Frescarelli rivisitati

Col tempo da lupi che regna dall’inizio della giornata mi è venuta subito l’ispirazione per la cena. Ci voleva un piatto che scaldasse e di facile realizzazione, visti i pochi ingredienti disponibili in casa. Con i bimbi raffreddati e il mio compagno in piena fase di concentrazione per le ultime prove in vista dello spettacolo teatrale che si terrà il prossimo fine settimana, ho sentito il richiamo dell’avena:  cereale ricostituente, energizzante, riequilibrante del sistema nervoso, ideale nei periodi di convalescenza e allattamento e ricco di calcio e auxina (ormone della crescita), oltre che di vitamine e sali minerali. Quanta generosità dai quei piccoli piccoli chicchi!! Ho allora pensato di cucinare i frescarelli, o polenta di riso, piatto tipico delle campagne marchigiane, tradizionalmente realizzato con riso e farina di frumento bianca. Io ho optato per riso integrale e farina d’avena integrale e devo dire (con assai poca modestia) che la rivisitazione è ancor meglio dell’originale! Per il condimento mi sono affidata alle ultime cipolle rimaste in casa in modo da assecondare il sapore dolce dell’avena. Contorno anch’esso molto marchigiano: roscani (agretti) all’aglio e limone. Shanti, amici.
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Ingredienti (per 3 persone):
150 g di riso integrale
7 cucchiai di farina d’avena integrale
2 l di acqua (più qualche bicchiere)
3 grosse cipolle
olio evo
sale, pepe

Procedimento:
Il tempo di realizzazione di questa ricetta è di circa 50 minuti. Cominciate col mettere sul fuoco l’acqua, che deve esser portata ad ebollizione. Intanto affettate le cipolle e fatele ammorbidire con dell’olio, a fuoco basso, in una padella con coperchio per 10-15 minuti.  In un caldaretto da polenta fate tostare il riso per 5-10 minuti con un po’ d’olio. Cominciate ad aggiungervi l’acqua bollente leggermente salata e mescolate. Unite solo metà dell’acqua e lasciate cuocere per 10 minuti mescolando ogni tanto, poi unite la restante acqua e lasciate cuocere per altri 10 minuti. A questo punto il riso dovrebbe essere a metà cottura (ho usato quello bio della ViviVerde Coop, che ha una cottura di 40 minuti) e si può quindi cominciare ad aggiungere poca per volta la farina setacciata, mescolando continuamente con una frusta. Il tutto deve essere fatto su fuoco medio. Proseguite la cottura per altri 20 minuti e se la polentina risulta troppo densa aggiungete dell’acqua bollente (ecco il perché del “qualche bicchiere in più”), perché deve essere molto morbida. Aggiustate di sale secondo i vostri gusti e quando il riso sarà cotto versate la polenta in uno strato sottile su una tavola  (a casa dei miei genitori ce n’è una enorme attorno alla quale mangiamo tutti assieme) o su dei piattoni da pizza come quelli che ho usato io. Mettete 1 filo d’olio, pepe a piacere e condite con abbondante cipolla. Gustate i frescarelli caldi caldi. Deliziosi, veramente! E, già che ci sono, ecco anche i roscani che ci siamo mangiati come contorno per seguire la scia del gusto dolce di avena e cipolla.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Hai ragione, sto maledetto tempo è davvero molesto!! Ci vuole un piatto sano che scaldi…ma si può dirlo a maggio inoltrato? E’ peggio dell’anno in cui c’è stata l’eruzione del vulcano a nord Europa ed era sempre tutto grigio 🙁 Va beh benvenga il tuo piatto 😀

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  2. Sento il profumino 🙂

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