Veg-arrosto senza lacrime e sangue

Annalisa, dedicato a te!

 arrosto seitan 4

Verosimiglianza scioccante vero? Però questo è il frutto di un rogo crueltyfree! Nessun animale ha versato le sue lacrime e il suo sangue per riempire il nostro piatto delle feste. Sia ben chiaro che l’arrosto crudele non lo rimpiango minimamente! Da onnivora non ne ho quasi mai mangiato! A Stefano nemmeno è mai piaciuto tanto!

Ma nel seitan che ho prodotto a dicembre per la polenta etica c’era un avanzo che aveva una forma che ricordava questo infausto piatto della tradizione onnivora… e quando l’ho cucinato non sapevo ancora se Stefano ed io saremmo stati soli, quindi nel dubbio che potessi avere ospiti onnivori nel giorno di Natale ho preparato qualcosa che li facesse “sentire a casa” gettando come al solito un seme di riflessione sulle possibilità di una cucina gustosa ma pacifica…

Poi la sorte ha voluto che Stefano ed io rimanessimo da soli il 25 (con i parenti abbiamo trascorso insieme la Vigilia) e quindi è stato praticamente il nostro piatto unico, all’insegna dell’autoproduzione e della riduzione dei consumi e della decrescita. Un Natale ecosostenibile!

  arrosto e malloppetto di seitan

Ecco il pezzo informe di seitan avanzato quando ho fatto le vegsalsicce per la polenta etica … Avendo preparato il vegarrosto in anticipo e messo in surgelatore mi son potuta dedicare soltanto a contorni e salse… e ho comunque portato a tavola nel tardo pomeriggio… Ci siamo alzati tardi, quando è festa a me piace prendermela molto comoda!

Dunque, vediamo come si prepara un VegArrosto. Nel blog ce ne sono altri da cui potete trarre ispirazione, quello di Erbaviola, http://www.veganblog.it/2009/10/31/arrosto-di-seitan-passo-per-passo/ e quello di Argie – http://www.veganblog.it/2009/12/27/aroston-di-seitan/. E quello di Anto oggi! (la solita telepatia veganblogghesca!) Il mio si differenzia nel fatto che dopo averlo colorito in padella l’ho messo in forno – e poi ovviamente per l’allestimento di salse e contorni. Per la materia prima, il seitan, vi rimando agli Spiedini intelligenti e alla Polenta etica. Oppure andate a vedere le procedure di Libera-mente, Chicca  e tanti altri/e. Se prevedete di cucinarlo in questo modo cercate di dargli una forma adeguata. Dopodiché lo si imbraga con dello spago (ma gli autoproduttori e autoproduttrici più esperti e navigati di me usano delle vere reticelle per arrosti!).

Ma andiamo con ordine e scriviamo la lista degli ingredienti

Ingredienti

Un bel malloppetto di seitan

Rosmarino (se possibile fresco)

Alloro

Due-tre spicchi d’aglio

Un pezzetto di peperoncino

Brodo veg

Sale q.b.

Olio evo sabino q.b.

Procedimento

Per cucinare un arrosto una volta fatto il seitan è quasi una passeggiata. Non servono molti ingredienti, solo un po’ di tempo da dedicargli…

Prima di tutto si prepara un bel pentolino di brodo vegetale. Questa volta ho usato un dado vegetale bio comprato al supermercato, ma quando ho tempo preparo il dado veg seguendo la ricetta di Vila  e mi surgelo una bella provvista!

In una padella rosolate il futuro arrosto con olio evo, aglio e alloro, girandolo per colorirlo bene da una parte e dall’altra. Poi trasferitelo in una pirofila con un filo d’olio, rosmarino, alloro, aglio, sale, un pezzetto di peperoncino (solo se vi piace) e un paio di mestoli di brodo.

Mettete in forno a 180° e lasciate rosolare bene girando ogni tanto. Controllatelo di tanto in tanto e quando si secca aggiungete un mestolo di brodo.

Tenetelo in forno un’ora circa.

Io l’ho fatto raffreddare e dato che al giorno di Natale mancava più di una settimana l’ho messo in un contenitore e l’ho surgelato.

E così il giorno di Natale mi sono occupata soltanto delle salse e dei contorni… mentre riscaldavo l’arrosto già scongelato! Ed ecco alla fine cosa è arrivato a tavola!

 arrosto seitan 2

Mi trovavo già pronti dei broccoletti che ho ripassato in padella con aglio, olio e peperoncino. Nel frattempo ho messo a bollire 3-4 patate, una volta morbide le ho tagliate a pezzetti, cosparse del mix di spezie per arrosti che mi autoproduco (timo, alloro, rosmarino, salvia, origano eccetera, tutto ben seccato e triturato), una spolverata di pangrattato (sempre autoprodotto, come avete visto nell’Ecopasta col forno!) e un giro d’olio.  Una versione molto rapida delle patate polverose di Gamila e di quelle di Vicki.

E ho messo in forno a scaldarsi per una decina di minuti a temperatura bassa.

Salsa n° 1 – Besciamella porcina

E poi, non mi ricordo se prima o dopo, ho preparato una besciamella ai porcini, sempre con la solita farina di segale, olio evo e brodo veg (vedi Ecopasta col forno). Nel mentre ho fatto rinvenire dei porcini secchi, li ho cotti in un padellino di coccio con olio, aglio e alloro e alla fine a fuoco spento ho aggiunto un po’ di prezzemolo. Li ho uniti alla besciamella e ho frullato con il mixer. Una vera delizia! (che poi ho scoperto essere il pocio! Più o meno…)

Salsa n° 2 – Purea di zucca

Tre quattro fette di zucca a vapore e una patatina bollita, frullate e poi addensate sul fuoco per qualche minuto con un paio di cucchiai di farina (a volte metto anche germe di grano), infine condite con un pizzico di zenzero e coriandolo, o altre spezie gradite, e un filo d’olio.

Con questo ci ho riempito anche una parte dei ravioli che ho mangiato però il giorno dopo… per Natale non sono riuscita a farli! Ma ci siamo lo stesso ben satollati!

Salsa n° 3 – Paté del tonno felice

L’idea me l’ha fatta venire Prumiao… Io le ho ispirato le mattonelline al tonno felice e a sua volta la sua cremetta mi ha ispirato… ho pensato, ma se facessi una crema di tofu e alghe nori e arame? Una bella soluzione per i tramezzini veg e per le foglie fritte di borragine, che si possono spalmare con questa e arrotolare! Ho aggiunto solo un po’ di concentrato di pomodoro per dare il colorito roseo.

 foglia di borragine spalmata di patè al tonno felice

L’avanzo di paté degli antipasti della Vigilia è finito quindi per contorno al Vegarrosto il 25! Riciclo continuo!

 arrosto seitan 5

Non resta quindi che affettare…

 arrosto seitan 13

Ecco come si presentavano le fettine di Vegarrosto nude, già succulente di per sé!

 arrosto seitan 6

Ed eccole sommerse dalle salse e tuffate tra i contorni!

arrosto seitan 9

Le salse, in particolare la besciamella porcina, si sono sposate deliziosamente con il seitan… con la benedizione dell’angioletto…

arrosto seitan 10

E il Vegarrosto ci ha tenuto compagnia per diversi pranzi!

 arrosto seitan 14

Il giorno dopo sono nuovamente apparse sulla tavola con altre foglie fritte di borragine!

