Risotto alla pescatora salvapesci

Per festeggiare la settimana mondiale vegetariana appena conclusa un altro recupero di mare vegan!

Ingredienti (x 2 persone):
Riso integrale (200 g)
“Fumetto” vegan (v. Linguine allo scoglio libero)
Qualche funghetto piccolo (pleurotos – oppure altro tipo di funghi con gambetto bello sodo)
Una bella manciata di pistacchi con guscio
Quattro-cinque noci brasiliane
Una decina di anacardi
Un pugnetto misto di alghe: nori-spirulina-arame-kombu
1 scalogno
Un pizzico di curcuma
Prezzemolo
Alloro
Finocchietto selvatico
2 cucchiai di farina integrale
Sale q.b.
Limone

Procedimento:
Se usate il riso raffinato potete procedere come al solito. Ma siccome non rinuncio al riso integrale, ho adottato fra i tanti metodi quello che mi soddisfa di più. Ho provato a procedere nel modo tradizionale anche con il riso integrale, si può fare, ma di solito resta sempre un po’ duretto (anche se alla fine si cuoce) e bisogna ricordarsi di tenerlo in ammollo un po’ di ore. Allora dopo aver provato i vari procedimenti quello che più gradisco è questo: fare un soffritto di scalogno (o cipolla) e alloro, tostare un po’ il riso ben lavato (sciacquato tre volte con acqua), aggiungere una quantità di brodo veg (o solo acqua) pari a due volte, due volte e mezzo il volume di acqua, far bollire a fiamma alta, salare con un pizzichino di sale (pochissimo, il riso integrale si sala subito), abbassare la fiamma al minimo, spruzzare un pizzico di curcuma (la ricetta originale da me seguita prevede zafferano) e cuocere con il coperchio.

In questo caso faccio bollire  circa 40-45 minuti, in pentola normale, con il brodo del seitan algoso, altrimenti si può usare il “fumetto vegan”.
Nel frattempo prendo il mix di semi (pistacchi-noci brasiliane-anacardi al posto come sapete di vongole-cozze-gamberetti, che restano felici in mare) e alghe, rimasto in “marinatura” per almeno una decina di minuti, e lo verso in una casseruolina con tre piccoli pesci-seitan e funghi tagliati in modo da suddividere capoccelle e gambetti.
Aggiungere un po’ di finocchietto selvatico e lasciare a insaporire qualche minuto a fiamma bassa, poi spegnere, versare un goccio di olio a crudo e mescolare al riso, a fine cottura di questo. (Volendo aggiungere il mix semi-alghe-funghi con tutto il suo saporito brodino il risotto è rimasto un pochino brodoso, così mi è venuto in mente di fare la mantecatura finale con due cucchiai di farina integrale).
Spolverare con prezzemolo tritato, guarnire il piatto con una fettina di limone e finocchietto selvatico e portare a tavola! (dove non resterà a lungo…)

Questo tipo di risotto, a differenza dei tradizionali, è buono anche il giorno dopo riscaldato con un goccio d’acqua!

L’idea di provare a fare un risotto alla pescatora con il metodo salvapesci (cioè senza disturbare le povere bestioline, ma accontentandoci del profumo di mare delle alghe) mi è venuta facendo il seitan al mare per la solita grigliata intelligente (qui). Stavolta ho voluto provare a bollirlo oltre che con kombu, carota, cipolla, sedano, alloro, rosmarino, zenzero, salsa di soya e dado vegetale anche con le alghe, perché volevo tentare un esperimento di pesce-seitan. Il risultato è stato molto gustoso, ma lontano da quello che avevo immaginato e che ho poi realizzato con altro metodo che vi farò vedere in separata ricetta. Dunque, fallisce un esperimento e se ne tenta un altro!

Ecco i due pescetti-seitan, per il risotto il più grande l’ho aperto in due metà e così sono diventati tre!

Questa è la versione 2010 degli spiedini intelligenti.

L’idea di usare pleurotos piccolini nel risotto alla pescatora salvapesci mi è venuta con le varie grigliate di verdura che ho sfornato al campeggio! Sgranocchiando i loro gambetti duri ho pensato: accipicchia, ma sembrano polipetti o totani! e la capocchiella morbida e viscida mi è sembrata un pesciolino! E allora mi sono detta: perché non li aggiungiamo al risotto alla pescatora veg intorno a cui da qualche giorno la mia fantasia stava lavorando?

Dopo tanti piatti di pasta al profumo di mare sono passata così al riso! Ma nei giorni precedenti ho assaggiato la veg-bottarga di Mannu! Ho aggiunto finocchietto selvatico, sostituito le wakame con arame e il pomodoro secco con filetti scottati di sanmarzano. Molto gustosa! Il resto del menu del campeggio ve lo proporrò in un prossimo post vegan-marino…

Questo piatto è anche un omaggio a una nuova legge, molto timida a dir la verità, che va nella direzione della tutela degli abitanti marini. La bella notizia l’ho letta in Promiseland:

http://www.promiseland.it/2010/06/18/cosi-si-salva-il-mare/

Purtroppo stringere un pochino le maglie delle reti a questo punto non so se sia sufficiente a scongiurare l’ecatombe marina prevista dagli oceanografi per il 2048… (per i dettagli vedi la mia ricetta Tortino mare in pace). Comunque, insieme all’iniziativa dei ristoranti in californiani di togliere dal menu i pesci a rischio estinzione (tonno, salmone, aragosta, ostriche) rappresenta un significativo segnale di inversione di tendenza.
Per una volta siamo speranzosi!

E per concludere mi è dispiaciuto molto non partecipare alla sagra di Arezzo, ma gli impegni miei e di Stefano di lavoro e di altro genere sono stati tali (e così rimarrano se non peggio anche nei prossimi mesi) che hanno richiesto due settimane di relax totale. Anche se in teoria ci siamo un po’ avvicinati al luogo della sagra, andando come al solito a Capalbio al confine tra Lazio e Toscana, eravamo molto restii a spostarci da lì. Primo: avevamo una macchina in prestito, dato che il nostro vecchio macinino ci ha lasciato a piedi (si sono rotti i freni… siamo dovuti tornare da Capracotta con un taxi, perché con Cirino al seguito e una miriade di bagagli relativi a un mese di soggiorno prendere i mezzi pubblici sarebbe stato impossibile, e inoltre dovevamo assolutamente lasciare la stanza a nuove ospiti…). La macchina prestata era buona, ma il nostro incubo dei guasti avuti di recenti ci ha resi ostici all’idea di uno spostamento fuori programma. Secondo: non siamo più abituati ai viaggi mordi e fuggi, un po’ per l’età e un po’ per una visione ecologica delle nostre abitudini di vita. Quindi avremmo dovuto pernottare, con Cirino al seguito, pagando per una notte due stanze, quella del bungalow al mare e quella di Arezzo… Quindi a malincuore abbiamo rimandato alla prossima occasione, se possibile in zona Roma (prima o poi arriverà anche qui una sagra no?).
Queste iniziative sono molto belle e utili, quella di Bassano sembra davvero interessante con tutti quei seminari ed eventi in programma… ma la distanza e gli impegni non ci consentono di partecipare neanche stavolta. Per fortuna attraverso il blog mi sembra comunque di vivere queste esperienze come se ci fossi stata, nel modo più ecologico possibile: restando a casa! E l’importante è che vadano tanti giovani!

Il digestivo musicale stavolta è brasiliano… cercavo un video della mia canzone preferita di Caetano Veloso, “Itapoa”, quartiere marino di Salvador de Bahia dove sono stata tanti anni fa, ma la versione che avevo in mente non è più disponibile… e allora ho scelto “Coisa linda”, dove compaiono tante foto di spiagge da sogno… (per un po’ infatti me le dovrò sognare…)

http://www.youtube.com/watch?v=jnwJZcfBVbQ

Sostieni anche tu la libera informazione!

Scegli per i tuoi acquisti prodotti certificati VEGANOK e invita i tuoi conoscenti a fare lo stesso.
Solo con la partecipazione di tutti potremo fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.

Per conoscere meglio VEGANOK, scarica qui il nostro rapporto di impatto Etico.
Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Ciao cara,

    Bellissima e molto buona questa ricetta.
    Esiste si la tua canzione preferita, se chiama “Itapuã” di
    Caetano Veloso. Aveva scritto sbagliato e per questo non
    l’hai trovata. OK? 😉
    Baci.

    Reply
  2. Mariagrazia, quando leggo le tue ricette sono sempre sicura che si tratti di qualcosa di amorevolmente unico!!!! Questo risotto è meraviglioso come tutte le tue creazioni culinarie!!!! Non ho parole… sei semplicemente MERAVIGLIOSA!!!! Grazie per aver salvato i pesciolini ancora una volta! 🙂

    Reply
  3. Complimenti!!!!!!!! W la festa mondiale!!!!! E che effetto sembrava pesce vero!!!!!!!!!!!!!!! 😉

    Reply
  4. Che belle le tue ricette-fiume!! Mi mancavano 🙂 Il risotto è eccellente, e pottrebbe essere un modo gustoso per farmi mangiare più alghe che proprio non mi vanno giù. Magari un po’ ala volta.
    Domandina: ma il seitan cotto con le alghe sapeva davvero di mare? Quando dici che il risultato era lontano dalle tue aspettative non so se intendi questo o altro. Comunque ho visto che qui vendono un condimento (giapponese a occhio e croce) fatto di sale marino miscelato ad alghe secche, tutto molto fine: magari per fare un seitan al sapore di mare potremmo aggiungere quello nell’impasto. MAgari è anche facile farlo da soli, credo che mischiando e tritando bene sale e alghe si ottenga qualcosa di molto vicino al sapore originale (mai assaggiato); oppure anche solo mischiando alghe polverizzate nell’impasto del seitan

    Reply
  5. @ Xuxa
    sì lo so che ci sono un paio di versioni di quella canzone di Veloso in youtube, ma sono live e non sono come quella registrata sul cd ‘Circolado’ a cui sono affezionata… Le canzoni live a me piacciono se sono veramente lì ad ascoltarle, ma per l’ascolto casalingo preferisco le cose registrate in studio.
    Credevo Itapoa si scrivesse con la o, grazie per la correzione!
    comunque ci si arriva digitando in tutti e due i modi.
    Sono contenta che il risottino ti sia piaciuto.
    😉

    @ Anto
    grazie! 😳 anche a nome dei pescetti salvati!(anche tu sei una delle mie cuoche-i mito di VB eh!)
    😉

    @ Gemma
    certo doppio evviva alla settimana veg mondiale! sono contenta che ti sia sembrato verosimigliante!
    😉

    @ Eleonora
    beh questa è una ricetta-mare… ehehehhe
    Infatti le alghe di per sé neanche a me attirerebbero molto, tanto che il sushi non mi piace per niente per esempio. Ma amalgamate ad altri sapori danno solo un contributo di gusto per niente invasivo. Dovresti provare.
    Il seitan cotto con alghe era gustoso, ma non particolarmente pescioso… Si potrebbe provare a mescolarle tritate all’impasto, sì perché no… Provaci e facci sapere, io il seitan lo faccio molto di rado.
    Per risultato lontano dalle mie aspettative mi riferisco a cosa diversa da questo risotto, e capirai quando pubblicherò la prossima ricetta in cui invece le mie aspettative sono state pienamente soddisfatte. Il risotto come tale è stato soddisfacente: a me non è mai particolarmente piaciuto in versione crudele con sapori di mare troppo decisi, e quindi questa versione con sapore di mare molto leggero (per alcuni forse inesistente) ma che evoca visualmente l’originale stando al mare me lo sono proprio goduto!
    Però le parole sono inutili: provatelo!
    😉

    Reply
  6. ottime ricette

    Reply
  7. Grandissima Mariagrazia, Safran e Zefira ringraziano e apprezzano tantissimo questo risotto veramente favoloso e così curato! Sai che speravo che ci foste alla sagra di Arezzo 🙁 Come dici tu certo si possono vivere attraverso il blog i nostri incontri ma credimi non è la stessa cosa, e sono tristissima all’idea di non esserci a Bassano, purtroppo la raccolta delle olive mi aspetta 🙂 Un abbraccio ecozoico 😉

    Reply
  8. Eccola, l’ho riconosciuta dal titolo della ricetta, è Mariagrazia !!!!!!!!!!!!!! 😉

    Che risutìn, da leccarsi i baffetti… 🙂

    Reply
  9. @ testo canzoni
    grazie, continua a farci visita!
    😉

    @ Chicca
    grazie a te Safran e Zefira! Mi spiace di averti deluso per Arezzo, e certo vedersi di persona è meglio che leggere i reportage nel blog. Ma in certi casi bisogna anche doversi accontentare. A noi sarebbe piaciuto venire, ma le circostanze hanno remato contro… pensa che anche Mimì avrebbe voluto tanto venire, e addirittura voleva scendere da un aereo proveniente da Parigi, prenderci e portarci con lei… Ma anche in quel caso la sorte ha voluto diversamente… Quindi certe volte è meglio non forzare, si vede che non era il momento.
    Sarò felicissima quando il destino ci farà incontrare!
    Raccogliere le olive è un bell’impegno fisico, come farai con le tue costolette scricchiolanti? Mi raccomando, riguardati!
    Un abbraccio ecozoico anche a te!
    😉

    @ Elettra
    Beh, ormai ci riconosciamo al volo dopo mesi di blog!
    Sono contenta che il risutin ti piaccia!
    ora vengo a leccarmi i baffetti anche nelle tue squisitezze dolci, aspettami!
    😉

    Reply
  10. Bellissimo risotto cara! Forse sono una delle poche qui sul blog a non avere ancora provato a fare le vongole felici! Riguardavo proprio ieri la tua ricetta… volevo provare ma non avevo i pistacchi 🙁
    Ma le proverò sicuramente!!!
    Anche mia mamma ha visto la foto delle tue ricettine marine ed è rimasta colpita! 🙂
    un bacio!

    Reply
  11. In questa vacanza non poteva mancare un bel risotto ma a ridere, una volta tanto, non era la “pescatora”…
    Al mare di solito si salva la gente e brava Mariagrazia che invece una volta tanto “salva(i)pesci”…
    Chicca, così sono ricomparsi Safran e Zefira! Infatti un giorno, seduto sulla spiaggia a guardare il mare al tramonto, mi era parso di vedere qualcosa di strano muoversi nell’acqua non lontano da me… Forse erano loro che venivano a salutarmi…

    Reply
  12. @ Silvia
    procurati presto i pistacchi e prova le vongole felici, ne vale davvero la pena! con o senza alghe!
    mi fa piacere che tua mamma guarda le ricette di cucina vegan insieme a te!
    un bacio anche a voi!
    😉

    @ Stefano
    ❓ 😉 😆

    Reply
  13. Mariagrazia, cos’è questa, una comunicazione non-verbale?
    Ma alla fine hai capito e hai fatto un bel riso vegano, meglio di un riso tradizionale…

    Reply
  14. Stefano sicuramente erano loro 😛 Abbi ancora un pochino di pazienza e vedrai la loro storia finita o meglio stò cercando di finirla perchè ogni volta che mi metto a scrivere vorrei aggiungere altro ma ho paura di perdermi in particolari che mi allontanano dal finale quindi stò cercando di arrivare al dunque 🙂
    Mariagrazia purtroppo il raccolto quest’anno sarà magro niente olio ma solo raccolta per salamoia, quindi aiuterò piacevolmente i mie suoceri senza affaticarmi più di tanto, anche se grazie alla botta mi è tornato un maldischiena paura 🙁
    Un abbraccio a tutti e due 🙂

    Reply
  15. Che meravigliosi piatti prepari Mariagrazia, bravissima.

    Reply
  16. @ Stefano
    :mrgreen:
    eh già…
    😆

    @ Chicca
    Eh già con le olive è così, un’annata in abbondanza e l’altra niente. Essendo così acciaccata per te quest’anno è meglio così!
    Vediamo sempre il lato positivo! Poi mi pare che il tuo oliveto è in Sicilia e quindi ti farai un bel viaggetto nella tua terra d’adozione!
    Ti mando un telemassaggio per la tua povera schiena!
    😉

    @ Tati
    grazie!
    😉

    Reply
  17. ciao Mari! si, le alghe non mi piacciono ma le mangio, cercando di infilarle un po’ dappertutto tempo fa feci un patè che non era male ma se non c’era il mio ragazzo a mangiarlo era ancora lì 🙁 dopo 3/4 cucchiaini mi stomacava…ho provato a mettere le alghe dovunque, ma è più fote di me. comunque persevero perchè fanno troppo bene, alla fine è un po’ una sfida con me stessa per trovare il modo di “assumerle”, un po’ come fossero medicine! anche a me nemmeno un tempo piacevano i sapori di mare troppo decisi, forse per questo le alghe non mi vanno giù. il seitan lo facci pochissimo pure io, tolero male il glutine, per cui ne faccio tipo uno al mese che poi congelo e sostanzialmente lo mangia il mio ragazzo quando viene quasu’. ma se provo a farne uno di mare lo pubblico e lo vedrai. l’unica cose che davvero mi piacque furono una specie di versione dei bastoncini con il seitan, mi pare li chiamai seitancini, quelli erano con l’alga nori che in effetti mi piace (il sushi vegan lo mangio molto molto volentieri!).
    un abbraccione

    Reply
  18. @ Eleonora
    ho trovato i tuoi seitancini! era uno dei piatti crudeli che mia madre ci propinava di più da piccoli, e alla fine non l’ho più potuto sopportare! Ora dopo tanti anni magari potrei riprovarli in versione veg, e sarebbero un dolce ricordo.
    Hai ragione, le alghe non sono troppo invitanti se mangiate da sole, ma sono piene di buoni nutrienti e miscelate ad altri sapori diventano gradevoli. Io ho trovato il modo di giocarci con questi pseudopiatti di pesce, che spero possano prima o poi soppiantare definitivamente le versioni crudeli.
    Aspetto allora anche qualche altra tua versione di seitan marino!
    Nel frattempo prova le vongole felici con i pistacchi o il tonno fujuto e troverai modi semplici e gustosi di mandare giù queste benedette alghe!
    E dopo questa pubblicherò un altro stupefacente recupero di mare! Stay tuned! (scusami ma il mio pochissimo tempo lo sto dedicando al VB italiano – non so quando potrò affacciarmi di nuovo nel Britishvegwiz! Vedremo…)
    😉

    Reply
  19. Che bella, me la stavo perdendo, fortuna che uno sguardo veloce a cosa si pubblica quando non accedo, lo do sempre. 🙂

    Reply
  20. @ Elena
    E ci credo, ormai le ricette scorrono a velocità da brivido!
    Comunque pazienza, anche se si perde qualcosa non è niente di drammatico. E poi ci sono i riepiloghi nei ricettari di ogni vegchef.
    D’altra parte i commenti tardivi ci aiutano in questo senso e ripropongono le ricette già passate che ci erano sfuggite!
    Per cui grazie di essere passata, o prima o dopo non fa differenza! (Ti confesso che a me piace molto leggere il giornale anche quando è vecchio di mesi o di anni, ci si ritrova sempre qualcosa di interessante!)
    😉

    Reply
  21. lo so a star dietro a tutte le ricette diventa impossibile, io quando ho un attimo di respiro do una scorsa veloce, ma spesso se mi serve qualche idea vado con la ricerca, e poi parto dalle ricette più vecchie, in questo modo ho scoperto pietanze molto interessanti 🙂

    Reply
  22. Quando Giuliano vede le tue ricette dai pesci felici sviene ogni volta!!! 🙂
    Dopo le linguine pure il riso?….non ce la potrò mai fare ti tocca di invitarci a cena! 🙂
    Strepitoso il tuo risotto!!
    Grazie
    Mo’

    Reply
  23. @ Elena
    sì hai ragione, sia per il fatto che stare dietro a tutte le ricette ormai è umanamente impossibile, e sia per la tua osservazione che con il motore di ricerca si fanno molte scoperte e recuperi! Però ogni tanto trovo delle difficoltà, perché escono troppi risultati! A volte riesco meglio a trovare dei piatti veganblog passando per google!
    Ma insomma, si fa quel che si può!
    😉

    @ Mo
    Eh dai addirittura! Se capitate da queste parti volentieri! Non so però che cosa passa la casa se arrivate all’improvviso: non sono sempre in vena cucinereccia come appare dalle mie ricette!
    Datemi un bel preavviso!
    😉

    Reply
  24. A noi sono piaciuti soprattutto perchè erano veloci da fare, certo è una base di partenza, è molto molto migliorabile quello che contava era l’idea. Mia mamma a volte li faceva, ma devo dire che erano catalogati come “cibo di emergenza” perchè fondamentalmente considerati, come si dice da noi “troiai”, cioè schifezzerie! purtoppo come capita sempre con cose di questo tipo, dentro ci poteva essere di tutto, nonostante il sorrisone del capitano :-(. chiaramente il sapore non è lo stesso e nemmeno la texture ma si difendono bene 🙂
    le alghe sto piano piano riuscendo ad introdurle nella dieta, con patè vari, sushi e soprattutto nelle minestre di legumi, lì stranamente le sento poco.
    i tuoi piatti sono bellissimi, li ho sempre ammirati e considerati opere d’arte! io non credo che avrò mai tanta pazienza anche perchè sono spesso da sola e non ho voglia di ammattire ai fornelli…o anche se quassù c’è ascanio preferiamo uscire e fare altro piuttosto che chiuderci in casa a cucinare. però ti ammiro moltissimo perchè sono piatti, mi rendo conto, che presuppongono non solo un lavoro manuale sul momento, ma anche un lavoro mentale di “inventare” certe cose…vedevo oggi, per caso, gli spaghetti allo scoglio, con le mandorle nere al posto delle cozze! era bellissimo, un vero trompe l’oeil culinario 🙂
    Il mio seitan marino adesso vediamo…non lo faccio spesso il seitan, dovrei evitare il glutine più che posso, magari con il muscolo di grano (il nome mi fa impressionissima!), almeno la % di glutine è molto inferiore. E’ che tendenzialmente facendone poco preferisco farne uno e farlo “neutro” e insapororlo dopo. Però ora mi hai messo la pulce nell’orecchio…
    Non vedo l’ora di vedere il tuo stupefacente recupero di mare 🙂
    Non ti preoccupare per VeganWiz, deve essere un piacere 🙂

    Reply
  25. @ Eleonora
    In cucina c’è bisogno sia di piatti semplici e veloci ma anche di quelli che danno un po’ più soddisfazione all’occhio e al gusto. Insomma la vecchia cucina di tutti i giorni e quella della domenica! L’importante è non appiattirsi su un versante o sull’altro!
    Come dicevo a Mo non è che sto sempre a spignattare come può apparire dal mio ricettario: se noti pubblico al massimo due-tre ricette al mese (se possibile), quelle a mio avviso non solo più riuscite ma che hanno qualche messaggio o novità da comunicare. Per il resto mi sazio con le tante buone proposte di tutti gli altri bravissimi colleghi di blog!
    Ti ringrazio: sì è vero comunque che la cucina per me è più un esercizio di fantasia che di arte culinaria… quello delle mandorle travestite da cozze è stato un puro divertimento (che però mi ha impegnato un paio di giorni!!!).
    Fai bene a limitare il consumo di glutine, anch’io il seitan lo faccio in occasioni speciali, praticamente le ricette che ho pubblicato in VB!!!
    Ho appena visitato il tuo muscolo di grano, il cui nome fa impressione anche a me. Sì ci sarà meno glutine ma è appesantito dal contenuto leguminoso… io con le proteine cerco sempre di andarci leggera! Comunque se mi capita lo proverò, le eccezioni sono sempre pronta a farle!
    Il nuovo recupero di mare arriva con calma… mi piace (ma soprattutto devo, per carenza cronica di tempo) pubblicare una ricetta e digerirla per bene…
    Quando sarà il momento adatto farò una capatina sul versante inglese! e certamente quando sarà lo farò per piacere!
    un abbraccio ovale
    😉

    Reply
  26. Che meraviglia di piattini!!! Mariagrazia sei una forza della natura!!! 🙂

    Reply
  27. Cara Mary,

    anche questo risotto salvapesciolini mi sembra proprio gustoso.. Vedrò di provarlo nei prossimi giorni per uno dei miei pranzetti!! Mi sembra davvero molto gustoso, nutriente e poi amico dei pesciolini…Meglio di così non ce n’è di sicuro!!! 🙂
    Il pesce seitan non so che sapore possa avere, ma anche quello si potrebbe provare perchè no!?
    La grigliata intelligente versione 2010 è altrettanto fresca e gustosa… I funghi, seppia-totano, sono stuzzicanti e decisamente croccanti 🙂 Ottima idea poi quella di aggiungerli al risotto alla pescatora salvapesci 😀
    E che dire degli spaghetti alla bottarga Veg di Mannu.. Pure quella è un’altra delle ricette che ho visto e che vorrei provare!! 😀

    Per quanto riguarda la notizia sul mare e salvaguardia di alcune specie, come hai detto anche tu, nonostante non sia tanto è già qualcosa affinchè ci sia più consapevolezza e voglia di salvaguardare un mondo così straordinario quale quello marino!!! Non posso pensare alla cattiveria umana e quella dei pescatori.. Perchè mi viene il magone in gola.. Anche i pesci sono creature che meritano di vivere nel miglior modo possibile nel loro habitat e nessuno dovrebbe e HA IL DIRITTO di distruggere il loro mondo e loro stessi!!
    Speriamo solo che le leggi gli vengono in soccorso e riconoscano dei “diritti” anche per loro… Come appunto quella accennata da promisland!! 🙂

    Che altro dire, a Bassano, nonostante sia tutto interessante, la vedo difficile anche per me.. Non credo ci sarò, sai anche quanti problemi abbiamo ora con Romeo e domani non partiamo nemmeno più per Parigi, ormai il viaggio è saltato!!.

    La foto di te e Stefano al mare è meravigliosa…. Rappresentate i due paladini dei nostri amici animali , soprattutto marini .. Complimenti ancora per tutto quello che fate e che condividi con noi anche attraverso le tue ricette oltre che culinarie anche riflessive e sempre di grande interesse!!

    Ti voglio bene

    Un abbraccio marino ( vista la ricetta )

    Mimì

    Reply
  28. @ Titti
    dici?
    😉

    @ Mimì
    Sono felice che tu sia passata di qua nonostante il tuo momento impegnativo… Spero che Romeo finalmente si sia rassegnato ad essere curato!
    Il pesce-seitan sa semplicemente di seitan, niente di rivoluzionario!
    Sì, devo dire che quello che mi ha dato l’idea di fare un risotto di questo tipo è stato proprio un gambetto duro duro di uno dei piccoli pleurotos che ho grigliato…
    Insieme al mondo dei pesci stiamo purtroppo distruggendo l’habitat umano… ma a questo punto il pianeta andrà avanti anche senza la nostra specie… Se non ci vogliamo bene al punto da tagliare il ramo su cui stiamo seduti… che si può fare? (stasera sono un po’ pessimista).
    Vedrai che dopo Bassano ci saranno altre occasioni di vegincontro, prima o poi avremo anche noi il piacere di incontrare i nostri splendidi colleghi!
    Peccato per il viaggio a Parigi, ma Romeo in questo momento vale molto di più!
    Come puoi immaginare il termine ‘paladini’ non mi entusiasma molto… mi ricorda troppo i cosiddetti eroi degli eserciti medievali…
    E certo pubblicare queste ricette pensando a tutte le povere creature in difficoltà a rischio di finire nei nostri piatti insaziabili è proprio il minimo che si possa fare… Ma dobbiamo anche saper accettare i nostri limiti.
    Un abbraccio ovale-marino anche a te, con tanto tanto affetto
    😉

    Reply
  29. Ciao Mariagrazia, sono Mannu( nn loggata).Beh in questi ultimi giorni sono un pò di corsa, ma avevo letto questa prodigiosa ricetta, magnifica! Sono ONORATA, che tu Mariagrazia,conosciuta meglio con lo pseudonimo di “Mamma delle vongole felici” abbia deciso di provare la pasta alla veg-bottrga! Mi ha fatto tanto piacere. il risotto alla pescatora salva pesci lo proverò di certo, mi ispir assai l’ide dei pleurotus che adoro. Gli spiedini parlano da soli e che aggiungere… nn vedo l’ora di leggere altre ricettine delle vacanze! Un caro abbraccio Manu

    Reply
  30. è meraviglioso!!! *_____*

    Reply
  31. @ Mannu
    anch’io sono onorata che tu voglia assaggiare il risotto salvapesci! abbi pazienza e arriverà anche altro…
    un abbraccio anche a te!
    😉

    @ Nicole
    grazie, mi fa molto piacere l’apprezzamento di un’esperta di cucina come te!
    😉

    Reply
  32. ( Anch’io ieri ero abbastanza pessimista… Ma oggi sono abbastanza serena.. Dirai Lunatica?? Un pò tanto 😆 )
    Credo che Romeo si sia rassegnato alla cura, ieri anche ha rimangiato la pappa specifica con le medicine e sembra stare un poco meglio, ieri non l’abbiamo portato dal veterinario perchè non c’era, oggi richiamiamo e sentiamo che dice.
    Per quanto riguarda il pesce seitan, forse bisogna lasciarlo marinare un pò di tempo in un brodo, o qualcosa del genere, di alghe e metterne qualche pezzetto polverizzato anche al suo interno, forse il sapore cambierebbe.. ( devo provare anch’io e ti farò sapere ) 🙂
    Noi “esseri umani” ci accomodiamo troppo spesso sul nostro bel ramo d’alloro.. E lì ce ne stiamo fregandocene di quello che ci circonda, in fin dei conti non facciamo mai nulla per migliorare determinate situazioni.. Aspettiamo sempre che siano i diretti interessati a preoccuparsi di certe faccende, senza pensare che i diritti interessati quì siamo tutti e non solo determinate persone…
    Stiamo distruggendo ogni habitat incluso il nostro.. Amiamo il mare, ma poi lo inquiniamo e mangiamo il suo popolo, amiamo la montagna ma non ci preoccupiamo di salvaguardare gli animali che lo popolano.. Visto che ci piace tanto cacciare e uccidere delle povere creature che hanno la sfortuna di essere uccelli, cervi, cinghiali etc..
    Se questo si può chiamare amore….!!??
    ( ovviamente parlo in generale, ovvio che noi non siamo inclusi visto che abbiamo capito quanto sia importante volgere i nostri interessi alimentari e sociali in altre direzioni! )

    Sono certa che ci saranno altre occasioni per incontrare gli amati colleghi che ci deliziano in questi giorni con squisitezze e prelibatezze di prim’ordine.

    Riguardo il viaggio, ci saranno altre occasioni.. Romeo ha la priorità assoluta!! Vogliamo solo il suo bene! 😛

    So che non ami molto i termini “guerrieri”, ma il termine che ho utilizzato, come sai, non era inteso per alludere alla guerra o agli eroi di quel genere… 🙂 Ma solo perchè vi vedo come due persone davvero impegnate, vere e sincere nelle “battaglie” ( anche questo termine non ti piace ) che sostenete.

    Io non sento il bisogno di alimentarmi di sofferenza e morte… Quindi non lo sento come un limite, ma solo come la scelta più naturale che potessi compiere.. Non ho bisogno del sangue di altre creature per deliziarmi, mi basta quello che madre natura ci mette ogni giorno a disposizione per appagare la mia fame e farmi gioire del buon cibo!! 🙂

    Abbraccio super marino
    Mimì

    Reply
  33. e io lo rifaccio! tiè! m’ha convinta! lunedì torno a Roma e compro le noci brasiliane. ciao

    Reply
  34. – Mariagrazia, ho incontrato la “pescatora”, si stava chiedendo che fine avevano fatto i suoi pesci…
    – Chicca, non aver paura di perderti nei particolari, magari ne trovi qualcuno di intrigante… Il finale arriverà al momento giusto, lascia che Safran e Zefira vivano pienamente la loro storia (che si svolge grazie alla tua creazione), una volta messa la parola “fine” magari si annoieranno (prima di andare ad allietare i lettori…).
    – Mimì, grazie per l’apprezzamento della foto che avevo fatto solo per il bel momento da ricordare, ma il significato profondo che tu gli hai dato mi piace tanto.
    Nel bellissimo film di Carpenter “Starman”, l’extraterrestre all’autogrill sull’autostrada vede una macchina da cui scendono dei cacciatori e poi sul tetto vede legato un cervo morto… Allora si indigna, va dal cervo, lo slega e con i suoi poteri gli ridà la vita e il cervo scappa nel bosco…
    Sarebbe bello andare al mercato, prendere i pesci e riportarli vivi nel mare…

    Reply
  35. questo piatto me l’ero perso! ma quante buone preparazioni! Brava come sempre!

    Reply
  36. @ Mimì
    Ti capisco bene, anch’io sono emotivamente molto reattiva… E’ normale quando non si soffoca la propria sensibilità come questa società ci spinge invece a fare.
    Sono arcifelice per Romeo, spero che presto tutta questa faticosa esperienza sia alle vostre spalle. Quando stanno male i nostri animali è peggio che stare male noi in prima persona…
    Il pesce-seitan lo avevo “marinato” per un paio di giorni nel brodo di alghe in cui avevo cotto lo stesso seitan… ma non fa nulla, era solo un esperimento scherzoso! Mi sono consolata con un altro recupero che pubblicherò più avanti! La ricerca non si ferma mai!
    Concordo con la tua divertente descrizione degli esseri umani (purtroppo).
    Tocca avere tanta pazienza! (a volte le scorte si esauriscono!)
    Ahi ahi dopo i ‘paladini’ anche la ‘battaglia’! :mrgreen:
    Mimì ti ringrazio della tua costante simpatia, sei adorabile!
    😉

    @ Virginia
    Poi raccontami com’è stata l’esperienza! i tuoi consigli e osservazioni sono preziosi! Puoi farlo anche senza noci brasiliane, quelle stanno lì solo per l’occhio!
    😉

    @ Stefano
    Sono contenta che la pescatora non trovi più la sua refurtiva marina! e come sarebbe bello andare nei supermercati e ridonare la vita a tutte le povere creature lì sepolte…
    😉

    @ Mirko
    beh ho visto che ora sei molto impegnato, bravo stai facendo un lavoro encomiabile! spero che prima o poi vi avviciniate a Roma con queste belle iniziative! o che io riesca ad allontanarmene per raggiungervi!
    😉

    Reply
  37. menomale che c’è la nostra dea del mare a ricordare ogni tanto la dignità dei pesci 😉 sempre stupefacenti le tue ricette…sei incredibile…
    ps. anch’io non rinuncio a fare il risotto con il riso integrale..il tuo metodo sembra ottimo, proverò!

    Reply
  38. @ Claudia
    è vero, questi poveri pesci vengono talmente considerati insignificanti dagli esseri umani che li ritengono perlopiù creature fredde e insensibili, buone solo da restare appiccate a un amo o intrappolate in una rete e finire su padelle e griglie, dove finalmente acquistano un senso…
    Il mare invece è il luogo in cui è nata la vita, e dovrebbe essere per noi sacro… da entrarci in punta di piedi e non disturbare…
    mah…
    W il risotto integrale! prova il mio metodo e poi mi dici!
    😉

    Reply
  39. Grazie a te Mary, è sempre un piacere leggere le tue ricette della scoperta e i tuoi punti riflessivi!! 🙂
    Grazie di tutto

    Mimì 😛

    Reply
  40. @ Stefano: Non avevo letto Stefano.. Perdonami!!
    Mi fa piacere tu abbia apprezzato la mia visione di voi due assieme all’incantevole mare… 🙂
    A me trasmette tantissimo…
    Il film non l’ho mai visto e provvederò subito.. Sarebbe davvero meraviglioso poter ridare la vita a tutte le creature che muoiono.. Avere dei poteri solo per fare del bene alle creature più bisognose e alle quali non viene riconosciuto nessun diritto.. Nemmeno quello della VITA stessa!!! 😥
    Passerò presto nel tuo blog 😉

    Reply
  41. Ehhhhhh! Ti sei superata alla grande! Ma che buona questa ricetta! Appena torno a casa… 🙂
    I pleurotus ci piacciono un sacco e anche gli altri ingredienti…
    Intanto ti faccio i complimenti e poi torno su a leggermi per bene tutto, commenti compresi, per gustarmi questa bella pagina internet!

    Reply
  42. Mimì, sei scusatissima, il film (Starman) è una storia d’amore veramente bella, vederlo ne vale proprio la pena… Non te ne pentirai, ci sono alcune scene che ti rimarranno nel cuore per sempre… Vale anche la pena che tu passi nel mio blog ma ci sono belle e brutte notizie…
    Mariagrazia, anche alla pescatora bisognerà dare una possibilità di redimersi, se la incontro le canterò qualche canzone e cercherò di convincerla che è meglio coltivare un orto, meglio dare la vita piantando semini che dare la morte catturando pesciolini (oggi mi sento poeta…)

    Reply
  43. @ Mimì
    😉

    @ Barbara
    Se hai tempo torna pure, mi fa sempre piacere, ma leggendo tuoi commenti e interventi qui e là vedo che hai cose veg molto più importanti di cui occuparti! sono veramente contenta di tutto quello che fai!
    😉

    @ Stefano
    Immagino già cosa canterai alla pescatora…
    😉

    Reply
  44. Eccomi ancora qui… avevo lasciato direttamente aperta la pagina per essere sicura di leggerla tutta con calma… Ho letto anche i commenti, così ho ripreso il filo di alcune cose. Ho scoperto che Mimì, purtroppo per un triste motivo, non é venuta a Parigi, spero che Romeo stia meglio, non so cosa ha ma ho capito che soffre! Poverino lui e poverini loro: ci si sente così impotenti a vedere i ns bimbi pelosi soffrire che si sta male il doppio. Spero Romeo guarisca presto, anzi, che sia già guarito!

    Io sono piena di idee di articolini da scrivere per Promiseland, mi manca il tempo, ma un poco alla volta li sto “mettendo vicino”: san Internet e san Computer!

    Per il Paris Vegan Day vedo e stravedo immensi vassoi di affettato vegano autoprodotto! Come lo chiamano qui: antipasto all’italiana!!! E pizzette con mozzarella vegana e cestini di pasta frolla e crema pasticcera vegana… insomma Un Mondo da Fiaba Tutto Vegano, ricoperto di dolcezza… 😳 devono essere le tue ricette che istigano i sogni ad occhi aperti… tra pescetti salvati e storie di Chicca… 😆

    Reply
  45. Carissima Fatina delle Onde, il profumo di questa tua splendida ricetta sveglia tanti pensieri in questa domenica autunnale, che prepara tante cose per il futuro, come solo la natura sa fare…
    Una nuova umanitä, nuova perchè capace di guardare nel proprio cuore e trovare quello che in fondo è sempre stato li’, solo addormentato e in qualche modo sciupato, dovrä prendere fra le braccia i nostri fratelli animali e prendersene cura invece che vederli solo come una miniera da sfruttare fino allo sterminio assoluto. Correndo di sera tardi ho incontrato un piccolo porcospino e mi sono chiesta cosa saremmo mai noi uomini senza i nostri fratelli animali, e cosa saremmo senza i nostri genitori alberi che ci danno la vita ogni giorno con tanta frutta e tanto amore…cosa saremmo senza le nostre cugine rocce…siamo tutti diversi, ma ognuno di noi piccole creature compone un solo quadro, siamo tutti parole di un lungo discorso che la vita fa ogni giorno, è bellissimo vedere come tu sappia dare al discorso della vita tanta splendida interpretazione…adoro i tuoi piatti e se mai ci incontreremo sarö felicissima di assaggiare queste meraviglie, continuo a pensare a come sarebbe bello incontrarsi fra cuochi e potere assaggiare ogni volte le meraviglie di ognuno. Essendo i tuoi piatti pubblicati molto elaborati e stupendi, sarebbe bellissimo imparare da te a farli, cucinando insieme un pomeriggio per poi sedersi tutti insieme a pensare e festeggiare 🙂
    Spero sempre che Sauro possa realizzare davvero degli incontri-scuola in cui ogni chef diventa “maestro” per un giorno e si prepara un banchetto per tutti con le ricette di quello chef e di volta in volta ognuno insegna agli altri la propria arte…vabbè chissä…un abbraccio ovalissimo e marino Fatina dell’autunno!!!

    Reply
  46. Mariagrazia! Finalmente ho incontrato la “pescatora”, era molto triste senza i suoi pesci ma io l’ho consolata dicendole che era meglio saperli felici nel mare che arrosto o fritti e poi non erano neanche suoi, nessuna vita è di proprietà di nessuno…
    Ci ha riflettuto un pò, sembrava contrariata ma poi mi ha detto che forse avevo ragione io e allora le ho cantato la canzone che avevo scelto per lei, “La ballata dell’orto” con il tuo testo (chi vuole la trova su http://www.myspace.com/orecchioverde)… Ha ascoltato attentamente, mi ha detto che ci penserà…
    Mauschen, io sono geologo, le rocce sono mie sorelle… E’ come dici tu, è tutto lì, assopito nel nostro cuore, non c’è nulla di nuovo, basta ri-svegliarsi e ri-trovarsi in un mondo nuovo…

    Reply
  47. @ Barbara
    Sì Mimì ha il gattino malato che non ha collaborato molto a farsi curare, quindi puoi immaginare che situazione faticosa per lei! Ora pare che si sia rassegnato alla terapia e sta migliorando, quindi spero che presto avrete notizie direttamente da lei! Io per fortuna ho un filo diretto!
    Pian pianino vedrai che riuscirai a portare a termine i tuoi progetti!
    I sogni ad occhi aperti per il momento sono la nostra unica àncora di salvezza… accanto alla piccola bella realtà di questo blog, ovviamente!
    😉

    @ Cris-topetta
    Mi auguro anch’io che si stia preparando una nuova umanità… speriamo nelle nuove generazioni…
    La tua idea degli incontri-scuola con i vegchef mi pare molto carina, io nel mio piccolo ho fatto qualcosina a Capracotta quest’estate (non so se hai visto il videoclip linkato nella torta-bandiera della pace) e ho qualche sorpresina ancora in serbo di cui vi parlerò a suo tempo. Ad ogni modo se passi da queste parti mi farebbe molto piacere fare con te una live-session a quattro mani in cucina!
    Nella prossima veg-sagra ho letto che ci saranno dei laboratori, per cui il tuo sogno grazie a Sauro si sta realizzando. Per me stavolta è troppo lontana, ma prima o poi arriverà qualcosa (spero) anche da queste parti… Comunque sono già contenta di potermi ogni tanto affacciare alla splendida finestra di VB e vedere cosa stanno preparando i nostri vegchef crueltyfree!
    Ricordati che sto ancora aspettando la tua mail sulle molecole sbaglierelle! sono molto interessata a questo argomento! Sì lo so che anche tu hai pochissimo tempo, aspetterò con pazienza!
    un abbraccio ovale-marino anche a te, ovunque tu sia!
    😉

    @ Stefano
    Speriamo allora che arrivi presto il grande ri-sveglio collettivo e che la pescatora diventi un’ortolana!
    😉

    Reply
  48. @ Mariagrazia, ho incontrato la pescatora! Aveva un cesto in mano e dentro c’erano finocchi, insalate, ravanelli e un bel pò di uva… Era felice! Mi ha detto che ora invece di andare a pesca va nell’orto e in mare ci va solo per il piacere di “prendere” in faccia il vento… E così non fa male più a nessuno.
    Il popolo dell’acqua ringrazia…

    Reply
  49. Finché si sogna c’è speranza!
    😉

    Reply
  50. “I sogni sono una forza della natura” – Gaston Bachelard
    “Io sono un sognatore ma non sogno solo per me, sogno una torta in cielo per darne un poco anche a te…” – Gianni Rodari
    Bisognerebbe invitare la pescatora a festeggiare il suo cambiamento con una bella torta vegana! La chiamerei “La torta del pesce in paradiso” (e non nella rete o in padella)…

    Reply
  51. @ Stefano
    I tuoi commenti mi sorprendono sempre… ogni volta penso che sei arrivato al top e poi la volta dopo vai ancora oltre! Sei troppo ecozoico!
    Adesso me ne vado subito a sognare questa torta! e spero di poter tornare qui appena possibile ad ammirare le opere dei nostri bravissimi vegchef!
    😉

    Reply
  52. Le cozze di noci brasiliane sono semplicemente meravigliose!!!

    Reply
  53. Eh si… 🙂 ! Mariagrazia é un vero mito 😉 !

    Reply

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Vai alla barra degli strumenti