Medaglioni di amaranto

Questo è stato il secondo per la cena di mercoledì. L’ho servito con i Finocchi Ch’tis di Terri ed è stata un ottimo matrimonio, apprezzato anche dagli amici onnivori.

Ingredienti:
160 g di patate
160 g di amaranto
1 cucchiaino di tahin
1 cucchiaino di cumino
1 cucchiaio  di masala
noce moscata qb
sale, pepe
farina di mais di taglio grossolano qb
prezzemolo abbondante
1 cucchiaino di coriandolo in polvere

Procedimento:
Ho cotto a vapore le patate senza togliere la buccia. A parte ho fatto cuocere l’amaranto con metodo pilaf finchè ho ottenuto una crema collosa. Ho tolto la buccia alle patate dopo averle cotte per due ragioni: così gli scarti sono inferiori, in più la cottura dell’ortaggio integro – soprattutto se fatta a vapore – preserva il sapore originale meglio della bollitura, che annacqua. Ho aggiunto le spezie, il prezzemolo, la tahin, sale, pepe e la farina. Non l’ho pesata ma ho continuato ad aggiungerne finchè l’impasto era secco abbastanza da essere lavorabile. Ho diviso l’impasto ottenuto  in polpette delle dimensione di palline da tennis, che ho schiacciato per ottenere i medaglioni. Ho fatto scaldare in padella l’olio di semi e quando era bollente ho adagiato i medaglioni nell’olio, lasciandoli dorare bene prima di girarli.

Il punto:
Il risultato è croccante fuori, morbido dentro. Il sapore interessante, sfizioso, speziato. I medaglioni sono anche bilanciati e abbastanza completi da un punto di vista nutrizionale, per i carboidrati delle patate e le proteine dell’amaranto. Lo so, sono fritti, ma la crosta croccante fa sì che non assorbano troppo olio, infatti ne ho usato pochissimo: in padella ne basta uno strato di non più di 1-2 millimetri. Se serviti con un contorno di verdure,  sono un piatto unico soddisfacente. Ah, in omaggio a Terri, sono pure gluten free 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. mi piacciono un sacco questi medaglioni, avendo sempre problemi a osare col fritto magari li proverò in forno… 🙂

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  2. Grandiosa!
    E’ da un po’ che ho preso l’amaranto ma non ho avuto molte idee su come prepararlo!

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  3. Amaranto??? Adesso vado su google a vedere cos’è … cmq sembra buonissimo 🙂

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  4. splendidi!!!! pensi che vengano così croccanti anche al forno? non vedo l’ora di farli! bellissima idea!!

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  5. @darmasin e @Imo79 anch’io ho un pessimo rapporto col fritto, ma avevo la sensazione che al forno non diventassero così croccanti e dunque compatti. Se le provate, fatemi sapere…nelle mie fantasie a volo libero c’è quella di farli diventare delle spinacine ripiene di verdure…mmmm

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  6. @Different l’amaranto, come la quinoa, è un finto cereale. Ne ha l’aspetto ma i nutrienti sono diversi: è proteico. I piccoli chicchi hanno la consistenza del caviale e tostati, come in questi medaglioni, sono favolosi 🙂

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  7. @Renata: grazie! Se li provi fammi sapere come vengono, se ti sono piaciuti 🙂

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  8. Emma, che dire? GRAZIE 😀 😀 ora tocca a me gustare il matrimonio!! In più non so mai come cucinare in modo gustoso l’amaranto -che fa così bene- e tu mi hai suggerito un ottima ricetta!! Grazie mille!! 😀 😀

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  9. @terri Non c’è di che, ti dovevo un favore: è grazie a te che ho comprato finalmente la pasta di mais 😉

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  10. Sono meravigliosi!! Ci toccherà comprare l’amaranto e provarli subito 🙂

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  11. @Emma, ma figurati 😀 come l’hai trovata la pasta di mais? L’hai già cucinata? Ho cenato oggi con dei maccheroncini di pasta di puro saraceno con un sugo di finocchi, olive, piselli e rosmarino. Hai mai provato questo tipo di pasta? E’ molto rustica, somiglia a una pasta integrale, una sorta di pizzocchero molto saporito 😀

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  12. @terri la pasta l’ho trovata al natura sì. Dai, posta foto e ricetta della tua cena ti stasera, sembra così interessante 🙂
    @EricaAnnalisa grazie mille! 🙂

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  13. aspetto davvero invitante!!

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  14. @Emma mamma quante cose ho da imparare … cmq bellissima sta ricetta la proverò di sicuro!!! 🙂

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  15. Anche questi sembrano buonissimi!! Wow! Sempre meglio!!!

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  16. boooni *_* la foto è meravigliosa e penso anche l’originale 😀

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  17. @different sì dai, se la provi fammi sapere che ne pensi 🙂
    @fedeGif ho un’ottima maestra 😉
    @cassi troppo buona! 🙂 La foto comunque è del mio compagno, non saprei farne di così belle. Infatti approfitto sempre del suo talento per i miei scopi veganbloggistici! 😉

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  18. @Emma, ciao! Purtroppo non ho foto perchè la cenetta mi sembrava troppo “semplice”…no la verità è che io e mio marito eravamo affamati come lupi!! 😀

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  19. @terri ne so qualcosa: aspettare le foto il più delle volte è una tortura!!
    @fede gongolo 🙂
    @jaja uau, grazie 🙂

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  20. Ho comprato l’amaranto e a dir la verità non sapevo che farmene questa mi sembra la ricetta giusta…ma dimmi, la farina di mais non la cuoci in questo modo, va bene così??

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  21. @poly, scusa, non ho ben capito la domanda…cioè, la farina si cuoce quando metti nell’olio caldo i medaglioni…no?

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  22. Appena sperimentati… Sia al forno che fritti, usando farina di ceci al posto di quella di mais, (non l’avevo in casa). Che dire: OTTIMI!!!! Grazie per la ricetta 🙂

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  23. che bello! sono proprio contenta che ti siano riusciti così bene 😉

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  24. Emma, secondo me rimane un po’ cruda infatti li ho fatti con la farina di mais fioretto. se consideri che per fare la polenta classica si ha bisogno di 40 minuti, secondo me nel medaglione non si cuoce, si scalda. Con ciò non so dirti se vada bene o meno, è solo un osservazione personale. A me mancavano delle spezie, però dai anche i miei medaglioni erano discreti…. grazie per l’idea bellissima! 😉

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  25. Emma complimenti!!! Wow!!! Che acquolina in bocca !!!

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  26. @poly, da siciliana di polenta non ne capisco. Quella sera li abbimao mangiati in sei e in effetti nessuno ha lamentato una sensazione di crudo. Li proverò col fioretto. Magari vengono meglio. Baci

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  27. Ermenegildo Ros 19 Febbraio 2013, 11:56

    Che roba è il “metodo Pilaf”?
    Pilaf era un personaggio di Dragon Ball, ma non ricordo quocesse amaranto.

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  28. @ermenegildo dragonball non c’entra! xD veramente su questi stessi commenti alla fine è venuto fuori che il pilaf originale è diverso da quello che conosco io. Qui si intende cuoci in pentola con coperchio usando una parte di amaranto e tre di acqua, a fiamma bassa. L’amaranto sarà cotto quando avrà assorbito tutta l’acqua.

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  29. Spettacolo!! La variante che stavo cercando all’amaranto-semolino!! 😉

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