 Natale2009 090

Questa volta fritte da Stefano!

 arrosto seitan 12

Stavolta veramente non ho capito se erano più buoni i colori o i sapori!

Nell’era ecozoica non esisterà più la giornata dell’abolizione della carne e questo piatto non si chiamerà più vegarrosto – ma per esempio “Cuscinetto con fantasia di salse”…

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. non ho parole. sei stata un fenomeno (come sempre)!!!
    che bella la foto con le fette del vegarrosto sommerse dalle salse 😀

    non ho mai mangiato le foglie di borragine fritte, chissà che sapore avranno…

    …ma dove l’hai trovata la tovaglia con i megagirasoli colorati??? la voglio pure io!!!

    Reply
  2. Mi fai arrossire 😳 wow, una dedica da parte tua!
    Telepatia. sai che venerdì ho fatto il mio primo arrosticino dopo più di 10 anni? e stamattina un altro. mini-mini, ma sono piaciuti. ora devo trovare il tempo di produrre e congelare..Grazie di cuore!

    Reply
  3. che bontà! con tutte quegli splendidi contorni poi…nmmmm e le salsette… 🙂 e complimenti anche per le foto!

    Reply
  4. @ Nello
    grazie! sì, le salse sono state la parte più apprezzata del pranzo (da parte mia, non so Stefano).
    Non si trova da voi la borragine? mio padre la chiama vurrajna.
    Chissà se la conosce tua madre…
    La tovaglia con i megagirasoli l’abbiamo presa quest’estate al campeggio (Capalbio), è di plastica trasparente con i fiorelloni, e siccome la tovaglia di Natale bianca mi si impatacca regolarmente quest’anno l’ho “protetta”! così l’ho potuta tenere fino alla Befana!
    Pensa che io non la volevo perché mi sembrava troppo cara, ma quella economica era bruttarella e alla fine ho concesso a Stefano il capriccio! (beh si poteva fare…)
    😉

    @ Annalisa
    Io ti ammiro molto per il tuo lavoro con semi e piante rare, se avessi un campo farei la stessa cosa! e mi piace anche la tua cucina rusticochic!
    Le coincidenze sono il pane quotidiano di Veganblog, ormai siamo abituati! allora buona seitanproduzione!
    😉

    Reply
  5. @ Lella
    grazie! concordo, le salsette erano sfiziose!
    😉

    Reply
  6. dire che sei fantastica, e’ dirti poco!
    bravissima!!
    ho salvato la pagina nei preferiti, un giorno mi daro’ anch’io all’autoproduzione.. devo solo superare lo scoglio pigrizia-mancanza di tempo…

    e sicuramente tutte queste tue prelibatezze mi aiutano in questo! 😀

    Reply
  7. Neanche io ho mai amato l’arrosto, ma questo è spettacolare! E le salsine goduriose all’ennesima potenza… se poi avessi sottomano quella borragine fritta…. bravissima come al solito per l’accuratissimo reportage!

    Reply
  8. @ Benny
    😳
    vedrai che arriverà il momento adatto per darti a queste sperimentazioni, comunque il seitan non è obbligatorio in una dieta vegan, è comunque un cibo ipercalorico che va centellinato, io ne mangio un paio di volte al mese non di più. Soprattutto quando mi serve per ricreare qualche piatto onnivoro.
    Altrimenti abbiamo i legumi che sono ottimi e a questo punto anche se secchi molto più pratici del seitan autoprodotto.
    🙂

    @ Cri
    Grazie cara! 😳
    vedrai che se la desideri tanto la borragine prima o poi ti apparirà!
    😉

    Reply
  9. @ Benny
    scusa! volevo dire ‘iperproteico’ e non ‘ipercalorico’ a proposito del seitan!
    😉

    Reply
  10. “Cuscinetto con fantasia di salse”, sì, nell’Era Ecozoica, proprio un bel titolo per dimenticare la credeltà verso gli animali e finalmente dormire sonni tranquilli…

    Reply
  11. Semplicemente fantastico tutto, stò riflettendo sulla salsa porcina, deve esser una delizia sul seitan e non solo 🙂 Non preoccuparti per la pagina del mio seitan era (seitan casalingo al bagnet), sai che nonostante mi faccio il seitan da un po’ non sono ancora riuscita a fare un arrosto così bello, al prossimo giro ci provo e quindi mi memorizzo tutte le istruzioni 🙂 Un grazie di cuore per le tue meravigliose presentazioni 🙂

    Reply
  12. Ammazza! Questo si che è un bel arrosto. Bravissima sia
    per la ricetta che per le fotografie.

    Reply
  13. Mamma che bellezza!!! Il tuo arrosto è bellissimooooo!!! Brava, brava, brava!!!!! Anche tutto il resto, s’intende, ma questo vegarrosto è semplicemente M E R A V I G L I O S O!!!!

    Un abbraccio.

    Reply
  14. Ecco a voi fata Mariagrazia!!!
    Non è che verresti dalle mie parti in aiuto ad una cena vegana per 80 persone?…..mi pare che le referenze le hai eccome!!!
    CHE SPETTACCOLO QUESTI PIATTI!!!
    E’ da tempo che non preparo il seitan e me ne hai fatto venir volgia.
    Condivido il tuo chiamare gli alimenti o i piatti cucinati con il loro reale nome e non riferirsi sempre a piatti con la carne come ingrediente.
    grazie
    Mo’

    Reply
  15. uh cara..più che risultati, solo sogni da concretizzare 😀 parlarne porta fortuna, nel senso di sintonie-sinergie 😉 hi hi mi sento molto selvatica, tanto rustico e poco chic 😛 Per le piante a volte basta poco: prova ad abbandonare una balconiera incolta e come minimo si riempie di Stellaria media, gustosissima!

    Reply
  16. Che bell’aspetto ha il tuo vegarrosto, sicuramente anche buonissimo 🙂

    Reply
  17. che belloooo 😀
    vorrei riuscire anche io a farmi qualche pranzetto del genereXD

    Reply
  18. in tutta sincerità, non ho mai sentito la borragine.

    ho chiesto ai miei ma non la conoscono nemmeno loro 🙁
    qui oltre a broccoli,cavolfiori e qualche altra cosa nun sapimm nient cchiù O__o

    A casa mia abbiamo tutte le tovaglie con temi floreali, ed alcune anche con frutti sopra 😀

    le salse te le scopiazzerò, soprattutto la besciamella ai funghi porcini 😀

    …il titolo alternativo di questa ricetta è molto più carino “dell’originale”

    Reply
  19. @ Chicca
    tu rifletti sulla mia salsa porcina e io mi sa che rifletterò sul tuo bagnet! (finalmente l’ho trovato e linkato grazie)
    Aspettiamo allora la tua versione del vegarrosto, o meglio del cuscinetto!
    😉

    @ Xuxa
    grazie! a quando una tua ricettina?
    😉

    @ Anto
    😳
    Ma grazie!
    Scusa ma nel tuo ricettone prima mi sono dimenticata di farti tanti auguri per la mamma!
    😉

    @ Mo
    😳
    Dove sono le tue parti?
    Mi sa che le referenze per preparare banchetti con tutte queste bocche non ce le ho proprio… (ma che evento è?) al massimo nella mia vita ho preparato per una decina di persone… solo una volta ho fatto una megainsalata per 60 persone… mi spaventa l’idea dei pentoloni e della moltiplicazione delle dosi…
    Spero che tu riesca a organizzare tutto al meglio!
    😉

    @ Annalisa
    ti meriti tanta fortuna selvatica! sì, anch’io abbandono spesso dei vasi che mi ricompensano con vere e proprie sorprese: mi sono nate spontaneamente la bardana e la calendula! La stellaria media non la conosco ma ha un nome bellissimo! vado a cercare con google!
    😉

    @ Concita
    😳 😳 😳
    grazie!!!!

