Ho gia’ detto che amo la zucca, ma avrete capito da soli che adoro il riso e i risotti 😀
Se fosse per me, potrei anche eliminare la pasta e vivere di riso.
Mi piace cercare sempre nuovi raccolti prelibati per realizzare risotti da sogno.
Questa ricetta nasce dal voler coniugare il mio amore per i risotti, con l’amore verso le “cucuzze”. Infatti i tenerumi, altro non sono che le foglie delle zucchine.
A Palermo, con queste foglie, si fa una minestra: la minestra dei tenerumi.
D’estate la preparo spesso, perche’ e’ dissetante e per i suoi colori cosi’ mediterranei.
Rientrando dalla sicilia, mi sono detta: perche’ non preparare qualcosa che possa unire il sud col nord?
e cosi’ ho preparato questo risotto.
Onestamente ne ho fatto due versioni: quella per me e mio marito che prevedeva il caciocavallo e quella per Maya senza assolutamente nulla di animale.
Ricetta
Ingredienti per 4:
320 g di riso carnaroli invecchiato 1 anno (va bene il gallo riserva nera)
1/2 bicchiere di chardonnay
1 mazzo di tenerumi
250 g di salsa di pomodoro
la punta di un cucchiaino di agar agar
200 cc di acqua (per l’agar agar)
circa 1 litro e mezzo di brodo di tenerumi
4 spicchi di aglio
olio per tostare il riso
Procedimento
Preparare il brodo di tenerumi partendo dalle sole foglie e immergerle completamente nell’acqua.
Scolare non troppo le foglie e frullarle con un paio di cucchiai di olio per renderle cremose, aggiungere 2 spicchi di aglio e frullare pure quelli.
Salare la crema.
Per il pomodoro, ho adottato la tecnica per ottenere il pomodoro ristrutturato: scaldare in un pentolino 200 cc di acqua e sciogliervi dentro l’agar agar.
Far bollire fino a quando si riduce della meta’.
Scaldare leggermente il pomodoro e aggiungere la gelatina.
Lasciar riposare per circa mezz’ora/1 ora.
Tagliare a cubettini.
In un tegame per risotto, scaldare due cucchiai di olio e soffriggere leggermente l’aglio in camicia.
Togliere l’aglio, tostare il riso.
Sfumare con lo chardonnay.
Iniziare ad aggiungere i mestoli di brodo di tenerumi mantenendo la fiamma sempre bassa.
A 5 minuti prima della fine della cottura (piu’ o meno a 10 minuti dall’inizio del procedimento), aggiungere la crema, mescolare e lasciar assorbire.
Impiattare il risotto decorando con i cubetti di pomodoro e una foglia di tenerume.
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Renata Balducci, presidente di Associazione Vegani Italiani e fondatrice di Veganblog
Mmmmmmmmm, che prelibatezza……..
Maestra….
grazie 🙂
sto studiando cosa preparare questa sera: attendere prego 😉
A Napoli si chiamano “tall’ e cucuzziell” e forse era l’unica verdura che da bambina mi piaceva, anche se mia madre li faceva col pomodoro. Quest’anno avendo messo a dimora le zucchine nel mio orto-giardino speravo di riuscire a mangiarli almeno una volta, ma si è messo di mezzo il maledetto oidio… ho dovuto estirpare le piante e addio al tenerume 🙁
che bello…. complimento, fa gola!!!!!!!! 😀
Come Nadir… mi piacevano e mi piacciono, mia mamma me li preparava con il pomodoro. Anche da noi in Sicilia li trovi con il nome “italianizzato” di talli o talle scritto sui cartoncini delle bancarelle del mercato, mentre in dialetto vero si chiamano taddi (con la classica pronuncia della dd forte)
buonooooooooooooooooooo
Peccato che a Como i tenerumi non si trovano 🙁 Cise sapresti sempre come accontentarmi con riso e risotti 😉
oh che bello!!!!non sapevo cosa fossero i tenerumi….e qui da noi non si mangiano!!!quante scoperte che faccio……grazie per la dritta!!!!!!!!;)
nooo!!! bellissima! ma non ho mai visto le foglie delle zucchine… 🙁 le chiederò alla mia “contadina” con urgenza!!!
Illuminatemi: io pensavo che i ‘tenerumi’ fossero solo le fogli e i frutti della Lagenaria Siceraria, quella zucchina lunga e liscia, chiara. Dite che si può usare la foglia tenera di qualsiasi zucchina? Quando le piante finivano di produrre so che qualcuno usava i germogli, saltati in padella, per la pasta – e intendo zucchine ‘Cucurbita pep’, quelle più corte e verdine e con striature
Ah! E grazie Cinzia per chiarimento su addensanti..aspetto tue lezioni ‘in diretta’!
brava neofrieda: si tendenzialmente sono quelle della zucchina lunga (cucuzza per me 😀 )
ma credo che siano le uniche che si trovano anche in commercio.
Per le lombarde: se chiedete al vostro fruttivendolo, quando va al mercato della frutta a prendere le casse, puo’ prendere per voi una cassa di questa verdura.
Io faccio sempre cosi’ (fin quando e’ stagione).
Una cassa=5 euro circa e sono tra i 5 e i 7 kg.
Oltretutto, l’ultima volta l’ho chiesta a un venditore di bancarella, di biella, che ha anche casse di propria produzione (i peperoni a forma di cornetto per esempio o le zucchine trombetta) e mi ha portato una cassa meravigliosa! mai viste foglie cosi’ belle e buone.
Il termine taddi invece e’ usato nella zona orientale 🙂
Benvenuta, anche se con un po’ di ritardo 🙂 Ma oltre al brodo come si cucinano i tenerumi?
non essendo vegan sono solo una lettrice, ma seguo il blog con assiduità
cisejazz… ma sai che mi rcordo questo nick dai forum di alf? 😉 sono sicura che sei tu!!
ciao 🙂
Ottimo! Appena cucinato, e l’ha mangiato volentieri anche la mia bambina di quattro anni. Brava.
Andrada: scusami se non ti ho risposto prima! non mi aveva notificato il messaggio. I tenerumi si mangiano con la pasta, d’estate, praticamente allo stesso modo, ma cotti assieme alla pasta 😀
Agnese: ricordi bene! ero su alf.
Federica: Ne sono strafelice! e fa veramente ma veramente bene.