Daikon al forno con patate

Un contorno semplice, saporito e leggero, che dona un tocco etnico a qualsiasi menu.

Nel punto troverete qualche foto del mio viaggio di compleanno a Fuerteventura.

Ingredienti (per 1 persona):
1 patata piccola
1 pezzo di daikon delle stesse dimensioni della patata
olio evo
rosmarino
aglio
curry
sale

Procedimento:
Con il metodo che preferite (attenzione a non affettarvi un dito, perché in tal caso la ricetta non è più vegana) preparate delle fette (non molto spesse, 1/2 cm va bene) di patate e daikon, poi mettetele in una teglia e conditele con sale, curry, rosmarino e aglio tritati. Mescolate bene, quindi irrorate con abbondante olio evo. A questo punto, in base al vostro carattere, potete disporre ordinatamente le fette sulla teglia, alternando con cura daikon e patate oppure dare un’altra bella mescolata e infornare a 180° fino a cottura. Ogni tanto verificate come procede e (se rientrate nel caso B – disordinati cronici) mescolate le fette con una palettina. Buon appetito!

Il punto:
Fuerteventura è un’isola affascinante, un po’ per le sue dune (leggi spiagge Miami style) i suoi vulcani ed i mulini a vento ma anche per il clima temperato e la mescolanza di persone che vi si trova. Una notissima compagnia aerea irlandese collega quest’isola all’Italia a prezzi decisamente low… a bordo vendono anche dei gratta e vinci, con cui potrete tentare di pagarvi la vacanza :O)

Nella foto sopra, uno dei tantissimi vulcani che hanno creato queste isole dal mare. I trasporti sono efficienti ed economicissimi, con strade perfettamente asfaltate e ben attrezzate. Con 20 euro al giorno avrei potuto affittare un’auto, in tal caso avrei pagato la benzina circa 1 euro, mentre il gasolio si aggira sui 90 centesimi :-O

Nella foto sopra, una delle magnifiche dune del Sahara marocchino, che dopo un viaggio di circa 90 chilometri sopra il mare, si sono trasferite a Fuerteventura

ricoprendone la parte nord e sud, con il risultato che vedete sopra.

I venti Alisei soffiano piacevolmente su tutta l’isola e vengono utilmente sfruttati da tantissimi mulini a vento.

“Pino! sposta quellu massu che devo fare u muru!” “Adesso non c’ho voglia…” 🙂 🙂 🙂