    @ marta
    ti auguro di riuscirci!
    😉

    Reply
  20. @ Nello
    Per la borragine in qualche modo rimedieremo vedrai!
    Nel frattempo scopiazza scopiazza!
    Il titolo alternativo lo metterò a questa ricetta quando vivremo in tempi migliori… ora come si potrebbe dire: vado a farmi un “cuscinetto con fantasia di salse”?
    😉

    Reply
  21. io sto tentando da anni,prima osteggiata dallo zio matto, poi allettata da Ipazia, di riportare all’equilibrio ecologico il deserto che c’è qui in PIanura Padana. Io la chiamo Pianura Puttana per com’è stata ridotta 🙁 Avevo comprato una bustina di borragine 10 anni fa e, nonostante lo zio me la assassinasse sempre, gli uccellini mi han aiutata e ce n’è un piccolo gruppo. Appena rifaccio il seme (maggio) posso spedirne a chi vuole 😀 Non sono ancora riuscita, invece, a procurarmi la bardana. la Stellaria è detta dai francesi ‘Mouron des oiseaux’, proprio perché ne sono ghiotti e ce la regalano se lasciamo loro un vaso vuoto! Credo proprio ti piacerebbe, sia in insalata che cotta (ma è un peccato..) Buone raccolte!

    Reply
  22. Caspita, sei un mito! E’ così simile che mi fa quasi impressione!
    Ciaoo

    Reply
  23. @Mariagrazia: il banchetto è per prepararci all’Era Ecozoica! 🙂
    Faccio parte di un G.A.S. e questa cena fa parte di uno dei tanti percorsi che vorremmo approfondire, per cui organizziamo per marzo una cena vegana e ospiti saranno “progetto vivere vegan”. Ne ho fatta una anche l’anno scorso ed è riuscita ma credimi è da panico tutta la preparazione e la gestione, bisogna mantenere la calma e l’amore per la cucina.
    Ovviamente per la preparazione eravamo in molti e al mio fianco era presente la mia vegan preferita Paolavegan che quest’anno assieme ad Evelina condurranno tutto il lavoro com me.
    Ci si prova….e chissà che qualche seme non germogli!
    ah, sono della provincia di Ravenna.
    🙂
    Mo’

    Reply
  24. Sono senza parole dall’ammirazione
    …ti confesso che durante un lungo viaggio di lavoro ho avuto la “cattiva” idea di fare vedere il veganblog a dei colleghi italiani…
    che brutto quando hanno cominciato a criticare tutto quello che per me è fantastico 🙁
    non so proprio quando diventerò tanto brava da non rimanerci male, io sono così fiera delle bellissime ricette di questo blog, sentirmi dire che sono tutte ricette “per ricchi”, con “ingredienti impossibili”, che “sono troppo complicate” mi ha buttato giù. Forse per colpa anche della stanchezza che mi porto addosso per il troppo lavoro.
    Queste tua bellissima ricetta oggi mi ha dato un po’ di pace…
    grazie, sei bravissima, non importa se ai miei colleghi le nostre ricette sembrano tutte assurde ed estremiste…
    Questo tuo bellissimo Natale fatto di pace e rispetto delle creature animali a me sembra inequivocabilmente bellissimo.

    Reply
  25. bello…se avessi trovato la foto in un ricettario onnivoro non avrei minimamente ipotizzato potasse trattarsi di seitan. belle anche le salsine…ed i contorni poi…avete sbafato un pranzo da re…lo proverò quando avro’ un momento libero…ciao

    Reply
  26. mamma che bontà complimenti vivissimi! Vorrei riprodurlo. mi sa che mi metterò d’impegno!

    Reply
  27. Super mega sorrisone di ringraziamento! 😀

    Reply
  28. @ Annalisa
    Per fortuna non sei l’unica che si sta preoccupando di riequilibrare la Pianura Padana, molti bioregionalisti vivono lì! Sono contenta che ci sei anche tu a dare una mano alla pacha mama padana! (non la chiamare più con quel nomaccio, anche se realistico…).
    Bellissimo, tutti quelli che hanno chiesto della borragine e hanno la possibilità di piantarla (basta anche un bel vasone in terrazza o in balcone! Fa dei bellissimi fiorellini azzurrini) possono chiederti i semi! Avete sentito? Chiedete ad Annalisa di mettervi in lista!
    La bardana che mi è nata spontanea mi ha allietato per tre estati (fa dei fiori fucsia meravigliosi e persistenti) e quest’anno purtroppo non ce l’ha fatta, ma l’ho lasciata ferma nel vaso, sperando che si sia riseminata e riappaia la prossima estate!
    La stellaria l’ho vista con google, ma nei miei vasi non s’è mai presentata!
    😉

    @ Carlo-Antishred
    😳
    Hai ragione, fa proprio impressione… superato lo shock però va giù che è un piacere! A proposito, è da tanto tempo che volevo chiederti il significato del tuo nickname… mi incuriosisce…
    😉

    @ Mo
    Ma che meraviglia, un banchetto per l’Era Ecozoica! Stefano ne sarà estasiato. Peccato che non stiamo più vicini altrimenti una mano venivo a darvela, senonaltro per potermi sedere poi a tavola! Immagino comunque la situazione panico… più si è e meglio è in questi casi.
    A me è capitato una sola volta a un evento vegetariano di mettermi volontaria al buffet, anche per capire cosa era vegan e cosa no… ho dovuto assumere un comportamento da drago per domare quella folla vogliosa… una fatica per distribuire equamente un po’ a tutti… Queste situazioni sono belle, ma la gente ha poca autodisciplina…
    Salutami le eroine che saranno al tuo fianco! E magari invitale anche qui come vegchef! Almeno l’accoglienza sarà molto più amichevole!!!
    😉

    @ Mauschen
    😳
    Che piacere i complimenti di una maga crudista!
    Mi dispiace molto dell’esperienza sgradevole che hai avuto in Italia mostrando Veganblog… Spero che invece sei riuscita a trovare le puntarelle!
    Certo che ci vuole una bella faccia tosta ad accusare la cucina vegan di costare troppo: una cucina da cui si tolgono carne, pesce, formaggi e uova, cioè gli articoli alimentari più cari, è una cucina per ricchi???
    E poi ovviamente per fortuna c’è libertà di scelta, così come l’onnivoro può comprarsi caviale e champagne o andare al discount, così il vegan può andare nelle bioboutique o al mercato rionale. Può comprarsi i legumi secchi oppure il seitan confezionato.
    Certo il prezzo del latte e dello yogurth di soya sono un po’ spropositati… però per fortuna esiste anche l’autoproduzione e questo blog è una miniera di idee risparmio, dalla panna di riso di Paola (se ci leggi ciao!) ai formaggi e agli affettati della nostra Concita dei miracoli a tutte le idee di riciclo che ci passiamo in continuazione!
    E nelle ricette abbiamo gradi di complessità da una a cinque stelle, proprio come nella cucina onnivora!!! Dalle creme pigre ai tiramisù da sogno!!!
    Vorrei proprio andare a fare la spesa insieme ai tuoi colleghi!!! Alla cassa mi farei una bella risata!
    Non ti far deprimere da queste persone superficiali e disinformate!!!
    Cerca comunque di riposarti e vieni a farti un giro qui per riprenderti quando puoi. Aspettiamo le tue ricette, che portano pace e sorrisi anche a noi!
    😉

