Montebianco “Cotopaxi”

Ecco una slurposissima ricetta tutta di stagione…ed un altro piccolo reportage.
Ho voluto dedicare questo dolce al vulcano andino “conquistato” il primo giorno del nostro viaggio in Sud America: si tratta del “Cotopaxi”, il secondo vulcano più alto dell’Ecuador (5.872 mt. – noi siamo arrivati fino a quota 4300…e come primo giorno devo dire che è stato più che sufficiente!), ed il terzo del mondo ancora in attività!!!!

Ingredienti:
1 kg di castagne
2 foglie di alloro
un pizzico di sale
1 lt. di latte di soya (o altro cereale)
120 gr. di zucchero di canna
1 bustina di vanillina
10 gr. di cacao in polvere amaro
1 bicchierino di rum
1 confezione di soyatoo (panna di soya dolce da montare)
2 cucchiai di zucchero a velo

Procedimento:
Incidere in alto sul ciuffetto e lessare le castagne in acqua con un pizzico di sale e le foglie di alloro. Lessarle fino a che non si riescono a sbucciare bene, non importa che siano cotte bene perchè, una volta sbucciate si devono mettere a bollire per circa 40/45 minuti con il latte, lo zucchero e la vanillina. A questo punto si passano nel passaverdura con tutto il liquido rimasto e se la pasta ottenuta è granulosa passarla anche al minipimer (io l’ho fatto). Aggiungere il cacao e il bicchierino di rum, mescolare bene o dare un altro giro di minipimer e mettere a riposare per 1/2 giornata almeno nel frigorifero (io l’ho lasciata un giorno intero) a compattarsi bene.
Montare la panna con lo zucchero a velo per due minuti con le fruste alla massima velocità.
Prendere la purea dal frigorifero e con uno schiacciapatate (se ha i buchi fini è meglio) comporre direttamente su un piatto di portata un monte con tutti gli spaghettini, così ricoprirlo con la panna montata e se si vuole si può decorare con dei marron glaces (che io non avevo….ma meglio così, o la mia linea se ne va a quel paese). Si taglia a fette come una torta e, se ne avanza, si può anche porzionarlo in comode vaschette e congelarlo.
D’effetto e veramente godurioso!!!!!!!

Il punto:
Come promesso, ecco il secondo reportage sul nostro viaggio in Sudamerica: vi presento il ghiacciao “Perito Moreno” E’ un ghiacciaio situato nel Parco nazionale Los Glaciares, nella parte sud-occidentale della provincia di Santa Cruz, in Argentina. È una delle più importanti attrazioni turistiche della Patagonia argentina.
La formazione di ghiaccio, che si estende per 250 km² e per 30 chilometri in lunghezza, è uno dei 48 ghiacciai alimentati dal Campo de Hielo Sur, facente parte del sistema andino, condiviso con il Cile. Questo ghiacciaio continentale è la terza riserva al mondo d’acqua dolce.
Il ghiacciaio, situato a 78 km dalla località turistica El Calafate, prende il proprio nome dall’esploratore Francisco Moreno, un pioniere che studiò la regione nel XIX secolo.La particolarità del Perito Moreno è che è un ghiacciaio in movimento. Il fronte del Perito Moreno è formato da una lingua anteriore lunga circa 5 km che si staglia per oltre 60 m sul lago Argentino. Il movimento è dovuto all’esistenza alla base del ghiacciaio di una sorta di cuscino d’acqua che lo tiene staccato dalla roccia. A causa di tale movimento si registra un avanzamento del ghiaccio di circa 2 metri all’anno. Quando poi il fronte del Ghiacciaio raggiunge l’altra sponda del lago Argentino forma una diga naturale che separa le due metà del lago.
A causa di questo sbarramento il livello d’acqua della parte del lago chiamata Brazo Rico risale di oltre 30 metri rispetto al consueto livello del lago. Un’enorme pressione prodotta da questa massa d’acqua finisce per fare pressione ed erodere il fronte del ghiacciaio: il muro di ghiaccio si scioglie nei suoi frammenti più deboli attraverso i quali filtra l’acqua, fino a far crollare enormi blocchi con uno strepito imponente dando luogo ad un meraviglioso spettacolo, che si può osservare dalle passerelle che sono state costruite….io sono stata a contemplare per qualche ora e numerosi blocchi qualcuno anche molto grosso si sono staccati proprio davanti ai miei occhi…. è una cosa davvero emozionante. Il ghiacciaio parla in continuazione: acqua che scorre, crepe e blocchi che si staccano al suo interno ti danno proprio la netta sensazione che sia vivo, lì davanti a te.
Particolare attrazione turistica è rappresentata ad un’altra caratteristica tipica del Perito Moreno: il “ponte di ghiaccio”.
L’erosione sulla diga di ghiaccio da parte dell’acqua del lago Argentino crea un ponte di ghiaccio tra il fronte del ghiacciaio in avanzamento e la sponda del lago stesso. Ogni 2-4 anni si assiste alla rottura del ponte causata della pressione dei ghiacci in avanzamento.
Il fronte del Perito Moreno avanza ad una velocità di circa 700 metri all’anno, sebbene perda massa ad un ritmo praticamente analogo, il che significa che, se si escludono piccole variazioni, il fronte non è avanzato né indietreggiato negli ultimi 90 anni. Il ghiacciaio ha una profondità massima di circa 700 metri. La prima rottura documentata del ghiacciaio risale al 1917, e in quell’occasione trascinò in acqua un’antica foresta di alberi arrayán. L’ultima rottura è avvenuta nel marzo 2006. La frequenza media è una rottura ogni 4-5 anni. Il colore è incredibile: tutte le tonalità dell’azzurro e del blu. Ci sono punti, soprattutto quelli vicini all’acqua, che sono di ghiaccio trasparente blu profondo. Pazzesco!!!!
Abbiamo fatto anche un’escursione in battello, che si avvicina il più possibile, rimanendo ovviamente a distanza di sicurezza, dato che le rotture del ghiacciaio sono imprevedibili. Purtroppo non ho una foto del Perito Moreno dall’alto per due ragioni: 1) è vietato sorvolarlo 2) il giorno del nostro arrivo era nuvoloso e sopra il ghiacciaio c’era un fitta coltre di nuvole che non avrebbe comunque permesso alcuno scatto. In compenso ho le foto di un altro ghiacciao, simile al perito e da esso poco distante che sono riuscita ad immortalare, tanto per dare un’idea del “cammino” del ghiaccio verso il fiume un po’ più da vicino iceberg alla deriva Il Perito Moreno risulta essere uno dei pochi ghiacciai attualmente in avanzamento e per questo è spesso oggetto di discussioni relative al riscaldamento climatico. Nel luglio 2008, durante l’inverno australe, si sono verificate rotture rilevanti che normalmente accadono durante il periodo estivo. Alcuni esperti hanno addotto come motivazione il riscaldamento globale tuttavia rotture invernali dello stesso tipo si sono avute anche nel 1917 e nel 1951.
Un ricercatore argentino, Jorge Rabasa, effettuando dei rilevamenti nell’estate del 2007, ha rilevato che il Ghiacciaio Perito Moreno ha perso negli ultimi 2 anni ben 14 metri di spessore ai margini, sostenendo per questo che il ghiacciaio risente del surriscaldamento globale!!!!!!!
Ancora una conferma che la scelta vegan è l’unica possibile per la salvaguardia del nostro pianeta e delle sue meraviglie. Alla scoperta del mondo, alla ricerca di conferme….il viaggio continua…..al prossimo reportage!!!!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. o mamma miaaaa… mi impressioni sempre con le foto del sudamerica!!! 🙂 ma vogliamo parlare di questo dolce..da sognoo!!! 😛
    ne vorrei ora un bel pezzettone..

