My seitan Home made

Che vi avevo detto? che prima o poi avrei tentato l’eroica impresa di preparare il seitan partendo da zero ed il poi è arrivato!

Sono al settimo cielo: fare il Seitan l’ho sempre considerato come una cosa “da grandi” ( culinariamente parlando) , un’impresa titanica che io non sarei mai riuscita ad affrontare.

E così mi accontentavo del seitan acquistato o, proprio per osare, dell’Istant seitan che male non è ma non ti dà quella soddisfazione tipica del “l’ho fatto partendo da zero”.

Il procedimento è semplice, solo un po’ lunghetto ma vi assicuro che è più facile di quello che si pensa.

Il blog è pieno di ricette: io mi sono soprattutto a quella di Chicca   ed il risultato è stato strepitoso.

Per non ripetervi il procedimento per filo e per segno faccio un sunto ( come a scuola eheheh), dandovi i miei trucchetti.

Innanzitutto la

Farina da usare:
quale? ogni fonte consultata dice di usare la Farina Manitoba, una farina americana ricca di glutine che rende l’impasto morbido e così ho fatto anche io. Nulla vi vieta però di provare con altri tipi di farina: fatemi poi sapere!

Farina e Acqua per amalgamare :
quanta? io ho fatto un esperimento quindi ho usato 250 gr di farina e 125 ml di acqua.

Il Seitan fatto si riduce della metà quindi se dovete farne tanto non lavorate meno di un kg di farina e 600 ml di h20

– Procedimento:
quello che consigliano tutte..

Si amalgama la farina con l’acqua fino ad ottenere un impasto tipo pane ma più colloso; lavorate lavorate e lavorate fino a quando si staccherà dalle vostre manine ed otterrete un miscuglio che non sembra più colla vinilica ma pongo un po’ più colloso.

Ci vorrà un’ora scarsa.

A questo punto prendete la palletta e mettetela in una ciotola coprendo con un canovaccio.

Lasciate riposare almeno un’ora: io ho lasciato in frigo per tutta la notte.

Dopo il riposo prendete la palletta, mettetela in una bacinella con acqua fredda , fatene scorrere altra a filo ( dal rubinetto ) e “impastate ” ( come fanno i mici quando si lavano ) togliendo l’amido…vedrete una sorta di siero bianco ( l’amido appunto ) andarsene progressivamente via: buttatelo e proseguite il lavaggio come se stestelavando i panni.

Dopo un po’ di lavaggi con h2o fredda, fate la stessa cosa con acqua calda ( consiglio per comodità un’altra bacinella ) e poi tornate all’acqua fredda…Alla fine ( un’ora circa ) l’acqua diventerà limpida ( o quasi ) ed otterrete una pallina morbida e maneggievole, come quella che vedete nella foto qui a fianco: è il glutine. Io, come ho letto da qualche parte, non ho lavato via tutto l’amido ( a parte la considerazione che secondo me è impossibile toglierlo del tutto ) così è rimasto un seitan molto morbido.

– La bollitura:
ottenuta la paletta di cui sopra, fate una specie di polpettone e avvolgetelo in un panno o in un foglio di stagnola ( come ho fatto io ) o, ancora meglio, in una retina per arrosto.

Preparate in una pentola capiente il brodo come più vi piace: io ho messo un pezzo di alga kombu, mezza carota, una foglia di alloro e del tamari.

Fate bollire il vostro polpettone di seitan per 50′ a fuoco basso e lasciatelo raffreddare nel liquido di cottura.

Il seitan è pronto!

– La preparazione:
slegate il vostro seitan e utilizzatelo come preferite.

Io l’ho semplicemente grigliato e poi servito con agretti e zucca ed insaporito con un mix per arrosti ed il risultato è quello della foto.

– Mie impressioni:
non per vantarmi ma il mio seitan era favoloso!

Nulla a che vedere con quello comprato ( e nemmeno con quello semi preparato ) che comunque rimane un po’ duretto: questo invece, pur compatto, è rimasto morbidissimo…un burro!

Essendo la mia prima volta 🙂 non ho voluto esagerare, nè come quantità nè come sapori: l’ho preparato nella maniera più semplice, senza aromi nell’impasto o farine “alternative” ma ho già in mente un paio di varianti gustose.

Soddisfattissima!

-Precisazioni: io non ho mai amato il sapore della carne, quindi NON ho preparato il seitan nell’illusione che ricordasse quell’odiato alimento ma solo per ottenere delle buone proteine in maniera alternativa e gustosa.

Non ricorda affatto  il sapore della carne ( un po’ la consistenza sì ) ma dato che la forma alla fin fine è quella di un arrostino, potete utilizzarlo come avete sempre fatto con essa: impanato, alla griglia, in spezzatino e via dicendo.

– Conclusioni: mi sembra di aver detto tutto.

Grazie a tutti/e quelli che mi hanno spinto a provare a fare il seitan, in particolare ad Eleonora che è stata carinissima e ha risposto a tutte le mie domande.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. Che bello! Che gola di seitan che mi hai fatto venire… Fra qualche giorno lo rifacciamo anche noi!
    Il tuo é bellissimo: che soddisfazione eh?

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  2. si anche io mesi fa tentai lo stesso esperimento, con un risultato un po meno soddisfacente del tuo. Non so se tenterò di nuovo, la quantità d’acqua necessaria per il lavaggio è un po fuori da i miei gusti “ecologici” 🙂

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  3. Francy che soddisfazione.. Sei stata bravissima e poi quelle fettine lì nel piatto mi fanno una gola, con gli agretti vicino.. Mmmmmm che bontà!!!
    Braverrimissima!!! Io ancora devo provare, anche a me spaventa, ma appena ho tempo mi devo per forza di cose cimentare!! Non posso esimermi da questa bell’impresa!!! 🙂
    Ancora complimenti Fra, stupendo!!!!!!!!!!!!!!

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  4. Grazie ragazze!!! sì Pizza: dà troppa soddisfazione e non è nemmeno difficile…Mimi DEVI provare…è troppo divertente e tanto buono!!!

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  5. Francesca, il tuo seitan è stupendo! Sembra quasi impossibile che sia il tuo primo seitan fatto in casa! Sei bravissima!
    L’ha assaggiato anche tua padre?
    Tu hai usato la carta stagnola per cuocere il seitan nel brodo… ma farà bene? non è che la carta stagnola rilascia qualche sostanza nel processo di cottura?

    @ Mimi, per una come te che sa impastare così bene il seitan è un gioco da ragazzi!

    Ragazze, una domanda scema: ma voi come pronunciate la parola seitan?
    Io dico sAItan (alla tedesca), e voi? Dite seitan?

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  6. Dany, ovviamente mio papà ha storto il naso dicendo ” non mi dire che è saporito come la carne” 🙁 Ma io mica volevo riprodurre una fettina di cadavere, cavoli!!! Figuriamoci: storcevo il naso persino da onnivora…Ovviamente il seitan, visivamente è l’alimento veg che più ricorda l carne ma non era quello il mio intento..cmq ieri l’ho rifatto e, forse xchè c’era il mio moroso, ha assaggiato più convinto…A Danilo, invece, è piaciuto tanto: a lui l’ho preparato con asparagi come sugo per la pasta…
    Quanto alla stagnola sai che me lo sono posto anche io il problema? però poi ho pensato ai vari cibi al cartoccio che ho sempre mangiato…insomma, dovrebbe essere lo stesso, no? cmq l’ho rifatto e legato con spago da arrosto ( una fatica bestiale perchè ‘sto seitan prima della cottura è molle e viscido ).

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  7. 🙂
    beh dai, almeno tuo padre ha assaggiato:)
    Pensa che la madre del mio fidanzato assaggiò e mangiò del seitan, ma disse che le sembrava di mangiare della carne grassa (detto poi col suo impareggiabile accetto sassone).
    Io invece di solito “sfrangio” la massa glutinosa e la cucino a pezzetti nel brodo, quindi senza compattarla… viene ottimo lo stesso!
    Se avessi una retina per arrosti lo farei, ma col canovaccio che io ci impiego troppo tempo (è di un tessuto troppo duro).
    Comunque complimenti per la tenacia e la pazienza in cucina! Sei davvero brava:)

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  8. No, io l’ho legato con lo spago…è stato quello il difficile…l’alternativa era la garza che mio padre usava per il braccio quando gli faceva male, ma non so se andava bene, quindi ho evitato 😉 Ah, io dico “SEitan”

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  9. Prima o poi lo farò anche io… Userò sicuramente la tua ricetta! Grazie

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  10. Bellissimo.. Chissà cosa succederà quando sarà il mio turno…ehhehe… Complimentissimi

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  11. bravissima Francesca! sono riuscita anche io a fare il seitan (anche io seguendo le istruzioni della grande Chicca), non avevo dubbi che ci saresti riuscita anche tu!
    ci sono talmente tante ricette sul blog recentemente che non riesco a commentare sempre, approfitto quindi di questa per farti i complimenti per le tue ultime ricette: sono tutte bellissime, curatissime nella preparazione e nella presentazione, e sicuramente gustosissime! bravissima!

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  12. Brava Francynaaaaaaaaaaaa

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  13. Grande la mia nipotinaaaaaaaaaaaaaa, bravissima visto che era più difficile a dirsi che a farsi 🙂 Vedrai che ora non prenderai più quello confezionato, brava brava 🙂

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  14. il seitan fatto in casa è sempre una di quelle cose che ci riempie di orgoglio!
    pian piano io l’ho modificato per renderlo più gustoso e ho seguito gli ingredienti del seitan migliore di natura sì….il gusto è buono ma il mio rimane molto più morbido!mah!!

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  15. Mamma Francy, sei stata bravissima. Che soddisfazione deve essere produrre qualcosa in casa da soli. Lo sai, che appena ho un po0 di tempo mi cimenterò anch’io nella produzione di queste delize. Non vedo l’ora ;.)

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  16. Grazie Fra, si devo provare per forza, le vostre prove ben riuscite mi incentivano.. Daniela, grazie per il complimento!!Lo farò per forza!!! ^_^

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  17. Francy che spettacolo!! anche io la ritengo un’impresa quasi impossibile ma prima o poi ci provo e spero di ottenere il tuo risultato.

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  18. Nu ragazze ma cosa dite!!!!! se ci sono riuscita io ( che manualmente sono assai imbranata ) potete riuscirci tutti!!!!!!!!! ovviamente non fatene subito 3 quintali: partite da 250 gr di farina e provate…ma davvero: è facile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  19. Eppure mi sembra di aver già letto questo post da qualche parte… XD
    Grande Fra!!! =)
    SMACK!

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  20. Bravissima Francy 🙂 smack 🙂

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  21. Complimenti per l’impresa epica 😀 Un giorno voglio provare a farlo anch’io, ma mi spaventano un po’ tutti i passaggi… Eppure vedere il tuo risultato m’incoraggia: sembra davvero essere gustosissimo e soprattutto morbidssimo! Al contrario di quello che si compra già bell’e fatto, che, il più delle volte, ha un consistenza durissima 🙁

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  22. …ma tu sei grande!!!! 😀

    sia culinariamente parlando sia in generale!!!!! 😛

    e questo tuo primo seitan è fantastico!!!

    (io adoro la fase quando lo passo dall’acqua fredda a quella calda palleggiandolo con le mani 😛 mi diverto troppo!!!)

    brava francy la paciocchina di veganblog 😛

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  23. Bravissima Fra, non é poi così difficle, no ??? 😉

    Io però non ci impiego tutto il tepo che ci hai impiegato tu (un’ora per impastare acqua e farina, un’ora per il risciacquo…), ma magari sbaglio io boh !, comunque anche a me viene più morbido rispetto a quello comprato e decisamente più buono !!! 😀

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  24. Complimenti Francesca! Per ora ho gli ingredienti in dispensa che mi guardano……prima o poi mi cimento anch’io!!

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  25. Siiii la stagnola é alluminio!!!! Pape satan pape satan aleppe!!!!!! O come cavolo si scrive, insomma vade retro satana!

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  26. argh che bello!
    io sto bramando il mio primo seitan!
    un giorno mi farò coraggio…

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  27. Grazie a tutti tutti tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  28. Brava Francy sei bravissima!

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  29. Brava Francesca!!!!! 🙂 Non avevo dubbi saresti passata anche tu all’autoproduzione!!!!!!!

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  30. brava Franci, ti è venuto benissimo

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  31. Ieri ho fatto il seitan in casa, con sola farina manitoba. L’ho lasciato riposare dalle 08 alle 16 del pomeriggio e l’ho lavato per circa 45 min. L’ho messo nella retina e cotto per 40 min nel brodo però non avevo ne alga ne tamari, ho fatto un brodo vegetale. Rispetto a quello che compro è molto più bianco e più spugnoso,
    Perché?
    Comunque il sapore è ottimo e stasera lo cucinerò. ho anche le foto ma non so come si fa per allegarle.

    Grazie per la ricetta.

    Daniela

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