Pasticcio di legumi e verdure

Ieri sera avevo fatto bollire un mix di ceci, fagioli bianchi con l’occhio e un pò di avena, ma per evitare di condirli soltanto con olio e qualche spezia ho guardato cosa avevo ancora in frigo  ed è uscito questo sformatino pasticciato che ha fatto da primo e da secondo.

Ingredienti:
100  g di fagioli secchi con l’occhio (tipo toscanelli)
100 g di ceci secchi
60 g di avena
10 pomodorini
1 peperone
2 mazzi di bietole
50 g di tofu
latte di soia qb
1 cucchiaio di semi di sesamo
3 spicchi di aglio
1 limone
olive nere
olio evo qb
curcuma
zenzero

Procedimento:
Mettere a bagno i legumi e l’avena per circa 12 ore e bollirli per circa 50 minuti, aggiungendo l’avena soltanto dopo circa 20 minuti in quanto cuoce più velocemente; frullare il tofu con il latte di soia e lo zenzero in modo da ottenere una crema piuttosto fluida (consistenza della maionese); cuocere a vapore le bietole e passarle in padella (io ho utilizzato 2 mestoli di brodo vegetale, ma per renderle più saporite va benissimo l’olio evo) con gli spicchi di aglio schiacciati, il peperone tagliato a fettine e il succo e qualche scorzetta di 1 limone; trasferire il tutto in una teglia da forno, aggiungere i legumi, l’avena, le olive,  i pomodorini tagliati a metà, i semi di sesamo, la curcuma e infine la crema di tofu; rimescolare il tutto e mettere in forno  a 180° per circa 20 minuti aggiungendo se del caso un pò di brodo; sfornare e condire con 1 filo di olio evo.

Considerazioni:
Sono tornata domenica dalla Corsica dove ho trascorso delle bellissime giornate, mare stupendo,  paesaggi bellissimi, libera circolazione di animali in spiaggia (mi riferisco ai cani, cavalli e addirittura le mucche); unico neo: i Corsi, quantomento nella parte a sud dell’isola, non sannno neppure cosa siano i vegani-vegetariani, impossibile trovare i prodotti quali tofu e latte di soia, per non parlare di seitan e bocconcini di soia; utilizzano molti grassi idrogenati, salumi e formaggi a go-go , nonché grassi animali (il burro è ovunque), persino nel semplice  pane fresco ai cereali per non parlare delle baguettes… Sono molto rinomate le zuppe, ma anche quelle sono a base di brodo animale (pecora per lo più) o con un bell’uovo tra gli ingredienti… per fortuna  sono una habitué dell’isola perché comunque in molte sue parti è ancora selvaggia e si sente molto il contatto con la natura anche negli stessi profumi, ma per esperienza mi sono portata tutto da casa (tranne le verdure e le spezie di cui fortunatamente abbondano), ma che fatica…!!…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Waw che colorato e … buono :))))

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  2. Ma come hai fatto a sopravvivere??? :/

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  3. Ottimo piatto! La Corsica sarà senz’altro bellissima…è stata dura ma ne è valsa la pena 😉

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  4. Certo è una fatica, ma sicuramente se vado in Corsica farò come te, non mi piace l’alternativa 🙁 tanto di cappello allo chef 🙂
    Mi piacciono gli sformatini, hanno tanto gusto e si prestano tanto alla fantasia, complimenti 🙂

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  5. che piatto invitante 🙂 slurp!

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  6. che piatto completo e gustoso, mi ispira questa pseudo maionese!
    purtroppo è vero ci sono paesi che non sanno cosa sia vegan-vegetariano…
    io sono in sicilia ed ho fatto una fatica a chiedere in hotel di farmi avere per colazione (che dovrebbe essere il pasto più semplice) dello yogurt di soia e della frutta fresca…
    perchè non mi mangio una fetta di torta dove l’unica cosa naturale è il telo su cui è riposo???

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  7. Grazie a tutti, purtroppo quando si va in vacanza trovo sempre difficile coniugare la cultura vegana con le strutture alberghiere e i locali, che purtroppo, parlo della mia esperienza personale, non sempre vengono incontro alle mie esigenze non onnivore a meno che non siano di indirizzo vegetariano-macrobiotico, per questo scelgo quasi sempre strutture in cui posso anche cucinare e mi informo preventivamente (per fortuna esiste internet) su eventuali negozi utili del posto.

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  8. non gli manca veramente nulla a questo sformato!.. pure io ho sempre preferito la vacanza nella quale posso prepararmi io i pasti ma già quando ero onnivora perchè mi sono sempre fidata poco di ciò che si trova in giro, e a maggior ragione ora!

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  9. Be’, partendo da ingredienti semplici sei approdata ad un piattone decisamente ricco! Congratulazioni per l’inventiva 🙂
    E grazie per il reportage sulla tua vacanza in Corsica: di certo tornerà utile a chiunque di noi abbia intenzione di recarvisi prima o poi in villeggiatura (io personalmente non ci sono mai stata, ma mi piacerebbe molto visitarla!) 😀 Purtroppo, temo ci vorrà ancora un bel po’ di tempo affinché le strutture turistiche si adeguino al nostro stile alimentare…anche se fortunatamente siamo sempre di più!

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  10. Che piatto gustoso! Ciao olivotta!!! :-***

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  11. Grazie Federica, ma confronto alle tue ricette sono una dilettante

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  12. ..troppa confusione!Due proteine diverse necessitano enzimi diversi per la digestione,più il cereale avena entra in conflitto con la digestione delle proteine,il pomodoro,acido,e il limone,acido,inibiscono la secrezione dei succhi gastrici,il latte d soia,il tofu..altre proteine,altri enzimi..olio,olive,semi d sesamo..queste sono combinazioni alimentari pericolose..producono tossine anzichè nutritivi.Fate attenzione a come mescolate le sostanze!é tt questione d chimica!

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