Le cicciopalle

Le cicciopalle svolgono egregiamente la funzione del biscotto, accompagnando infusi di ogni genere, ma definirle biscotti è riduttivo, sia per l’alto valore nutritivo che per l’aroma che sprigionano durante la cottura. E pur non essendo un semplice profumo per ambienti, purtroppo non hanno l’eleganza necessaria per essere definite “dolcetti”, quindi per me sono e restano semplicemente le cicciopalle! La ricetta proviene dal primo corso di cucina vegan che frequentai secoli fa, ma ben presto l’originale venne sostituita dalla mia versione in cui il malto scompare a favore della purea di datteri che conferisce un retrogusto esotico e una consistenza unica, permettendo inoltre di diminuire drasticamente la quantità d’olio. Hanno un successo incredibile tra gli onnivori e, nonostante siano molto energetiche, una cicciopalla tira l’altra. Si sono fatte amare da tutti, anche da chi diceva di odiare il cocco o i datteri o l’uvetta e blablabla… Inoltre rappresentano il mio cibo-salvezza quando sono in giro in posti dove il massimo che ti possono offrire è un’insalata “ma c’è da aspettare un attimo perché la dobbiamo scongelare!”… Mah! Grazie cicciopalle per avermi salvata in tante occasioni!IMG_2283 (640x427)
Ingredienti:
400 g di farina semintegrale tipo 2
500 ml di latte vegetale
250 g di datteri (volendo anche fichi o altra frutta dolce essiccata)
4-5 manciate di cocco rapè
1 bustina di cremor tartaro (anche un po’ meno, volendo)
70 g di olio di semi di girasole
1 pizzico di sale
2 manciate di mandorle
2 manciate di albicocche secche
2 manciate di uvetta

Procedimento:
Denocciolare i datteri e metterli in una pentola insieme al latte vegetale (nel mio caso: soia, non dolcificato). Portare a ebollizione e lasciare sobbollire senza coperchio per almeno 5 minuti. Frullare il tutto con frullatore a immersione e lasciare raffreddare. Nel caso, come me, usiate un latte vegetale non dolcificato, potete aggiungere 1 goccio di sciroppo d’agave. So che la purea vi sembrerà anche troppo dolce, ma il risultato finale non è per niente stomachevole, anzi di solito vengo accusata di “scarsa zuccherosità”. IMG_2273 (640x427)
Tritare grossolanamente mandorle e albicocche e unirle agli altri ingredienti secchi (farina, cremor tartaro, sale, cocco, uvetta). Aggiungere l’olio e la purea di datteri, possibilmente a temperatura ambiente, in modo da poter lavorare più facilmente l’impasto. Formare delle palline e cuocere su carta forno per 40-50 minuti a 180°: se non avete un forno ventilato, a metà cottura giratele. Vige comunque la regola che non ci si deve mai fidare troppo del forno! A differenza di altri biscotti, in questo caso chi va piano, va sano e va lontano… Lasciare raffreddare su una griglia. Con queste dosi ne escono 50-60 a seconda delle dimensioni (nella foto ne ho fotografata una su un cucchiaio da tavola). Tenete presente che si gonfiano leggermente in cottura, che durano un sacco, ma anche che ve le ruberanno tutti, quindi niente paura se ne esce una montagna!

Conservazione e considerazioni:
C’è chi le preferisce morbide (io-me-medesima!): in questo caso se le preparate la sera, il mattino dopo le potete già imbarattolare in un vaso di vetro. C’è invece chi le preferisce più asciutte e croccanti: basta lasciarle in un sacchetto di carta aperto. Nel secondo caso, potete valutare di sostituire la purea di datteri con 3-4 cucchiai di malto, come nella ricetta originale, ottenendo così anche un retrogusto caramellato… de guastibus! Io tifo per l’opzione numero 1!!! Per chi ama i datteri: considerate di utilizzare la purea per dolcificare anche ciambelle o creme. Per chi li odia: non vi accorgerete nemmeno della loro presenza, promesso! Colonna sonora: Leonard Cohen, perché con questa ricetta paffuta e dolce ci sta troppo bene un suono morbido e sensuale!

