Tortino di okara con sorpresa


Eccovi una deliziosa ricetta per consumare l’okara,  come vi ho detto in questo post nel mio blog l’okara è il residuo che resta dalla produzione del latte di soia, sono le fibre, proteine+amido. In oriente solitamente l’okara viene gettata, io trovo sia un vero spreco, in essa ci sono ancora ottime proteine e con essa si possono preparare pietanze gustose. Ci sono dei piccoli accorgimenti da adottare per renderla sicuramente più digeribile e ciòè deve essere cotta almeno 45/50 minuti in modo che il nostro intestino possa assimilarla senza troppo fastidio, anche se devo dire che non tutti gli intestini reagiscono allo stesso modo, ad esempio se la uso per fare le polpette la cottura è decisamente inferiore e io non ho problemi a digerirla.

Ingredienti:
450 g circa di okara (resto della produzione di 2 litri di latte)
1 carota
1 cipolla
1 spicchio di aglio
1 gambo di sedano
alloro
1 cucchiaino di curry
1/2 cucchiaino di curcuma
300 g spinaci
olio
tamari (o sale)
2 cucchiai di farina di riso (o quella che preferite)
1 wurtel vegetale (facoltativo)

Procedimento:
Tritate le verdure, tranne gli spinaci, fate un soffritto aggiungendo curry e curcuma

cuocete 5/10 minuti aggiungete gli spinaci rotti con le mani

fate stufare e aggiungete quindi l’okara con una bella ciotola di acqua, regolando anche di sapidità con il tamari o il sale

cuocete quindi per 45/50 minuti girando spesso, se necessario aggiungete ancora acqua, anche se alla fine ne deve risultare un composto abbastanza asciutto a cui andrete ad aggiungere la farina per compattare il tutto, prendete uno stampo, io ho usato uno stampo da pumcake, se usate uno stampo normale oliate leggermente e infarinate; versate metà del composto, mettete il würtel nel mezzo

ricoprite con il resto del composto, livellate bene, cospargete con del gomasio e infornate a 200° per 25/30 minuti. Il würstel gli ha conferito un aroma particolare di affumicato che a noi è piaciuto molto, lo abbiamo gustato accompagnato da una bella insalata.

*Gomasio:
il gomasio è una miscela di semi di sesamo tostati e sale marino, si può tranquillamente autoprodurre in casa, la preparazione è decisamente semplice, il sesamo va tostato a fuoco lento in una padella per non bruciarlo. Quando i chicchi di sesamo si sfarinano tra le dita è pronto è può essere messo da parte. Successivamente si tosta anche il sale, fino a che i grani non si scuriscono un poco. Una volta tostato anche il sale si può procedere a pestare il tutto assieme in un pestello.
Le proporzioni tra sesamo e sale possono variare, solitamente si utilizza una proporzione di sesamo/sale di 7:1 fino a 10:1

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. SPET-TA-CO-LO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! O__O
    lo devo provare…
    ps: al bando gli spreconi!!!!

    Reply
  2. Sei bravissima Chicca!!!

    Reply
  3. Che ideona! Io non produco okara ma l’ho finalmente provato nel pane grazie a Titti che me ne ha regalato un po’ del suo; se te ne avanza io lo prendo! Come va Chicca?
    Per il gomasio: ho postato una ricetta molto tempo fa, nel blog ce ne sono anche altre due mi pare.
    Baci!! ♥♥♥♥♥

    Reply
  4. Che splendore Chicca!!! Non poteva non essere una tua creazione!!!! Davvero magnifico e fantasioso!!!
    Brava!!! 😉
    Come va a casa? Spero meglio…
    Un bacione!

    Reply
  5. Strepitosa come sempre Chicca!! 🙂
    e complimenti per il blog..mi capita spesso di leggerti..e lo trovo davvero interessante! se mai avrò possibilità di avere okara dall’autoproduzione, proverò la tua ricetta! 😉

    Reply
  6. Cappericchiolo che Bontàààà…. Ti andrebbe Bene Domani x le 14… mentre il Nipotino Dorme ??? Ti chiamo Domani Mattina… Baciottolo….!!!

    Reply
  7. Complimenti Chicca!!!!!!! Pure per il tuo blog, sono andata a curiosare un pochino.. credo che mi leggerò per bene il tuo post sul tofu perchè voglio riprovarci, la prima volta non è andata molto bene 🙁 🙁

    Reply
  8. Wow! idea da copiare. Complimenti per il tuo blog, sono venuta a sbirciare… è bellissimo.

