L’intenzione era di provare ad imitare le gallette ed invece, dal forno perennemente al lavoro, sono usciti questi crackers gallettosi.
Ingredienti:
250 g di farina di riso integrale
80 g di farina di mais bianca
50 g di farina di canapa
3 cucchiai di olio evo
2 bicchieri di latte di soia
2 cucchiai di malto di riso
60 g di miglio soffiato
Procedimento:
In una terrina unire le farine e mescolarle ben bene tra loro.
A parte, in una scodella capiente, amalgamare olio, latte e il malto; dopodiché mescolare i 2 composti ottenendo una specie di pastella. Ora unire i soffiati di miglio e far riposare 1/2 ora. Accendere il forno a 180°, munirsi di 2 leccarde rivestite di carta forno e dividere l’impasto che andremo a livellare con l’aiuto di pellicola trasparente, schiacciandolo con le mani. Mettere in forno le leccarde per 10 minuti circa a metà altezza, poi invertire per altri 5. Terminato il tempo, immediatamente formare o con rotella tagliapasta o con stampi i nostri crackers e poi capovolgere in modo che asciughino anche sotto.
Il punto:
Mentre avevo il forno acceso, previo avviso, mi sono sentita con Nica per testare il comportamento del tofu che abbiamo visto con effetto filante nella Pizza integrale di Michelle. Io avevo tofu surgelato comprato, mentre lei ha utilizzsto surgelato il suo autoprodotto; giustamente qui vedrete le foto del mio “esperimento” in quanto è la mia ricetta, ma i risultati ottenuti sono identici.
Abbiamo preso il tofu congelato pronto per esser scongelato: il mio per 4 minuti in microonde, Nica in acqua bollente.
Tofu scongelato e tagliato a metà nell’immagine sopra; come si può vedere nell’immagine sottostante alla pressione delle dita si presenta gommoso, spugnoso, che tende a sbriciolarsi.
Abbiamo poi proceduto alla cottura in forno; in una fetta di pane l’abbiamo messo a fette e nell’altra sbriciolato.
Messo in forno a 200° per 5 minuti o poco più, tirato fuori e…
… più che colorarsi ed asciugarsi non ha dato il minimo segno di fondersi, nè il mio nè quello di Nica. Concludendo: il tofu sia industriale, sia autoprodotto non si comporta come possono fare eventualmente alcuni vegmaggi che filano al calore del forno. Comunque il prossimo proveremo a farlo da fresco, chissà che magari qualcosa possa cambiare!!
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
😯 !!! O_O Chi si é sgraffignato la ricetta??!! 🙄
NON FACCIAMO SCHERZI EH?! SLURPARE E’ COSA MOLTO SERIA!!!
mamma mia!!! sto per svenire!!! sono bellissimi Giò!! e immagino che ” sgranocchievolità”!!!!
un bacio immeeeeeensooooooo!
Gio bellissima!!!! come già scritto sono favolose queste gallette crakers!!!
Eh si cari tutti, il tofu di Michelle si è comportato proprio da mozzarisella!!!!
Non volevamo fare le streghette ma visto che tutti noi proviamo ad ottenere un veg maggio filante, se filasse il tofu non pensate che lo useremo tutti così??????????????
Ah, ecco finalmente la ricetta 😆
Che meraviglia!!! 😀 Pancia mia fatti capanna…
E… se volete uno sformaggio filante provate le mie Mayofette che filano oppure la besciamella filante che ho citato nella mia ricetta “Patasformaggio alla Trentina”. Garantisco che non c’é tofu (perché il tofu infatti non fila) ma che l’inserimento di amido di tapioca o di instant seitan nella preparazione, opportunamente dosati, fanno effettivamente filare il veg formaggio!!! ;-D
Nica grazie dell aver ribadito a parole tue il comportamento tofufesco; comunque vero che riproveremo? Ma per fortuna che ho sperimentato come te su del pane e nn sulla pizza che è andata in cottura dopo per la cena: Michi divorziava!!
Lalina voglio la percentuale sulle tue vendite!! Ma nn in €, assolutamente !!! In forniture Veg maggesche e pizzettare
Cara Giò… affare fatto! ;-D
E, per la pizza, leggi qua sotto:
Le mayofette e Le Mayofette che Filano filano veramente e lo ha confermato anche Aurorabagnolet… Mentre, per la “besciamella che fila” – di cui non ho pubblicato la ricetta – le foto parlano da sole!
😉
Si Lali, grazie!
Anche io mi produco formaggi che filano! ma grazie per aver citato i tuoi!le tue mayofette tra l altro mi son piaciute molto! Era solo per ribadire che per fare veg formaggi filanti ci abbiamo studiato un po tutte noi smanettone, e sappiamo che il tofu..non se la fila!!!ah ah ah!!!
Sì Nica, infatti. Il tofu non fonde nè fila
e chi é vegano lo sa bene perché, come hai giustamente detto tu, se non fosse così, ce ne saremmo accorti 😎
Lalina è vero le avevo fatte anch io; purtroppo nn ho commentato perché nn ero ancora iscritta
Precisazione se lo sbricioliamo , come si fa a spalmarlo?
