Riscremotto

Un riso morbido e ben cotto, usando pochissimo calore, e quindi (si spera!) con proprierà nutrizionali quasi inalterate. Un condimento semplice e poco cotto, nutritivo e antiossidante, saporito e vagamente esotico. Una ricetta adatta alla primavera, perfino nelle sue giornate piovosette, ma pur sempre tiepide e fiorite,  come quella odierna. 😉

Ingredienti:
1 tazza di riso integrale
1/4 di cavolfiore
2 carote medie
1 pizzico di garam masala
1 pizzico di scorza di limone in polvere
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaio di farina di mandorle
2 pizzichi di pepe (mix nero, bianco, rosa)

Procedimento:
Preparare il riso con modalità estiva, cioè unendo 1 volume di cereale a 3 volumi d’acqua e cucinando a pressione per 15 min appena, seguiti da una cottura a bassa temperatura (10 ore) mediante semplice isolamento termico… insomma: avvolgere la pentola con una bella coperta! Cucinare al vapore il cavolfiore e le carote, fino a ottenere una cottura al dente, per poi frullarli con 1/2 tazza d’acqua di cottura e con tutti gli altri ingredienti, fatta eccezione per il pepe. Unire il riso alla cremina, sporzionare e terminare col pepe appena macinato.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Particolare! Mai provato questo metodo! Il risotto cremoso mi sembra buonissimo 🙂 ciao enri!

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  2. Ma che bella idea!!!!poi io adoro il garam Masala.questa cottura mi era davvero sconosciuta.

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  3. particolare tecnica di cottura! diciamo che ci devi pensare solo per tempo e poi fa tutto da solo 😀
    sembra buono e profuma! mi sembra di vederlo fumare dal pc!

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  4. Ottimo accostamento di sapori, ed interessante la cottura, da provare 😉

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  5. Che interessante metodo di cottura. La consistenza del riso com’è una volta pronto?Come se l’avessi preparato secondo la metodologia di un normale risotto o più morbido?

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  6. santa pasiensa… 🙂 non è che potrei autoinvitarmi a pranzo,così ho lo chef personale e posso godere di un risotto che credo proprio non potro cucinare nei prossimi 2 anni (almeno)?
    😀
    Bel colore,anche!

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  7. anna, il riso integrale solitamente viene cucinato in un’ora di pentola a pressione, almeno per le vecchie varietà italiane come la ‘rosa marchetti’; la consistenza è morbida, ma non scotta! dopo la cottura lo si unisce al condimento per consumarlo, oppure lo si fa mantecare per pochi minuti col condimento, quindi in senso tecnico non è un vero risotto; il metodo di cottura che ho chiamato ‘estivo’ fa raggiungere al riso la stessa consistenza, e raggiunge lo scopo di preservare tutte le (o molte delle) sostanze nutritizie del germe… ciao e a presto 🙂
    vika, vieni pure, e porta anche il crucco, naturalmente…anch’io faccio grandi insalate che-poi-non-ci-sta-niente! ma, se vuoi uno chef personale, sono io che devo autoinvitarmi da te ahahahah! cmq, è una cottura che puoi fare sempre: un quarto d’ora sul fuoco la sera/notte e l’indomani mattina il riso è pronto; oppure: cottura a mezzogiorno e pronto per la sera! buona giornata, buone cose! 🙂

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  8. complimenti, è un riso meraviglioso… 🙂 🙂 non vedo l’ora di assaggiarlooo!!!! 🙂 🙂

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  9. 🙂 🙂 eheheh.ok una volta si organizza e mi porto il crucco nello zainetto! Sì,il metodo non mi dispiace affatto…l’impossibilità è data dalla pentola a pressione (che qui non c’è)… magari con un riso meno “tosto” lo potrei fare allo stesso modo senza pentola a pressione e con addirittura meno tempo di cottura!
    Mah non so… fattostà che oggi ci attende la (mai) solita insalata-che-poi-non-ci-sta-più-nulla (eccettuate le fette di mela con un velo di patè d’olive…sto impazzendo,le preferisco a qualsiasi altra cosa 😀 😀 )

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  10. Questo metodo di cottura è favoloso Enri!!! 🙂 🙂

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  11. vika, puoi usare una pentola normale, con gli stessi tempi e proporzioni; il problema è che devi stare attenta con la coperta, perché quando avvolgi la pentola, dentro c’è ancora dell’acqua… cmq, quando torni in italia (pentoleapressione e buoi dei paesi tuoi!) puoi prenderti la piccolina della barazzoni…poco costosa e sicuramente utile… 🙂
    inoltre:
    se usi il riso rosso tailandese, integrale anche quello ma molto più tenero del nostro, te la cavi con 5 minuti di cottura + coperta… faccio spesso anche questa! 🙂
    che pezzi stai studiando? e quando darai il prossimo concerto? ciaoooo!

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  12. Ok, adesso mi sono convinta davvero: prossimo acquisto pentola a pressione 🙂

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  13. Che bella ricetta originale Enri…ma dici che si potrebbe evitare del tutto la cottura? magari con l’ammollo preventivo del riso per 24 ore e poi lasciandolo a bagno in acqua calda ma non bollente e dentro una coperta…;)

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  14. @goodlights, cucinare a pressione non è obbligatorio, ma chiudere bene sì, altrimenti un giorno o l’altro sotto la coperta succede un pasticcio; le chiusure migliori sono quelle dei coperchi delle pentole a pressione (che, ricordi? i diavoli non sanno fare… :-))… utile anche l’ultimo modello della lagostina, quello tutto nero che-non-sembra-una-pentola-a-pressione…qui ce l’aveva la coop, sino al mese scorso… 🙂
    @cassiopea, penso di sì…uno di questi giorni voglio provare con una cotturina a 40° per 15-20 minuti, seguita da una notte di coperta… secondo me funziona… 🙂

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  15. Argh,ho una confezione chiusa di riso nero tailandese…vabbè,tenterò comunque! 🙂
    Qui or ora sto preparando l’esame di Minor in musica contemporanea,ergo sto studiando i trittici “In the woods” per chitarra sola e “Toward the sea” per chitarra e flauto basso di Toru Takemitsu 🙂
    Prossimo concerto sarà a metà aprile,però di musica irish e barocca col gruppo in cui suono,eheheh! In Germania,però…

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  16. Che buono, mi inspira tantissimo! Dev’essere proprio speciale con la scorza di limone, lo provo sicuramente! =)

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  17. Enri: anche secondo me dovrebbe funzionare…anche pensando al risultato ottenuto da Mus quando ha fatto il ‘latte crudo di riso venere’…e poi il riso tritato rimasto l’ha mangiato crudo in insalata!! ora che viene la bella stagione questo potrebbe diventare un ottimo metodo per preparare il riso da mangiare come contorno freddo 🙂

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  18. Davvero particolare la cottura! Stavo giusto pensando anch’io, come ha detto Cassiopea, che si possa cuocere tenendolo in ammollo per 24 ore…da provare! 😉

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  19. sai Erni, proprio oggi mi hanno proposto di seguire dei lavori sulle piattaforme dell’adriatico…se vado ti avverto così ti passo a salutare (come mi avevevi detto di fare un po’ di tempo fa) 😀

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  20. sicuro, mirtilla, fallo! fammi sapere per tempo, mi raccomando! ciao 🙂

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  21. faresti base ad ancona, immagino? 🙂

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  22. si certo, ti avviso per tempo! 🙂
    tanto ne avrò per un paio di mesi…
    non faccio base a terra, perchè starò a mare per i lavori e quando scendo torno a milano.

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  23. Che buono e che cremosità!!!!!!

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