Polenterrone

Mentre preparavo questa ricetta, inventata sul momento improvvisando con gli ingredienti che avevo in casa, mi sono venuti in mente diversi nomi possibili, ma poi alla fin fine non ho potuto notare con gioia come in questa ricetta si sposasse il nord con il sud, e allora ho deciso di celebrare quest’unità d’Italia, tema a me carissimo, con un simpatico nome che racchiudesse i tipici nomignoli che ci attribuiamo :). L’immagine forse non è poi così invitante, ma mi sembrava lo stesso carino condividere con voi questo mio esperimento :).
Ingredienti:
1 melanzana
3 cucchiai di ceci già cotti
5 olive nere
1 panetto di polenta
 olio evo
sale integrale qb 

Procedimento:
Tagliare la melanzana e porla in uno scolapasta con del sale grosso affinchè si spurghi dell’amaro. Sciacquarla bene e porla in una padella, tagliata a cubetti, con un po’ d’acqua e sale, e farla cuocere coperta finchè non si ammorbisce e si asciuga. Condirla con 1 filo d’olio a crudo.
Nel frattempo tagliate la polenta in lungo, in modo da ottenere 2 fette quadrate, e metterle a cuocere su una piastra ben calda, rigirandole ogni tanto finchè risultano croccanti.

Tenendo d’occhio i fornelli, mettere in un contenitore alto e stretto i ceci, sciacquati dai liquidi di conserva, e le olive nere dopo aver tolto loro il nocciolo. Frullare con il mixer ad immersione assieme ad 1 goccio d’olio, finchè non otterrete una crema. Assemblare il piatto formando una sorta di “panino”: ricoprire il primo strato di polenta con la crema, porvi sopra le melanzane, ed infine chiudere il tutto con l’altra fetta di polenta. Et voilà!

Considerazioni:
La mia idea originale era quella di farne un panino, ma mi sono accorta solo dopo che la consistenza della polenta non lo consente, ma è stato un piatto simpatico da mangiare anche con la forchetta! Per le olive vi consiglio di utilizzare quelle sottolio, magari aromatizzate al peperoncino o al pomodoro, e di usare il loro stesso olio per preparare la cremina. Per le melanzane ho utilizzato le padelle in ceramica, le trovo davvero favolose!, mentre per la polenta avevo solo una bistecchiera, ed infatti il risultato non è stato ottimale come se avessi usato una piastra. Anche se sono friulana questa è una delle pochissima volte in cui ho mangiato polenta nella mia vita! Non soddisfatta, ci ho aggiunto un po’ di origano (ne vado pazza, assieme al basilico!), ma non sono convinta fosse l’erba più adatta. Con le spezie mi sono sempre orientata a “naso”, nel senso che assaggio quello che sto preparando e nel frattempo annuso le varie spezie per cercare di capire quale si sposa meglio. Nonostante i sapori forti delle olive sottolio e delle melanzane, credo lo stesso ci mancasse quel tocco in più che fosse la ciliegina sulla torta… Se avete consigli sono ben accetti!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao Maria, sembra buonissimo questo piatto!!! Io non ti saprei dare consigli sulla polenta perchè credo di non averla mai fatta..anzi solo una volta con funghi e sugo e mi pare che ho messo proprio l’origano. Solo un consiglio posso darti, cioè quello di non usare padelle cosi grattate, in cui manca il teflon poichè sono altamente cancerogene.

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  2. Ciao maria, bella la ricetta anche se un po invernale.a me piace molto la polenta e d inverno la utilizzo spesso come bae per molte ricette. Io la aromatizzo con l alloro e la noce moscata

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  3. che bella ricetta!! 😀 la polenta in versione solida non l’ho mai provata.. io in genere la lascio più a livello di ‘crema densa’ :mrgreen: come spezia, secondo me l’origano sta molto bene… ma forse per un sapore un po’ diverso lo potresti sostituire con dell’erba cipollina 😉

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  4. Hei ma qui manca il commento della polentona… che sarei io!! 😉 Concordo innanzitutto con Romina in merito alla pentola, meglio usarne altre per non compromettere la salute. Poi sono stupita dal commento di Cassie sul fatto che non ha mai provato polenta soda…in veneto la usiamo per tantissime preparazioni e in tanti modi, soda, morbida, crema di mais la chiamano a Venezia che si mangia abbinata a un piatto crudele fritto; bianca, gialla e taragna (che è la migliore e la consiglio e mi pare lo sia anche quella di questa ricetta). La polenta taragna va distinta perchè non è di solo mais infatti è più nutriente contenendo il grano saraceno. Di per se non ha gran nutrimento ma è tanto, tanto buona!
    Per i resto, io son Veneta e la polenta mi piace tanto anche in questa preparazione e dato che chiedi un consiglio, io penso che la sua spezia sia il rosmarino. 😉

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  5. questa polenta deve essere buonissimissima!!

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  6. Mi piace molto questa ricetta! Anche perchè l’unico modo in cui mangio la polenta è arrostita al forno o alla griglia!

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  7. Adoro la polenta, in tutti i modi.. e il nome è davvvero divertente! Originale! io ci avrei messo un po’ di pomodoro..

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  8. sono appena tornata dal lavoro, stanca e debilitata più mentalmente che fisicamente (il che è tutto dire!), e ho trovato in frigo gli avanzi della cena dei miei: del porro in padella e un sugo di pomodoro e cipolla. ho messo due fette di polenta nel tostapane, e ne ho fatto due crostini morbidi con i due diversi condimenti. non immaginate che portento! mi hai aiutato a stare un po’ meglio 🙂

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