    @ Virginia
    😳
    Se lo provi fammi sapere – e magari facci anche vedere! Chissà che spettacolo!
    😉

    @ Mirko
    grazie bello! Ovviamente sarei curiosa di vedere una tua eventuale riproduzione o rielaborazione! Saresti sicuramente una miniera di nuove idee!
    😉

    @ Julie
    😳
    grazie a te cara!
    😉

    Reply
  29. Ciao, mi sto riaggiornando a poco a poco e leggere le tue ricette è sempre fonte di gioia! Dopo la tua ricetta e quella di Neofrieda mi sa proprio che dovrò prodigarmi con questo seitan.. Hai ragione nella tua risposta a Mauschen (che davvero si può definire maga del crudismo!) Sabato insieme ad un ragazzo vegano e ad una ragazza rispettosa dei vegani, abbiamo cucinato vegan per 66 persone, al circolino arci che frequento. Il ricavato andava a http://www.savethedogs.eu è stata una fatica ma anche una bella soddisfazione..tutti hanno apprezzato tutto..e qualcuno ha donato anche qualcosa in più! Quando i non vegani del circolo, che spesso organizzano cene o di autofinanziamento o di solidarietà, si sono accorti di quanto avevamo speso poco rispetto alle loro cene a base di carne e quindi di quanto avessimo, in proporzione, guadagnato, sono rimasti sbalorditi..chissà magari, anche se solo per risparmiare, nelle prossime cene ci sarà qualcosa di vegan!! un abbraccio..

    Reply
  30. volevo inanzitutto ringraziarti per i consigli , io non ho mai autoprodotto il seitan perchè tra l’altro non sapevo se si potesse surgelare. Mi pare di capire che cotto non ha nessun problema, poi così riuscito mi sembra possa ingannare anche gli onnivori,ho infatti un marito ,che è tale e per di più difficlissimo nei gusti. Praticamente gli piacciono pochissime verdure, pochissimi primi eccc solo spaghetti es altra pasta corta no, riso no , polenta no e simili .PER i secondi idem braciole, bistecche tacchino e carni bianche a stento per via del colesterolo figurarsi i miei menu.io dopo anni mi sono ribellata a questa cosa di mangiare le stesse cose e ho ripreso a mangiare come piace a me e cioè polenta sì, legumi evviva riso quinoa kamut insomma tutto fuorchè carene e roba simile.Vorrei però ogni tanto somministrargli certe ricette senza dirgli niente così per abituarlo al gusto , finora sono riuscita con le polpette di doia e con una pizza di soia comprata questa ultima. Voglio provare quindi ad autoprodurre il seitan e a fare questa meraviglia, se per caso non lo volesse , lo surgelerò per me a fette, no !? Intanto che riposerà darò un’occhiata anche alle tue salsine a me piacciono tutte a lui credo solo quella ai funghi , comunque grazie ancora

    Reply
  31. Ieri a pranzo un amico mi ha raccontato di quanto gli piace l’arrosto e poi si è stupito di sapere che tu l’avevi fatto senza carne… Non voleva credere fosse possibile. Quando gli ho spiegato come lo fai ha storto ovviamente la bocca ma quando glielo ho descritto nei particolari, dato che ho impressa bene in mente la fotografia che è all’inizio, ha detto che in effetti aveva voglia di assaggiarlo…

    Reply
  32. @ Claudia
    grazie! (finalmente ho avuto il tempo di dare un’occhiata al tuo profilo e scoprire il tuo nome) sono contenta che le mie ricette ti facciano gioire! 😳
    Complimenti per la tua pratica dimostrazione di economicità della dieta vegan! e meno male che questo va a vantaggio dei poveri animali in difficoltà nelle catastrofi naturali di cui indirettamente spesso siamo noi umani i responsabili!
    Bravissima!
    😉

    @ biancamaria
    brava, fai bene a ribellarti! Quando starete tutti meglio capirà i vantaggi della cucina vegetale anche tuo marito! Il seitan oltre a poter essere congelato si conserva anche diversi giorni in frigorifero (di sicuro 3 o 4 perché ho già provato – ma credo anche di più).
    Certo il suo gusto non è in grado di ingannare gli onnivori fino in fondo… è un po’ diverso, più delicato e morbido della carne… ma per la parte visiva è perfetto! e dato che ci alimentiamo non soltanto con il gusto ma anche con gli occhi, ci si può accontentare!
    Per il gusto forse dovresti provare il mopur e muscolo di grano, cosa che io non ho ancora fatto (proprio perché non me ne può fregare di meno di riscoprire quel gusto… o meglio disgusto).
    😉

    @ Stefano
    mi immagino la scenetta… ma stavolta il finale è positivo! Non sempre gli onnivori riescono a fare uso delle proprie facoltà razionali quando si sollevano questi argomenti…
    Sei stato fortunato, hai incontrato un onnivoro che ha ancora possibilità evolutive… Un saluto speciale se ci viene a seguire in Veganblog come gli hai penso proposto!
    😉

    Reply
  33. @ Stefano
    ehm già, come mi hai fatto ‘notare’ mi era sfuggito di risponderti al commento precedente… è vero che si tende a trascurare proprio chi abbiamo più vicino… bisogna rimediare!
    Il tuo commento sul cuscinetto che nell’era ecozoica ci farà finalmente dormire sogni tranquilli lo trovo fantastico!!!
    Prossimamente cercherò di ideare piatti che vanno in questo senso, te lo prometto!
    😉

    Reply
  34. Stefano Panzarasa 5 Febbraio 2010, 15:17

    Beh, in effetti il mio compagno di tavola un pò speciale lo è dato che da noi al parco dei Monti Lucretili ha coronato un suo sogno, creare in un posto molto bello il Giardino della vegetazione appenninica e in più ad un costo molto limitato, infatti la vegetazione, molto variegata, era già tutta lì… (Venire a vedere per credere http://www.sinanet.apat.it/it/giardino_lucretili/progetto).
    E poi sì, cerca ora di andare proprio alla cucina ecozoica, certi tuoi bellissimi e gustosissimi piatti ricordano comunque troppo dolore…
    Abbiamo tutti tanto bisogno di sognare un mondo migliore lasciandoci definitivamente alle spalle in vecchio…

    Reply
  35. Stefano Panzarasa 5 Febbraio 2010, 15:18

    Ovviamente intendevo “il” vecchio mondo…

    Reply
  36. Francesco dal Molise 8 Febbraio 2010, 19:50

    Incredibile verosimiglianza, stupefacente gemellaggio, stò accusando un aumento della salivazione!!…
    complimentoni, un saluto affettuoso….
    ciaoooooooooooooooooooooooo

    Reply
  37. @ Stefano
    mo’ tocca a te prepararmi un po’ di cucina ecozoica per un mese!!!
    😉

