Ciambellone all’avocao

Vi presento il mio ultimo esperimento ben riuscito, un dolce ispirato dalla ricetta trovata in un libricino molto carino di ricette vegan, la cui autrice è americana (ecco perchè le misure saranno in cup, le ho comprate in America e sono utilissime, le adoro!)… ovviamente io dovevo modificarla mettendoci del mio e ne è uscito questo ciambellone buono e ancor più sano dell’originale (il perchè nel punto)! L’originalità della ricetta è il connubio tra avocado e cacao (il simil-errore di battitura nel titolo è voluto) 😉

Ingredienti:
1 cup di zucchero di canna bio
1/3 cup di polpa di avovado
1 tsp di olio di mais
1 cup e 1/2 di farina (io ho usato farro)
1/4 cup di cacao amaro in polvere
1 tsp di bicarbonato
1/4 tsp di lievito per dolci bio
1/2 tsp di sale fino
1 cup di acqua fredda
1 tsp di aceto di mele
1/2 tsp di essenza di vaniglia

Procedimento:
Per fare questo impasto vi consiglio di usare una planetaria o, se non ce l’avete, il frullino per montare la panna, perchè bisogna usare delle fruste ad alta velocità per amalgamare bene gli ingredienti e rendere invisibile l’avocado 😉 Quindi, mettete nella planetaria o in una ciotola la polpa dell’avocado (1/3 cup è poco meno di 1/2 avocado medio) con lo zucchero di canna e l’olio di mais. Lavorate bene questi 3 ingredienti con le fruste fino a ottenere una bella cremina liscia, senza traccia di pezzetti di avocado. Aggiungete a questa miscela tutti i restanti ingredienti seguendo l’ordine indicato nell’elenco e mescolate il tutto sempre con le fruste, fino ad ottenere un impasto liscio e leggermente montato. Versate l’impasto in uno stampo a ciambella, o nello stampo per torte che preferite, tenendo conto che deve avere un diametro di circa 20 cm. Infornate la torta in forno già riscaldato a 160° per 40 minuti. Fate la prova stecchino; deve uscire ben asciutto. Una volta cotta, sfornate la torta e lasciatela raffreddare nello stampo prima di sformarla. La superficie rimarrà umida, credo per via dell’avocado, ma non vi preoccupate se lo stecchino esce pulito la torta è cotta 🙂

Il punto:
La ricetta originale faceva uso di 1/3 cup di shortening come parte “grassa” della ricetta, facendo qualche ricerca in rete ho trovato che sarebbe una sorta di grasso vegetale; data l’impossibilità di reperire questo ingrediente (e soprattutto il fatto che io non userei mai cose del genere in cucina ;)), mi sono ingegnata per sostituirlo con qualcosa di più sano… avevo 1/2 avocado molto maturo in frigo e così mi si è accesa la lampadina! Perchè non provarci? Pensando che però l’avocado ha molti grassi in meno rispetto ad uno shortening ho aggiunto anche 1 cucchiaio di olio, per non rischiare che la torta venisse gommosa e non si cuocesse bene (nei miei esperimenti di dolci con grassi sani e ridotti mi è capitato). Il risultato? Una torta deliziosa, umida all’esterno, ma ben cotta all’interno, al palato scioglievole e non troppo dolce. Io l’ho accompagnata con del buon tè nero all’arancia per la colazione, ma la vedo benissimo anche servita come dessert in accompagnamento ad una bella veg-crema pasticcera o magari una riduzione di frutta fresca… sono una inguaribile golosona 😛 E mi sono accompagnata bene perchè anche il mio neo-maritino lo è… ieri ha assaggiato questo ciambellone, sospettoso come al solito sul fatto che non ci avessi messo nè uova, nè burro, nè zucchero bianco, nè farina bianca… il responso è stato: “Si sente che è leggera, ma perchè non ci metti le uova, il burro, ecc…” e io (per tagliare corto) “Perchè fanno male!!!” E finite le lamentele se ne è mangiata mezza… dandomi la certezza che è buona 😀 Scusate la divagazione “goliardica” ma è per farvi capire con che testardaggine onnivora ho a che fare io 😉 Alla prossima cari amici!