Frullato di cocco

Ieri ho provato una cosa sensazionale! Sarà che le mie papille gustative sono già più sensibili dopo 10 giorni di dieta igienista, ma questa ricetta mi ha dato moltissima soddisfazione. Qui in Equador è facile trovare del cocco fresco, il quale contiene meno grassi e meno proteine, caratteristiche che lo rendono più facile da digerire che quello maturo, questa ricetta spero vi verrà in mente quando mettete le mani su un cocco importato. Per quanto riguarda la combinazione degli alimenti, so che Dr. Esser combina il cocco come una noce, ma Dr. Shelton come un amido. Penso che il cocco, avendo 3 volte più amido che proteine dovrebbe essere combinato come un amido e per questo lo propongo con delle banane, con un risultato idilliaco!
FrullatoCocco
Ingredienti:
1/2 noce di cocco (la polpa)
4 banane
8 datteri

Procedimento:
Fate reidratare i datteri in un po’ d’acqua. Frullate i datteri e il cocco con l’acqua avanzata dalla reidratazione dei datteri e dell’acqua del cocco o dell’acqua comune. Spezzettate le banane nel frullatore, e dategli qualche giro veloce. Serve 2 persone per un pasto completo (pranzo o cena), ideale dopo lo sport! (La menta è solo decorativa).

P.S.:
Se comprate del cocco al supermercato fate attenzione ai 3 “occhietti”, se vedete che c’è della cera su uno o piú di questi, il cocco è stato aperto e l’acqua prelevata (la usano per la produzione di certi farmaceutici).

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. MIO!!! 😀
    Decisamente superlativo grazieeeee!! 😉

    Reply
  2. abbiamo assaggiato il cocco fresco la prima volta a Cuba qualche anno fa…diciamo che non è stato amore al primo assaggio 😀 …se lo ritroviamo però gli diamo una seconda possibilità con questo tuo bellissimo frullato 🙂

    Reply
  3. Che voglia di bermelo adesso… magari su una spiaggia esotica…
    Sto sognando troppo… very…. sveglia…
    Davvero ottimo direi! Grazie 😀

    Reply
  4. Come si sta in Ecuador? Voglio scappare dall’Italia!!!

    Reply
  5. Buono! E se volessi usare il cocco disidratato? Pensi vada bene lo stesso?

    Reply
  6. In Equador si sta benissimo!! É un vero paradiso qui 🙂 Tropicale ma temperato…ci credete?? Poi il costo della vita é molto piú basso e niente stress 😉
    EnricaAnnalisa…neanche per me é stato amore a primo assaggio, peró in un frullato é un’altra esperienza!! Saluti calorosi!

    Reply
  7. Val-UK, cocco desidratato va bene lo stesso. Io uso quello fresco perché qui é facile da trovare e perché é piú facile da digerire. Se fossi in Europa, userei anch’io quello disidratato. Per renderlo piú “frullabile” prova a lasciarlo a bagno per qualche ora e usa l’acqua di ammollo!

    Reply
  8. Che voglia di estate!!! questo frullato è super davvero…. ancora meglio se gustato sdraiati su un’amaca sulla spiaggia……beata te che sei in un paradiso tropicale, qui il clima è infausto!!

    Reply
  9. Adoro il cocco!!! Questo frullato lo pagherei oro! FANTASTICO. Lo hai accostato alla banana, dolce e perfettamente cremosa. Genia!

    Reply
  10. Ma che differenza c’è tra il cocco fresco e quello maturo? Io per cocco conosco due varianti: disidratato, di solito in fiocchi/farina, o il frutto intero da rompere … ah, a proposito, grazie per la dritta sui 3 occhietti!!!!

    Reply
  11. Ciao ragazzi, grazie per questi post-commenti 😀 Questo frullato é davvero “ace” (un asso!). Sí scusate forse per l’imprecisione. Vivendo in Sudamerica il cocco fresco é il cocco che viene appena colto dall’albero e contiene tantissima acqua e la polpa del cocco é fina e gelatinosa. Non sa da cocco praticamente, perché i grassi si devono ancora formare, peró é facile da digerire ed é leggerissima e nutriente. Quando il cocco é “maturo” qui, in Italia verrebbe definito “fresco” ed é quello marrone che poi si apre e contiene sí dell’acqua, ma poca in confronto di quello “fresco” che si trova qui e, ovviamente, é molto piú grasso (l’acqua si é trasformata in polpa)e piú difficile da digerire.
    Spero sia tutto un po’ piú chiaro 😉 A presto, il vostro draghetto!

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti