E budino fu!

Grazie Cassiopea per avermi ispirato con la tua Pannacotta di mandorle! Il budino è venuto buonissimo. Eccolo qui sotto in tutto il suo splendore 🙂

Ingredienti:
1/2 l di latte di riso
1 cucchiaio di sciroppo d’agave
5 cucchiai di cocco in scaglie
1 cucchiaio di farina di carrube
1 cucchiaino di agar agar
15 mandorle pelate

Procedimento:
Ho messo tutti gli ingredienti a freddo in un pentolino (tranne le mandorle) e ho mischiato bene bene con una frusta a mano. Ho acceso il gas e fatto appena sobbollire. Ho versato nello stampino in silicone la cui forma potete dedurre guardando il risultato e ho aggiunto le mandorle intere. E’ stato in frigorifero un paio di ore, ma già dopo una si era solidificato. Ecco, guardatelo bene perchè è già tutto nella mia pancia 🙂 Peccati da igienista!

Il punto:
Come avevo scritto nei commenti alla favolosa Pannacotta di mandorle di Cassiopea, non avevo mai provato a fare il budino ed è stata una piacevole scoperta per me. Ringrazio anche Aliing che mi ha dato preziosi consigli 🙂 Un saluto a tutti gli chef e complimenti per le ultime ricette. Quando posso le commento ad una ad una, ma negli ultimi giorni non ci sono riuscita. Vi lascio con 2 foto del luppolo (foglia e gemma) scattate in montagna questo fine settimana. Con me c’era un’amica che lavora all’orto botanico di Bergamo e me lo ha gentilmente indicato, così la prossima volta sarò in grado di riconoscerlo da sola e… di mangiarmelo!!! 😀

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Buonissimo. Sei sicura che non ti abbia ispirata Cassiopea?? 😉

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  2. Dev’essere davvero delizioso questo budino! 😀

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  3. OMIODDIO!
    Ho scritto DarmaSin, ma è Cssiopea!
    Chiedo venia 🙂
    Cassy perdonami!!!
    Chiederò a Lisa se può farmi la modifica…

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  4. MI pareva strano..XD Bellissimo!!!

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  5. Ma che grazioso questo budino! Mi piace anche l’idea di lasciare le mandorle intere al suo interno 😉
    Il luppolo come si consuma (a parte nella birra :-P)? In insalata…?

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  6. Col luppolo si fanno dei deliziosi risotti! Gnamme!!!

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  7. Un applauso !!! Lo sapevo che ti sarebbe venuto bene!!! Brava sara! 😀 un bacione!

    Federica 🙂

    Reply
  8. GRAZIE Lisa per aver rimediato ai miei problemi di memoria!

    Jaja, che ci vuoi fare…”siamo fatti così” 😀

    Flower, molto buone le mandorle quando le incontri nella consistenza budinosa.
    Le punte di luppolo si mangiano anche in insalata, ma solo le punte e solo quelle novelle.
    Almeno questo è quello che mi è stato detto.
    Se qualcuno ha notizie supplementari, le condivida 🙂

    Vale, buono nel risotto!

    Fede, avevo delle perplessità sull’agar agar, ma ha ampiamente superato la prova con 10 e lode 🙂

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  9. Che spettacolo..ultimamente vi sto un pò tralasciando anche se seguo sempre il blog..brava Sara, ora mi tocca vedere cos’è questo budino di Cassiopea. Il luppolo lo puoi usare nella farinfrittata 😉

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  10. santapolenta! penso che riceveresti un’approvazione anche da valdino… ahahahah! complimenti, carissima… 😀

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  11. Romina, sei ancora immersa nei tuoi esperimenti?
    Come va? Hai deciso queli portare?
    Il Veganfest si avvicina…

    Dici Enri?
    Non è proprio igienista eh, ma in effetti Valdo mi sembra abbastanza tollerante quando si tratta di dolci vegani 🙂

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  12. Che bello! E senz’altro delizioso! Volevo provare la ricetta di Cassiopea, ma ora anche la tua, ecco che si allunga la lista di budini da provare 😉 Sono felice che i miei consigli siano stati utili 🙂

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  13. Ehmmm sisi..sono immersa fino al collo. 🙁

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  14. La budino-mania è iniziata!!! Vai di budini e agar agar, che goloso il tuo 🙂 🙂
    Il luppolo è buonissimo, oltre che ad avere mille proprietà, lo cucino insieme ad altre erbe di campo e mi preparo degli ottimi risotti 🙂 🙂

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  15. e viva il luppolo!! (per la birra ehehe)

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  16. che carina anche la forma del tuo budino,poi il mix degli ingredienti è veramente azzeccato.

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  17. Che bello… mi fa piacere di avere ispirato questo budino 😀
    la forma dello stampino da un tocco artistico in più 😀 ma come sapore e consistenza, ti è piaciuto? io me li preparo spesso i budini come spuntini veloci da tenere pronti in frigo per quando ho voglia di un dolce 😉

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  18. Grazie ragazze!

    Cassiopea, la consistenza mi piace moltissimo 🙂
    Oltre a quello grande della foto, ne ho fatti anche 6 piccini e ne ho portato uno alla mia collega (superonnivora!) da provare.
    Lo ha appena sbafato complimentandosi per quanto era buono 😀
    Ah, le piccole soddisfazioni della vita, anzi, della vegvita 🙂

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  19. caspita che bello, e soprattutto ottimo (ma come faccio a dirlo???? devo provarlo!!!!)
    complimenti è iniziata una nuova era “agaragar time” anch’io ho iniziato con i primi esperimenti, ma ancora al budinon non ci sono arrivata…arriverò presto, con tutti questi suggerimenti e splendide ricette!
    Il luppolo è ottimo, ha il sapore dell’asparago…quando vado a passeggio tra i boschi mi faccio sempre un sacchetto…

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  20. E’ da tanto che non faccio il budino…mi avete fatto venir voglia!!!

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  21. Mirtilla, martedì I maggio ad Imbersago ci sono le olimpiadi di giocoleria 🙂
    Se vuoi venire con noi, facci un fischio!

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  22. Dai Pam, fai un bel budino e poi postalo così ce lo mangiamo con gli occhi anche noi 🙂

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  23. uffa, fra il tuo, quello di cassiopea e gli esperimenti che devo fare io per il pranzo degli amici dei miei, mi vedo costretta a budinare!!! comunque questo è quello che definisco il dolce quasi-sano quindi vai tranquilla che male non fa!

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  24. Eccomi con il commento all’assaggio.

    Buono! Questo è il primo che ho assaggiato dei tre tentativi effettuati dalla goodlights, che i due precedenti onestamente ho preferito non assaggiarli.

    Questo si. Freddino, tremolante e scivoloso si appoggia alle labbra, il cucchiaino scompare e le papille gustative si aspettano la consistenza ed il gustino del budino chimico che faceva la nonna, che chissà cosa c’era dentro. D’altra parte, a chiamarlo budino, uno pensa al budino, e alla gola non si comanda. E da qualche parte lo sai, che l’aspettativa sarà tradita, e che forse era meglio chiamarlo in un altro modo, invece che budino.

    Sorprendentemente scioglievolissimo si abbandona e si disperde, la consistenza è proprio quella, un tuffo indietro di 25 anni. Neanche il tempo di ripensare ai fornelli d’acciaio, al grembiule della nonnna, e alla lunghissima attesa che il budino si raffreddasse, ed ecco che le scagliette di cocco corrono selvagge per tutto il palato ad evocare le palme, le spiagge ed i tramonti.

    Di nuovo. Un altro cucchiaino. E un altro. Caspita, è già finito…!

    Brava Goodlights. Al prossimo assaggio.

    saluti felici

    Felice Capretta

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  25. Anche a me piacciono molto i dolcinondolci, soprattutto se sono al cucchiaio 🙂

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  26. Goodlights: ahaha…come quando una mia amica onnivora e schizzinosa si è messa a mangiare, con il cucchiaio grande e direttamente dal boccale del frullatore, il gelato fatto da me! 😀 non potevo crederci!

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  27. Cavoli… bellissimo! Con la carruba poi è la fine del mondo! 🙂

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  28. 😉 ok nel caso fischio…
    è un periodo che sono abbastanza nera…
    buon divertimento al veganfest e un abbraccio a tutti i vegan chef che putroppo non potrò conoscere:(

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  29. da non credere! l’ho fatto e mi è piaciuto! perfino col cocco che non amo…. ciao sara, ho letto il tuo intervento sulle crocchette di lupini di romina, ero un po’ preoccupata della tua assenza, ma non volevo disturbare il tuo silenzio… spero vada tutto bene!! a presto 🙂

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  30. Ciao Darmasin!
    Mi fa molto piacere che ti sia venuto bene 🙂
    Per quanto riguarda la mia prolungata assenza, ci sono molte ragioni, ma un occhio al blog lo butto sempre…
    Stasera parto e sarò fuori Italia per una paio di settimane.
    Al mio rientro prometto di rifarmi viva.
    Ti abbraccio e grazie per l’interessamento.
    Sara

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