Pasta con crema di cardi

E se il cespo di cardi non fosse abbastanza da tirarci fuori un buon piatto unico?

Facile: ci si condisce la pasta. Solo che tra le tante ricette che ho trovato in casa e sulla rete, nessuna mi soddisfaceva per quella particolare sera: voglia di qualcosa di sfizioso, ma non troppo laborioso, e soprattutto senza ripasso o cottura in forno.

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Ingredienti:

  • un piccolo cespo di cardi
  • fecola di patate
  • acidulato di umeboshi (o limone, o aceto)
  • mezza cipolla rossa
  • due etti e mezzo di pasta

Procedimento:

Allora ho pulito il cespo di cardi come dicevo l’altra volta, con la spazzolina, ho tagliato via i bordi con le spine e li ho tagliati a tocchetti.

Li ho lessati un quarto d’ora nella stessa acqua salata in cui poi ho fatto cuocere la pasta (qualunque tipo va bene, ma per me i formati migliori per le creme sono quelli lunghi, a parte la vodka… per la vodka vanno bene solo ed esclusivamente le mezze penne).

Ho scolato i cardi con la schiumarola, e li ho frullati insieme ad un mezzo bicchiere di acqua e due cucchiai di acidulato di umeboshi (due cucchiai di aceto o limone con un pizzico di sale andranno benissimo se non avete quella cosa meravigliosa che è l’acidulato di umeboshi). Al solito, non ho fatto una buona pensata: come è ovvio, più che una crema è venuta fuori una sorta di frappè fibroso. Allora ho scolato la pappa schiacciando bene le fibre.

In questo succo di cardi ho sciolto un bel cucchiaione di fecola di patate.

Nel frattempo ho tagliato sottile mezza cipolla rossa, l’ho fatta soffriggere con un filo di olio e un cucchiaino del dado di Chicca, e poi ho versato il succo di cardi con la fecola.

Il tempo di far rapprendere questa sorta di besciamella, e far saltare gli spaghetti al dente nella padella.

Ho impiattato, Ale ha fatto la foto, e poi ho sensibilmente aumentato la porzione. Ehm.

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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
  1. i cardi non li compro spesso, devo porre rimedio 😉

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  2. Proprio oggi ho mangiato i miei primi cardi, ci ho fatto un basmati che vedrete……ma è normale che siano amari??? Li ho cotti direttamente in padella senza lessarli è giusto? Non mi hanno entusiasmato 🙁

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  3. Chicca, i cardi sono un po’ amarognoli. Ho letto adesso proprio che va messo un cucchiaio di farina nell’ acqua di cottura. Vanno bolliti e poi ripassati come si vuole. Io li amooooo, anche se sono antipaticissimi da pulire. Per ovviare al problema dell’ amaro li cucino sempre con patate (perché gli altri tre non amano l’ amaro forte), magari al forno a strati col pomodoro. Si possono anche friggere per questo tipo di preparazione.

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  4. Io li lesso sempre, prima di usarli nelle preparazioni.
    Non so perché i tuoi fossero amari, io li trovo gradevolmente aspretti….

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  5. Buoni i cardi! da noi si fanno in pastella! i carduna fritti!

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  6. questa pasta m’ispira molto…ma cos’è l’ acidulato di umeboshi??? dal suono di sicuro sarà un qualcosa di giapponese….

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  7. Sì, è una sorta di aceto ricavato dalle umeboshi, particolari prugne giapponesi (che in realtà sono una specie di albicocche acerbe). Le umeboshi vengono usate per insaporire il piatto di riso di accompagnamento.
    Come sapore è simile ad un aceto morbido, ma è molto fruttato, e poi è salato.
    Io lo uso nelle insalate, al posto di aceto e sale o salsa di soia.
    Sono ricche di sali minerali e si dice facciano molto bene per curare i sintyomi del dobosbronza… 😳

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  8. credo che userò l’aceto comune o al massimo spremerò una fragola e otterrò più o meno lo stesso sapore :mrgreen:

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  9. Uh, Vale, che bella ricettina! io, ancora senza orto, sto cucinando il cardo mariano. è delizioso sia cotto sia crudo, con un po’ di fatica a togliere le spine..ma vale la pena!

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