Varianti:
Nel corso degli anni ho provato con successo una versione con gocce di cioccolato, nocciole (al posto delle mandorle) e cacao nell’impasto: buona, ma per me l’originale resta la migliore. Grandissima delusione da una versione mela essiccata/cannella/agrumi che mi ispirava un sacco, ma che nel complesso non sapeva di molto. Mi riservo di riprovarci però, magari era un problema di materie prime… mah!

P.S.:
Ricordano i Biscotti fichi, ai datteri di G-Stail e, in effetti, hanno aspetto ed ingredienti in comune, ma il procedimento diverso dovrebbe dare anche un risultato alternativo.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. ma sono meravigliose queste cicciopalle!!!!
    davvero nutrienti, una botta d’energia come dico io!!!!
    Grande Yups!!!

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  2. Evviva le cicciopalle 😀 biscotti con datteri e albicocche a mmmmmme!!!

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  3. Yups!! Le cicciopalle sono una bomba!!! Aahahhaha! Hai fatto prorpio bene a pubblicare, perché il tuo metodo di preparazione è interessante…tu utilizzi il forno ventilato? io se i lasciassi 40minuti tirerei fuori carbone, ma sicuramente dipende dal forno.. dicevo in un’altro post che questi “biscotti” mi escono morbidi e non friabili e croccanti…mi consolo con una Cicciopalla anche lei bella lievitata!! 😛

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  4. @Giulia, darling! Mi sono trasferita da poco e il forno che mi ritrovo ora è antidiluviano (figurati che non segna nemmeno la temperatura) e a gas. Sto cercando di prenderci la mano, ma anche con il forno che avevo prima facevo fare una cottura lentissima (era a gas anche quello). Purtroppo il forno resta il mio cruccio e temo che non potrò esservi molto d’aiuto, sob!
    @Nica, so che tu e Niki siete le “biscottare” ufficiali del blog e spero di sfornare delizie come voi prima o poi!
    @Giopepi: pensavo alla tua bimba quando pubblicavo 😉 La mia cuginetta adora le cicciopalle

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  5. Grazie Yups, che carina che sei! 😀 In effetti Pepi adora i datteri ed essendo magro luna e reduce da influenza entro sabato te li copio: ne ha proprio bisogno. Poi il nome è troppo bellissimo

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  6. Le cicciopalle! :mrgreen: che nome simpatico hai dato a questi prelibati dolcetti… mi piace e strapiace, anche il modo in cui li hai preparati! Complimentoni! 🙂 🙂
    Già ne assaporo uno!
    😉

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  7. Cara Yups… fatte oggi a pranzo… metà dose perché ho detto: voglio provarle… risultato? sono già finite un’ora dopo averle tirate fuori dal forno. Mia figlia me ne ha ordinate il doppio per domani… per cui un bravissima te lo sei proprio meritato 😀
    P.S. Non avendo né uvette né albicocche c’ho messo la cioccolata sbriciolata… fantastica variante…

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  8. Grande Adelanna!!! L’ho detto che spariscono velocemente 😉 Colleghi e amici ogni tanto mi chiedono quando le faccio (ma stavolta le ho tenute tutte per me!)

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  9. I biscotti che preferisco 🙂 io però un’altra possibilià alla variante mela cannella agrumi gliela darei 😀 davvero bravissima =)

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  10. Bellissime queste cicciopalle! Da preparare assolutamente! 😉

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  11. Che carine… 😀 !!! E che nome simpatico 😉 !!!

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  12. Con i forni bisogna prenderci la mano, e ognuno è unico!! 😛 sono come dei piccoli esseri animati, a volte fanno anche scherzetti!!!

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  13. Un nome, un programma ed io già mi sono innamorata! Cicciopalle, a me!

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  14. Non ho mai commentato o scritto su questo blog, ma lo seguo da anni. Questa volta però mi devo palesare per dire: Grazie!! Le cicciopalle sono ormai un elemento irrinunciabile nella mia dispensa, non saprei più fare colazione senza di loro!

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  15. @Eugenia che onore!!! Grazie mille! 🙂

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