Lasagnetta di amido

Eccomi tornata dopo qualche giorno di assenza dagli schermi, è un periodo zeppo di lavori per me quindi nonostante giornate intere al cospetto del computer ho pochissimo tempo per dedicarmi a VB sia come lettrice che come chef…in compenso parte del mio lavoro è proprio dedicata al nostro Blog e chi verrà a Bassano vedrà…e probabilmente non solo loro! Ma per adesso non vi svelo niente e vi lascio in suspance 😉

In compenso vi dedico il mio primo esperimento con l’amido recuperato dalla produzione domenicale del Seitan, sulle note dei meravigliosi Dub Trio che ho avuto il piacere di vedere dal vivo domenica. Un gruppo ancora molto sottovalutato che mescola rock sperimentale e suoni duri suonati con tutta la dovizia tecnica del mondo a elettronica di matrice Dub/Reggae direttamente da New York, sotto l’egida della produzione del mio adorato Mike Patton (vi mancavano i miei sproloqui musicali, eh?).

E’ una vera ricetta di recupero di prim’ordine: non solo ha come ingrediente base l’amido recuperato che ho finalmente provato a fare dopo innumerevoli sprechi d’acqua nel lavandino dopo la produzione di seitan, ma anche il ripieno nasce per salvare qualcosa. Avevo infatti della rucola in sacchetto, che generalmente non compro mai ma che avevo acquistato per una recente preparazione (e ahimè non mi è molto facile reperire quella fresca in mazzetti qua), e dimenticata nel frigo aveva un’aspetto non troppo invitante dopo qualche giorno… così ho deciso di cuocerla e abbinare le due cose in questo piattino per due, una porzione per me e una per la coinquilina pranzante a casa di turno.

Ingredienti:
amido recuperato, ottenuto seguendo la ricetta di Mirko che trovate qui, ottenuto da 1kg di farina lavorata nel seitan
3/4 di sacchetto di rucola circa
5 cubetti di spinaci surgelati
2 cucchiai pan grattato
1 spicchio d’aglio
olio evo
sale

Procedimento:
Rivediamo anzitutto in breve i passaggi del recupero dell’amido…

Lasciate sedimentare l’amido presente nell’acqua di scarto per qualche ora…

…scolando dopodichè l’acqua limpida in superficie conservando il ‘fondo’ compatto…

…che verrà infornata dopo essere spianata su una teglia per 20 minuti a 180°.

Rispetto a molte delle vostre ricette con l’amido recuperato, il mio è venuto molto più fine, a causa della larghezza della teglia e della quantità che sono riuscita a recuperare: così mi è venuta l’idea delle lasagnette. Ecco com’era il mio amido sfornato e tagliato in 4 parti:

Essendo venuto un pò croccantello dal riscaldamento in forno, ho pensato di metterlo in acqua per ammorbidirlo un pò, e già che c’ero anche per dargli più sapore. Così, prima ho cotto spinaci e rucola con un cucchiaio di evo e uno spicchio d’aglio in padella, e poi, dopo averli trasferiti in una terrina, ho lasciato l’aglio nella padella, aggiunto un bicchiere d’acqua circa, un pizzico di sale e vi ho adagiato dentro l’amido due fette alla volta, per circa 2 min ciascuna:

Così facendo è risultato più morbido e saporito. L’ho lasciato quindi ad asciugare un paio di minuti e composto la lasagnetta, alternando strati di verdure (addensate mescolandole col pangrattato) a strati di amido.

A livello di gusto era ottima. Certo, l’amido tende ad essere un pò gommoso e forse non adattissimo ad una lasagnetta ma più utile per gnocchetti e piccoli formati di pasta, ma nessuno si è lamentato. Questa ricetta è stata di fortuna, ma mentre la mangiavamo pensavamo a quanto sarebbe stata più buona aggiungendo un pò di besciamella light o di formaggio veg.

In ogni caso, bellissimo vedere come in cucina, con un pizzico di fantasia, non si butti via veramente nulla. Oltrettutto questa ricetta è gluten free!

E detto questo me ne torno ad un’altra giornata intensa di lavori, ancora con i Dub Trio per cominciare bene la giornata. Se per sbaglio e per errore qualcuno volesse leggere la mia recensione del concerto, vi lascio qui il link della webzine dove l’ho pubblicata.

Buona mattinata a tuttissimi!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Hai inventiva a pacchi, a iosa, ecc.
    La tua recensione l’avevo già letta, ma ‘sto Dub Trio dove si potrebbe ascoltare?

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  2. hanno un pratico myspace

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  3. e questa notizia mi era sfuggita!

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  4. Geniale Gnubbyyy…!!!!!!!sono curiosa di vedere il tuo lavoro a Bassano 🙂

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  5. Ecco questa dell’amido mi era nuova!!! Però forse anche gli gnocchetti sono con l amido mi sa che nn vengono… forse si potrebbe sostituire alla fecola ..insieme alle patate….

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  6. vengono, vengono, già sperimentati fatti da titti. venire viene tutto, solo la consistenza è un pò gommosetta, per quello dico che spezzettato in pezzi più piccoli è meglio.forse si può usare con le patate ma prima della cottura, dopo è decisamente troppo legato per inserirlo in un composto!