    @ Francesco del Molise
    contenta di provocarti questi effetti…
    😉

    Ragazzi la sinistra non mi regge più, per stasera mi fermo qua…

    Reply
  38. Cucina ecozoica…
    Thomas Berry nel suo bellisimo libro “The Great Work” (Il Gande Lavoro) definisce così quello che ora gli umani devono provare a fare per preparare l’Era Ecozoica, perché ormai è sicuro che l’Era Cenozoica (l’attuale, che ha visto l’apparire degli umani sulla Terra) sta per finire, ma come sarà la prossima Era? In effetti molto dipende da noi, se sarà l’era della consapevolezza ecologica o quella del disastro…
    Nel primo caso (che noi sognamo) si può anche cominciare tutti i giorni dalla cucina, ed è quello che farò per te…

    Reply
  39. ciao Mariagrazia!! Scusa se mi intrufolo come se fosse una chat 🙂
    Stavo pensando a te e al tuo polso, tu di sicuro lo saprai giá, ma il sesamo e il tahin hanno tantissimo buon calcio…e…i piselli crudi tantissima fresca vitamina K1 che aiuta a calcificare le ossa…(meglio non combinare piselli e tahin insieme peró, se no il ferro dei piselli va a farsi benedire)..
    Spero che tu oggi stia benino, e che la testa non faccia male…credo che tutti vorremmo portarti delle teglie di pappa a casa per non farti affaticare ulteriormente…
    Un abbraccione, che la tua giornata di oggi sia bella 🙂
    Bacissimi!!!!

    Reply
  40. Ciao Mariagrazia! Il mio nickname è una dichiarazione d’intenti: sono un oppositore dello “Shredding”, che sarebbe un termine molto in voga nel chitarrismo americano anni ’80-’90, per descrivere una scena di chitarristi ultra tecnici ultra veloci ma per questo anche ultra noiosi e ultra inutili. Trecento note al secondo non hanno senso secondo me, non è più musica, è solo l’equivalente in musica di un bodybuilder che fa vedere a tutti i suoi muscoli ad una esibizione, e lo fa a tutti i concerti e tutte le volte che si trova davanti alla gente. Preferisco le “Two Notes” di B.B. King alle cascate di note di Yngwie Malmsteen. Steve Vai invece è una via di mezzo, infatti è il mio preferito, prova a cercare su youtube qualche video, come “Tender Surrender”, molto dolce e sentita.
    Ora ti ho risposto 😀
    Leggo che Mauschen ti fa gli auguri di guarigione per il polso, non sapevo! Allora mi aggrego, spero ti passi tutto in fretta!
    Ciaoo

    Reply
  41. @ Stefano
    sì sì comincia dalla cucina, così pure te diventi (spero) un vegchef!
    😉

    @ Mauschen
    grazie per le info sul calcio alimentare, sì ci avevo pensato anch’io a potenziare la mia dieta in questo senso! ma i piselli crudi in questa stagione? quelli surgelati? comunque ho le utilissime tabelle di vegpyramid.
    pensa che il giorno prima di scivolare mi ero fatta un risottino venere con vari accompagnamenti fra cui l’hummus!
    la capoccia la tengo in una fascia di lana e duole solo un pochino, è il gesso al braccio che mi impiccia… ogni giorno imparo a fare qualcosa con una mano sola. Oggi per fortuna ho imparato a vestirmi da sola! una soddisfazione, anche perché Stefano si è preso un paio di giorni, ma poi ha i suoi impegni di lavoro…
    Un po’ di teglie sono arrivate da un nostro amico chef! ma se arrivassero anche le vostre magari!!!
    la mia giornata è stata finora discreta, mi accontento…
    bella giornata e baci anche a te!
    😉

    @ Carlo
    grazie di avermi svelato l’arcano… sono senz’altro d’accordo con te… dato che vivo con un chitarrista zen! ora mi vado a cercare steve vai in google!
    ma allora sarai mica un chitarrista anche tu?
    grazie per gli auguri, accelereranno sicuramente la cicatrizzazione dell’osso, peccato però che il gesso ha tempi fissi…
    😉

    Reply
  42. @Mariagrazia: mi dispiace x il polso, capisco la scoccistura del gesso, io ce l’ho da un mese al braccio dx x una microfrattura allo scafoide… Vedrai che con i giorni che passano diventerai abilissima a fare tutto con una mano sola, ci vuole solo abitudine… Beata te che hai chi cucina x te… 🙂

    Reply
  43. ma quanto devi stare col gesso? sto giustappunto per postare una ricetta di hummus..la solita telepatia! un abbraccio!

    Reply
  44. Teglie di pappa a casa nostra? Mauschen, sarebbe bellissimo anche perché io non so se riuscirò a soddisfare Mariagrazia abituata com’è a realizzare i suoi gustosi ecopiatti (ma comunque ci provo perché a me piace rischiare…)
    Mariagrazia vivi con un chitarrista zen? Non lo sapevo… Mille grazie per aver dato finalmente una definizione originale al mio modo semplice di suonare la chitarra (ma profondo, credo, nei testi…).

    Reply
  45. @ Annalisa
    non sei neofrieda vero?
    carissima siamo quindi compagne di sventura… ma che cosa particolare una microfrattura allo scafoide…
    una minuzia fuori posto che ti tiene bloccata… mi spiace molto per te e per me. E’ vero che Stefano si sta prodigando e mi auguro che anche tu avvia vicino qualcuno che ti aiuta…
    E’ vero che giorno per giorno si impara a usare l’altra mano, ma certe cose non ce la faccio… per esempio appuntarmi il mollettone sui capelli… sono ricorsa a una fascia elastica! insomma, un piccolo terremoto nelle abitudini! speriamo passi presto per entrambe!
    😉

    @ Stefano
    sì teglie di pappa piovono su di noi, virtuali ma anche reali… le pappardelle ai carciofi, la pasta e fagioli e le cime di rapa di Claudione… e oggi la cicoria selvatica già cotta di Elide e Raffaele… i nostri amici ci stanno coccolando, un grazie a tutti!
    per il chiarrista zen sono contenta che ti sia piaciuto!
    😉

    Reply
  46. Ho letto ora del tuo incidente domestico mi dispiace tantissimo, ma dai forza e coraggio, fatti coccolare da Stefano! Abbi pazienza e vedrai che tutto tornerà come prima 😉
    Auguri anche ad Annalisa 🙂

    Reply
  47. @ Chicca
    sì Stefano mi sta veramente accudendo come una baby… (a parte ora che ho la ciotola ancora vuota per colpa di una riunione che si protrae…) ma il tuo braccio come va? anche tu sei rimasta bloccata per un po’? Ora so davvero cosa hai passato…
    Le parole di incoraggiamento di chi ha vissuto o sta vivendo la stessa situazione – come te e Annalisa – sono particolarmente d’aiuto! Ci si capisce al volo…
    😉

    Reply
  48. @ Claudia
    scusa non è da me di solito zompare la risposta ai commenti… ma sai – ho battuto la crapa… va bene che ci siamo sentite in altre ricette… scusa comunque.
    Il gesso lo devo tenere un mese…
    la tua ricettina l’ho commentata con dovizia…
    😉

    Reply
  49. @Mariagrazia: no, non sono neofrieda. In realta’ riesco a fare quasi tutto da sola (molto lentamente), le uniche cose che non riesco sono stirare e guidare… X la prima cosa porto a mamma, per la seconda uso i mezzi pubblici… 🙂
    Vedrai che con i giorni che passano ti abitui, pensa che ieri sono riuscita persino a fare delle cotolette di lupino con una mano sola!!! A breve posto la ricetta… 🙂

    Reply
  50. @ Annalisa
    come differenziarti da Neofrieda che ormai ho preso a chiamare Annalisa?
    certo tu riesci a fare più cose di me, brava. Per fortuna lo stiraggio è una competenza di Stefano anche da prima… Nel tuo caso W la mamma! Andare sui mezzi pubblici mi spaventerebbe un po’…
    Mi tira su pensare che fra qualche giorno potrei preparare cotolette di lupini, anche perché stanno da tempo in dispensa con quest’idea… se riesci a postare la ricetta sono felice!
    io ho molti piatti in arretrato con foto pronte, magari più in là qualcosa pubblico… senonaltro cucinerò virtualmente…
    😉

    Reply
  51. Semplicemente stupendo!
    Io l’ho fatto la settimana scorsa, ripieno però…Mamma che buono!

    Reply
  52. 😳
    Beh, allora posta anche il tuo se possibile! facci godere anche a noi!
    😉

    Reply
  53. uau che onore mariagrazia , ho letto solo ora questa ricetta e la citazione!!! sono commossa :’)
    l’ho trovata ora per caso perchè volevo rifare il seitan ma non ricordo mai la ricetta!! comunque il tuo è mooooolto più bello del mio!!!

    Reply
  54. Bello essere citati vero?
    Io cerco sempre di ricordarmi di chi mi ispira, il lavoro degli altri è prezioso quanto il proprio!
    Ma non dire che il mio è più bello, è solo diverso. E poi se non ricordo male l’aroston è opera di tua madre, e quindi per te deve essere il migliore in assoluto! neh mi raccomando!
    Sei riuscita a fare il seitan? beh lo scopriremo presto…
    😉

    Reply
  55. Ti scrivo qui così vedi di sicuro la risposta. Il mio computer sta facendo le scintille a causa della bava che ci sto versando sopra. Ma che splendore!!! Anche io ho provato a fare un miniarrosto di seitan. Dico “mini” perché mi è proprio venuta fuori solo una polpettina allungata di seitan. 🙁 Però questa è stata l’unica cosa a deludermi, il gusto era eccezionale! Altro che carne!
    Grazie per i bei complimenti che mi fai, sono contento tu abbia scoperto i noodles! Io non vivrei senza! *-*
    E i Gogol Bordello:
    I don’t read the Bible
    I don’t trust disciple

    Sono forti! Tra l’altro il cantante baffuto ha recitato in un film stupendo tratto dal libro di Safran Foer “Ogni cosa è illuminata”. Ecco il trailer! Fa ridere e fa piangere un sacco!
    http://www.youtube.com/watch?v=H-y5v_7zx9o

    Un mega bacione!!!
    marko

    Reply
  56. @ Marko

    sei molto carino a preoccuparti che io legga la tua risposta!

    Comunque di solito anche se ho poco tempo faccio una ricerca nei commenti con il mio nome, così trovo subito se ci sono dei feedback! Per questo quando rispondo cito sempre chiocciolina-nome. Per facilitare anche agli altri questa ricerca. Altrimenti dovremmo stare sempre a spulciare tutti i post!

    Sono contenta che hai apprezzato il mio vegarrosto e mi auguro che il tuo prossimo tentativo sia più corposo!
    Devo dire la verità, io non vado pazza per il seitan… lo uso solo in preparazioni che evocano in me dei ricordi oppure per fare piatti risvegliaonnivoro.

    Purtroppo il film il mio noleggio non ce l’ha… mi toccherà cercare in giro, prima o poi…

    un megabacione anche a te – aspetto la tua prossima ricetta! con foto e musica mi raccomando!

    😉

    Reply
  57. @Mariagrazia: Hehe, dev’essere divertente confondere gli onnivori. =)
    Il film è un po’ di nicchia, infatti io non ne ho mai sentito parlare da nessuno. La rabbia è che poi se citi i vari “Natale a…” natalizi tutti sanno tutto. :'(
    Se vuoi vederlo questo è il link per farlo in streming su internet.
    Clicchi sulla freccetta rossa, ti si apre una finestra di pubblicità, chiudi la finestra di pubblicità e clicchi sulla freccetta verde che ti appare.
    La rogna è che dopo 72 min si interrompe perché dice che devi aspettare. Tu aspetta e poi fai riprendere il film da dove si era interrotto. Sembra un’odissea, ma non è nulla di che.
    Il film merita. =)
    un bacio

    Reply
  58. @ Marko
    Io il link non lo vedo!!! quello sopra porta solo al trailer!
    Mi piacerebbe molto anche vederlo in internet pure con l’interruzione al 72° minuto, ma come si fa?
    😉

    Reply
  59. Ops, sorry! 🙂
    Ecco il link. Quando clicchi sulla freccetta rossa ti si apriranno pagine di pubblicità. Sono odiose, tutto si traduce in soldi-soldi-soldi.
    http://www.megavideo.com/?v=EI6QIEZR

    Reply
  60. @ MarkoPuff
    Non ti ho visto molto in giro ultimamente, tutto ok?
    Allora, il film l’abbiamo visto. In effetti non è stata una visione molto agevole, ma non tanto per la pausa al 72° minuto quanto per l’abbondanza di dialoghi ucraini non sempre tradotti dal nipote interprete! Per fortuna ho studiato un po’ di russo e qualcosa l’ho afferrato, ma mi sono rimaste delle lacune. La prima delle quali: perché il nonno si è ucciso?
    Mi è piaciuto moltissimo il personaggio della contadina ucraina che scorta Safran Foer al cimitero del piccolo villaggio da cui veniva suo nonno… Troppo forte quando si rifiuta di salire sul macinino (una trabant?) perché non è mai salita in automobile e ne ha paura, così li accompagna a piedi seguita da loro in macchina…
    E la scena di quando lui dice di essere vegetariano? fortissima.
    Lui comunque fa un’impressione di tipo un po’ schizzato… la scena che mi è piaciuta di meno è stato quando ha ficcato un grillo vivo nella sua bustina di collezionista-maniaco…
    Beh, dovrei rivederlo con un’edizione sottotitolata, comunque sono felice di averne potuto avere almeno un’idea; i paesaggi e la musica sono fantastici, grazie!
    😉

    Reply
  61. Cavolo, peccato per le parti in cui mancavano i sottotitoli.
    Mi hanno detto che il libro è bellissimo, se ti capita di trovarlo leggilo!
    Il protagonista è un vero maniaco, io non lo sono come lui, ma più o meno… Conservo qualsiasi oggetto che mi conduca ad una mia esperienza passata. A casa mia in camera ho una mensola con ogni genere di cosa, tutte reliquie del mio passato: rami, cartacce, pupazzi logori, ecc… Credo che questa mania di collezionare si possa tradurre in una grande paura di dimenticare il passato.
    Un bacio!
    ps ogni volta che vengo su questo articolo mi viene fameeeee! XD

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  62. Anch’io sono piuttosto conservatrice… ti capisco! allora dovresti vederti un altro film bellissimo su un collezionista maniaco (però monotematico come scoprirai): la Commedia di Dio di Joao Monteiro! Il protagonista è un gelataio, molto molto particolare…
    Penso che seguirò il tuo consiglio e mi cercherò il libro così colmerò le mie lacune…
    Ti faccio una proposta: un pezzetto del vegarrosto per una fetta della torta dei sogni!
    😉

    Reply
  63. Uh grazie del consiglio! Lo cercherò! :*
    Per lo scambio ci sto! =)