Nemmeno si spalma il tofu, a meno che non sia addizionato di yogurth cone il Philavegphia di Veganize credo…
Nella fretta non ho ringraziato Lisa che ieri tempestivamente mi ha tolto la ricetta che era partita molto prima che la finissi! Grazie Lisa che mi salvi dagli sbordacci che combino 😉
Non so che dirvi,girls…
Avrò il forno mutante!
michelle è proprio impossibile che il tofu fili, davvero! anche se tu l avessi frullato. e non te lo diciamo solo io e Giò ma anche la formaggiaia del blog….
Ma infatti,ragazze,io ve l’ho detto.
La foto inganna abbastanza,infatti era abbastanza spappolato il mio tofu…
Vero!! Hai il forno magico,i primi 5 minuti te l ha già quasi cotta, poi per magia il tofu sbriciolato (per me sbriciolato è briciole grosse o piccole come il pane, lo puoi vedere in uno dei 2!!) si riesce a spalmare…
… e come per incanto magari diventa mozzarella
Forno magico della harbert 😉
Cucina… molecolare
Lo compro subito!!!
ah ah ah ah ah ah ah ah!!!
Perché me ne sono partiti così tanti?
Boh… vuoi vedere che la…magia del forno
ha contagiato anche il tuo smartfone???!!! 😯
Gio’… guarda bene che non sia diventato uno… SMARTFORN ahahahahahahah !!! 😀
Almeno dai, così ce l ho portatile. Scherzi a parte se si cerca in rete nn si troverà nessun si allo scogliere, filare,colare,fondere,spalmare; per l appunto lo fanno fritto i loro ” padri ” cinesi in quanto resistente al calore da non modificarsi alle elevate temperature !!
Sentite,oh.
Cosa vi devo dire? Io ho scritto quello che ho fatto,l’ho spappolato.
Se non vi va bene,prendete la ricetta e cestinatela.
E che accidenti.
Semplicemente abbiamo fatto questa prova (che una volta effetto tofu, una volta effetto foto…?!?!?) 1)per dimostrare che nn cambierà mai! Anzi SI ASCIUGAAAAAA!! 2) … E più importante: se qualcuno che nn conosce tofu o sue reazioni al calore, si mena una giornata a fare degli impasti per imitartela e poi…?!? Quando l ha sfornata cosa si ritrova? Non certamente una cosa così apparentemente filamentosa colata o come la di voglia chiamare !!
….invece io lo sbollento, e lo passo al mixer con una generosa dose di panna di riso o di soia ( come ho specificato nel commento alla ricetta della “Pizza integrale di Michelle) e riesco a spalmarlo o se preferite “stenderlo” sulla pizza o cialda o quel che si vuole. Lo metto sulla pizza quasi a fine cottura e scioglie lievemente. Che… con questo cavolo di “sciogliere” non intendo certo uno stracchino, ma fa la sua festa sulla pizza!
I tuoi soffietti Gio, sono bellissimi! Alla faccia delle gallette!
🙂
E io vi rispondo: ok fate tutte le prove che volete. Io la mia pizza l’ho ottenuta così. Non so che farci.
Vedi Michelle, al di là del torto o della ragione (non é questo il punto), persino al di là dell’essere vegani o meno – e ti ricordo che questo é un sito vegano – c’é una cosache non si potrà mai negare: l’evidenza.
Va bene. Ragazzi non so piu cosa dire.
Belli questi soffietti Gio! 😉
Ma non penso che ci sia bisogno di scaldarsi tanto!
Michelle, le ragazze non volevano impuntarsi con te, fidati che Gio e Nica sono due persone super disponibili e simpaticissime. Semplicemente volevano dimostrare che il tofu standard non si scioglie, non per dimostrare «Ah, ah, Michelle, abbiamo ragione noi!», piuttosto – penso – per far vedere a chi si avvicina al mondo vegano che il tofu normalmente non fonde, insomma per non illudere chi lo utilizza le prime volte, magari rinunciando al veganesimo perché pensa che ci sia solo tofu da mangiare (e sappiamo che le prime volte può essere un alimento ostico). E confermo anch’io che il tofu “standard” non mi si è mai sciolto, essendo composto da proteine condensate è normale, è come cercare di sciogliere il seitan…
Piuttosto faccio una domanda, magari banale e superflua, magari può essere fonte di chiarimento: Michelle, il tofu che hai usato che consistenza aveva da crudo? Perché esiste anche una qualità chiamata silken tofu, che ha la consistenza di una ricotta un po’ viscida e sicuramente “fonde” o “scioglie”, dal momento che non è solido, bensì spalmabile perché ha una percentuale di acqua maggiore.
Io le volte che l’ho preso non sapevo fosse silken finché non l’ho comprato, dal momento che non c’era scritto sulla…
*scritto “nulla” / “sulla confezione”, ho sbagliato a rivedere prima di pubblicare ed è uscito un ibrido
Michelle non devi arrabbiarti e nessuno dice che devi togliere la ricetta.abbiamo solo detto ciò che pensiamo! Siamo persone che cucinano molto e sperimentano e tra i nostri esperimenti il risultato è sempre stato un altro.tutto qua.
