevano anche prima che venisse resa disponibile sui nostri mercati la manitoba, può essere che riesca a farli anche senza usarla, magari aumentando un pò l’olio…
    Speriamo!

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  16. Ciao Roberto, solitamente non acquisto la manitoba e la uso ancora più raramente. In questo caso ho preparato i cornetti a casa di mia madre e aveva qualche farina da finire.. credo che il merito vada tutto alle altre farine, in particolare a quella di farro per il sapore e la consistenza. Normalmente utilizzo la farina 0 al posto della manitoba, anche per i cornetti e i bomboloni.. lievitano perfettamente e sono ottimi :). A presto!

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