    Reply
  64. Nooo fantastico! Ma sai che il libro è 1000 volte meglio del film? Almeno così ho letto ovunque perché io non l’ho mai trovato.
    Lo scrittore è vegetariano (forse vegano) e ha scritto un libro nuovo sulla crudeltà dell’uomo nei confronti degli animali che si intitola “Se niente importa”. Dovrò trovare pure quello. =)

    Comunque ieri ho rivisto “Ogni cosa è illuminata” e hai proprio ragione, senza sottotitoli è una tortura! Non mi ricordavo ci fossero tante parti in ucraino! E proprio ieri ho anche visto “La commedia di Dio”! Un film molto carino e particolare!
    Il protagonista si fa amare\odiare ed è comunque recitato molto bene.
    Ottimo anche lo stile usato con quei fermi frequenti. Mischia la poesia alla mera zozzeria. =)
    Ho scoperto che è una trilogia e questo film sta nel mezzo. Quindi ora ho messo a scaricare “I ricordi della casa gialla” che è il primo. Dopo viene “Le nozze di Zeus” di cui ho letto la trama e sembra molto carino!
    Ho messo a scaricare anche “Biancaneve” di Monteiro che si preannuncia mooooolto particolare!
    L’hai visto? Inizia con l’immagine vera di uno scrittore morto sulla neve dopodiché ci sono 75 minuti di schermo nero, intervallati da immagini di cielo e di una tomba, e solo il discorso tra il principe e Biancaneve.

    Son molto curioso di vederlo! Grazie del consiglio cinefilo!!!

    Reply
  65. Sto leggendo “Tutto è illuminato”, in traduzione, ma andrebbe letto in originale, perché è scritto in modo molto particolare… per esempio il buffo inglese del personaggio narrante ucraino…

    Ho già letto “Se niente importa”. E’ un ottimo libro, te lo consiglio. Se vuoi leggi la recensione nel blog del mio compagno (sta sopra nei Vegamici, Stefano – lì trovi l’indirizzo). E se vai a rivederti i commenti degli spaghetti al tonno fujuto se ne parla anche lì!

    Di Monteiro ho visto solo “la commedia di dio”. Biancaneve non mi attrae molto, troppo sperimentale ossessivo… Gli altri film della trilogia mi dirai te se è il caso di vederli!

    Ho avuto periodi più cinefili nella mia vita, ora a dire la verità non vado quasi più al cinema…

    😉

    Reply
  66. Ciao, sembra molto gustoso. sono finita qui per caso cercando delle ricette, quando ho scoperto che è un blog per vegani mi sono incuriosita molto ed ho curiosato un pò…io sono onnivera.
    Ebbene sono rimasta molto sorpresa dai nomi che date ai piatti e dalle sembianze…in pratica create delle similitudini coi piatti di carne o pesce, come in questo caso…ma se non concepite quegli alimenti perchè crearne altri “compatibili” col mondo vegan e farli somigliare alla carne o pesce? Scusa, vorrei capire la filosofia di fondo, mi sembra un pò un controsenso.
    Grazie a chi vorrà darmi spiegazioni.

    Reply
  67. @ Diana
    mi fa piacere che un’onnivora venga a curiosare qui e che trovi gustose queste pietanze!
    Prova qualcosa e vedrai che anche il gusto non ti deluderà, così come non è stata delusa la vista!
    Ti faccio i complimenti per la tua curiosità, dimostri un’apertura che non sempre incontriamo negli onnivori! E fai una domanda molto intelligente: perché la cucina vegan copia quella tradizionale?
    Anche fra chi ha compiuto la scelta di passare a un’alimentazione ecopacifista sorge questo dubbio, e spesso qui se n’è discusso, tanto che possiamo parlare di due atteggiamenti vegan verso la cucina: uno che gradisce i piatti confondionnivoro e uno che si vuole totalmente distanziare dalla tradizione crudele.
    Ti ringrazio quindi di farmi tornare su un argomento che è comunque molto importante e che è forse la prima cosa che colpisce chi si affaccia per la prima volta in un blog di cucina vegan.
    Io appartengo come hai notato alla tendenza che apprezza la cucina vegan confondionnivoro, ma ovviamente in casi eccezionali, non come regola di cucina quotidiana. Per una serie di ragioni che cercherò di riassumerti, che non sono pensate a priori ma maturate nel tempo insieme alla “vocazione vegan”.
    Infatti il passaggio da una cucina onnivora a una cucina vegetariana e poi vegan è un percorso molto personale e non ci sono regole.
    Nel mio caso da bambina sarei stata una vegan o vegetariana felice, purtroppo però la famiglia e la società mi hanno pian piano onnivorizzato e ho fatto parte di quella categoria di persone che pur non amando carne e pesce di per sé hanno iniziato ad apprezzare alcuni piatti tradizionali dove queste pietanze sono particolarmente mimetizzate. A queste pietanze nel tempo mi sono affezionata, sono entrate nel mio bagaglio di ricordi legati ai più bei momenti trascorsi con la famiglia, gli amici e gli affetti. Diventando vegetariana a quei piatti ho semplicemente rinunciato, conservandone però un bel po’ a base di latticini e uova. Quindi non avvertivo particolarmente la necessità di sostituirli con finzioni. Diventando vegan invece avrei dovuto rinunciare drasticamente al sugo di involtini infelici della nonna, al pandoro natalizio, ai piatti di pesce crudeli che mi ha fatto amare mio padre eccetera. Ma ho subito notato che la cucina vegan ha delle materie prime (vegan tofu alghe ecc.) che si prestano a fare degli scherzetti come questo pseudo-arrosto e un po’ per gioco mi sono divertita a recuperare tutte le cose che come vegetariana mi pareva di avere irrimediabilmente perduto! Sono nati a dire la verità dei piatti nuovi, perché hanno sapori che non sono la copia carbone degli originali. Diciamo che è accaduto quello che accade nell’arte: si copia ma aggiungendo quel quid che porta all’innovazione, senza però rinnegare la tradizione.
    E poi diciamoci la verità: non è che un piatto onnivoro ti dà la garanzia che mangi qualcosa di buono, dipende anche dalla mano che lo cucina! Se quella mano usa solo verdure, farà leccare i baffi ugualmente ai commensali senza far soffrire nessuno!
    E quindi scherzando ho inventato nuovi piatti, che sono molto utili per attrarre l’attenzione! Anche tu ti sei soffermata incuriosita no? Quindi è un’idea che funziona! Ne ho già avuto tante testimonianze dirette con amici onnivori che invito a pranzo e possono vedere con i propri occhi che noi vegan non ci facciamo mancare nulla.
    Si mangia non soltanto con la bocca ma con gli occhi e si è scoperto di recente che si mangia anche con la memoria! Ti consiglio se vuoi approfondire questo tema affascinante il libro di Jonathan Safran Foer, “Se niente importa – Perché mangiamo gli animali”, in particolare il paragrafo: “Che cosa c’entrano i tacchini con la festa del Ringraziamento?” (pp. 267-69).
    Io penso che questo genere di piatti è importante per far sedere alla stessa tavola e con soddisfazione onnivori, vegetariani e vegani, e fare stare bene tutti, soprattutto in occasione delle feste. Poi ognuno quando torna a casa propria decide secondo coscienza, ma nelle occasioni sociali che dovrebbero essere luoghi di inclusione generale, secondo me sarebbe molto civile arrivare a questo.
    Sono piatti di transizione utili. E d’altra parte la tradizione culinaria crudele nel tempo ha selezionato determinate preparazioni per la loro praticità oltre che bontà (altrimenti per essere coerenti gli onnivori dovrebbero mangiare gli animali nella loro forma reale).
    Spero di aver soddisfatto la tua curiosità e spero che ti venga voglia di iniziare un percorso di consapevolezza alimentare, per il tuo bene e per quello del nostro pianeta. Continua a frequentarci, ne scoprirai delle belle!
    Buone feste ecopacifiste!
    😉
    p.s. scusa se sono stata lunga ma in questo periodo non ho il tempo per essere breve!

