Purpettas Spagnolas + Invito Napoletano (storie molto tristi)

Premetto che di spagnolo queste “purpett” non hanno assolutamente nulla, ma il nome è dovuto al semplice fatto che necessitavo di smaltire delle scatolette di fagioli bianchi di Spagna che, onestamente, non amo in modo particolare… anche se in un modo banale e fin troppo easy! In fondo alla ricetta trovate un invito per una serata “di volontariato” nel napoletano, oltre che una storia molto triste di cui sono stata co-protagonista negli ultimi tempi.

Ingredienti per la quantità di polpette che vedete in foto:
(quantità moooooooooolto indicative!)
una scatoletta di fagioli di Spagna;
80 g circa di mollica di pane;
due cucchiaioni di semolino (in farina);
un cucchiaio di pangrattato;
sale e prezzemolo q.b.

Per la “pastella” e la cottura:
un bicchiere di latte di soia naturale;
un cucchiaio raso di semolino;
pangrattato;
uno spicchio d’aglio in camicia;
due foglie di salvia;
poco olio e.v.o.

Semplicemente: scolare i fagioli e sciacquarli sotto l’acqua corrente. Trasferirli in un piatto e schiacciarli con una forchetta. Aggiungere la mollica di pane preventivamente messa a bagno in acqua e poi strizzata, il pangrattato, il semolino e infine sale e prezzemolo tritato. Mescolare per bene e lasciar riposare per una mezz’oretta (anche fuori dal frigo).
Preparare la “pastella” con il semolino sciolto nel latte di soia, mescolando per bene al fine di evitare i grumi, passarci velocemente le polpette prima di passarle nel pangrattato: verrà un’impanatura solida e croccante!
Io le ho cotte in una padella antiaderente con poco olio, uno spicchio d’aglio in camicia e della salvia, ma ovviamente potete friggerle con abbontante olio, oppure optare per la più salutare alternativa della cottura in forno.

Invito Napoletano:

Premetto che purtroppo non si tratta di una cena veg, ma di una serata in un pub organizzata per aiutare chi, come a volte capita anche a me, si ritrova COMPLETAMENTE SOLO ad affrontare la lotta contro il randagismo, l’abbandono ed il maltrattamento di cani (e non solo) qui al Sud, e soprattutto qui a Napoli.
Scopo della serata è tentare di far conoscere a chi sarà presente la dignità della vita di qualsiasi altro essere vivente, ma soprattutto far comprendere che siamo EVOLUTI e che possiamo combattere il randagismo attraverso metodi ormai alla portata di tutti, ovvero la sterilizzazione, che qui non conosce praticamente nessuno.
I partecipanti potranno contribuire ad aiutare le volontarie che si ritrovano a dover raccogliere e curare autonomamente, con i proprio soldi, il proprio sudore e la propria sensibilità, le anime innocenti che troviamo quotidianamente per strada e che non sempre i canili possono accogliere a causa di sovraffollamento.
Si può contribuire attraverso una piccola offerta monetaria, ma anche attraverso la donazione di cibo, medicine, coperte, cuccette… insomma, tutto ciò che ci può aiutare a proteggere i nostri piccoli amici dal muso peloso!
Io cercherò di esserci, e mi farebbe tanto piacere se ci fosse anche qualche vegchef partenopeo! 🙂

Passiamo ora alla storia molto molto triste, che in un certo senso è fortemente collegata all’invito napoletano.

Questo che vedete in foto, dormiente tra le braccia del mio ragazzo, è il piccolo Edward, un cagnolino di 40 giorni circa che qualche settimana fa mia madre ha ritrovato per puro caso su una strada provinciale, mentre camminava sbandando e piangendo al centro della strada e mentre stavano per investirlo. E’ stato lanciato da un’auto in corsa, conseguentemente è stato rinvenuto con il cranio spaccato e nonostante le varie cure a base di mannitolo, antinfiammatori, Valium, e la speranza di poterlo operare presto… purtroppo dopo una settimana di battaglie e di agonia non ce l’ha fatta. E’ deceduto due settimane fa, tra le mani del veterinario che mi aveva proposto di prendersene cura personalmente, mentre gli facevano le flebo.
Ho tentato per un’intera settimana di fare il possibile per lui, l’ho tenuto con me, lo nutrivo quotidianamente, gli facevo le siringhe quando aveva delle crisi epilettiche, non dormivo la notte per calmarlo se si lamentasse… ma dopo una settimana mi sono dovuta arrendere e lasciarlo in cura presso l’ambulatorio del veterinario che avrebbe potuto intervenire in caso di una crisi improvvisa… e purtroppo è morto il giorno dopo… ed ho una paura tremenda che possa essersi lasciato andare perchè si è sentito rifiutato…
Lo so, forse sono paranoica… ma sto piangendo ancora pensando ad un’anima pura ed innocente volata sul ponte dell’Arcobaleno, insieme a tanti altri che, come lui, non hanno avuto la fortuna di nascere con il pollice opponibile…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Povera creatura… Ilaria mi viene il magone…

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  2. Tesoro sei di una dolcezza infinita.. E non sentirti in colpa per la morte del piccolo Edward!! Non ce l’ha fatta perchè era tr debole e perchè la caduta dall’auto, anzi il lancio, gli ha procurato danni irreversibili per una creatura così bisognosa solo di amore!!!
    Pensalo felice , perchè tu gli hai dato tutte le più belle cure che potevi, che ti guarda dal paradiso dei cani e ti ringrazia per l’infinito amore che gli hai dato.
    Non posso essere alla manifestazione e serata di beneficenza, ma appoggio pienamente ed è come se ci fossi. Dopo la storia mi sembra quasi inutile commentare la ricetta, anche se la trovo strepitosa!!.
    Non abbatterti.. E non stare male.. Hai fatto tutto quello che potevi, sei stata il suo angelo e lo sei ancora!!! 😛

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  3. Cara Ilaria, non mi vergogno a dire che ho i lacrimoni che scendono :oop: Mi dispiace che questo bellissimo cucciolo non ce l’abbia fatta 🙁 E se Napoli non fosse così lontana verrei volentieri a quella serata! Un grande abbraccio virtuale!
    Ps: le polpette sono ottime 🙂

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  4. Bellissime le tue polpette. Per il piccolo Edward quoto Mimi, tu hai fatto tutto quello che potevi e gli hai dato solo amore.

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  5. Oddio Ilaria, la storia di Edward che hai raccontato è talmente a tinte forti e commovente che prevale sulla ricetta, ancorchè ottima e invitante.
    Ora Edward è sul ponte dell’Arcobaleno con il mio Teseo, gatto trovatello, adottato da noi e da noi amatissimo ma, purtroppo affetto da FIV… 🙁
    Un abbraccio forte!! 🙂

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  6. Bellina Ila, il piccolo Edward e’ stato sfortunato a nascere nelle mani di persone senza cuore, ma fortunato ad incontrare chi gli ha dato tutto l’amore possibile! Bacetti xxx
    Per le polpette ovviamente ke te lo dico a fare!!! 😉

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  7. povero cucciolo…non sentirti in colpa..hai fatto tutto quello che potevi!! per la ricetta…bellissima 🙂

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  8. Povero cucciolo indifeso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Hai fatto tutto il possibile poverino…. Mi sono commossa cavoli, c’è della gente senza cuore al mondo 🙁 (belle le polpettine!!)

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  9. Povero piccolo 🙁 so che adesso è difficile non pensarci e chiedersi “come sarebbe andata se…” però ha ragione Mimì, pensa che hai fatto tanto per lui e che sicuramente ti è molto grato per avergli regalato un po’ di affetto negli ultimi giorni della sua vita, invece di morire su una strada solo e sofferente come stava per fare. Un abbraccio <3

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  10. Ieri sera non ce l’ho fatta a commentare qui… Ero una lacrima unica !!! Mi dispiace tanto, un abbraccione.
    (Belle le purpett’…)

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  11. Ragazze vi ringrazio infinitamente, mi fa sentire meno “sola” sapere che c’è gente che si dispera come e con me per questo genere di cose…
    Qualcuno potrebbe dire “ma tanto il cane mica era tuo, lo hai tenuto solo una settimana!”… ma credo che solo voi possiate capire l’importanza che do’ alla vita, sia essa di un essere vivente conosciuto direttamente o meno.
    Io mi sento male ogni volta che ci penso… i miei continuano a dire che ho fatto il possibile, che forse è stato meglio così visto tutti i problemi che aveva e che forse gli sarebbero restati in seguito al trauma(cecità, epilessia, ecc)… ma io non posso farci niente: meglio un innocente cieco ed epilettico che morto!

    Mio fratello dice che io vorrei cambiare il mondo, ma che purtroppo non si può… ma posso limitarmi a cambiare IL MIO mondo, quello che più mi è vicino… ma vi assicuro che, soprattutto qui, non è facile… per niente.

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  12. Ciao cara Ilaria, non hai idea di quante lacrime anch’io verso per gli animali… Quello che di poco posso fare è pubblicare il tuo manifesto su vranimalista, il blog che, nel mio piccolo tengo aggiornato, sperando in un mondo migliore…
    Un abbraccio forte

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  13. Mi Spiace Tanto x il Piccolo Edward…ma magari ha smesso di soffrire…Te sei stata Magnifica… e sicuro lo avrai fatto “Sorridere” e riempire di Gioia con le Tue Attenzioni… ! Scusa se salto il Commento delle Polpette… Complimenti.. Kizzissimi

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  14. Ilaria, sono d’accordo con tutte quelli che hanno
    commentato fin qui. Non sentirti in colpa, hai fatto di
    tutto per lui. Dio lo sa ed te ringraziera prima o poi.
    Anch’io sono rimasta malissimo con la sua storia, piango.
    Per le polpette 😛

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  15. mi sento male a sentire queste storie. Tu non hai colpe. Era il suo momento. Hai fatto il possibile no? Quindi hai fatto solo del bene e gli hai regalato una settimana d’amore. In strada sarebbe morto poco dopo…

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  16. Lisa, ti ringrazio tantissimo per la collaborazione!

    Ragazzi continuo a ringraziarvi davvero di cuore…
    Sì, Mirko, sarebbe morto nel giro di qualche frazione di secondo, essendo quella una strada ad alta velocità, impossibile da praticare a piedi… ma purtroppo per me resta pur sempre una magra consolazione…

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  17. Se ogni tanto ti colleghi (magari lo metti nei preferiti), questo è il link:
    http://blog.libero.it/Veronaanimalista/view.php?ssonc=777166158
    cerco di tenerlo aggiornato con petizioni mondiali e quant’altro può essere utile per loro, i nostri amati animali…

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  18. Ilaria, leggevo nella ricetta del tofu fritto il vostro discorso sulle agitazioni universitarie.
    Mi chiedevo se, dato che studi lingue, pensavi di fare l’erasmus 🙂

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