Exotic cake

Rieccomi qua di passaggio giusto il tempo di farvi un saluto. Mi dispiace non essere più assiduamente presente nel blog, ma ho dovuto allontanarmi un pò poichè il blog mi teneva gli occhi incollati allo schermo, la bava perennemente presente sulla mia faccia e in mano mestoli, cucchiai e coltelli, pronta per rielaborare le mille idee che nella mia mente malata si trasformavano in magnifici dolci… ed ecco la propria creazioni li sotto gli occhi e che fai non la pubblichi? E cosi prendi la macchinetta fotografica, cerca di fare foto che diano valore alla tua creazione, scarica le foto, aggiustale, pubblicale, e poi? Non puoi non rispondere ai commenti… e il tempo passa, il culo ingrossa e l’università rimane li ad aspettarti. Insomma non voglio dire che ora è colpa del blog, ma mia che mi fisso su qualcosa (quest’anno la pasticceria vegana) che non posso portare avanti perchè non ho concluso un percorso… e l’ho fatto spesso, ormai inizio a conoscermi, cosi ho deciso di togliere qualsiasi distrazione e andare a studiare in aula studio, m’addormento spesso sul banco è vero, ma almeno ci sto provando… Passiamo al dolce!

Ingredienti per la crema:
2 l di latte di soia
400 g di yogurt
200 ml di latte di cocco
marmellata di mango
agar agar
farina di cocco
200 g di malto di mais

Ingredienti per la base:
biscotti secchi all’avena
1 cucchiaio di olio di mais
acqua qb
1 cucchiaio di malto di mais

Ingredienti per copertura:
marmellata di mango qb
3 fette di mango essiccate
scaglie di cocco

Procedimento:
Preparare la ricotta facendo bollire i 2 l di latte (io ho usato soya dream che è un latte molto grasso ottimo per fare la ricotta) e aggiungendo 10 cucchiai di aceto. Spegnere, colare e passare sotto l’acqua. Lasciar riposare in frigo 1 notte. Poi preparare il vegrino facendo colare lo yogurt sempre per 1 notte. Quando vegrino e ricotta sono pronti possiamo cominciare ad assemblare il dolce. Innanzitutto sbriciolare i biscotti, aggiungervi l’olio, l’acqua e il malto, lavorare l’impasto con le mani e schiacciarlo sul fondo della tortiera. Riporre in frigo. Preparare la crema mischiando la ricotta con il vegrino, il latte di cocco, il malto e 2 cucchiaio di marmellata. Sviogliere l’agar in 100 ml di latte di cocco e mescolarlo alla crema. Riprendere la base e coprirla con la farina di cocco. Versare la crema sulla base e lasciar addensare in frigo. Una volta solidificata la crema aggiungervi la marmellata rimasta, 3 fette di mango essiccato, ma fatto appassire con un pò di malto in un pentolino a fuoco basso e le scaglie di cocco. Rimettere il tutto in frigo e il giorno dopo otterete una bella ricottacake al sapore esotico, molto rinfrescante e molto light, ma soprattutto senza che ci sia stato il bisogno di accendere il forno. 😉

Il punto:
Per riprendere il discorso di prima, volevo dire che sì… non sono stata presente, ma vi seguo sempre e volevo dare il benvenuto alle nuove arrivate, in particolar modo a Latortoise che ringrazio per quello che ha scritto nella sua prima ricetta e che sto diventando io una sua fan… arrivata da poco e già mi ha conquistata con le sue fantastiche ricette!!! Poi volevo rispondere a Michela veg a proposito del bodybuilding: in questo ultimo anno ho riflettuto molto su questa mia passione e ho avuto vari momenti di crisi, non sapendo che mangiare e come integrare, quindi eccedevo con le proteine, ma mai come gli altri avrebbero voluto che io facessi (cioè senza integratori o proteine in polvere), poi ho avuto il periodo in cui ho rinunciato praticamente e come sfogo mi sono data ai dolci… insomma, questo sport mi ha creato solo tante paranoie mentali. Ora non voglio dire che rinuncio, ma che faccio comunque pesi, ma seguendo un dieta più vegan crudista e la dieta fatta in palestra l’ho praticamente buttata (in realtà l’ho persa)… sono meno gonfia, mi sento più libera, cerco di far crescere il mio corpo nella maniera in cui lui desidera crescere senza forzarlo. Vedremo come andrà.

Il punto 2:
Università! Sono andata a parlare col prof per la mia tesi e lui mi ha detto che non posso laurearmi a settembre come io avrei voluto perchè non ho le idee chiare, mi mancano due esami e qualche credito. Ora se ce la faccio gli esami li faccio ora, scena muta, figure di m, non importa, ma devo staccarmi da questo luogo… Insomma, la mia tesi parla di alimentazione vegana :lol:… richiesta al prof di geografia umana, medica e alimentare. Lui dice che se non metto nero su bianco, almeno una scaletta, degli agromenti che verranno affrontati non me la accetta… Beh… chi mi aiuta a fare questa benedetta scaletta??? Con cosa posso iniziare? Dai che vi offro una fetta di torta. Intanto vi auguro una buona domenica! Ciao.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. L’università ha la priorità ed è sacrosanto.
    Però…
    ci sei mancata! Non ci fare aspettare più così tanto, qui tutti abbiamo “Bisogno” di te 😛
    Scherzi a parte, bentornata, Romina! Con le solite, golosissime ricette, naturalmente ^^

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  2. Mitica ben tornata. Il tuo blog è una delizia per gli occhi mentre le papille gustative urlano dallo strazio davanti allo schermo, le tue foto da manuale come sempre. T’ador, sarò tua assidua visitatrice.

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  3. Ciao Romina, bentornata con questa delizia!
    Conosci la VegPyramid? http://www.vegpyramid.info/. L’indice che vedi a sinistra può essere uno spunto di scaletta per la tua tesi 😉

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  4. Mitica Romina, mi mancavano i tuoi dolci 🙂
    quando le vedo nello schermo mi viene voglia di creare il telestrasporto per trovarmi vicino a te e chiederti “una fettina…”…ma ancora non esiste, quindi mi accontento di guardare le meraviglie che crei… 🙁

    Bell’idea di fare la tesi sull’alimentazione vegana, approvo il consiglio di Lisa. Potresti anche pensare di fare un capitolo sul veganesimo nel mondo. Ci sono parecchie culture che sono vegane di natura…Forse per consigliarti meglio cosa fare nella tesi dovrei capire in cosa ti stai laureando così ci si orienta meglio…dai forza Romina! fai vedere quanto si vive bene nel veganesimo!

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  5. Ciao a tutti…anche voi mi mancate 🙁 . Vi ringrazio tanto del supporto morale. Mirtilla, mi sto laureando in antropologia e come scrivevo volevo fare la tesi con il prof di geografia umana, medica e alimentare..cioè lo studio dell’uomo e dei suoi movimenti e quel che coporta geograficamente, agricoltura, insediamenti e strutture mediche. Beh, penso che l’alimentazione vegana li tocchi tutti questi punti, solo che il prof non sa cosa sia Vegan.

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  6. Allora bisogna partire dal principio:

    – cosa è il vegan?
    – vegan ed impatto ambientale (impronta ecologica, nicchia ecologica…)
    – il bio, home-made, il negozietto rispetto al consumo di massa
    – popolazione totalmente vegan

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  7. Fantastica la tua pasticceria! Tutta! Per le proteine, beh non mi ci sbatto più di tanto, ma mi rendo conto che praticamente ne assumo una sciocchezza! Vedremo come andrà a finire!! In bocca al lupo per la tesi, un lavorone il tuo progetto. Se potesse servirti…non saprei…io ho una malattia autoimmune che sembra sparita da quando sono vegana.

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  8. Romina, si sente la mancanza tua e dei tuoi dolcetti!! 🙂
    Però, come già scritto, l’uni ha la priorità.. e poi ormai sei alla fine, ultimo sforzo e tutto sarà ripagato 🙂
    Ti faccio tanti auguri per la tesi… purtroppo non saprei veramente come iniziare per aiutarti con la scaletta :S

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  9. Fantastica Romina cake! Dai studia e laureati in fretta, ogni tanto passa a salutare con le tue squisitezze. E quando hai finito invitaci alla festa di laurea!! A parte gli scherzi, in bocca al lupo!

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  10. Bentaornata, Romina!! E alla grande 😀 Dai, stringi i denti e continua il tuo diving di studio…noi faremo come gli epicurei…però non farci aspettare troppo, neh!! 😀

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  11. Ciao Romina 🙂
    che piacere risentirti!! mi sono mancate le tue ricette…e questa torta è splendida, me la segno subito 😛
    ovviamente, fai bene a fare ciò che in questo momento ritieni meglio per te…quindi se pensi che concentrarti troppo sulla pasticceria vegana (in cui eccelli, lasciatelo dire… e io mi terrei comunque aperta questa porta per il futuro!) ti distolga dallo studio, allora ben venga una pausa dal blog…e questo lo dico contro i miei interessi, eh :mrgreen: come ti accennavo tempo fa anche per me si tratta di un momento di crisi con l’università… farei bene ad andare anch’io in aula studio (anche se poi mi dico…ma perchè non andare a studiare in spiaggia… e ovviamente in spiaggia poi mica studio 😳 )
    mi fa piacere anche leggere nel Punto che ora sei più serena riguardo all’alimentazione da seguire in correlazione allo sport 😉
    quanto alla tesi… si prospetta proprio una cosa interessante!! ma da che punto di vista parleresti di alimentazione vegana? cioè da un punto di vista medico… oppure antropologico (immagino).. o ancora mettendo in evidenza le ragioni etiche… o tutto insieme? te lo chiedo per farmi un’idea…e magari a mia volta posso trovare qualche spunto da darti per la scalette 😉

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  12. Che torta meravigliosa 🙂 !! chissà che buona la marmellata di mango :p e che bella anche la tesi 🙂 io anche ( Annalisa 😀 ) la sto preparando…avrei voluto farla sull’inquinamento ambientale per poter parlare anch’io dell’ alimentazione vegana..ma mi è toccato il riciclo!! 🙂 per la scaletta potresti iniziare dicendo cosa vuol dire dieta vegana, che benefici apporta sia per l’uomo che per l’ambiente e se non è fuori tema potresti parlare anche dell’enorme spreco di risorse legato agli allevamenti intensivi e della possibilità (purtroppo utopica!) di estinguere malattie legate alla malnutrizione…poi dipende da quanto deve essere lunga la tesi, la mia è talmente breve che a me sembra tutto fuori tema!!!

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  13. Grazie a tutte!!! La tesi..uff, quanto vorrei iniziare a farla, ma devo pure fare gli esami..oggi e ieri che l’aula studio è chiusa mica ho aperto libro? Lasciamo stare…La torta invece l’ho messa in freezer, non potete capire quant’è buona gelata!
    Il problema della mia tesi, com appunto diceva Annalisa, è che rischio di essere praticamente sempre fuori tema. Vorrei fare una tesi carina, semplice, che parla del perchè agiamo in un certo modo e cosa comporta quuesto nostro modo di alimentarci, dal punto di vista antropologico certo, ma anche ambientale.. C’ho un casino in testa..

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  14. ambientale, medico, sociale..

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  15. cara romina!! mi sono mancate le tue ricette, le tue foto ombrose ma soprattutto i tuoi commenti perchè si sapeva che eri nei paraggi.. comunque insisti con gli esami e la tesi, toglitela di mezzo così poi puoi andare avanti. secondo me trattandosi di antropologia dovresti partire da quella che è la struttura fisica dell’uomo, il fatto che non è equipaggiato come i carnivori veri, ma ha la struttura da frugivoro. come forse già ti dissi un libro che è strutturato in maniera completissima è quello di michele riefoli “magiar sano e naturale”. quando tu e marianna ve ne siete andate stavo sentendo la sua conferenza al veganfest ed è stata illuminante, io poi ho trovato il libro in biblioteca, altrimenti sono 24 euro spesi benissimo, visti anche i 1000 consigli che trovi x l’alimentazione quotidiana. purtroppo dovresti anche dire cose scomode come il fatto che nonostante non siamo fatti x mangiar carne, le nostre scelte sono condizionate dalla pubblicità, e dalle cavolate che dicono i dietologi che sono prezzolati dalle aziende alimentari, insomma ci sono troppi interessi in ballo e bisognerebbe trovare un modo carino di dire le cose, ma dirle! quindi ricapitolando:
    – struttura anatomica dell’uomo
    – tutte le malattie degenerative che vengono evitate mangiando veg
    – il fatto che non sia + sostenibile x quanti siamo allevare bestiame x mangiarselo sia per l’inquinamento che ne deriva, sia perchè le risorse stesse stanno finendo e noi siamo sempre di + quindi nel futuro o diventiamo veg o siamo destinati come dicono a mangiare insetti (no comment)
    – non dovrebbe essere l’ultimo punto il motivo etico, ma potresti lasciarlo ultimo proprio x far capire che anche chi se ne sbatte della sofferenza degli animali ha ennemila motivi x smettere di mangiarli comunque!!

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  16. dimenticavo… la exotic cake è fotonica!! 🙂

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  17. Ciao darmasin, che bello risentirti 🙂 mi sei mancata :)..Grazie tantissimo degli spunti, ora mi seglio i punti che mi hai dato e vedrò di cercare quel libro..tanto il prof vuole anche una buona bibliografia..il problema è che lui quando ho detto vegan ha risposto eeeeeeeee? Ma ti rendi conto? E ho un suo libro sulla 34 esima conferenza fatta sull’alimentazioni con altri dottori/scienziati. non so che dire..

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  18. Ottima. Bellissima. Ma dove trovi la marmellata di mango? Grazie.
    Buona domenica anche a te.

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  19. in effetti si rimane senza parole di fronte a cotanta ignoranza!..
    cerchiamo di prenderla in positivo anche se è difficile: “noi siamo avanti”
    comunque sai cos’è.. è anche tanto il fatto che la parola vegan viene subito associata a una specie di setta, la si associa subito con l’immagine di gente pallida e un po’ svitata. purtroppo siamo ancora a un livello nel quale viene preso in considerazione solo chi si abbassa ai compromessi; guarda x es. marco bianchi che dispensa ricette in radio e in televisione; insegna a fare un sacco di salse e di piatti completamente vegani, ma sta attentissimo a non consigliare la dieta vegana pura così non fa paura a nessuno. purtroppo di strada da fare ce n’è ancora tanta..

