Pasta al pesto di fiori

Dopo mesi di lotta col computer, ho finalmente capito come si faccia a ridimensionare le foto… Ed eccomi qui! Oltre ad avere un pesto profumatissimo e primaverile, questa è anche una pasta senza sprechi: ho infatti usato sia le fave sia i baccelli, ispirandomi a Lisa Casali, eco-food-blogger. Non sprecare cibo è importantissimo e gustoso!CIMG7816
Ingredienti:
pasta di farro
1 spicchio di aglio
2 baccelli di fave interi
fiori di sambuco e acacia
1 manciata di pinoli
1 ciuffo di maggiorana e origano freschi
olio evo qb
sale qb

Procedimento:
Schiacciate bene, col mortaio, i pinoli, la maggiorana, l’origano e una parte dei fiori, aggiungendo abbastanza olio in modo che il pesto abbia una consistenza fluida. A me piace molto la maggiorana, quindi abbondo! Inoltre si sposa molto bene con il dolce dei fiori.CIMG7807
Nel frattempo sbollentate i baccelli delle fave tagliati a pezzetti in acqua salata, la stessa che userete per la pasta. Scaldate 1 filo d’olio evo in una padella con lo spicchio d’aglio e aggiungete le fave; quando sono cotti, fate saltare anche i baccelli. Scolate la pasta e fatela saltare per 2 minuti. Togliete l’aglio e alla fine aggiungete il pesto, usando i fiori rimasti per guarnire. E’ un pesto molto buono che sta bene anche con altre verdure, tipo zucchine, piselli… L’importante è che siano cucinate in modo leggero e non sovrastino il profumo dei fiori. Bon appétit!!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. E’ una ricetta bellissima, davvero complimenti 🙂

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  2. Grazie Dalila. Complimenti a te per i tuoi progetti! 🙂

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  3. Wow, bell’idea! E prima avrei buttato i baccelli delle fave, ora non più 🙂 grazie!

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  4. Grazie! L’unico accorgimento è quello di utilizzare fave bio, così non c’è il rischio di mangiarsi dei pesticidi… (come anche per taccole e affini, alla fine). Vedrai che sono buonissimi! 🙂

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  5. … che meraviglia… un piatto veramente delicato… brava 🙂

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  6. E’ meravigliosa, sembra una poesia.
    Ma i fiori li raccogli o hai un posto dove comprarli?

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  7. @Mari, no i fiori li compro al mercato dei contadini (a Torino a Porta Palazzo). Di solito li vendono per fare le frittate o friggerli in pastella, e in effetti anche fritti sono buonissimi…

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  8. Grazie di cuore di aver abbreviato la mia personale ricerca di non sprecare, sto cercando anch’io di non buttare bucce e fibre varie. I fiori nel piatto sono sempre una gioia. E’ un modo di vivere che dà felicità. E’ come mangiare di baci una pianta. E con l’occasione, grazie a tutte e tutti gli chef qui presenti che offrono con tanta generosità il frutto delle loro esperienze, da cui attingo e cui mi ispiro, oltre a quello che mammà mi ha mostrato. Viva l’indipendenza!

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  9. Ciao Roberto! Sono contenta di esserti stata utile. 🙂 Vai a dare un’occhiata al blog che ho citato allora, ti piacerebbe molto. La quantità di verdura che normalmente buttiamo e in realtà è commestibile e fa pure bene è impressionante! Dovremmo tutti cercare di rieducarci. La mentalità “acquisto&butto” è radicata anche nel più volenteroso degli ecologisti, purtroppo… Buttare ciò che è buono è come sputare nel proprio piatto, è come insultare la fatica di chi lavora la terra, è come insultare la Terra stessa. Viva l’indipendenza! (a cui non sono giunta ma a cui aspiro..)

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  10. C’è giusto una sfilza di sambuchi in fiore qui sotto casa! Bellissima ricetta!! Condivido appieno la pratica di usare tutte le parti delle verdure. Le foglie del sedano in insalata sono ottime…e pensare che la maggior parte di noi (anche lia madre, per esempio) le butta. 🙁

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  11. Con le foglie del sedano vorrei fare un dado vegetale, insieme alle bucce delle cipolle e delle carote…le sto amorevolmente accumulando 🙂

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