Pizza c l jete (v. V-VV-V)

…cioè pizza con le bietole!

Dedicata a Virginia, molisana quasi doc!

…che mi è venuta a trovare a Capracotta, nella casa di “Vivere con cura”, dove ci siamo conosciute l’anno scorso, dato che anche lei è stata un’operatrice di questa bella iniziativa estiva del fondatore del movimento uomini casalinghi, Antonio D’Andrea, con il patrocinio del Comune.

L’idea è quella di diffondere convivialmente usi e costumi ecopacifisti… con laboratori di ogni genere, dalla musica alla cucina vegetariana (e quest’anno indovinate un po’… anche vegan!), dallo yoga alla ceramica, ai laboratori di erbe selvatiche, autoproduzioni e riciclo eccetera. Una specie di “prati delle alternative” italiano diluito nel tempo (tutta l’estate!), ma non altrettanto frequentato… (peccato!). (Nella Torta-bandiera della pace trovate i link ai videoclip della nostra esperienza a Capracotta).

Virginia ci ha raggiunti per un finesettimana, arrivando con tanti prodotti che lì non si trovano… per me è stato interessante cavarmela anche senza farina di ceci, yofu eccetera… Ho prodotto da sola il latte di soya (per fortuna c’erano i fagioli di soya nella dispensa del casalingo), la ricotta vegan e persino una specie di vegrino a partire da un infelice tentativo di produrre lo yofu con bustine di fermenti disidratati…

La ricetta che scelgo fra quelle con cui ci siamo dilettate insieme ai fornelli (in compagnia anche del cuoco vegetariano Dino) è una pizza alle bietole, tipica di Venafro, veganizzata omettendo le povere alicette… (chi le rimpiange potrebbe sostituirle con alghe). E’ tradizione prepararla per il venerdì Santo, non mettendo neanche la tovaglia sulla tavola… e si regalano canescioni (calzoni) con la stessa farcia per gli amici!  A noi Virginia ha preparato la versione maxi.

Ingredienti:

per la sfoglia:
700 gr di farina O o doppio O
sale grosso disciolto in acqua calda
pepe nero
un  bicchiere di olio d’oliva abbondante

per la farcia:
700 gr di bietola
una manciata di olive nere denocciolate
una manciata di olive verdi denocciolate
un po’ di capperi dissalati
peperoncino

Procedimento:

Sulla spianatoia versare la farina a fontana, al suo interno mettere acqua salata, pepe e olio d’oliva.
Impastare delicatamente (aggiungendo olio se occorre) al fine di avere una pasta morbida ed elastica. Impastare in modo energico, lavorando molto la pasta. Lasciare riposare in un canovaccio.
Lavare e mondare la bietola, togliendo eventuali filacci dai gambi, tagliarla a piccoli pezzi, lessarla in acqua leggermente salata e peperoncino, scolarla e passarla in padella con olio bollente, dove aggiungeremo le olive verdi e nere e i capperi.
Dividere la pasta in due porzioni – una più grande dell’altra – e cominciare a stendere la sfoglia col panetto più grosso. Ungere la teglia con olio, foderarla con la sfoglia, farcirla col composto e chiuderla con l’altra sfoglia messa da parte.
Rimboccare i bordi e punzecchiare con una forchetta bordi e superficie. Ungere con poco olio la superficie per farla dorare e poi in forno per 60 minuti a 180°.

Questa pizza è stata fatta anche in un’altra versione, ideata da Virginia con zucchine a crudo, sale, pepe bianco e lievito alimentare.

Il casalingo ci ha suggerito un modo per sostituire il pepe (che non tutti usano in cucina, fra cui me): basilico secco in polvere.

Il mio contributo a questa preparazione è stato il lavaggio della bietola! che bello ogni tanto fare i commis!

Assistere al lavoro di impasto di Virginia è stato uno spettacolo!

