Crostini spagnoli

Cos’hanno di spagnolo questi crostini? Assolutamente NULLA.
E allora perchè ho deciso di chiamare così questa semplice ricettuzza?
I chiarimenti dopo la ricetta. 😀

Ingredienti:
tre melanzane abbastanza grosse;
due cucchiai di olio extra vergine;
tre cucchiai di succo di limone;
due spicchi di aglio;
un cucchiaio raso di senape  (facoltativo; intendo quella in tubetto, non quella in polvere!);
un cucchiaio abbondante di panna di soia (facoltativo: io l’ho messa perchè non vedevo l’ora di provare la panna di soia autoprodotta! :mrgreen:);
pane fresco o tostato;
sale e pepe q.b.

Preparazione:
Lavare, sbucciare e tagliare a tocchetti le melanzane, poi tuffarle nell’acqua bollente fino a cottura: devono essere molto morbide.
Una volta cotte, scolarle e lasciarle raffreddare (volendo, l’operazione può essere velocizzata passandole più volte sotto l’acqua corrente fredda).
Mettere nel frullatore le melanzane (ben strizzate) con il sale, il pepe, l’olio, l’aglio e il succo di limone, poi frullare tutto fino ad ottenere una purea liscia ma consistente (eventualmente, aiutandovi con un po’ d’acqua).
Aggiungere alla purea ottenuta la panna di soia e la senape, poi utilizzarla per spalmarla su del pane fresco o tostato.
Con queste dosi a me è venuta una tazza di purea, che ho fatto fuori in due giorni!

 

Perchè spagnoli?
Poco più di un mese fa decisi di recarmi presso una stradina sulla Riviera di Chiaia, qui a Napoli, famosissima per la presenza di ristoranti di tutte le nazionalità. Ero alla disperata ricerca di un ristorante indiano che, stando a quanto mi dissero anche alcuni passanti, doveva trovarsi lì… ma non trovandolo io e la mia amica decidemmo di optare per un ristorante di altra etnia. C’erano ristoranti messicani, spagnoli, greci, cubani, brasiliani, pakistani… Ma nei menù esposti all’esterno nessuno sembrava avere pietanze adatte ai vegetariani.
Ci trovammo davanti uno dei tanti ristoranti spagnoli, demmo un’occhiata al menù e con l’aiuto dell’onestissima ( 🙄 ) collaboratrice, che si trovava all’esterno del locale proprio per invitare i clienti ad accomodarsi, scoprimmo la presenza nel menù di molte portate vegetariane: frittelline di mais, bruschette varie, tortini di patate…
Una volta all’interno del locale (che, tralaltro, era un buco buissimo, senza neanche una finestra, con uno strettissimo corridoio tra pochissimi tavoli minuscoli e attaccati tra di loro), nel momento in cui arriva una cameriera a prendere le ordinazioni, scopro che ciò che mi aveva detto la collaboratrice all’esterno era tutto fasullo: tutte le portate da lei indicate come “vegetariane”, erano in realtà piene di prosciutti e salumi vari…
Morale della storia: per non creare inutili battibecchi con le collaboratrici del locale, e oltretutto per non mobilitare ulteriormente la mia amica ed il suo ragazzo (non vegetariani), fui costretta ad arrangiarmi con quel poco che c’era di vegetariano, cioè questi crostini.
Che poi, cercando su internet, ho scoperto che tra le pietanze tipiche della cucina spagnola questi crostini NON ESISTONO!
Tutto ciò per dirvi, tramite questa mia infelice esperienza, di stare sempre attenti a questi specchietti per le allodole!