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  7. tu dici senza il passaggio in forno? cioè cosi com’è dopo la produzione del seitan e filtrato? però a me sembra un pò troppo liquido per metterlo in un composto di patate che già è morbido di suo…

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  8. Gnubby, questa è geniale!!! Il mio amido è un po’ troppo spesso perchè uso una teglia di dimensioni inferiori ma l’amido del prossimo seitan sarà una lasagnetta come la tua!
    Hai ricevuto la mia eMail di ieri sera?
    Ascolterò i Dub Trio!
    Baci

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  9. @ giuseppe: non so, era una considerazione. ma cotto ha la consistenza di un copertone, non so fino a che punto sia emulsionabile con qualcosa…

    @ titti: no, niente mail! 🙁 in ogni caso mi sono segnata la cena sull’agenda 😀 aspetto rivisitazioni della lasagna, però munisci i commensali di coltelli affilati perchè è gommolosissima

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  10. Sì sì, lo so che è gommosissima! Infatti sudo setrte camicie a tagliarla per formare i quadratini di gnocchi!!
    Comunque, riprovo a inviarti l’eMail ma, nel caso non la ricevessi (come mai? ah, la tecnologia!! 🙁 ) la data è quella e l’orario le 20 – Per l’indirizzo (che c’era sulla mail) provvedo di nuovo.
    Baci

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  11. fantastica come sempre!

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  12. titti ma sul forum c e la ricetta degli gnocchi con quest’amido? ci voglio provare dopo che torno da milano

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  13. Sì sì Giuseppe, usa la funzione search e digita “Amido recuperato”. Se non è chiaro qualcosa non esitare a chiedere.

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  14. Sono felice di aver dato a tutti l’idea dell’amido reciperato. strano ma da provare! trust me!

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  15. io comunque penso di avere capito che consistenza abbia..ovviamente non si può scrivere ma second me qualcosa di simile!

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  16. copertone giuseppe, si chiama copertone.

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  17. Sì, copertone è la consistenza che si avvicina molto.

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  18. ahah si si quello!!! una volta lo assaggiai a maranello!!! era buono fatto al forno con le patate e la cipolla!!! certo un po tetro… poi per me che ho l apparecchio ai denti non è proprio di faceile masticazione!

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  19. Molto creativa! Ammetto che la consistenza “copertone” mi raffredda un po’, ma ammiro l’inventiva.
    Vorrei però suggerirti di cambiare categoria: la celiachia si presenta a diversi livelli e i più seri hanno una reattività tale che non possono nemmeno usare stoviglie di acciaio (ovviamente lavate!) in cui sia stato cucinato del glutine, quindi dubito che possano considerare questo amido sicuro. Loro lo sanno di certo, il problema nasce se qualche non-celiaco che si metta a cucinare per loro sceglie questa strada, non sapendolo. Scusa lo sproloquio, ma mia sorella è celiaca e mi sono fatta un po’ d’esperienza:D

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  20. Dimenticavo: da qualche parte ho letto un altro modo di recuperare l’amido. Si lascia decantare, si tolgie l’acqua e si lascia essicare, dopodiché si spezzetta e si conserva in un barattolo. Si usa per addensare sughi e salsette in cottura.

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  21. Grazie Licia di entrambi i consigli. Magari posso cambiare la categoria in ‘non sprecare gli avanzi’, tanto direi che la ricetta calza a pennello 😀
    Sapevo anch’io di quel recupero dell’amido che mi dici, magari la prossima volta opterò per quello.

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  22. Cavoli complimenti!!!!!!!! Hai avuto un’ottima idea per come utilizzare l’amido!!!!!!!! 😉 Non vedo l’ora di rivederti a Bassano e sopratutto il tempo che hai dedicato per Bassano 😛

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  23. Ciao vulcano 😛 E’ da un secolo che non faccio seitan, mi son lasciata prendere la mano dall’acquisto del muscolo quindi con parsimonia finirò quello, ma quando rifarò il mio seitan (che preferisco al muscolo) questa tua preparazione è da provare come sono da provare gli gnocchi che aveva fatto Titti al picnik 🙂

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  24. Ps: che tortura sapere di Bassano e non poter venire 😥 🙁

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  25. Che peccato, ho proprio fatto questa mattina il seitan, che spero riuscirò a postare al più presto e mi sono proprio dimenticata di recuperare l’amido. Che testa!!!

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  26. sei troppo avanti! Un genio!

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  27. ma geniale!!! lo devo provare: certo che però se mi dite che ha la consistenza di un copertone… 🙁

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  28. guardando le foto mi vengono in mente i “gnocchi cinesi” che credo siano la stessa cosa ma che cucinati bene sono una bontà.
    Qualcuno ha provato entrambi e sa darmi un opinione sul paragone tra i due?

    grazie 😉

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  29. Ma che idea meravigliosa! >_<
    Tocca e ritocca proprio cimentarmi nuovamente nella produzione di seitan! =D
    Smack!

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  30. Idea geniale!!! bellissima e saporita 🙂

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  31. Dai! Quella del copertone era per dire che è un pò gommoso…ma al contempo ha un buon sapore, s’impregna bene negli aromi ed è molto digeribile.
    LaMiss, i favoloserrimi gnocchi cinesi che mi citi, di cui peraltro sono assai ghiotta, sono di riso, non so se di amido o riso puro ma sono di riso. Credo siano fatti con lo stesso procedimento della pasta di riso in generale, solo che ovviamente avendo un altro spessore cambiano anche nella consistenza. Comunque è vero, questo glutine li ricorda molto!
    Grazie finalmente di aver trovato un termine di paragone più rassicurante del copertone 😀

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  32. hai ragione!!! sono di riso!!!!
    credo che quelli cinisi siano composti da farina di riso e acqua… ma l’impatto estetico e la consistenza di questi gnocchi di amido me lo hanno ricordato in pieno 🙂
    sono felice di aver sostituito il termine di paragone perchè a leggere questo post mi era venuta una fame incredibile! hihihi

    Bacioni

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  33. E’ da fare assolutamente…ho proprio bisogno di seitan!
    @Licia io ho provato ad essiccarlo all’aria, ma mi si è ammuffito, forse lo strato era troppo doppio ed era freddo (l’inverno scorso) 🙁 Bisogna riprovarci 🙂

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