Pesto di sesamo nero

Cercando le proprietà della Nigella sativa, detta comunemente sesamo nero, ho trovato raccontato che il Profeta Maometto consigliava di “usare sempre i semi del grano nero poiché essi curano tutte le malattie, tranne la morte”; perciò la Nigella è stata usata per secoli dalla medicina tradizionale islamica per curare disturbi e malattie. Come primo esperimento ho pensato di farci una salsa simil-pesto, credo abbia un buon gusto 🙂

Ingredienti (per 2 persone):
2o g di sesamo nero
1 cucchiaio di alga agar agar in filamenti
1 cucchiaino di tahin chiaro
2 cucchiaini di lievito alimentare in fiocchi
shoyu

Procedimento:
Frullare in un mixer il sesamo nero, con l’alga agar agar in filamenti, tagliuzzata con le forbici, aggiungere acqua qb a filo, per ottenere una salsina non troppo pastosa. Emulsionare con il tahin, il lievito e lo shoyu. Lasciare un pò in frigo per far idratare e ammorbidire meglio gli ingredienti.

Nota:
L’alga agar agar in questa salsina non addensa per breve cottura, ma lo scopo si ottiene ugualmente, dato che gonfia grazie all’acqua. E’ un alimento ricco in magnesio e per questo cerco di usarla spesso.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Molto particolare questa salsina!

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  2. Con il sesamo ed il tahin dev’essere una bomba di calcio! Cosa ci hai condito?

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  3. Buonissima questa salsina! Comunque c’è molta confusione su internet sulla nigella, che in realtà dovrebbero essere semi di Kalonji, però li scambiano anche per semi di cumino nero 🙂

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  4. Il sesamo nero lo uso spesso nelle insalate dopo averlo tritato con il mixer, ma non avevo mai pensato di farci un pesto.
    Hai sempre idee particolari Enri. Bravo!

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  5. ciao Michy e Marianna due fanciulle coraggiose 😀 ci abbiamo condito della pasta, delle farfalle integrali con dei fagioli borlotti, con aggiunta di peperoncino, ho letto che in Giappone con il sesamo nero ci fanno delle salse agrodolci adatte alle verdure, ma questa sta bene con i cereali :-)…

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  6. Goodlight è divertente mi hai confuso un attimo con Enri 🙂

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  7. Ussignur!
    Ieri ho scritto a Nello che mi auguravo che fotografasse le sue opere d’arte (e naturalmente lo fa altrimmenti non potrebbe pubblicarle qui!!!) ed ora scrivo Enri anzichè Emi.
    Credo che il matrimonio mi dia alla testa ultimamente 🙂

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  8. è vero Fausta 🙂 ieri mi sono persa con le storie sulla Nigella, tutti nomi, tipo semi di cipolla -.- con cosa viene scambiata, il cumino ha tutto un altro gusto, le varie ricette…

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  9. Interessante! Una vera esplosione di nutrienti e di bontà 🙂

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  10. wow avevo visto il sesamo nero grezzo… ma nn l’ho mai assaggiato: cm è il sapore???
    mi hai incuriositaaaaa

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  11. Che bella ricetta! Avevo letto delle proprietà del sesamo nero…però quanto costa!! 🙁

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  12. Fatina… mmm… il sapore direi simile al sesamo bianco, un pò più pronunciato, poi io ci sento un leggerissimo profumino di fragola… Dalila devo dirti che io però l’ho pagato una piccola cifra, l’ho preso in un negozio etnico qui in centro storico, viene dalla Thailandia

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  13. E’ importante sapere e ricordarsi della Nigella Sativa o sesamo nero o chiamato anche cumino nero (così chiamata nella cucina bengalese, questo porta spesso a confonderla con il vero cumino nero, Bunium persicum).Il seme viene utilizzato come una spezia. Ha un sapore amaro e pungente con un debole odore di fragole. Viene usato anche nelle ricette di dolci oppure per insaporire e ricoprire particolari tipi di pane (la varietà di pane naan chiamato Peshawari naan), o nelle insalate. C’e’ anche l’olio di nigella, infatti ne ho comprato un flaconcino e ne metto un pochino nell’insalata, solamente che e’ molto costoso e infatti la prossima volta compro direttamente i semini.
    Complimenti Emi per averci parlato di questa spezia importante che ancora non tutti conoscono!!!

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  14. si è vero costa più dell’altro: l’ho cercato online…… profumino di fragola??? Uh interessante

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  15. scusa Mus, leggo solo ora :-)… infatti mi stavano giusto ricordando che esiste l’olio di Nigella, ne ordinerò un campioncino, così potrò anche assaggiarlo, probabilmente sarà buono… grazie a te per le precisazioni, infatti io amo anche il cumino, però lo uso con molta parsimonia, ha un gusto un pò fortino pieno di carattere, non ci farei mai una salsa ;-)… come prezzo sì ho visto che il sesamo nero costa un pò di più del bianco, io l’ho pagato sui 2 euro nei meandri dei vicoli di Genova, per questo ho fatto scorta 😀

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  16. Figurati cara, e’ un piacere! Pensa che ultimamente ho comperato i semi di cumino ma ancora non li ho usati anche perche’ non so bene in che piatto posso abbinarli. Leggero’ e mi informero’.

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  17. Vorrei cercare di dissipare ad un errore comune a tanti.
    La Nigella Sativa o Kalonji o cumino nero per come dir si voglia NON è il sesamo nero, ma sono i semi di un tipo di cipolla ( nera ). La sua provenienza è Pakistan, Bangladesh e dintorni.
    Il sesamo nero ….è il sesamo nero e NON è il cumino nero!
    Sono due cose ben diverse.
    Lontano da me volere disquisire, ma sono sposata con un’indiano e vi assicuro che è un’errore che fanno in tanti. Ma qualcuno mi sa dare la ricetta per fare l’olio di kalonji ( o Nigella sativa ) in casa ? grazie ciao

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  18. ciao Gacci 🙂 è vero che si fa un pò di confusione, sai che ho trovato tante versioni su questo argomento ;-), io intendo i semini che si possono vedere nella foto, il cumino è diverso infatti, il sesamo nero è fatto come una piccola gocciolina, il cumino è appuntito, ricorda un pò il seme di finocchio come aspetto. questo sesamo nero che ho io proviene dalla Thailandia.
    personalmente non ho mai fatto un olio a casa, credo ci voglia qualche elettrodomestico, una volta una ragazza mi ha detto che si fa l’olio di semi di lino, ma non le ho chiesto come procede, una cosa per volta e spero di riuscirci anche io, perchè no 😉

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  19. che buono questo pesto mmmhh!!!

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