Purtroppo non mi sono ritrovata foto della magnifica farcia… lì a Capracotta cucinavamo per delle tribù e spesso nella confusione, per cui sono stata una pessima reporter fotografica… Il fotografo ufficiale era Stefano, che non poteva però essere presente in cucina per tutte le preparazioni, essendo impegnato come animatore dei piccoli del paese.

Un altro appunto va fatto purtroppo al forno a gas di casa che avevamo a disposizione: non cuoceva mai… al contrario del mio che se non sto attenta carbonizza all’istante. E soprattutto non produceva l’effetto gratinatura, nonostante aver provato a mettere le teglie a qualunque altezza e temperatura… Quindi ci ha messo a dura prova… 

E ora vi faccio vedere cosa ci ha cucinato Virginia il giorno dopo a pranzo (sempre con me e Dino a farle da commis)!

Questo proviene dal pacco doni di Virginia: sottilette di tofu arrotolate su pomodorini e cetrioli senza semi a pezzetti (quella di togliere i semi al cetriolo è una cosa che io non farei mai!). Gustosi e freschi, sarebbero da provare anche in versione cotta alla piastra.

Virginia ci ha preparato poi delle splendide crocchette di patate (con margarina, latte di soia, sale, pepe bianco e farcite con tofu a strisce ed affettati vegan), passate nell’olio d’oliva e successivamente nella farina di mais. Cotte al forno 220° per 40 minuti. Qui ho aiutato nella fase finale della panatura.

Buonissime!

Il primo in due versioni. La prima: sagne al limone. La besciamella l’ho fatta io (con farina di riso e brodo veg). Poi si aggiunge scorza di limone grattugiata, succo di limone, sale , pepe bianco (o basilico secco) e prezzemolo tritato

Seconda versione: sagne al pesto di basilico e noci, fatto da Dino.

Ecco un altro dei regalini di Virginia: taralli all’olio!

Lì a Capracotta ho imparato da Gabriella a mangiarli con la marmellata di fichi, e quando sono tornata a casa ho continuato l’abitudine presa lì (per fortuna ho trovato al minisuper di Capracotta gli stessi taralli all’olio che ovviamente ci siamo finiti in fretta!).

Virginia ci ha letteralmente colmato di doni: farina di ceci (finalmente, l’introvabile!), yofu, tre tipi di affettati vegetali, le sagne fatte a mano, le sottilette di tofu…  e altro ancora che non ricordo. Una vera festa vegan!

Io a Virginia ho fatto assaggiare questa parmigiana di zucchine fatta al forno solare.

Il link musicale è Loreena McKennitt, “The Old Ways”:

http://www.youtube.com/watch?v=jZZ5M3DmGog

Avrei voluto mettere musica popolare molisana, ma purtroppo la cosa più tipica è la zampogna… che non è uno strumento musicale molto vegan…

E per finire, Virginia: un abbraccio e alla prossima, con un saluto da Cirino!

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. bellissimo racconto, l’ho letto quasi come se mi stessero raccontando una dolcissima fiaba…

    Reply
  2. Bellissima la pizza il ripieno è favoloso, e il racconto dettagliato e avvincente è stato un piacere leggerlo.

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  3. mamma mia quante delizie!!!tutto ottimo..e Virginia…E’ BELLISSIMA!!!

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  4. DIVINO!!!!!!!!!!!! Quante cose deliziose!!!!!!!!!!! Che tenera Virginia 😉 L’impasto poi della tua ricetta mi piace un sacco!!!!!!!!!!!!!! 😉

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  5. Geniale come sempre. Avrei voluto vedere l’interno! Mi sei piaciuta proprio! Interessante l’elenco delle attività! Ma una foto di te e Virginia???? 🙂 Quante pretese questo….

    Reply
  6. Buona da fare subito, che le bietole son proprio di stagione 😉
    e fantastici anche gli altri piatti, ma quelli che mi fanno più gola sono le sagne al limone e le crocchette 😳

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  7. Che bel racconto Mariagrazia!Veramente dolce!Insomma bisogna assolutamente venirti a trovare!Siete state bravissime!

