Testaroli

I testaroli sono un primo piatto tipico della Lunigiana ritenuto da alcuni il più antico tipo di pastasciutta al mondo (per i cenni storici vi rimando  a Wikipedia… inutile dilungarsi qui). Esistono due scuole di pensiero sulla preparazione: nella bassa Lunigiana (da dove provengo io) è più comune che vengano serviti come da ricetta che segue, in altre zone sono più comuni come illustrato da Stella10 nella sua ricetta Testaroli. In entrambe le varianti vengono tradizionalmente conditi in 3 modi differenti con ingredienti crudeli. Ovviamente – nel nostro caso – andranno preparati con una qualsiasi delle varianti vegan (Pesto genovegan, Vero parmigiano vegano). Io li ho conditi con ragù di seitan avanzato da una recente preparazione.Testaroli
Ingredienti (per 4 testaroli)
:
100 g di farina di grano tenero 00
100 g di farina di grano tenero integrale
400 ml di acqua circa
1 presa di sale

Procedimento:
I testaroli venivano originariamente preparati su testi di terracotta e cotti su fuoco a legna, ma in particolar modo nel nostro caso, si possono preparare in casa con una padella antiaderente (quella per le crêpes è perfetta) sui fornelli di una normale cucina a gas. Per prima cosa è necessario mettere a scaldare la padella sul fuoco e poi procedere con la preparazione della pastella: amalgamare le 2 farine in un recipiente, aggiustare con 1 pizzico di sale e aggiungere acqua finchè la consistenza non sarà diventata simile alla pastella per le crêpes e lasciare riposare per qualche minuto. Versare quindi parte del composto liquido sulla padella, “espandere” fino ad ottenere un disco molto sottile di 2-3 mm e cuocere su ambo i lati per circa 2 minuti. Una volta terminata la cottura condire a piacimento come illustrato precedentemente.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che ricetta appetitosa!

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  2. Posso condirlo con qualsiasi tipo di sugo? splendida ricetta 🙂

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  3. …una crepe “vestita” in abito pizzoso!! 🙂
    Stupenda preparazione! 😆

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  4. @Robi … si direi di si anche se tradizionalmente sempre e solo con le versioni non vegetali dei tre modi indicati qui sopra

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  5. Perfetto allora lo proverò con le varie varianti.. credo che proverò con la tua 🙂

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  6. ah … forse mi sono dimenticato, ma con il Veg-Parmigiano è indispensabile un po’ d’olio evo

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  7. Ho sempre creduto che andassero tagliati e poi ribolliti in acqua! Io ci vedo dei bei pomodorini col basilico. I prossimi che replichi vengo a mangiarli 😉 ci separa la Cisa!

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  8. @Giopepi Sono due versioni differenti … quelli che dici tu sono anche più spessi!

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  9. mi incuriosisce sempre scoprire delle ricette tipiche regionali, specialmente se antiche e poco conosciute altrove, come in questo caso. Grazie! 🙂

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  10. Allora via di sughetto rosso semplice con la tua versione che non è complicata ma certamente appetitosa. 😉

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  11. Fantastici! 😀 Ho voglia di provarli… 😉
    Mi sa tanto che stasera mi metto all’opera! 🙂
    Se mi metto in… TESTA :mrgreen: di fare i testaroli, quelli farò eheh 😆 !!!

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  12. i testaroli li ho assaggiati in un bel viaggio che feci qualche anno fa in lunigiana. li ho sempre mangiati tagliati a strisce tipo pappardelle e lessati in acqua e sono molto buonerrimi :-))
    grazie per aver condiviso questo piatto sconosciuto ai più!

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  13. ciao dulainn! perchè con questa ricetta non partecipi al 1° concorso di cucina vegan organizzato da AssoVegan??? dai che ci divertiamo un casino!!! se vuoi avere notizie in merito puoi scrivermi all’indirizzo mail vegcode@gmail.com e seguire la pagina fb dedicata https://www.facebook.com/pages/Tradizione-Regionale-Gusto-Vegano
    allora che faccio…ti aspetto? 😉

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