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  2. Meraviglia delle meraviglie questo reportage, posso solo immaginare l’emozione di vedere questi luoghi dal vivo :-)Concordo con te sulla scelta vegan 😉
    Ps: il tuo monte bianco è una cosa maialosissima 😛

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  3. Esplosione di gusto! Bellissimi posti!

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  4. Meraviglia sia il monte bianco, che mi evoca ricordi teneri di bambina quando me lo faceva la mia mamma, sia l’immensità dei ghiacci e del panorama mozzafiato. 🙂

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  5. O_O ossantissimamaremmamela!!!!!
    Devo dirti che i paesaggi sono veramente mozzafiato, ma per una volta, visto che io non amo di dolci di solito, sono veramente annichilita dalla visione del tuo dolce di castagne, cacao e rum!!! Deve essere la quint’essenza della bontà, un dolce cosi’ lo mangerei pure io!!! Ma che bravura!!Complimentissimi!!! WOWOWOWOWO!!! Lo ficco nei preferiti!!!!

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  6. Ghiacciai, vulcani, deserti….CHE MERAVILGIA CHE CI HAI REGALATO!!!! 😉
    E non per ultimo un monte ricoperto di panna veg e con il cuore di castagne…le mie preferite!!
    Una vera goduria!
    Grazie per avermi fato viaggiare!
    Mo’

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  7. il Dolce è da Fighisso.. che Volglia di Tuffarmi dentro..ehehe… !!! Che Bello quando hai scitto che il Ghiacciaio parla in continuazione… Splendidooo…!!!

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  8. ricamatricedionde 15 Novembre 2010, 00:47

    SEnza parole. 🙂

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  9. Che forte, sembrano spaghetti al pomodoro con sopra la panna! =DDD
    Le castagne non mi vanno tanto a genio, ho un brutto ricordo di castagne bollite di quando ero piccolo. :O Però son convinto che proverei questa golosità senza dubbio! Qui non riesco ancora a trovare la panna montabile, accidenti!
    Le foto del tuo viaggio son meravigliose. Chissà che emozione trovarsi di fianco a simili giganti ghiacciati! Hanno un colore bellissimo ed è un peccato che stiamo perdendo anche loro. :'(
    Un bacio!

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  10. Fantastico il montebianco!!!! in linea con il reportage!!!! si rimane letteralmente senza fiato 🙂

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  11. ussignur del ciel! meraviglia delle meraviglie! i paesaggi del tuo reportage che finora preferisco! e di questo dolce che dire? lo voooooglioooooo!!!! ^__^

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  12. Io adoro il mont-blanc… è un po’ che penso di farlo, ma mi blocca l’idea di dover sbucciare tutte quelle castagne!

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  13. @ tutti: grazie ragazzi…è bellissimo leggere i vostri commenti. Spero che le foto riescano a rendere l’idea di quanto fantastici siano quei luoghi…e per qualcuno uno spunto per la programmazione delle prossime vacanze…!
    @ Cri: una volta le ho anche cotte al forno…si sbucciano molto più facilmente, ma si seccano un po’…niente di male l’unica cosa è che sicuramente le devi poi passare con al frullatore/minipimer una volta cotte, perchè non si sfarinano bene….ma il sapore è lo stesso….vedi tu 🙂

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  14. Bellissimo dolce e bellissimi foto. Complimenti. 😉

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  15. Mmmmhhh che buono, da copiare.

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  16. che foto pazzesche, chissà che viaggio: beati voi! devo dire che il dolce è assolutamente all’altezza dell’originale 😀

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  17. Ohmmmmammmammiaaaaa… Questo dolce é slurposissimo !!!

    L’altro giorno sentivo una mia collega che parlava del Perito Moreno e mi sei venuta in mente tu… 😉 Che posto favoloso !

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  18. UN ABBRACCIO DI FESTA!
    BUON NATALE

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  19. piú di 3000 metri di panna montata!!!! 🙂
    complimenti per la tua gravidanza

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