Spanakòpita striftì

La Spanakòpita striftì è una torta salata tradizionale greca, che significa qualcosa come ‘Torta arrotolata agli spinaci’, quindi potete capire il perché di questa sua forma a chiocciola. In Grecia è molto diffusa e viene spesso mangiata a colazione, o come pasto veloce e si può trovare facilmente in ogni forno. L’ho rifatta nei giorni di vacanza, poiché finalmente ho avuto un po’ di tempo libero da dedicare ai fornelli e l’ho servita alla mia festa di laurea (ebbene si, finalmente ce l’ho fatta a prendere anche quest’altro pezzo di carta! 😀 ) ed è stata letteralmente spazzolata. Ho pensato di condividerne con voi la versione vegan (ne esiste una anche con aggiunta di formaggio), se vi piace, armatevi di santa pazienza perché ha una preparazione molto laboriosa, ma il risultato vi ripagherà delle fatiche. 🙂
Ingredienti per la sfoglia:
1 kg di farina 00
120 ml di olio evo
2 cucchiai di aceto di mele
acqua tiepida qb
sale
amido di mais per la stesura della pasta

Ingredienti per il ripieno:
1 kg spinaci
aglio fresco tritato
peperoncino
olio evo
sale

Procedimento:
Per prima cosa, si impastano tutti gli ingredienti per la sfoglia, aggiungendo acqua fino ad ottenere un impasto liscio e facilmente maneggiabile, che non appiccichi alle dita, poi si avvolge l’impasto in una pellicola e si mette a riposare in frigo per almeno 1 ora. Ho constatato che più si lascia la pasta a riposare, più sarà facile stenderla per cui sarebbe meglio prepararla il giorno prima, se non addirittura 2 giorni. Mentre la pasta riposa, si prepara il ripieno cuocendo gli spinaci direttamente in padella con l’olio, l’aglio finemente tritato e il peperoncino, salando a piacere. Gli spinaci devono restare abbastanza asciutti, senza troppi liquidi. Dopodiché si lasciano raffreddare e si inizia a stendere la pasta. Si tagliano piccoli pezzi di impasto e si cominciano ad allargare (con taaanta pazienza) spolverandoli con l’amido
poi si inizia a stendere con il mattarello il più possibile, e spolverizzando sempre con l’amido per evitare che la sfoglia si “ritiri”. La sfoglia dovrà essere il più sottile possibile, quasi trasparente
Vedrete che da un pezzetto di pasta ne verranno dei lenzuoli! 😀 Poi, si tagliano le sfoglie in striscie abbastanza larghe
e si procede alla farcitura. Su ogni striscia, per lungo, si mette una quantità del ripieno e si distribuisce bene
poi si arrotola la pasta sul ripieno, a formare un “cordoncino”
e si comincia a formare la spanakòpita. Si mette ogni cordoncino su una teglia circolare foderata di carta forno (o unta con dell’olio evo) iniziando dal centro e arrotolando i cordoncini su se stessi, a mo’ di chiocciola
fino a riempire tutta la teglia e a completare così l’opera. Una volta completato l’arrotolamento, si spennella la superficie della spanakòpita con olio evo e si inforna in forno caldo a 200° per almeno 30 minuti. Quando la sfoglia avrà assunto un bel colore dorato, la spanakòpita è pronta per essere divorata! 😀 Eccola qui, come appare quando si taglia
Dalla Grecia con amore! 🙂

Considerazioni:
Queste dosi, specialmente quelle della pasta, sono molto abbondanti quindi ci verranno molte torte, che potrete farcire con gli ingredienti che più preferite. E’ molto interessante una versione di questo piatto con ripieno dolce di zucca gialla e uvetta… una vera bontà! In alternativa alla spanakòpita grande, con ogni cordoncino se ne può fare una piccola, monoporzione, e otterrete così le “spanakopitàkia”. 😀 Un bacione a tutti! 🙂

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Bravissima!!!Ricetta molto interessante e versatile, data la possibilità di cambiare il ripieno a seconda dei propri gusti!!!

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  2. decisamente un lavorone, ma che soddisfazione, è stupenda! (e immagino pure buonissima..)

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  3. grazie per aver condiviso con noi questa delizia assoluta…! 🙂 🙂

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  4. Woooooooow,che bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 🙂
    Io adoro,poi,tutto ciò che è greco….beata te che ci stai laggiù….io mi devo accontentare delle vacanze 😉 (ogni anno almeno un’isoletta 🙂 )

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  5. Spettacolo! Non conoscevo questo piatto…sembra un po’ una “gubana” salata 😉
    Ma anziché formare tanti mini-rotoli e poi unirli, non converrebbe farne uno unico (più grosso) e quindi arrotolarlo su sé stesso…?

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  6. Mamma che favola, che voglia di farla mi hai fatto venire, che bella la tua descrizione!!! 🙂

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  7. Beh…Complimenti per la spanakopita e per la laurea! Bravissima!!! 😀 ciao!

    Federica 🙂

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  8. Complimenti sia per la preparazione che per la laurea!

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  9. Caspita che lavorone !!! Però deve essere buonissima, io poi amo alla follia gli spinaci… 😀

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  10. però , che simpatico questo piatto e pure buono!

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  11. Per chi ce l’ha (io l’ho trovata in cantina a casa di mia mamma) proverei a stenderla con la macchina a manovella che si usa(va) per la pasta fatta in casa. Magari non si guadagna tantissimo in tempo (bisogna passare le strisce più volte partendo dallo spessore più grosso e riducendolo ad ogni passaggio) ma le braccia ringraziano 🙂

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  12. Complimenti!!! E’ meravigliosa! 🙂 🙂

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  13. ma è stupenda!solo che non credo che potrei mai avere la pazienza di fare tutti quei rotolini.conoscendomi io farei un unica chiocciolona enorme.

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  14. sogno di poterla ricreare questa torta salata stupenda *_* se solo avessi un tavolo per stendere la pasta 😀 quello su cui mangiamo ha sempre sopra della roba! ma un giorno la farò 😉

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  15. urca che lavoro impegnativo…ma poi sembra gustosissima! 😀 complimenti! e complimenti per la laurea! 😉

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  16. E’ davvero meravigliosa! Congratulazioni per la laurea 😀

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  17. che ricetta stupenda!!!!

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  18. lavoro impegnativo ma sicuramente risultato formidabile. complimenti!

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  19. Che ingegnoso, magnificooo!!!

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  20. Che sfizio! E’ assolutamente da fare. Ho l’acquolina 🙂
    e Congratulazioni per il traguardo raggiunto 😀

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  21. ehhh, che ella latua torta! 🙂 conosco quella greca, quasi sempre formaggiosa, e spesso super untuosa di burro, olio e chissà cos’altro… 🙂 complimentissimi! 🙂

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  22. Grazie di cuore a tutti, sia per i complimenti che per le congratulazioni! 🙂
    @FlowerPower: sarebbe un po’ complicato fare un’unica striscia di pasta da arrotolare, perché le strisce non devono essere troppo larghe e la sfoglia comunque tende a diventare rotonda quando la si stende, quindi tanto vale ritagliare i rettangoli e poi assemblare 🙂 se poi non si ha abbastanza tempo, si può fare la spanakòpita semplice, cioè mettendo sue sfoglie intere sotto e due sopra, tutte spennellate di olio. Ma la spanakòpita arrotolata è di gran lunga più buona perché gli ingredienti sono distribuiti più omogeneamente e la sfoglia rimane più croccante! 🙂
    @Enri: hai ragione, qui usano tanto (troppo dire…) il burro e l’olio di semi per gli impasti, e non ne capisco proprio il perché, visto che l’olio evo cretese è un prodotto dop abbastanza rinomato… mah!

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  23. Io l’ho provata. Mi son fatta le monoporzioni, ovviamente con la metà delle tue dosi. Di certo alla fine il risultato non era bello come il tuo..he he non ho usato le stesse farine, ho fatto un mix di ciò che avevo in casa dato che l’ho fatta proprio per finire tutte le verdure cotte nel frigo (patate, carote, bruscandoli, carletti, spinaci ecc ;-)). Però mi domando, ma quanto era grande la tua torta? No perchè mi ci son messa di sera, e ho fatto un grande errore, primo perchè non ho fatto riposare la pasta in frigo e poi all’una di notte ero ancora col mattarello a tirar sfoglie…alle due cuocevo…però il risultato è ottimo.

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  24. Devo farla anch’io! Sono panificazione-dipendente ormai! Che bello condividere tutte queste ricette esotiche di cui magari non avrei mai scoperto l’esistenza!

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  25. Vale anche io!! Ma questo è il cammino, noi ci teniamo alla grande all’autoproduzione dato che solo così sappiamo ciò che mangiamo veramente! 😉

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  26. Polyhedral sei una temeraria! 😀 Hehehe! Guarda, la mia torta l’ho fatta in una teglia del diametro di circa 32 cm, era bella grande… e pensa che con queste dosi ce ne sono venute tre così grandi e una monoporzione (che mio fratello ha fatto sparire in un attimo! 😀 a casa mia quando ci sono gli spinaci bisogna fare a gara a chi arriva prima al tavolo!!)

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  27. Comunque mi fa davvero piacere che vi sia piaciuta e che tutti qui siano così aperti alla sperimentazione e ad apprendere cose nuove. Anche per me Veganblog è una fonte di sapere davvero incredibile e non ringrazierò mai abbastanza tutti gli chef che condividono le loro idee, mi si sono aperti nuovi orizzonti! 🙂

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  28. SBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAV…cos’altro dire!?
    Ah, ecco cosa: grazie per la ricetta!!!
    Adoro la Grecia e prima o poi ci andrò 😉

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  29. Bellissima. Complimenti.

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  30. E’ una torta manifica! Io l’ho fatta mescolando due farine di camut e di segale. Non avevo spinaci e ho usato le erbette fresce e cipolla. L’abbiamo mangiata subito in due con mio marito )))

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  31. oddio ma è bellissima!!!!di quelle ricette il cui unico inconveniente è il fatto che dopo aver passato 3 ore a ad essere preparata, si volatilizza…complimentissimi!!

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  32. Che meraviglia!!! La torta salata agli spinaci era uno dei miei piatti preferiti quand’ero piccina ma la versione arrotolata non l’ho mai mangiata! Sembra strepitosa. 😀

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  33. eh,le mie antiche origine bosniache!molto simile al nostro Burek. e a quella serie di pite natural-vegane.

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  34. posso sapere una cosa? Come si pronuncia??? 😀

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  35. siiii!il burek!nel mio viaggio in bosnia era una delle tante meraviglie bosniache che io e mio marito mangiavamo!!

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  36. Già, questo tipo di torta salata è abbastanza diffuso in tutti i Balcani, anche in Grecia alcuni la chiamano Boureki, e in Turchia per esempio si chiama Börek, ora vedo che in Bosnia è Burek 🙂 che belle queste tradizioni!! @Callaudia: la pronuncia è proprio come vedi scritto il titolo, con gli accenti in quei posti 🙂 in greco è Σπανακόπιτα στριφτή (spanakòpita striftì) E’ una lingua bellissima!!

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  37. Ah ok, per fortuna non l’hai scritto in greco allora! XD Bellissima sì ma sembra così difficile!!! Ci hai messo tanto a impararla??

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  38. Mah, guarda Callaudia, direi relativamente difficile, o certamente non così difficile e astrusa come si voglia far credere. Penso che la cosa più difficile del greco sia imparare l’alfabeto e l’ortografia all’inizio, ma a parte quello è molto più simile all’italiano di quanto non sia l’inglese per esempio. Io l’ho imparato molto più facilmente dello spagnolo, pensa!! O_O Dopo circa sei mesi che lo studiavo potevo già fare una conversazione e ad ora, dopo sei anni, quando parlo greco non si rende conto nessuno che sono straniera, ma forse questo anche perché sono spinta da una vera passione 🙂 si sa che quando fai qualcosa per passione ti riesce sempre con maggiore facilità 🙂

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  39. Hai proprio ragione quando dici che la passione facilita la riuscita nelle cose. 🙂 Ti invidio un po’ sai? Anch’io vorrei prendere e andare via, imparare una nuova lingua, nuove abutidini, mischiarmi con la gente del posto… 🙂 Poi però, ai fatti, non ho l’indole della giramondo… Ma perchè la Grecia? Se non sono troppo indiscreta eh :). Sai, qui in Italia non è il massimo ultimamente (immagino tu lo sappia bene), ma nemmeno la Grecia mi pare se la passi bene, sbaglio?

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  40. No, neanche la Grecia se la passa bene, anzi se la passano molto ma molto peggio di noi, e infatti io stessa ho perso il posto di lavoro e dopo 6 mesi a cercare altro senza trovare, sono dovuta tornare in Italia 🙁 A Novembre me ne sono andata e ci sto ancora malissimo, ti assicuro che se me ne capitasse l’occasione ci tornerei subito anche a nuoto!! Ma so che ci servirebbe solo un miracolo, quindi… 🙁 La Grecia l’ho scelta perché me ne sono letteralmente innamorata dopo aver fatto l’Erasmus a Cipro, così ho deciso di andarci e tentare la fortuna e mi andava tutto benone prima della crisi! Mi sono iscritta all’università anche lì, e nel contempo lavoravo, sono stati i sei anni più belli della mia vita, è un luogo che mi ha fatto crescere e mi ha dato davvero tanto <3

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  41. Mi dispiace molto.. 🙁 Pensavo fossi ancora in Grecia! Qui hai trovato un impiego? Ma dimmi te paesi belli e emozionanti come Italia, Grecia e Spagna devono esser presi così male! Io purtroppo non ho avuto la possibilità di andare in Erasmus… Pero sono andata a trovare mio fratello in Erasmus a San Sebastian, nei paesi baschi, e mi sono innamorata di quella cittadina! Ma per il momento non è la meta migliore purtroppo. Nonostante si dica che non c’è limite al peggio (e talvolta è vero) credo che il margine di miglioramento per questi paesi sia alto… Però non immediato! Comunque vedrai che ci tornerai in Grecia, se è lì il tuo posto. 🙂

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  42. Si, ho trovato un lavoretto temporaneo part time (che a fine marzo terminerà… dopodiché l’ignoto regnerà incontrastato) che non ha niente a che vedere con i miei studi 🙁 Per carità, già l’avere almeno una piccola fonte di reddito è qualcosa, ma se l’avessi saputo non mi sarei sprecata a prendere due lauree! Purtroppo l’Europa ha deciso di sacrificarci, spero solo che tutti questi sacrifici portino a qualcosa e che il tuo augurio di tornare in Grecia si avveri!! 🙂 Comunque, seppure non sarà lì, me ne andrò da qualche altra parte perché sono diventata davvero insofferente all’Italia ormai, non resisterei molto comunque qui!! In Spagna non ci sono mai stata ma mi piacerebbe visitarla un giorno 🙂

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  43. A me piace tanto… forse perchè mi piace sopratutto la lingua, ma a san Sebastian era diverso, lì parlano l’euskera, oltre allo spagnolo.. Ma è talmente bella che avrei imparato pure quella lingua! 😀 Comunque anch’io non intendo vivere qui, sono stanca sì, mi sono laureata a pieni voti un anno fa ma non ho ancora trovato lavoro.. 🙁 Tuttavia non insofferente, è che non vedo futuro qui. Vorrei dei figli, e non vorrei che ereditassaro un paese così mal gestito…

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  44. Ti capisco, e condivido pienamente sul fatto che qui sia impossibile vedere un futuro, poi guardarsi intorno e vedere sempre più caos… appena puoi fai la valigia e parti per un posto dove puoi mettere a frutto le tue capacità, le paure passano!! 🙂 Ci si guadagna solo, sotto ogni aspetto 🙂

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  45. per chi come me ama i paesi balcanici (e tifa per loro ai mondiali,in second’ordine ovviamente rispetto all’Italia),
    ecco, a mo’ di consolazione per le sconfitte 🙁 subìte,
    ripropongo questo meraviglioso burek ellenico-bosniaco-ecc.,
    sperando portifortuna 😉

    🙂

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