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  8. Complimenti a Virginia e Mariagrazia, io che ho sempre assaggiato tutto e che ero lì a volte mi sembrava già di essere nell’Era Ecozoica…

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  9. Wow! Che festa! I tuoi reportage sono sempre molto affascinanti! 🙂

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  10. Che splendido reportage!!
    Mi potresti spiegare meglio come vengono le cose cucinate con il forno solare? Solo al sud però credo che funzioni…

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  11. Siete dei geni culinari, proprio proprio! 🙂

    Reply
  12. grazie. sono commossa. 😳

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  13. ma che pranzetto gustoso!! soprattutto mi ispirano le sagne al limone!

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  14. Mamma che meraviglia tutto quanto !!!!!!!!!!!!
    Complimentissimi e che bella idea quei laboratori estivi ! Avanti cosi !

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  15. che cose buonissime!!! Capracotta?! 100% paesino Veg!!!

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  16. Guardando i tuoi post si respira veramente l’aria dell’era ecozoica, quella che vorrei tanto un giorno diventasse realtà, anche se credo che un pochino si cominci veramente a respirare 🙂
    Per le pietanze beh che dire? Beato Stefano che ha assaggiato tutto senza rischio d’ingrassare 😛 Non saprei da dove cominciare forse darei come prima cosa una bella forchettata a quelle sagne 🙂 Una bella grattatina a Cirino che è proprio bello su quella coperta 😉 Un abbraccio ovale ecozoico 🙂

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  17. Ragazzi, sono arrivata al mare!
    un abbraccio ovale collettivo a tutti!
    Spero di poter accedere presto alla rete con un po’ di calma e rispondere come di consueto ai vostri bei commenti!
    a prestoooo!
    😉

    Reply
  18. Urka che menù da favola…Le lasagne mi fanno una gola 🙂

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  19. Slurp, straslurp, megaslurp…

    Bravissime, tu e Virginia !!!

    Reply
  20. Che arcisplendide delizie!!!! E Cirino che regalitä incomparabile, un vero Re dei Gatti 🙂
    Carissima, che piacere aprire la posta e trovare un tuo commento e aprire il blog e trovare questa meraviglia 🙂
    Mi ci vorrä ancora del tempo prima di tornare in famiglia, mi mancate tanto, ma proprio non riesco a conciliare il da fare con il desiderio di essere qui…Ti abbraccio fortissimo!!!

    Reply
  21. Ciao carissima, bellissima reportage cosi come i piatti.
    E questa pizza è veramente buona. 😛
    Che carino Cirino.

    Reply
  22. Tutto splendido, foto, ricette, racconto! Ma Cirino ruba la scena e mi verrebbe voglia di riempirlo di coccole!!!! Miao da Mercurietto!!

    Reply
  23. @ Alessandra
    Grazie, per me infatti l’arrivo di Virginia è stato proprio quello di una fatina! Sei una nuova chef?
    😉

    @ Felicia
    Giro i tuoi complimenti a Virginia per la pizza e ti ringrazio del tuo apprezzamento della mia piccola narrazione! Hai capito la mia allusione telepatica nel commento che ho fatto ai tuoi calzoncelli, vero?
    😉

    @ Monica86
    Grazie! È vero Virginia è bellissima!
    😉

    @ Gemma86
    Mi sta sorgendo un dubbio… ma forse avete capito che sia il gatto a chiamarsi Virginia? E’ Virginia in versione umana l’autrice del maestoso impasto! Giro i complimenti!
    😉

    @ Mirko
    Me la cavo… anche a me dispiace non aver fatto una foto della farcia… ma come dicevo sopra cucinavamo per circa una decina di persone e quindi eravamo troppo prese da altro… Se mancava Stefano niente flash! Proprio per questo sono poche anche le foto di noi cuoche in ben altre faccende affaccendate… Sarà per un’altra volta! Non preoccuparti, le tue richieste formulate con tanto garbo non le definirei pretese!
    Hai ragione i laboratori sarebbero stati tutti molto interessanti, alcuni gratis altri quasi, però purtroppo la gente del paese è riluttante ad avvicinarsi a queste novità…
    😉