Grazie grace!!!! Hai interpretato benissimo il nostro pensiero!!
Smack!
Grazie Grace! !! Hai interpretato perfettamente il nostro pensiero/intento!! E poi ci abbiamo riso un po su…ma davvero non c è bisogno di arrabbiarsi! !!! Notte a tutti
Era tofu,la scatola l’ho buttata giâ da una settimana…non so se Vesse qualita particolari. Era morbido,quello me lo ricordo
Ecco, magari il mistero è svelato! ^_^
Peraltro ho fatto una ricerchina in rete, ed ecco che si spiega tutto:
– firm tofu / tofu solido: ha una consistenza elastica, per cui se lo si pressa torna alla sua forma originale. È cagliato con nigari (cloruro di magnesio), che produce fiocchi più grandi, facilmente comprimibili.
A sua volta si divide in
– “tofu solido asiatico”, abbastanza fresco e bianco. Per intenderci: come il tofu natur della Taifun, o quello che troviamo dal cinese servito con germogli di bamboo o shiitake
– “tofu secco occidentale”, più beige e secco, facilmente sbriciolabile, che è la qualità più diffusa qui in Europa. Quello della foto!
– silken tofu / tofu fresco: ha la consistenza morbida e viscida di cui parlavo, se lo si schiaccia perde la forma e non la riacquista più, leggermente budinoso ma meno denso. È cagliato con solfato di calcio, che produce fiocchi più piccoli, responsabili della consistenza caratteristica (e non la presenza di acqua come avevo erroneamente ipotizzato). Spalmabilissimo da “crudo” (il tofu è comunque cotto, ma sorvoliamo), non ho mai provato a cuocerlo.
Può essere la chiave?? In ogni caso mi fa piacere di aver scoperto questa cosa, quindi la riporto qui per conoscenza generale
Brava Gio!!! vi ammiro tanto che state lì a spadellare e ad infornate con ingredienti sempre nuovi e difficili! Io sono una mezza calzetta in pasticceria e ammetto di aver buttato diverse cosine (o proprio in estremis mangiato in solitaria e con fatica!!
) ultimamene mi sono decisa a seguire le vostre ricette alla lettera e i risultati si stanno già vedendo…
Per il discorso tofu, in effetti il silken si usa come crema anche per condire pasta o spalmato a mo’ di philavegphia, ma condivido le vostre posizioni da san tommaso (della serie se non vedo non credo! 😛 ). bacini a tutte!!!!
G-Stail: grazieeee; ma nn ti devi definire così !! Ma sai quanta roba abbiamo purtroppo dovuto cacciare o riutilizzare in altri modi per tentativi mal riusciti? E per fortuna che ci siamo “noi ” (tutti noi intendo come scèffe e scheffi) che ci scambiamo opinioni e prove per arrivare al risultato : un motivo di questo post!! Ultimamente per lo hemp yo ho cucinato tonnellate di besciamella e cremine varie
Grace: sei una bomba. Hai visto con i nostro stessi occhi la motivazione del voler dimostrare le reazioni del tofu
Nica: grazie : è stato proprio bello e diciamo anche divertente lavorare a distanza su un argomento abbastanza “gnocco”
TUTTE:vi ringrazio/ringraziamo che avete collaborato anche voi!!! Questo è un signor lavoro di squadra!! Ciò dimostra che gli ideali a cui si tiene , il sostenersi, collaborare nn han bisogno di un’estrema vicinanza :come se l Italia si fosse trasformata in un enorme cucina 🙂
Anticipo magari qualche pensiero: le ricette son di tutti, fatte per tutti da tutti: solo che chiamandosi VB si usa produrre con tutto ciò che è cruelty free
Io faccio un hip hip hurraaaaaaaaaaaaa a tutte
Ps: lo ritenteremo in altre maniere magari. 😉
Infatti, la collaborazione prima di tutto, siamo una mega supersquadra!!
Peraltro confermo anch’io che le cose vengono bene dopo taaanti esperimenti, io ci ho messo mesi prima di riuscire ad avere un dolce vegano per lo meno decente, e in mezzo ho trangugiato… E ovviamente succede ancora. Ma il bello è anche lì, si impara sbagliando! 😀
Grazie per l’incoraggiamento ragazze!! 😛 cavolini…escono certe schifezzuole a volte che mi chiedo come sia possibile, dico chimicamente, ottenere certi risultati… ahahaha! Inconsapevolmente creiamo delle puzze e dei nuovi sapori disgustosi…magari si scoprirà anche la loro utilità (apparte per scherzi di carnevale)!! ciaoooo!!
Che bello leggere queste parole SPIRITO DI SQUADRA
G-Stail: daiiiii però a volte capita anche di sbagliare ma nell’errore come risultato finale sperato anche qualcosa di più buono !!! No? Sai quanti ripieni si son trasformati in tortini?… Per nn parlare dei latti vegetali. 😉
Continuiamo a sperimentare 😉
Si si è proprio così!! Proprio ieri ho scoperto per sbaglio un paio di squisitezze che al più presto dovrò replicare e condividere…