Udon e tagliolini nippon

Ieri ho fatto un giretto in un negozio arabo e mi è venuta l’idea per fare gli udon… quindi eccoci qui con la ricetta (al primo colpo li ho tagliati sbagliati e mi sono venuti più dei tagliolini, la seconda serie l’ho fattta giusta !!)…udon
Ingredienti:

farina tipo 00
farina di ceci
acqua
sale fino

Procedimento:
In una ciotola mischiare in uguale quantità le 2 farine. In una ciotola a parte miscelare acqua e sale finchè il sale non si scoglie (il sale dev’essere circa 1/3 di 1 cucchiaino da caffè). Mescolando (non impastando!), versare un po’ alla volta l’acqua salata nella ciotola delle farine fino ad ottenre un impasto simile a quello della pizza… Sul mio libro di cucina giapponese dicono che l’impasto dev’essere di consistenza simile ai lobi delle orecchie! Una volta pronto l’impasto, lasciar riposare per almeno 1/2 ora. Riprendere ora l’impasto, inserirlo in un sacchetto alimentare; prendere una borsina della spesa (quelle di plastica ecologica) e metterci dentro il sacchetto alimentare. Pestare il sacchetto a matrioska con i piedi per almeno 20-30 minuti, ricordandosi ogni tanto di tirare fuori l’impasto, remipastarlo un po’ con le mani e poi infilarlo nuovamente nel sacchetto alimentare (che a sua volta, a matrioska appunto, andrà nella borsina della spesa). Passato questo tempo lasciare i 2 sacchetti con dentro l’impasto a riposare per almeno 1 ora. Ora con la macchinetta per la pasta (se non l’avete usate il mattarello), stendete l’impasto di uno spessore di circa 3 mm. Piegate l’impasto in 3 parti uguali, dove le 2 parti a sinistra e a destra si ripiegano su quelle centrali. Tagliare a striscioline (dal lato corto) dello spessore di 5-7 mm (e qui è dove ho sbagliato io all’inizio!!! Li vedete in foto i primi ed i secondi… i secondi sono quelli corretti!) e coprire con abbondante farina in modo che in cottura non si appiccichino tra di loro. Mettere una padella d’acqua a bollire sul gas, quando raggiunge il bollore versate gli udon, senza aggiungere sale! Fate cuocere finchè non saranno morbidi (i miei li ho fatti bollire per 30 minuti quelli grossi, per 15 minuti quelli sottili). Scolate e passate sotto l’acqua fredda velocemente (sia per fermare la cottura, sia per togliere quell’effetto viscido che può essere fastidioso). Ora scegliete se cucinarli saltati, in brodo o conservarli surgelandoli!!!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Buoniiiiiiii 😛 non li mangiamo da un sacco!! E in più li abbiamo sempre comprati! Quando avremo un po’ di tempo proveremo a farli in casa…dev’essere carinissimo “impastare con i piedi” 😀

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  2. Grassiee XD Io la prima volta ho sbagliato misura e mi son venuti i tagliolini !!! Però i secondi li ho fatti poi saltati in padella con verdure,salsa di soia e curry… ‘na delizia !!

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  3. Che meraviglia!!! Adoro la cucina orientale e questi li faccio di sicuro! 😉
    Complimenti, simpaticissima Jiujole! :lol:,

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  4. grassie Lali !!!!

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  5. Paolo Servidei 3 Settembre 2013, 10:06

    Io personalmente preparo la pasta fatta in casa stile orientale utilizzando il carbonato di sodio che conferisce alla pasta l’elasticità e il sapore d’uovo. Questa mia non è una variante ma proprio la ricetta originale orientale, con l’unica differenza che loro utilizzano una miscela di carbonati, il kansui, e non il solo carbonato di sodio. Il kansui serve per dare all’acqua proprietà simili all’acqua del Lago Kan. La cosa pazzesca è che non solo la pasta prenderà una sfumatura di sapore che ricorda l’uovo, no non solo, ma diventerà anche più gialla. Quindi di fatto i tagliolini cinesi, i noodles, non hanno bisogno di essere “veganizzata”. Credo che utilizzando il carbonato di sodio si possa rendere una frittata di ceci ancora più simile ad una frittata a base d’uovo se lo si volesse.

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  6. bella ricetta!!! ma quanta acqua x 1/3 di cucchiaino di sale?
    è una vita che voglio farmi gli udon!
    @Paolo Servidei per carbonato di sodio intendi quello comunemente chiamato soda al supermercato e che si usa per fare le pulizie ( e una marea di altre cose). in che proporzione? puoi mettere anche la tua ricetta per favore?
    grassie ragazzi!!!

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  7. X imo79 : io penso che intenda il bicarbonato di sodio , quello che agisce come un lievito e sviluppa anidride carbonica. Quella che dici tu è la soda caustica , fortemente ustionante. Aspetto la risposta di Paolo .

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  8. Paolo Servidei 3 Settembre 2013, 23:30

    Per carbonato di sodio intendo proprio il carbonato di sodio, venduto ad esempio con il nome di soda solvay e si viene utilizzato soprattutto per le pulizie.

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  9. Paolo Servidei 4 Settembre 2013, 16:07

    Avevo incollato un link dal quale io stesso ho imparato il “segreto” del carbonato di sodio ma evidentemente è contro il regolamento di questo sito.
    Comunque per 200 grammi di semola e 100 ml d’acqua si utilizzano 3 grammi di carbonato di sodio che andranno sciolti in un poco dell’acqua calda.

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  10. @Paolo Servidei era quello che immaginavo!! grazie della dritta!!! ci proverò! nella tua versione metti quindi solo semola acqua e carbonato di sodio? e poi si procede come nella ricetta di jujole?
    grazie e scusa per le tante domande!

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  11. Paolo Servidei 5 Settembre 2013, 21:42

    Dipende da quello che voglio ottenere ma nella ricetta in oriente usano metà di farina forte e metà debole. Così io utilizzo mezzo grano diretto e mezzo 00. Anche il carbonato di sodio è relativo. Se si vuole fate pasta in brodo secondo me si può raddoppiare la dose per farlo sapere di più d’uovo.

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