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  20. Ma bentornata, regina dei fornelli 😉 Ci mancavi 😀
    Eh, ti capisco: anch’io tendo a perdere parecchio tempo qui su VB…è come una droga (per fortuna, senza effetti collaterali, se non per pancia e fianchi :lol:). Perciò, se trovavi che rubasse troppo tempo ai tuoi studi, forse “staccare” per un pochino è stata la decisione migliore. Dai, adesso concentrati sugli esami e sulla tesi, laureati con il massimo dei voti e…torna all’attacco più agguerrita di prima :mrgreen: Purtroppo per la scaletta non so darti suggerimenti perché, non avendo frequentato l’Università, non ho idea di come vada strutturata una tesi di laurea!
    P.S. la torta è spettacolare, naturalmente…come al solito 😉

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  21. Rominaaaaaaaaaaaaaaaaaaa finalmente una ricetta!!!!! *_* Anche se non posso biasimare l’allontanamento.. prevedo che avrò presto problemi analoghi, anche se sono iscritta da 7 minuti in pratica. Grazie del commento!!! 😀 La torta deve essere buona quanto bella: io e la mia dipendenza da mango ci attiveremo presto per farla! Un gigantesco in bocca al lupo per la tesi 🙂

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  22. Romina: ho letto ora i commenti… tra cui quello in cui scrivi che il tuo prof. non sapeva cosa fosse un vegano: di fronte a cotale ignoranza rimango basita :mrgreen:
    ma lui come ti è sembrato? cioè di vedute aperte, quando gli hai spiegato cosa fosse il veganesimo, oppure ‘con i paraocchi’? 🙂

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  23. Lo so..per me era la prima volta che mi trovavo difronte ad una persona che nonsapeva cosa sia il veganesimo e pensare che si occupa di alimentazione..forse dovrei cambiare prof, anche perchè la mia tesi non è geografica. Booooo
    Sett prox ho un esame pensantissimo e praticamente ho studiato su degli appunti per non aprire il libro di 1000pagine e nenache quelle dispense riesco a memorizzare..insomma, come potete capire sono incasinata! Vorrei abbandonare tutto e andare via. Vabbè..da domani torno in aula studio e spero di ricavarci qualcosa.
    Cassie: Il prof, bo è scettico, ma a dir la verità io non so stata brava a spiegargli cosa sia il veganesimo..dire che non si mangia carne per etica: sembri esageratamente sensibile, per l’ambiente: pare che in italia gli animali son liberi e non cia sfruttamento di risorse (ma come se sotto casa mia ci sono una 20ina di capannoni), per la salute: pare che esageri che i problemi vengono da altre cose..e poi le piante? non soffrono? ormai sono talmente rassegnata che lascio cadere il discorso, ma spero che nella tesi riesca a dire le cose come sono finalmente..
    Insomma..quando ci vediamo??????

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  24. o meglio: quando ci raduniamo?

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  25. bentornata!! e che meravigliosa torta, non ti smentisci mai 🙂 auguri per i tuoi studi, mi sembra che stavolta ti sia messa di buzzo buono…!

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  26. mi ricordo quando dovevo scrivere la mia tesi..e l’argomento era decisamente più “comodo” del tuo..avevo l’ansia del foglio bianco:)ma se resisti dopo non riuscirai più a smettere di scrivere..inizia dalle origini del veganesimo..quali sono le cause..magari non solo etiche,ma anche ecologiche..ti auguro di farcela,perchè l’argomento è interessantissimo!!la torta è fantastica!!il mango è uno dei frutti più buoni del mondo!

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  27. Romina: hai ragione… è difficile spiegare le cose a chi è scettico e impregnato di pregiudizi e luoghi comuni… in effetti potresti dare proprio questo taglio alla tua tesi: spiegare per bene e diffusamente tutti gli aspetti (etico/ecologico/salutista… ma anche altri aspetti e connotati che viene poi ad assumere) del veganesimo e le difficoltà comunicative che spesso i vegani incontrano…
    io comunque ti consiglierei anche di sondare il terreno con altri professori per vedere se almeno ne trovi uno che sappia cos’è un vegano… se non lo trovi, ti tieni questo relatore, altrimenti provi a cambiare 🙂
    anche a me piacerebbe fare un bel raduno!! 😀

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  28. Grazie ragazze..oggi mi sono svegliata tardi e vi scrivo per dirvi giusto questa cosa. Mi è appena capitato una cosa assurda..Mi sono aggiunta su fb al gruppo vegan perugia cosi da afre amicizia con qualche vegano della zona e come primo post ho messo la ricetta del mio ultimo dolce postando il link del mio blog.. una tipa mi risponde mettendo il link della mia ricetta su veganblog dicendomi che le bugie hanno le gambe corte 😯 Come se l’avessi copiata da me stessa 😆 SUgarless copia le ricette da Romina..non so più chi sono 😆 Cmq smentita subito, anche perchè c’è il logo sulla foto..Giuro smetterò di cercare di fare amicizia. Buona Giornata

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  29. Romina fregatene le persone stanno veramente male!
    le amicizie vere nascono in qualsiasi caso, ad esempio per me voi siete amiche perchè mi se ho bisogno di una parola amica voi ci siete.
    buona giornata! 😉

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  30. siamo messi proprio male se il primo pensiero quando qualcuno chiede amicizia è quello di smascherare un ipotetico plagio! poi manco l’avessi fregata a lei… ha assolutamente ragione mirtilla e la penso come lei, voi di vb per me siete amici anche se non vi posso incontrare perchè mi riconosco in quello che pensate e poi condividere il cibo e le idee che lo riguardano è una delle cose + profonde che ci possano essere visto che il cibo è vita.