    Reply
  9. ebbrava chicca! ieri ho fatto il latte per la prima volta e ho tonnellate di okara, cercavo proprio una ricetta così! 😉

    Reply
  10. fantastica Chicca veramente! 😀

    Reply
  11. che buono!!!! 🙂 🙂

    Reply
  12. Ho una tazza di okara in frigo, che langue… 😀

    Reply
  13. U-A-U! Io il polpettone non l’ho mai mangiato neanche da onnivora, ma è da un po’ che voglio provare a farne uno… siccome la prossima frontiera del do it yourself per me sarà fare il latte di soya/tofu sarà proprio così che userò l’okara! Sei proprio una superChicca!

    Reply
  14. chicca hai creato una vera delizia….sei strepitosa!!!

    Reply
  15. WOW favoloso!!! …adesso non vedo l’ora di avere dell’okara!!! 😀

    Reply
  16. è davvero splendido! con le tue idee avere per casa dell’okara non è certo un problema!

    Reply
  17. Ma che meraviglia Chicca, la prossima volta che faccio il
    latte farò questa ricetta con l’okara che rimane. Grazie della
    idea. Buonissima. Baci.

    Reply
  18. Questo tortino spacca! Ogni nuova ricetta per smaltire l’okara è la benvenuta 😀
    Ho visitato il blog: wow! 🙂
    Spero stiate tutti bene, un bacione.

    Reply
  19. …ma quanto godo nel vedere le tue ricette *_____*

    Un bacione carissima Chicca 😛

    Reply
  20. Grazie ragazzi, grazie davvero di cuore, mi fa piacere vedere che il mio tortino mi piaccia e grazie anche le visite nel mio blog 🙂
    Un grande abbraccio a tutti…vi voglio bene 🙂

    Reply
  21. ….E CHE STAMPO!!!
    Chicca non ne sbagli una di ricette, sei fantastica!!
    Come procedono legamenti e affini??…anche i meno affini?
    Come vedi il tempo è più che tiranno a casa di tutti, chi per un motivo e chi per un altro, e alla fine si finisce per trascurare le cose a cui teniamo di più. Mannaggia, non riesco nemmeno a lasciare più di un commento al giorno quando mi va bene e il non poter cucinare o postare mi minca tanto!
    Spero davvero di riuscire ad essere con voi a camaiore….almeno per un abbraccio!
    Saluta papi e Teo….gli mando un sorriso solare.

    Reply
  22. Gnamm gnamm, favoloso questo tortino Chicca…
    Ma come sta il papi ? E tu ???
    Un baciottolo.

    Reply
  23. @Cara Mò, fortunatamente legamenti e affini sembra che vadano meglio! Io sono solo molto stanca, dormo veramente poco ultimamente e questo poi mi pesa tutto 🙁
    @Ele grazie!
    @Marigrazia grazie 😉

    Reply
  24. Bellissima ricetta e complimenti!

    Reply
  25. Che stupenda ricetta, invitante ma anche di effetto scenografico! 😉 Ho proprio dell’okara che non riesco a smaltireeeeeeeee!!!!! Pippiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, aiutami!!!

    Reply
  26. Cara Titti, ultimamente ne ho sempre in abbondanza anch’io e devo per forza inventarmi qualcosa altrimenti finisce nel compost 😛

    Reply
  27. Che bella ricetta Chicca! Anche in Giappone ci sono diverse ricette per riutilizzare l’okara! Pensa che nel negozio Jap dove vado io persino la vendono!!! 2 euro mezzo chilo!!! 🙂

    Reply
  28. Grazie BArbara, cerca di proporre qualcosa di giapo allora sul riutilizzo dell’okara 😛 2 ero per un kg sono niente! Un abbraccio

    Reply
  29. che bel riuso dell’okara! ho appena fatto i miei primi 2 litri di latte di soia e devo decidere coma utilizzare l’okara. quale tra le tue tante ricette mi consigli di provare! questa? il peso dell’okara è giusto questo ma non ho il wustel…dovrebbe riuscire a conquistare marito e figlia, che dici?

    Reply
  30. Ciao Cucino, io come prima preparazione ti consiglerei dei begli amburgher 😉 semplici e gustosi li puoi miscelare anche con altre verdure trovi diverse versioni mie e di altri qua sul blog…fammi sapere 😉

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti