Yogurt di soia autoprodotto

Ecco qui un’altra ricetta base che nel nostro libriccino delle ricette non dovrebbe mai mancare…
Inoltre,  cosa che certo no  fa male visto il periodo di crisi che si attraversa dal nord al sud passando per il centro, è praticamente a costso 0 se riportato ai prezzi degli yogurt di soia piu comuni nei market. Eh si perchè in effetti quasi un kg di yogurt viene a costare circa 1.09, il prezo cioè del latte di soia più qualcosina di gas, pero non si arriverà mai ai 6 euro di base per quello bianco e qualcosa ancora in più per gli aromatizzati o alla frutta.
Ma bando alla ciance veniamo alla ricetta.

Ingredienti (per circa 1 kg di yogurt):
125gr di yogurt bianco di soia
1lt di latte di soia biologico

Procedimento:
Estraete dal frigo lo yogurt e il latte ( quest’ultimo se non lo avete gia in dispensa) e fateli arrivare a temperatura ambiente ( 20 gradi circa)
Fatto ciò mettete il latte in un pentolino antiaderente e fategli raggiungere la temperatura di 42-45 gradi ( non di più se no i fermenti dello yogurt muoiono e quindi rimarrà latte!)
Diluite lo yogurt con un po di latte caldo facendo attenzione a non fare formare grumi e versate il composto nel pentolino con il latte  a fiamma spenta ovviamente!
Preriscaldate il forno a 120 gradi, raggiunta la temperatura spegnetelo e fatelo raffreddare 2 minuti. Versate il latte con lo yogurt sciolto in un barattolo capiente o nei vari vasetti cosi da avere le porzioni gia pronte. Chiudete ermeticamente e inserite nel forno tiepido e fatecelo stare dalle 6 alle 10 ore. Più sta più verra denso. Il mio infatti è rimasto più cremoso perchè l’ho lasciato solo 6 ore e poi sono dovuto andare a nanna!
Per uno yogurt ancora più denso basta ridurre le quantità di latte, circa 750 ml se si vuole ottenere qualcosa di simile allo yogurt greco per intenderci.

Note:
Trascorse le ore necessarie fate stiepidire i vasetti e metteteli nel frigo nel ripiano piu basso ricordando di tenere un vasetto per la produzione successiva da usare come starter cosi da non dover comprare altri yogurt o fermenti lattici in polvere.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Interessante…!!!da Provare.. Grazie

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  2. Giuseppe ma sei un fiume in piena…e chi ti ferma più a te!! bravissimo!!!

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  3. Interessante! Molto…ma davvero lo yogurt di soia costa 6 euro???

    comunque, un paio di domandine:

    1)come si fa a sapere che la temperatura è di 42-45 gradi? Hai il termometrino da cucina o c’è u “trucco” per capirlo a occhio? se è meno (tipo, boh, 36/37 gradi ,temperatura corporea intenderci) che succede?

    2)ma quindi te accendi il forno a 120 gradi poi lo spegni e dopo due minuti infili i vasetti? e dopo 10 ore è ancor caldo? chiudere ermeticamente cosa significa per l’esattezza, non basta chiudere con l’anta normalmente? te lo chiedo perchè il mio (ma tutti forse?) dopo un paio d’ore sono già freddi normalmente, quindi c deve essere un passaggio che non capisco.

    grazie!

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  4. Bellissimo lo yoghurt autoprodotto! Quante ne sforni per ora???

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  5. @ EleonoraNW3.. andiamo con ordine…
    1) io ho il termometro digitale, è il metodo più sicuro e si trova in quasi tutti i negozi per casalinghi o in quelli che vendono forniture per pasticcerie..oppure lo trovi su internet e costa circa 20 euro.. assomiglia ad una penna.
    2) io accendo il forno a 120 gradi arrivata alla temperatura lo spengo e dopo du eminuti inserisco i vasetti o il vasetto unico che è più comodo secondo me. Chiudo ermeticamente il barattolo non il forno, quello si chiude come un normale forno. Certo dopo un pò ogni forno si raffredda anche il mio però tu considera che il processo di fermentazione non deve avvenire a temperatura altissime, un po come per la lievitazione del pane per cui magari se c’è più fresco servirà un’ora in più o viceversa ma comunque non si rischia di compromettere il lavoro, può essere solo questione di più o meno tempo.
    @ mirko…. grazie si ne avevo in cantiere parecchie e a poco a poco le posterò tutte!

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  6. Ottimo lo yogurt autoprodotto. Anch’io lo facevo con il metodo forno ma impostavo il forno a temperatura di 50°C e lasciavo il barattolo del latte+yogurt tutta la notte.
    Poi ho scoperto un attrezzo facile da usare e poco costoso (19 euro) che mi ha consentito di non tenere impegnato il forno e il recipiente tutta la notte.
    Se vai sulla mia ricetta “yogurt autoprodotto” vedi tutte le indicazioni.
    @Eleonora: la temperatura, se non hai il termometro per alimenti, la verifichi inserendo un dito nel latte. Se riesci a tenere il dito nel latte una decina di secondi senza ustionarti, la temperatura è giusta (40 gradi)

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  7. @ titti… il mio forno ha il programma proprio sia per lo yogurt che per la pasta del pane… cioè tu imposti il peso e fa tutto da solo.. solo che in questo modo come dici tu a parte l’elttricità perche cmq anche 40 gradi consuma e inoltre c’è la lampadina accesa non si puo utilizzare il forno… io ormai mi regolo con gli orari e quindi lo faccio subito dopo cena e poi lo lascio tutta la notta.. se è il caso avvolto in una coperta di lana e il giorno dopo mi alzo ed è bello che pronto!

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  8. Grazie Giuseppe e Titti!!! Mi incuriosisce, lo proverò!! Lo dico sul serio, era per questo che ti ho bombardato di domande “tecniche”. Grazie ancora 🙂
    vado subito a vedere anche il metodo Titti e l’attrezzo misterioso….anche se qualcosa mi ricordo…

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  9. Bravissimo! Appena arrivato sei già un superchef!!! 😀

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  10. @ six… c’è un trucco!!! ho lavorato per due anni in un ristorante!

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  11. E’ da un pò che provo a fare lo yogurt in casa con la yogurtiera ma è sempre un disastro, ogni volta devo buttarlo via! Mi viene fuori una roba liquida e giallina e la parte più solida che ci galleggia dentro:(

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  12. 🙂 Bhè, hai un talento notevole 🙂

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  13. @ Lalla84.. molto strano perchè cn lyogurtiera dovrebbe fare tutti in automatico… hai ciontrollato che il latte arrivi tra i 42 e i 45 gradi? perke se la superi o non la raggiungi no si attivano i batteri della fermentazione e chiaramente non viene nulla

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  14. Anche io uso la yogurtiera, ma per chi non c’è l’ha e non può utilizzare di lasciarlo in auto al caldo, è un’ottima alternativa. 🙂

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  15. Se tu spegni il forno ma lasci la luce accesa mantiene di più il calore e lasciando dentro lo yogurt per tutta la notte sempre con la luce accesa utilizzando comunque un litro di latte e 125 gr di yogurt verrà densissimo. Io lo faccio abitualmente con il metodo di Tubalkain http://www.veganblog.it/2010/05/24/yogurt-tubalkain/ e da risultati eccellenti.
    Complimeti anche a te.

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  16. Giuseppe sei un genio!
    Mi hanno giusto distrutto tutti i vasetti della yogurtiera (la mia amata e comodissima yogurtiera… sob!) e cercavo un metodo alternativo per autoprodurmi lo yogurt! Solo che tutti quelli che avevo visto richiedevano che il forno restasse acceso per tanto tempo e sinceramente non mi andava…
    Questa invece mi sembra la soluzione ideale!

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  17. @ ilaria.. si in effetti è la soluzione ideale anche perchè probabilmente dovendo lasciare il forno acceso si rischia di perdere l’economicità della ricetta..

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  18. Ecco, appunto! 😀
    Se riesco a trovare un recipiente adatto allo scopo proverò! 😉

    Scusa la domanda stupida… io non ho un termometro per alimenti, per cui sapresti indicarmi come faccio a capire che il latte ha raggiunto la temperatura di 40-42°, come hai indicato?!

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  19. @ ilaria “la temperatura, se non hai il termometro per alimenti, la verifichi inserendo un dito nel latte. Se riesci a tenere il dito nel latte una decina di secondi senza ustionarti, la temperatura è giusta (40 gradi)” questa è la risposta di Titti e penso possa andare bene… purtroppo non ho mai avuo questo problema perchè il termometro l’ho comprato da subito perchè per molte cose serviva per forza vedi per esempio i fili cristallizzati di zucchero in cui il saccarosio ad ogni singolo temperatura reagisce in modo diverso.

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  20. Scusate ma che problema avete con la yogurtiera? io ne ho una delle dimensioni di un quaderno, in un attimo preparo più di 1lt di yogurt, invaso e lascio riposare 12 ore la mattina sono pronti e sodissimi… una yogurtiera costerà 20 euro e consuma pochissimo, altrettanto non si può dire del forno… non complichiamoci troppo la vita!
    Ciao ragazzi!

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  21. @ biancovigliaio pure avevo una yogurtiera però non era proprio un quaderno… cioè doveva contenere 8 vasett quindi fatti un po il conto delle dimensioni.. io infatti non adotto piu il metodo del forno perche ho capito che lasciandolo di più e con un telo di lana si ottiene lo stesso risultato e poi non ho il problema di dover lavare tutti i vasetti ma uno solo!

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  22. no scusa giuseppe non ho capito!!! che vuol dire che non usi più il metodo del forno? cioè c’è un altro sistema oltre a questo che hai postato?
    ps…occhio che la lana non è vegan 🙂

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  23. @ eleonora… il metodo del forno descritto da Tati nel post precedente cioè di lasciare la luce accesa tutta la notte mi sembra uno spreco assurdo, io faccio come scritto nel post cioè riscaldo il forno, spengo e metto il barattolo coperto da telo e via tutta la notte fino a mattina seguente.
    Discorso Lana: è un telo di circa 40 anni fa che usava mia nonna quando faceva il pane nel forno a legna quindi diciamo che di lana ormai cen’è ben poca…! è quasi trasparente per quanto è usato… è il discorso che si fa spesso: cioè se si ha una cosa gia comprata da prima non è giusto buttarla: si usa e appena non può essere più utilizzata si mette da parte e se ne compra una con materiale alternativo, anche se comunque la vedo dura trovare un amteriale caldo come la lana o forse mi sbaglio ma siccome sono “nuovo” ancora molte cose le devo scropire!

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  24. ok grazie, capito!
    sul discorso della lana non volevo che ti giustificassi, ci mancherebbe altro :-). anche io sono abbastanza nuova e anche io non mi muovo ancora bene con i materiali “alternativi” al di fuori della cucina
    ti capisco alla perfezione anche io ho ancora oggetti non vegan 🙂
    se googli un po’ sono certa che trovi materiali alternativi alla lana, a cominciare dal pile 🙂

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  25. sai qual è il problema… a Messina non fa mai tanto freddo nemmeno il 25 dicembre per cui il pile, a meno che non siano quelli sottili sottili non si possono mettere perchè muori dal caldo e ti pungono dappertutto!!! Cmq alla fine devo dire che io di lana ho poche cose anche perchè pure con quella, se non fa proprio freddo, non la sopporto. Preferisco un maglioncino di cotone un pò piu pesante a quel punto.
    Cmq gia ho fatto passi avanti! ho rpeso la palla al balzo che non mi entrava più il giubbotto di pelle comprato a firenze al mercato dei conciatori qualche anno fa e l’ho prontamente regalato al marito della signora delle pulizie che è mingherlino e corto come me!!! anche le scarpe quelle di pelle ke avevo le uso anche perchè le avevo pagate davvero molto e sinceramente non mi va di regalarle anche perchè io le tratto come fossero dei figli! le pulisco ogni giorno quindi sembrano veramente nuove. Per l’avvenire scegliero come hai detto tu materiali alternativi…ora mi documento!

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  26. io non uso il forno….metto tutto coperto in un angolino del mobile, e di solito, con il latte comprato viene bene!!

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  27. Giuseppe sei già bravissimo!!! Davvero 🙂 guarda che anche io ho alcune cose risalenti alla mia “vita precedente”, del resto è poco che sono vegan (fine dello scorso anno) e comunque si sa che la pelle dura tanto, per cui sono d’accordissimo con te. del resto, che tu le regali oppure no, secondo me, non cambia nulla…a meno che non ti facciano effetto, io prferisco tenerle fincheè non sono da buttare, almeno io la vedo così. qualcosa sui materiali alternativi lo trovi nel sito di VeganOK (il fautore è sempre Sauro), mi ricordo che ci dovrebbe essere qualcosa sotto al Disciplinare. Mi pare almeno che sia lì, comunque è sicuramente nel sito. Non c’è molto (non è questo lo scopo del sito) ma alcune idee le trovi.

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  28. Grazie eleonora ci farò un salto!!! Comunque un’altra idea per ora che arriva l’inverno e mettere il barattolo vicino al termosifone, non proprio attaccato cosi che gli arrivi quel calore giusto per farlo fermentare… e cosi ci si riscalda e si ha lo yogurt!

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  29. Buona idea 🙂 davvero!!!