    Reply
  31. Ciao Romina,
    sono Katy di Girovegando in cucina. Non so se ti possa essere d’aiuto ma a marzo mi sono laureata in scienze storiche con una tesi sulla storia del vegetarianismo (parlare solo di veganesimo era infattibile, anche perché, oltre qualche esponente nell’antica Grecia e qualcuno in età moderna, non era praticato granché).
    Se vuoi ti posso passare un po’ di bibliografia, ma non so se centra con quello che vuoi fare tu…io mi sono concentrata dal XVII al XIX secolo dando risalto all’aspetto religioso, medico ed etico. Ovviamente il tutto da un punto di vista storico, non antropologico… però magari può darti qualche input.
    Fammi sapere 🙂

    Reply
  32. A proposito dell’episodio di FB, se non fosse che la cosa in sé è piuttosto triste – ti dico la verità – mi verrebbe quasi da ridere 😉 E’ ridicola l’ignoranza (mista alla superficialità) di certa gente… No comment.
    Penso che, se persone di quello stampo sprecassero la metà del tempo che impiegano ad esprimere certe stupidaggini in cose utili, gran parte dei problemi del mondo sarebbero risolti 😆

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  33. Brava come sempre! 🙂 e tanti auguri per la tesi !!

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  34. ciao romi.che bello che sei tornata!l’idea della tesi è interessante e non può che trovarmi D’accordo.Solo che sei entrata in un ginepraio secondo me,nel senso che scegliere una tesi di cui il tuo relatore non sà nulla dell’argomento,vuol dire praticamente fartela da sola.Io ti consiglio intanto di andare sul sito http://www.scienzavegetariana.it e nel menù a sinistra cliccare su elenco medici/dietisti.c’è un elenco di tutte le regioni e i nomi e le mail dei medici che trattano l’argomento.Se nn ricordo male tu stai in umbria e ce ne sono tre lì.potresti mandare una mail a diversi medici dicendo che appunto devi fare una tesi e se possono darti delle dritte su testi da leggere.Inoltre potresti proprio andare a fare delle interviste sull’argomento.Cerca inoltre gli scritti e gli studi del Prof Armando D’Elia.ha un linguaggio di facile comprensione.leggiti in particolare il mito degli aminoacidi essenziali.ma anche il resto.ad es. le radici alimentari dell’aggressività lo zucchero industriale come droga la carne come droga.partendo da nozioni diciamo di base sull’alimentazione vegan,dovresti poi riuscire a legare con il fatto che le proteine animali influiscano sul comportamento umano.leggiti sempre del prof d’elia l’effetto delle proteine della carne sul comportamento umano.vai su http://www.disinformazione.it nella pagina alimentazione e troverai il teorema vegetariano,dell’associazione vegetariana animalista di roma.www.vegetariani-roma.it e prova a contattarli via mail.poi c’è anche il sito http://www.mednat.org guarda la sezione alimenti-indici.poi guarda http://www.progettogaia.it anche li ci sono i contatti.io farei cmq una scaletta di questo genere:cos’è il veganesimo.alimentazione vegan.i vantaggi della nostra alimentazione.i falsi miti da sfatare (e lì devi inserire la storia delle proteine animali).L’impatto ambientale dell’industria della carne sull’ambiente quindi fare delle tabelle comparative proprio di numeri.fatti uno schema mentale fatto tipo indice dei siti che ti ho citato,e restringi il cerchio perchè è un argomento molto vasto e se no rischi di metterci una vita.il tuo obiettivo deve essere chiaro per primo a te,altrimeti come fai a convincere il tuo relatore?e questo lo puoi ottenere solo portando dati e scritti perchè altrimenti non riuscirai mai a farti capire.poi devi tenere conto che non devi cercare di convincere nessuno a diventare vegan,non è quello il luogo.ma devi dare spunti di riflessione e nozioni per avvallare la tua scelta di vita.ti abbraccio e buon lavoro.vedrai che verrà una figata.per il discorso palestra…io sono convinta che coltivando anche l’anima,ne beneficia anche il fisico.un muscolo è parte di un tutto.bisogna coltivare l’anima prima di tutto e trovare un armonia interiore.quella esteriore viene di conseguenza.

    Reply
  35. In effetti.. alcune persone stanno davvero male 🙁 mi dispiace sempre quando vedo l’aggressività/diffidenza così fine a se stessa… insomma quella ‘voglia di litigare’ piuttosto diffusa in giro!!
    però dai, hai fatto bene ad aggiungerti al gruppo vegan di perugia…di certo non saranno tutti come quella ragazza…anzi scommetto che hai anche ricevuto tanti apprezzamenti per la tua torta (copiata eheheh :mrgreen: )
    concordo con Mirtilla e Darma… anche per me voi siete delle amiche e persone con cui so di poter condividere molte riflessioni in un’atmosfera di pace e serenità 🙂