    Reply
  68. io vi ringrazio di esistere, perchè mi date un sorriso dopo aver versato le lacrime sulle scene crudeli di uccisioni di animali per vivisezione o per “mangiarli” o pelliccie…grazie e ringrazio dio che esiste gente così, speriamo di diventare sempre di piu…

    Reply
  69. I complimenti sono dovuti per la dedizione e il risultato ottenuto!
    Da vegano però io non cerco di imitare i latto-carnivori.
    Mi sembrerebbe quasi di riconoscere che il percorso giusto è il loro e un vegano deve solo trovare sostituiti agli ingredienti di origine animale.
    Dire spaghetti alla carbonara vegan, con al posto delle uova, questo, al posto della pancetta quest’altro..non mi soddisfa;-)
    Preferisco alimenti che non si rifanno a niente, anche perchè si tratta quasi solo di frutti della natura con minor modificazioni possibili e cottura ridotta al minmo.
    Ma questo è un mio parere personale.
    Se l’ottimo lavoro che hai fatto serve per avvicinare carnivori al vegan, ben venga!

    Reply
  70. @ federica
    Lieta di averti suscitato un sorriso… Mi unisco al tuo augurio…
    😉

    @ orazio
    grazie, ti ringrazio dell’entusiasmo anche se da ottimo passiamo a buono! cercherò di migliorare!
    😉

    @ Maurino
    grazie, sì l’impegno c’è stato… Capisco il tuo punto di vista e lo rispetto. Il più delle volte cucino anch’io nel modo più naturale possibile e senza scimmiottare piatti onnivori.
    Però vorrei farti notare che anche gli onnivori cucinano molto spesso vegan senza farsene un problema! Il fatto che gli onnivori mangino insalate, pasta al pomodoro e paste e legumi non me le fa togliere dal menù!
    Questi piatti confondionnivoro sono per me una specie di festa in cucina (leggi la rispostona sopra data a Diana, a cui potrei aggiungere che molti piatti onnivori io da onnivora nemmeno li mangiavo e invece da vegan sì! Vedi com’è strano il palato!). Io seguo semplicemente l’estro del momento, in cucina spesso vado in trance e non rispondo di cosa esce dalle pentole!
    E devo dire che gli onnivori alla mia tavola non si sono mai lamentati che mancasse qualcosa… per cui, come dici tu, se questi piatti ci aiutano ad arrivare prima della parola… ben vengano! Tu se non ne senti l’esigenza non li cucinare, inventa una cucina totalmente nuova ed ecozoica, e magari pubblica qui le nuove ricette, così ci possiamo ispirare!
    😉

    Reply
  71. Mari, non ho capito una cosa: il seitan dopo averlo autoprodotto lo fai arrostire, diciamo crudo, direttamente in pentola saltando la classica fase della bollitura? 😳 😳 😳
    Te lo vorrei copiare per Natale…. 🙂

    Reply
  72. @ Titti
    carissima, il seitan si produce sempre nel solito modo, dopo aver fatto la palletta di glutine sotto l’acqua la metti a bollire con le spezie ben stretta in un panno o nella calza come fai tu! Per i soliti 40 minuti circa.
    Da questo momento in poi segui le indicazioni che ho dato sopra.
    Fammi sapere com’è andata e se vi è piaciuto! Mi fa piacere partecipare simbolicamente al vostro pranzo natalizio!
    😉

    Reply
  73. Grazie cara Mariagrazia! Ti immaginerò alla mia tavola, al posto dell’invitato più importante! Bacio a Cirino e Rodni. Io starò con Mercurietto!!! 😛 😛 😛 Rientrerà a marzo.

    Reply
  74. Nella maniera piu assoluta il tuo è l’arrosto di seitan piu bello che abbia mai visto! Mi inviteresti a pranzo un giorno??? 🙂

    Reply
  75. @ Titti
    😳
    anch’io mi immaginerò di essere lì presente con voi, sarà bellissimo!
    Quindi vai a trascorrere il natale da Mercurietto! dagli una bella arruffata da parte nostra e di Cirino e Rodni!
    anche lui si fa una bella vacanza!
    😉

    @ sara
    oggi siete particolarmente magnanimi con me!
    per caso è uscita una foto che lo avrà reso fotogenico!
    Scusami, ma tu sei una Vegchef o una visitatrice? non riesco più a stare dietro alle tantissime nuove entrate! nel primo caso benvenuta, e nel secondo: cosa aspetti ad unirti?
    Se capiti in Sabina fammi un fischio!
    😉

    Reply
  76. Mercurietto manda a Rodni e Cirino tanti tanti affettuosi ron ron rilassati e mille grattini! 😉

    Reply
  77. 😉 😉
    rrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!

    Reply
  78. Interesante molto questo arosto,, ma dove si trova un porxzione così enorme di seitan.. da ignorante onivora lo chiedo perche nei supermerkati trovo solo confenzioncine di polpettine che fanno schifo.. non ho mai visto bomboloni freschi di queste dimenssioni. se mi sai dire dove sono questi negozi vegan provo a fare anche io queste belle cosine. Vorrei evitare la carne più possibile.. ma ho il problema che non tollero quasi 90% delle verdure ne cotte ne crude, e fatico trovare ricette alternative che oltre sodisfare il palato sodisfano anche le mie esigenze alimentari e vitaminiche.
    Grazie e ancora complimenti per la fantasia

    Reply
  79. Grazie, sono contenta che ti piaccia!
    Credo che nel periodo di festa i negozi bio e forse anche Natura sì vendano arrosti di seitan già pronti… ma immagino siano molto cari! Tu in che città stai? a Roma ci sono i Natura sì, Il canestro e la città dell’altra economia a Testaccio. Cerca gli indirizzi con internet.
    Io però ti suggerirei di farti il seitan da sola, è più buono e molo più economico. Se rileggi la ricetta sopra ci sono i link dove viene spiegato come farlo in casa. Vai anche in youtube, ci sono alcuni video che fanno vedere il procedimento.
    Si vendono nei negozi sopra anche i preparati istantanei per il seitan, l’instant-seitan, a cui basta aggiungere acqua…
    Ma controlla anche l’intolleranza alle verdure… sei sicura? mi pare strano…
    Spero di esserti stata utile e torna pure a chiedere info!

    😉

    Reply
  80. Questo è un pasto degno di un re! Sono scioccata, è bellissimo e sicuramente buonissimo!

    Reply
  81. grazie, in effetti quella volta ho voluto un po’ strafare! era il primo natale da vegan…
    😉

    Reply
  82. KATIA COLLORA’ 26 Aprile 2015, 01:28

    IL SEITAN ERA FAVOLOSO QUANDO ME LO FACEVO…..POI SONO DIVENTATA CELIACA CAZZAROLA!!!!!

    Reply
  83. @KATIA COLLORA’: ti consiglio la ricetta “Pollo vegetale” di Dimensionvegana. Non contiene glutine e la trovi su questo blog.
    Ciao! Lali

    Reply

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