Nettare di bigaradier


C’era una volta un albero di limoni che ridiventò un bigaradier e diede delle arance amare…

Ingredienti:
arance amare
1 cucchiaio da minestra di zucchero integrale di canna per ogni arancia
1 cucchiaino di vaniglia liquida per ogni arancia

Procedimento:
Spiccare le arance dall’albero

togliere la buccia e dividere grossolanamente in spicchi

mettere il tutto in un pentolone su fuoco dolce, coprendo con un coperchio. Dopo circa 20 minuti diventa una poltiglia.
Passare questo impasto dentro uno scolapasta a buchi grossi che trattengono i semi e le pelli dure e amare e schiacciare per far uscire il succo. Aggiungere lo zucchero e la vaniglia liquida nel succo così racccolto e mettere a cuocere su fuoco lento per 10 minuti circa fino ad ottenere il nettare.
Versare questo nettare dorato delizioso in un vaso e lasciare riposare.

Considerazioni:
Adesso vi racconto la storia del bigaradier. Avevamo piantato un albero di limoni, molto carino ci regalava i suoi limoni ogni anno. Poi c’è stato un inverno rigidissimo e l’albero è morto, almeno sembrava morto… mio marito lo ha tagliato in primavera e lo voleva strappare, ma io vedendo due foglioline tenerissime mi sono opposta. Ho fatto bene, perché è cresciuto un bellissimo albero che noi pensavamo fosse un albero di limoni, anche se le foglie erano diverse di prima. Poi sono sbocciati i fiori, quanti fiori! Pensavamo di avere tanti limoni… ma i frutti diventavano aranci… erano delle arance! Praticamente l’albero era ridiventato selvatico, quando ci dava dei limoni era perché provenivano da un innesto. Così il nostro arancio è un bigaradier e il suo frutto si chiama “bigarade”. Si fanno delle meravigliose marmellate, a condizione di togliere i semi e la pellina bianca amarissima. I suoi fiori sono utilizzati per preparare certi profumi e con la sua scorza si fa il Grand Marnier.

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. bellissima la storia del bigaradier…e orrima la sua marmellata! 🙂

    Reply
  2. ops! ottima 🙂

    Reply
  3. Secondo me ti ha voluto ringraziare di averlo salvato reinventandosi per te 🙂

    Reply
  4. che bella marmellata! sì, in genere gli agrumi usano aranci amari come portainnesto; la marza è morta e il portainnesto ha ‘cacciato’ quello che poteva: i suoi germogli… complimenti!

    Reply
  5. Che interessante la storia del tuo albero! Io ho in giardino un albero di limoni che però non da frutti…dici che se ne trapianto un rametto potrebbe ‘ravvivarsi’ un po’? Non me ne intendo molto di queste cose ma mi piacerebbe imparare…
    In più ho dei semi che mi ha regalato un’amica, di ‘arancine’…le conoscete? Sono quegli alberi che fanno delle arance piccole piccole e un po’ aspre, da mangiare così con la buccia e tutto…ho piantato alcuni di questi semi ed è nata una piantina…ora però nn so se trasferirla nel terreno o lasciarla nel vaso…e in generale non so bene come trattarla! avete dei consigli??
    🙂

    Reply
  6. Che bella storia <3 In quel bicchierone ci affogherei un bel cucchiaio 😛

    Reply
  7. Bellissima ricetta … proverò!!! 🙂

    Reply
  8. l’albero dai frutti d’oro…. e che nettare divino…bravissima

    Reply
  9. Che bello evelyne! Grazie per avermi raccontato questa storia fantastica 🙂 chissa’ che profumo…

    Reply
  10. Che bella la storia di questo albero! E che buona questa marmellata! 🙂

    Reply
  11. Ma sembra una favola! Hai fatto bene a tenere il tuo albero, visti i meravigliosi frutti! 🙂

    Reply
  12. Che soddisfazione ti sarai tolta salvando l’alberello…e brava!!!!!!!!!SI sente il profumo fin qua!!!!!

    Reply
  13. @Cassiopea: io lascerei crescere la piantina nel vaso, la pianterei in terra da più grande e forte. Su Internet ci sono dei siti che danno dei consigli per trattare le piante, ti consiglio di cercarne uno.
    @Enri: vedo che te ne intendi!
    Sono felice di leggere queste vostre reazioni, non alla ricetta, ma alla vita salvata!!! 😉

    Reply
  14. La storia del limone che si è reincarnato in un arancio amaro mi è piaciuta tantissimo! Inoltre la marmellata dev’essere davvero buonissima! Complimenti!

    Reply
  15. wow…. è stato innestato ma nn è completamente mutato: questi sn miracoli della natura
    Ke marmellatina ke ti sei preparata…. scommetto ke è aspra, e poi ci hai messo poco zucchero: perfetta

    Reply
  16. E’ veramente un nettare. Complimenti.

    Reply
  17. Fantastica!!!! Ho comprato le arance amare ieri e la faccio questo weekend! E poi bravissima che hai indicato le dosi di zucchero in base alle arance, molto utile per chi come me fa sempre casino con le dosi 😀 E c’è anche poco zucchero come piace a me, mi stavo preoccupando perchè in internet ho trovato una ricetta che prevede 3kg di zucchero per 2kg di arance.. Ma la gente cosa mangia?!?!

    Reply
  18. Mirthilla: anch’io non amo stare a guardare le dosi… In quanto alla gente, mangia e basta… dopo si stupisce di avere la glicemia alle stelle!!!!

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti