Anko

Detta anche “marmellata di azuki”, battezzata affettuosamente da me “la veghella per antonomasia”. Questa ricetta è propedeutica alla prossima, ma visto che è molto buona anche da sola, e ha usi anche da sola, la propongo come tale.
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Ingredienti:
300 g azuki
250 g zucchero di canna
acqua qb

Procedimento:
Lasciare in ammollo gli azuki per 1 notte intera. Fatto ciò, versarli insieme alla loro acqua di ammollo in una pentola e mettere quest’ultima sul fuoco, a fiamma sostenuta, e portare a bollore. Appena lo raggiunge, aggiungere dell’acqua fredda; ripreso il bollore, scolare gli azuki. Versarli di nuovo nella pentola con altra acqua e rimettere a cuocere, stavolta a fiamma bassa. Devono cuocere per 2 ore, mentre si toglie la schiuma. Quando gli azuki sono diventati abbastanza morbidi, cioè si riesce a schiacciare senza sforzo un fagiolo con un dito, sono pronti. Togliere dal fuoco e scolarli, recuperando l’acqua. Rimettere gli azuki scolati sul fuoco, fiamma media, e aggiungere lo zucchero mescolando bene. Quando il tutto si è amalgamato e ha raggiunto una consistenza cremosa-pastosa, l’anko è pronta. Più facile a farsi che a dirsi! Con l’acqua di scolo è consigliabile preparare altri piatti, ad esempio minestre; io ci ho ammollato degli spaghettini di riso con tofu e carote.
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Precisazioni:

Se seguite le istruzioni, l’anko vi verrà leggermente più cremosa di quella che vedete in foto. Questo perchè io ho fatto cuocere gli azuki soltanto per 1 ora e 1/4, facendoli rimanere più crudi del dovuto. Buonissima lo stesso, eh! Il punto è che mi sentivo in colpa con le mie coinquiline: abbiamo la bolletta da pagare in comune e loro quasi non cucinano, peraltro era quasi ora di pranzo e io stavo colonizzando la cucina dalla sera precedente… Ho lasciato ammorbidire i legumi e via, hanno comunque svolto egregiamente il loro lavoro. Se voi però non avete di questi problemi, vi consiglio di rispettare i tempi di cottura. L’anko può essere usata perfettamente come veghella. So che c’era già un’altra versione qui sul blog, ma i procedimenti sono diversi. Io ho preso ispirazione dallo stesso ragazzo giapponese dei Dango, penso che questa sia la procedura tradizionale. La mia prossima ricetta presenterà quindi dolcini in cui utilizzo questa fantastica pasta! 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Davvero mi vuoi dire che i fagioli possono diventare qualcosa di dolce? Addirittura come una veghella?! Allora attendo con ansia la ricetta del dolce *__*

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  2. Sì sì! 🙂 questa è una via di mezzo tra una veghella e una marmellata infatti, ed è un tipico piatto giapponese… Mentre per veghelle più cioccolatose ci sono qui sul blog creme a base di cannellini slurpose!!

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  3. Ma allora il trucchetto sono anche gli shock termici dell acqua fredda aggiunta ? Poi chiedo: stessa cosa per i verdi? Ho anche i rossi, ma questi da aprire e gli altri già messi a mano

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  4. Buonissima l’anko! La preparo anche io a volte *_*
    Forse ho capito quale sarà la prossima ricettina che pubblicherai, fra giappo-lovers ci s’intende… ù_ù

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  5. Giopepi: non ne ho idea, non ci avevo pensato! Io ho preso passo passo la procedura come l’ho trovata – e mi ero chiesta anch’io il motivo di quell’atto, ma mi sono fidata. Può essere!

    MissNothing: mi sa che mi hai beccata! Sono tanto buoni e morbidosi… 😉

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  6. Anko io la voglio assaggiare!!! 😀
    A me un cucchiaione di questa golosa marmellata! 🙂
    A Laliland, invece, la marmaborlotta é la veghella di fagioli nazionale eheh :mrgreen:

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  7. Ahahahah magica Laliland!!! Dovremmo venirci in gita 😆

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  8. Mi sa che su questo meraviglioso blog, sono l’unica a non avere ancora sperimentato una veghella con i legumi 🙄
    Intanto assaggerei volentieri questa, deve essere buonissima 🙂

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  9. Complimenti bellissima Grace!
    Tanti bacini fatati… e una scia di stelline per augurarti una dolce notte! 🙂 🙂

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  10. Dai venite a trovarmi!!! 😀 Lali vi aspetta sempre nella sua casettina al limitare del bosco… 🙂 Qui tutto é bello e conserva la dolcezza che solo i sogni hanno…

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  11. Carissima Niki, grazie mille!! 🙂

    Lali, capisco perfettamente, quando si entra in un territorio dove la natura è ancora predominante sull’uomo c’è sempre un’atmosfera magica…

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  12. @Grace, mi era sfuggita questa!! 😳 è strafavolosissima!! E che meraviglia gli spaghettini…posso mangiare TUTTO!! Fantastico!! Grazie!!! 😀 😀

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  13. Eh sì, sto riducendo di parecchio il mio apporto di glutine 🙂 non voglio farmi pubblicità, ma un’altra ricetta di dolcini di riso è quella prima di questa, i Dango… io ne mangerei a quintali, per quello te la consiglio 😉

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  14. Al volo!!! 😀 😀 Buona nottina e grazie mille per le dritte!! 😀 😀

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  15. wow che dritta questa marmellatina!!! 😀

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