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  30. sono d’accordo con voi, giuseppe ed eleonora. Mi sembra assurdo buttare vestiti e scarpe in questo modo. Le poche cose in pelle che avevo (e non le avevo comprate io, mi erano state regalate) le ho date via, oppure ho continuato a usarle. Tre anni fa ero già vegana e ho comprato un cappotto di lana riciclata (al di là dell’eticità o meno della lana riciclata, io avevo trovato solo quel cappotto decente e quindi l’ho preso, per lo meno la lana era ricliclata).

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  31. si ma poi secondo me bisogna cercare di essere anche leggermente elastici… nel senso: se l’alternativa c’è va benissimo.. ma se per trovare un cappotto devi andare ad honolulo comincia ad essere un po complicato.. uno deve cercare di fare il possibile ma per quello che può… senno diventa anche troppo complicato seguire questa via per un novizio…

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  32. Infatti anch’io faccio così. Adesso che per esempio ho bisogno di comprare i maglioni per l’inverno sarà un dramma, perché non è facile trovare capi completamente senza lana.
    Ricordo una volta che entrai in un negozio con mia cugina che mi mostrò una maglia di lana, le spiegai che non porto materiali di origine animale e mi chiese se ero in una setta:(
    Fortunatamente devo dire che è abbastanza facile evitare le scarpe di pelle, anche se poi probabilmente le scarpe che compro non sono completamente vegan in tutti i componenti (ma vallo a sapere).
    comunque penso non ci sia posto con meno probabilità di trovare un cappotto… honolulu!:mrgreen:

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  33. Premetto che faccio lo yogurt nella yogurtiera, ne ho una con i vasetti ed una da litro, premetto che l’ho fatto per la prima volta domenica e che da onnivora non bevevo yogurt(il mio corpo ha sempre rifiutato i latticini)per cui la mia conoscenza è pochissima.
    é possibile inserire la frutta in fase di preparazione?
    Per quanto riguarda l’abbigliamento anche io continuo ad usare quel che avevo precedentemente e non usare più lana è difficile, perchè è meravigliosa, e non usare più pelle nelle scarpe mi crea ancor più problemi, specialmente in estate. Comunque la decisione è presa, si va avanti

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  34. Ciao Pepo!
    Avrei bisogno di un consiglio…
    Sono alle prese con l’autoproduzione dello yogurt ed ho scoperto che mi viene solo con latte Soya Dream (perfetto ed in 3 ore! 😉 ) che da questa settimana non trovo più.. 🙁
    Tu con che tipi di latte lo riesci a fare?
    Sono prossima alla disperazione..non posso stare senza i miei yogurt!!! 🙁
    Grazie mille..

    PS:spero non sia un problema aver postato la marca del latte

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  35. @ stellina scusa il ritardo… spero no hai hia fatto qualche gesto inconsulto””!! i oper fare lo yogurt uso sempre un latte di soia che compro in un discount biologico ma deve avere solo acqua e soia (7-8%) perche se ha altri elementi non si addensa e rimane liquido.. come la ricotta!

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  36. Portesti dirmi che latte è? Così lo cerco..
    Anche se qua a Torino di discount bio ancora non ne ho trovati.. 🙁
    Anch’io ho usato latte composto sempre solo da acqua e 7-8% di soia (uso proprio solo quello naturale, se lo devo addizionare piuttosto lo faccio io), ma nonostante quello tanti non sono venuti.
    Gesti inconsulti??? No…almeno non finchè non finisco la produzione di ieri di yogurt!!! 😉
    Grazie!

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  37. Pepo, scusa ma devo contraddirti, io uso un latte addizionato di zucchero, sale, vitamina B2, B12, D e calcio e mi viene un ottimo yogurt, ricotta e tofu. Il latte che uso è soya life e costa € 1,50, ne abbiamo parlato tempo fa, in una ricetta di Titti..forse ricotta Concita.

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  38. aiuto!!! qualcuno mi sa dire perché lo yogurt di soia non mi viene con il latte autoprodotto con la veganstar mentre con il latte di soia comprato si???? sono varie volte che ci provo ma non ottengo risultati: sembra che il latte sia poco corposo, viene fuori un sacco di siero e niente yogurt!

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  39. Ciao Clio Green! ho avuto lo stesso problema… con il latte di soia comprato mi viene lo yogurt bello denso e cremoso.. con quello fatto in casa no! Mi viene tipo yogurt da bere…e in superficie tanto tanto siero… Vediamo se qualcuno ci da delucidazioni!!!

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  40. Io non ho il forno, c’e’ la possibilità’ di preparare lo yogurt di soia senza comprare quello di soia naturale ? Ciao e grazie.

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