    Reply
  36. Ciao Romina (e un saluto grande anche a tutti gli altri veg chef!),
    vi seguo da un tempo… infinito direi. Prima o poi mi deciderò a partecipare anche con qualche mia ricetta, ma per ora, come te, sto lottando per terminare la triennale a Bologna, e non posso permettermi distrazioni di nessun genere, perchè già di mio non sono collaborativa coi libri. Che studio..? ma Antropologia! e credimi, capisco il tuo scoramento! è una materia bellissima, ed io ne sono davvero innamorata. Ma ingabbiata tra esami e voti, quando sai benissimo che non riuscirai mai a cavarne uno straccio di lavoro, diventa un esercizio intellettuale sterile e fine a se stesso…. e ad un certo punto inizi a chiederti dove stia la vita reale in tutto questo parlare di autopoiesi, antropoiesi, cultura e relativismo… accidenti, e intanto il tempo passa, e passa, e non ne vedi mai la fine. Insomma, la faccio breve: capisco il tuo tormento, e voglio darti il mio sostegno morale, visto che tu, inconsapevole, me ne hai regalato tanto “gustativo”, attraverso le tue stupefacenti creazioni. Inoltre, visto che siamo colleghe, posso anche cercare di darti qualche dritta.
    Anzitutto immagino che cercherai di circoscrivere il campo, focalizzando un tema che sia anche pertinente con l’Antropologia. E immagino che avrai scartato per motivi di tempo (idem l’ho fatto io..) la possibilità delle interviste. Cioè la classica ricerca di campo. Se così non fosse potresti fare un’inchiesta sulle comunità vegane virtuali, come per esempio è Vegan blog, spiegando cosa tiene insieme un gruppo apparentemente eterogeneo di persone, e come i moderni mezzi di comunicazione contribuiscano a dare vita a gruppi umani non etichettabili come famiglia-gruppo età-clan ecc, ma, appunto, comunità che scelgono di stare insieme per valori e ideali condivisi. In questo caso sarebbe interessante, magari, inviare ad un pò di utenti, tipo le persone con cui sei più amica, dei piccoli questionari, che ti aiutino anche a tracciare la nascita ed il percorso della coscienza vegan in Italia.

    Se invece preferissi per comodità fare una classica tesi compilativa, ci sono due opzioni, secondo me.
    La prima è quella di percorrere la Storia dell’alimentazione vegan, come perchè e quando si è affermata la coscienza etica-e salutistica (ci sarebbe davvero molto da approfondire, in termini di culture umane e tipi di alimentazione. E potresti indagare il mondo veg inteso come moderna coscienza etica-civile, visto che in realtà già nelle caverne si mangiava prevalentemente vegano, ma senza una precisa intenzionalità, come accade invece nel mondo moderno). Ed in che termini l’alimentazione vegan potrebbe impattare nel futuro, sull’ambiente ed anche nell’evoluzione dell’uomo -fisica e culturale-. Come è stato, per esempio, con l’introduzione dei cibi cotti. Insomma, la solita correlazione tra quello che facciamo alla natura, e quello che la natura restituisce a noi (la tiritera dell’auto-antropo poiesi).

    Sennò, ed è l’idea che trovo più carina, potresti analizzare la tua storia personale nel cammino veg, proponendola come il tuo “rito di passaggio”, dai primi tentativi (quando sono stati, a causa di quali influenze della cultura in cui vivi: per esempio il fatto che la nostra società dia davvero grande importanza al cibo), fino all’ingresso nella “comunità adulta” vegana. Quali sono le tappe liminari, i riti ed i cambiamenti, che investono una persona nella sua transizione alimentare? quali “regole” ci sono nell’universo culturale veg? quali valori? in che modo ci identifichiamo tra noi, e in che modo veniamo invece etichettati dagli altri? perchè spesso veniamo percepiti come nemici, in quanto rappresentanti di una cultura “diversa” e minoritaria? Ma, nello stesso tempo, perchè il discorso pubblico si sta lentissimamente spostando sulle argomentazioni dell’alimentazione (almeno) vegetariana? hai percepito dei cambiamenti nel tempo nel modo che le persone hanno di rapportarsi a te?
    Anche in questo caso sarebbe carino, magari, includere quattro o cinque interviste a persone che non sanno magari assolutamentre nulla di veg: come reagiscono? che pregiudizi hanno? (magari a partire dal tuo prof, se è disponibile)e partire quindi nello smantellamento di questi pregiudizi.
    Insomma, te l’ho fatta lunghissima, scusa!! ma credo tu abbia davvero tante possibili strade in una tesi di questo tipo, e penso che sia un argomento emozionante!

    Concludo dicendoti che a Bologna abbiamo uno professore che è un pozzo di sapere nella storia dell’alimentazione, Massimo Montanari. é un prof bravo e disponibile, è stato davvero un bell’esame (e tra l’altro tiene anche un master), e credo che potresti senza problemi mandargli una mail, spiegando i tuoi dubbi sulla tesi, e chiedergli qualche consiglio, magari anche sul taglio che potrebbe prendere il tuo lavoro. Trovi il suo indirizzo mail sul suo sito web dell’Unibo: prova, tentar non nuoce!

    per tutto il resto, stringere i denti e buono studio!!!

    Se avessi bisogno di qualche consiglio aggiuntivo, o di un pò di titoli di libri (se ci penso un pò me ne vengono a bizzaffe), scrivimi anche un privato: se si può, almeno nella comunità veg, ci si aiuta..!!! 😉

    Reply
  37. Oh chi si rivede su Veganblog!! Ciao cara, ti è venuto proprio bene questo dolce! Visto che è diventata solida?
    Dev’essere buonissima comunque, mi piace tanto questo abbinamento mango-cocco!
    Ci sentiamo su fb! 😛

    Reply
  38. Ciao romina 🙂 che bello vederti! 🙂 questa torta e’ davvero fantastica 😉 spero di rivederti presto!

    Federica 🙂

    Reply
  39. @crilla cara Crilla, non ho potuto che leggere con estremo interesse i tuoi ottimi consigli per Romina…avessi avuto qualcuno anch’io che mi desse delle idee così buone 😀 Mi piace un sacco il proprio passaggio a veg come “rito di passaggio” 🙂
    E che dire del professor Montanari? Un genio! Anch’io ho studiato a Bologna, un piano sopra di te…Scienze storiche al Dds 🙂 Ricordo ancora il mio esame di antropologia culturale con quel bell’uomo di Quaranta 😉

    Scusa Romina per l’intrusione, ma secondo me Crilla ti ha dato davvero degli ottimi spunti e mi faceva piacere dirglielo 🙂
    Un abbraccio

    Reply
  40. Grazie a tutti dei consigli, sapevo che se chiedevo aiuto sul blog avrei avuto tante buone risposte e sempre tanta disponibilità. Adoro questo blog perchè adoro le persone che lo frequentano, anche coloro che seguono in privato 😉
    Katy, mia chef preferita, ti seguo sempre, adoro tutte le tue ricette e adoro il modo in cui le presenti e adoro le tue fotografie..In poche parole ti adoro!!! Lo so che hai fatto la tesi sulla storia del veganesimo ed ho visto la foto della Laura..ero felice per te, scusa se non scrivo mai, ma sappi che sono una lettrice assidua.
    Valentina, grazie mille mi hai dato ottmi spuni..ora ho da fare un esame a breve e con calma mi leggo tutto per bene, idem per Cirilla, che da antropologa sa benissimo cosa cerco e infatti come giustamente ha detto Katy, i tuoi conishli mi saranno utilissimi. Ottima l’idea di seguire il proprio percorso, ma non so se il prof accetta che l’antropologo entri in prima persona nel suo studio, invece di osservarlo da fuori, sarebbe un’osservazione molto più che partecipante. 🙂 🙂 Vi ringrazio tutti e appena ho un pò pù di serenità mentale vi riscrivo con calma.
    Un bacio a tutte..vi adoro 🙂

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  41. ..ma quante volte ho scritto adoro??? 🙄

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  42. Allora correggo un pò di orrori ortografici.. laurea non laura
    crilla non cirilla
    consigli non conishli…
    scusatemi 🙂

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  43. Bentornata e brava per la torta…
    Argomento tesi: secondo me devi puntare molto sulla diffusione del veganesimo e in parallelo dell’incidenza delle più famose malattie che stanno mettendo in ginocchio l’umanità, ossia malattie tumorali e cardiovascolari…la diffusione del consumo di carne nel mondo, da residuale a ossessiva…secondo me questi sono punti importanti sui quali troverai moltissimo materiale…senza contare l’aspetto religioso dell’alimentazione: cerca di analizzare la differenza che c’è tra etica protestante, nella quale si mangia per vivere (vedi la smilza e basical cucina anglosassone), e etica cattolica, nella quale si vive per mangiare (e nn è un punto di vista, lo dimostra il nostro schifosissimo bagaglio crueltyculinario)…secondo me sono spunti di riflessione moooooooolto interessanti…
    Argomento pallestra: a me piace chiamarla pallestra, proprio perchè è una palla al piede, ci inculca troppe fisse mentali…sei bella come sei, fa il massimo ma non ammazzarti, o finirai per farti del male, superare il limite non va MAI bene, ci si può solo migliorare a piccoli passi e costantemente, ma rispettando sempre la propria natura.
    Un abbraccio :-*

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  44. uuh, grazie a voi ragazze! sentirmi definire “antropologa”…eh son soddisfazioni.. 😉 che dite, posso chiedere la laurea honoris causa, e la facciamo finita con sta tortura degli esami..?! 😀

    Katy è un piacere conoscere un’inquilina(per di più superlativa cuoca veg, ho sbirciato nel tuo blog: non lo conoscevo e dovrò rimediare!!) di San Giovanni! 😉 siamo un po’ tutti fratelli anche noi… e Quaranta… è leggenda!

    Romina sono lieta di averti dato qualche spunto.. in effetti è vero, sarebbe un’osservazione partecipantissima… ma comunque tu fai parte dell’universo vegan (che in effetti non è nemmeno solo un contesto alimentare, implicando anche un discorso medico, sui diritti delle altre specie, sul consumo critico, sull’agricoltura e l’ambientalismo… puoi davvero sbizzarrirti!), e quindi in ogni caso sarai oggetto e soggetto dell’indagine! Anzi, questo aspetto è ulteriormente interessante, visto che molte ricerche recenti hanno come sfondo di partenza proprio il riconoscimento dell’impossibilità di essere totalmente oggettivi, poiché sempre l’antropologo finisce coinvolto nei rapporti umani che tenta di indagare… può diventare una sfida ancora più stimolante, se esplicitamente dichiarata!
    Penso che riuscirai certamente a conciliare la tua volontà con le restrittive regole delle tesi. Comunque prova davvero col prof Montanari, di solito ha buoni consigli!
    Intanto ti lascio anche un paio di link, magari conosci già.. uno è della comunità virtuale degli antropologi italiani: Antrocom. Puoi senz’altro chiedere in bacheca un loro parere, di solito rispondono con un bel po’ di utili suggerimenti!
    http://www.antrocom.it/index.html

    Poi dai un’occhiata anche qui:
    http://www.eat-ing.net/getpage.aspx?id=37&dx=2&m=1&pf=f&sez=

    http://www.vegzine.it/veg/articles/1695.html

    e questo, che secondo me potrebbe esserti utilissimo come contatto… puoi provare a scrivere a questa docente del dipartimento di Studi Sociali di Firenze:
    http://www.veganitalia.com/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=1711&forum=3

    Ok, la smetto!!! scusa anzi se ti ho invaso… senza nemmeno sottolineare…. ma che bontà anche questa tua tortaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Per ora ti auguro proprio di trovare la concentrazione e la grinta necessarie per affrontare gli ultimi esami… io certamente tifo per te!! ehm… sono poco interessata, eh… chè prima sarai dottoressa, prima potrò di nuovo deliziarmi delle tue dolci creazioni!
    In bocca al lupo!! (bene, si va a studiare!)

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  45. Troppo gentile Romina, davvero 😳
    Comunque ora lo sai, se hai bisogno sono qua 🙂
    A presto

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  46. Ciao Romina!
    Complimenti per le ricette!
    Senti, da quanto ho capito studi Antropologia…ma non sono sicura di aver capito se studi a PG… Io sono una dottoranda di Antropologia a Perugia…e sono vegetariana (dall’età di 10 anni, scusa ma ne vado molto fiera 😉 ). Vorrei darti una mano per la tua interessantissima tesi (anche dal punto di vista della scelta del relatore, ecc). Se ti va, naturalmente, possiamo sentirci su FB (sono Laura Cremonte).
    Ciao e in ogni caso in bocca al lupo 🙂

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  47. Ciao Romina!
    Che bello leggere che non sei più in fissa con le proteine e che ti stai alimentando in modo naturale con il vegan crudismo!!! 🙂

    Per il problema della mancanza della parte geografica nella tua tesi, potresti cercare dati sul fatto che in diverse tribù africane ed asiatiche che si nutrono prevalentemente di frutta fresca e verdure, non esistono tumori, malattie cardiache e altre robacce del genere e si muore di vecchiaia, spesso ben oltre i 100 anni.
    Non so darti riferimenti precisi…avevo letto un articolo secoli fa…
    Se riesco a recuperare qualcosa te lo mando.

    Comunque sia, l’area geografica di provenienza influenza molto la quantità di carni e formaggi ingerite e quindi dovrebbe essere fattibile confrontare i dati delle percentuali di malattie cardiache e di tumori in una zona del globo piuttosto che di un’altra.
    Pensa solo alle popolazioni asiatiche che quasi non conoscono i formaggi e quindi non sanno nemmeno cosa sia il colesterolo e hanno una percentuale bassissima di malattie cardiovascolari.

    Certo, è un lavorone incrociare tutti i dati, ma ci sono già studi fatti su questi argomenti e si tratta solo di recuperarli in fondo.

    Per la tesi in generale, penso che dovresti spiegare l’ABC del veganesimo, smantellando il mito che senza carne non si può vivere…cosa che molti dei tuoi professori ancora crederanno 🙁
    Il solo fatto che tu sia lì a discutere la tesi e non sia morta, dovrebbe essere di aiuto!!! 😀

    Un superabbraccione di cuore!
    Sara

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  48. Gnam gnam! Solo questo posso dire! 😀
    Comunque anche io stavo pensando di fare la tesina della maturità sul veganismo, sto anche trovando parecchi appigli! Il problema sono i prof bigotti che credono di sapere tutto e invece non hanno capito proprio niente, bah!

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  49. complimenti romi 🙂 capisco, evitare il blog a volte è necessario: hai proprio ragione qui ogni giorno ci sn delle ricette talmente allettanti da farti venir sempre voglia di cucinare….. le tue in primis 🙂
    auguri per la tesi, da quello ke ho letto i consigli dati dagli altri chef ti saranno d’aiuto: questa si ke è gente in gamba!!!!!
    hihi comico l’episodio di facebook???…. ma la gente nn sa mai farsi i fatti propri????
    e il tuo prof nn sapeva cosa voleva dire essere vegani??? Allora nn è poi così istruito: e questo dimostra ke la gente giudica le prsn solo basandosi sulle apparenze…. la maggior parte della gente ke conosco pensa ke i vegetariani siano gente ke mangia solo verdure…. figurarsi se capiscono la differenza tra vegetariano e vegano xd

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