Occhi senza bue 1.2

Questa non è altro che una rivisitazione dei miei Occhi senza bue dell’anno scorso. Volevo rifarli utilizzando una pasta frolla leggermente più “salutare”, quindi con meno burro, e ho fatto un po’ di ricerche qui su Veganblog e in giro per il web, ma ho visto che in quasi tutte era previsto del lievito, e io invece amo la pasta frolla bella croccantosa.
Quindi ho un po’ scopiazzato e un po’ fatto di testa mia ed è uscita fuori questa qui, che mi è sembrata ottima. L’unico accorgimento è di farla riposare in frigo almeno un’oretta per farla compattare bene, altrimenti si tribola un po’ a stenderla, ma per fare ad esempio una crostata va bene lo stesso, basta stenderla direttamente nella teglia.

Ingredienti:
300 gr. di farina (io ho usato 200 integrale di kamut e 100 di 0)
50 gr. di fecola
125 gr. di zucchero a velo (io l’ho fatto in casa frullando lo zucchero normale nel mixer)
mezzo cucchiaino di vaniglia bourbon in polvere
la scorza grattugiata di mezzo limone
50 gr. di burro di soia
60 ml. di olio di semi di girasole
50 ml. di latte di riso freddo
la vostra marmellata preferita

Procedimento:
In tutto e per tutto come nell’altra ricetta. Comunque: ho preparato la frolla aggiungendo il burro a pezzettini agli ingredienti secchi e amalgamandolo bene con le mani, quindi ho aggiunto l’olio a filo, mescolando con una forchetta e il latte, lavorando bene l’impasto con le mani finché ha assorbito tutta la farina. L’ho avvolto nella stagnola e l’ho messo a riposare in frigo. Dopo un’oretta l’ho ripreso, l’ho steso ad un’altezza di circa 1/2 cm. su un vassoio infarinato e con la belva abbiamo tagliato con le sue formine le basi e le coperture, che ho infornato a 180° per 10-12 minuti (occhio che si bruciano!).
Nel frattempo ho messo qualche cucchiaiata di marmellata a scaldare in un tegamino a fuoco basso e l’ho fatta bollire per qualche minuto (serve a far attaccare bene le due parti dei biscotti), quindi ho tolto i biscotti dal forno, ho spalmato le basi con la marmellata “bollita”, le ho ricoperte con i rispettivi “coperchi” e ho ri-infornato il tutto per 2-3 minuti. E così via fino ad esaurimento dell’impasto. Deliziosi gustati tiepidi o anche la mattina dopo a colazione, o a merenda, o dopo pranzo con il caffè, o per lo spuntino di mezzanotte, o… sempre! Io e la belva li adoriamo!