Sushi per non dimenticare

Il titolo si riferisce al disastro nucleare che poco più di un mese fa ha travolto il Giappone, la ricetta è un modo per ricordare e mandare il mio pensiero laggiù…
Si tratta di un sushi italianizzato: dei maki e degli onigiri.

Ingredienti:
due misurini di riso (vedi più in basso)
qualche fettina di avocado tagliata a julienne e a cubetti
tre cucchiai di aceto di riso
una zucchina alla piastra
due cucchiaini di zucchero di canna

Procedimento:
Vi spiego dei misurini… La settimana scorsa (con qualche mese di ritardo ehehe) il mio ragazzo mi ha fatto questo regalo di compleanno…
E’ una cuociriso, usatissima da tutte le famiglie giapponesi (e non solo). Il riso viene perfetto e in confezione c’era anche un inserto per cuocere a vapore (super!). Il riso si misura, appunto, a misurini e ogni misurino corrisponde a un volume di 160 mL… diciamo un bicchiere scarso. Comunque non è necessaria la cuociriso, potete trovare indicazioni su come cuocere il riso qui. Una volta cotto e fatto risposare un po’, va condito con l’aceto di riso nel quale avrete sciolto lo zucchero, sgranate bene con la forchetta. Disponete quindi le fette di zucchina una a fianco all’altra a mo’ di alga nori, prendete un po’ di riso con le mani inumidite (così non vi si attacca) lasciando un paio di cm senza riso verso di voi… scusate mi son dimenticata di fare le foto avendo le mani in pasta, anzi in riso… ma potete sicuramente trovare immagini o video esplicativi sia nel blog che in rete. Prendete le fettine di avocado e disponetele nel centro… arrotolate e viaaaaa! Ora tagliate tra una zucchina e l’altra per separare i maki. Per gli onigiri invece dovete prendere un po’ di riso sempre con le mani umide, scavare una fossetta al centro, dove metterete il ripireno di avocado a cubetti e coprire con altro riso… è d’ordinanza dare alla pallotta la forma di un triangolino… ma non vi scervellate troppo! Anche qui ho sostituito la nori con la zucchina, avvolta attorno all’onigiri. Fatto! Ora gustate con della salsa di soia o wasabi, magari anche dello zenzero a fettine appena sbollentato (se non volete urlare… ehehe) per perdere un po’ di piccantezza. Buon appetito 🙂

Il punto:
al Giappone mando un augurio di buona fortuna… Ganbatte!!! (che dovrebbe essere un incoraggiamento a tener duro… spero sia giusto!). Inoltre vorrei mostrarvi anche il piatto di verdure (asparagi, fagiolini, cavolo romano e pomodori) che ha preparato mia mamma in occasione di un pranzo speciale, e visti i 150 anni della nostra nazione è stato così composto.

Insomma con questo post volevo avvicinare due paesi e due culture molto distanti, e guardando questi piatti rigogliosi (sopratutto il secondo di mia mamma, non mi prendo troppo merito :p) penso che dobbiamo proteggere questa bellezza: no al nucleare!!! Un saluto e un abbraccio a tutti e tutte :*