    @ Elena-Nadir
    …e quindi ti fa gola tutto il pranzo! E’ stato tutto molto appetitoso, anche se un po’ pepato per i miei standard! Ma quando la cuoca è d’eccezione, un’eccezione si può fare!
    😉

    @ Suso
    Non sai quanto sarei stata felice se mi venivi a trovare! Di veri vegan lì non è che ce ne fossero molti… Alla prossima!
    😉

    @ Stefano
    Sì, di tanto in tanto pareva anche a me… anche se spesso avvertivo soltanto la fatica della cucinatura per gruppi e quindi il mio umore non era dei migliori!
    😉

    @ Jack
    Un altro nuovo chef? Ti ringrazio, sono contenta del tuo gradimento!
    😉

    @ Lisa
    Grazie!
    Le cose cucinate al forno solare sono molto gustose. E’ una cottura ovviamente non perfettamente controllabile, anche se si possono alzare ed abbassare i petali-specchio per modificare la temperatura. Ma tutto avviene con una certa lentezza. Noi ci abbiamo cotto patate, pizza, pane, biscotti, peperoni, sformati e parmigiane di verdura!
    Il forno solare penso che funzioni anche a nord, tanto è vero che in Germania l’energia solare è molto più diffusa che in Italia… magari si potrà usare un po’ meno, ma per funzionare quando c’è il sole funziona!
    On-line si trovano dei siti che spiegano come costruire dei forni solari molto semplici da tenere sul balcone (ne parla Marinella Correggia in “L’orto sul balcone”). Chiunque può provarlo!
    😉

    Reply
  24. @ Paola
    Grazie! Si fa quel che si può!
    😉

    @Luciaca
    Grazie! Anche tu nuova chef?
    😉

    @ Virginia
    Lo sai quanto mi ha fatto piacere la tua saporita visita!!!!
    Spero che quanto prima tornerai a disporre di una buona macchina fotografica e ricomincerai a postare i tuoi succulenti piatti!
    😉

    @ Angelica
    Benritrovata! Da parecchio non vedevo più tue ricette e commenti! Tutto bene? Gli studi ti assorbono? Le sagne al limone infatti erano deliziose…
    😉

    @ Babi
    Ho qualche nuovo progettino in programma! Vedremo se vanno in porto! Infatti l’unico modo di diffondere la cucina vegan è farla assaggiare, e queste iniziative sono molto utili! (anche se non sono propriamente delle passeggiate… e infatti a chi vuole aprire un ristorante consiglio prima di provare con un po’ di pratica volontaria…)

    @ Acquaviva
    C’è una frazione che si chiama così a pochi chilometri da casa nostra!
    E ora mi trovo al mare, l’acqua viva per eccellenza.
    Quindi un grazie particolare del tuo passaggio!
    Purtroppo Capracotta è un paese di tradizione pastorale… anche se tra le ricette povere della tradizione contadina ce ne sono alcune veg… speriamo che Vivere con cura pian piano modifichi le cose…
    😉

    @ Chicca
    Eh, già un anticipo di vita ecozoica… Stefano ha un ottimo metabolismo e può mangiare tutto (vegan) senza pensieri… Ottima idea iniziare con le sagne! Ma non ti sbagli a proseguire con tutto il resto!
    Cirino stavolta alla grattatina non ha risposto con il solito morso… la coccoloterapia inizia a fare i suoi effetti…
    Un abbraccio oval-ecozoico anche a te!
    😉

    @ Eva Q.
    Una nuova vegchef o aspirante tale? Hai ragione è stata proprio una favola alimentare!
    😉

    @ Elettra
    Grazie, stragrazie, megagrazie!
    😉

    Reply
  25. @ Cris-Topetta
    Cirino è veramente speciale… e sicuramente ha me al suo servizio!
    Anch’io sono felice di risentirti, ma per una decina di giorni non avrò un accesso internet continuo, per cui se non hai notizie di me, ci risentiremo ad ottobre. Sono qualche giorno al mare (sempre con il mio lavoro dietro!).
    Prenditi tutto il tempo necessario, l’amicizia prima di tutto è libertà, un abbraccio ovale ed ecozoico!
    😉

    @ Xuxa
    grazie carissima! sono contenta che reportage e pizza ti piacciono! E anche Cirino! grazie da tutti noi!
    😉

    @ Titti
    che piacere rivederti (in foto) e risentirti con un commento!
    Come dicevo a Chicca Cirino comincia a tollerare le coccole, quindi gliene farò un bel po’ da parte tua e di Mercurietto. Anche noi ne inviamo altrettante!
    😉

    Che carino Cirino.

    Reply
  26. Che meraviglia!
    Mi è venuta una fame!!

    Reply
  27. Finalmente mi accodo a tutti i complimenti a te e Virginia!! Siete state grandiose 😛

    Reply
  28. Mamma mia che meraviglia Mariagrazia.

    Reply
  29. meraviglioso…..letteralmente
    FRA

    Reply
  30. @ Benedetta
    ciao! non ci siamo salutate alla partenza, ti mando un abbraccio e ti aspetto più spesso qui, mi raccomando!
    😉

    @ Mimi
    Diciamo che io ho assecondato la grandiosa Virginia! e sono stata ben premiata!
    😉

    @ Tati
    grazie!
    😉

    @ FRA_RAD
    ehi fra quattro commenti tre volte il termine meraviglia-meraviglioso, ma vi siete messi d’accordo? :mrgreen:
    comunque è proprio la parola adatta a definire la cucina di Virginia. E così per me anche la cucina molisana, che annovera diverse ricettine vegan o facilmente veganizzabili. A Capracotta il binomio più interessante è quello lenticchie-ortica!
    😉

    (Noto che nessuno mi ha chiesto come mai tutte quelle V nel titolo fra parentesi… ci vorrebbe la curiosità di Nello…)

    Reply
  31. e allora te lo chiedo io. d’ufficio. che vor dì??

    Reply
  32. @ Virginia

    è elementare! non ci credo che non lo avevi già capito!

    v. come versione
    V come Virginia
    VV come vegan (come fanno nei menu dei ristoranti)
    V come Vivere con cura

    E’ la versione vegan della ‘pizza c l jete’ di Virginia prodotta per Vivere con cura!

    W le V! ieri sera ho intravisto la trasmissione Voyager (un’altra V), dove ho appreso dell’avvistamento di grandi V volanti sul cielo di una città americana! gli extraterrestri a quanto pare si spostano su velivoli a forma di V! Speriamo siano vegan!

    😉

    Reply
  33. ti diro’… che una v fosse mia l’avevo intuito subito., anche v per vivere con cura, ma la coppia di v appaiata proprio no… ciao piccina! ed ancora grazie. mi sono divertita davvero tanto.alla prossima!

    Reply
  34. @ Virginia
    Spero anch’io presto alla prossima!
    è un piacere scambiare idee e fatti di cucina con te!
    😉

    Reply
  35. Gabriele Mughini 7 Ottobre 2013, 10:30

    Per sostituire le alici: alghe e sale grigio o affumicato.
    Così avrete il sapore che cercate!

    Reply
  36. Ciao Gabriele
    sì nella ricetta delle puntarelle ecoveg (che trovi qui nel mio ricettario cliccando sul mio nome) ho usato proprio le alghe per sostituire le acciughe crudeli, ma poi ho fatto anche un passo avanti e ho pubblicato le acciughe di bosco (sempre nello stesso ricettario). Se le provi fammi sapere!
    😉

    Reply
  37. La ricetta di puntarelle non è quella ecoveg, è “puntarelle alle alici felici”, scusa la confusione!
    😉

    Reply

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