Polpette di Okara alla pizzaiola

Ciao a tutti!.. Sono nuova… o meglio, sono una nuova postatrice di ricette, dal momento che fino ad ora mi sono limitata a commentare le vostre!

Spero di essere degna di entrare ufficialmente a far parte di questa piccola comunità, inserendo una ricetta sicuramente non proprio “chic” come quelle inserite da voi, ma di certo utile a chi, come me, in seguito dell’autoproduzione di tofu si ritrova sempre con tonnellate di okara da riciclare!

Purtroppo di alcuni ingredienti (farina e pangrattato) non so fornirvi le dosi esatte, perchè mi sono regolata poco per volta durante la preparazione, a seconda della “collosità” dell’impasto!
Comunque per circa una quarantina di polpette (che ho poi congelato in porzioni da 4-5 polpettine: rifornimento per l’inverno! :-)) ho utilizzato:

Ingredienti:
– okara ottenuto da 500 g di fagioli di soia secchi (circa 750-800 g);
– 400 g di acqua;
– farina;
– pangrattato;
– una grossa manciata di olive verdi e nere, denocciolate;
– una manciata di capperi;
– 140 g di concentrato di pomodoro;
– tre cucchiai di ketchup (facoltativo);
– abbondante origano;
– 4 o 5 foglie di basilico;
– olio extra vergine;
– uno spicchio di aglio;
– sale.
Procedimento:
Versate l’acqua in una pentola e portatela a bollore con un po’ di sale.
Quando l’acqua bolle, aggiungete l’okara e circa 4-5 cucchiai di farina, mescolando bene e lasciando cuocere per circa 30 minuti. Mi raccomando, controllate e mescolate spesso affinchè “il pappone” non si attacchi alle pareti della pentola! 🙂
Si deve ottenere un impasto colloso e denso, modellabile con le mani… Dunque, se dovesse occorrere, si può aggiungere ulteriore farina durante la cottura.
Nel frattempo, in un padellino scaldate un cucchiaio di olio e fatevi soffriggere lo spicchio d’aglio tagliato a pezzettini. Lasciate rosolare qualche istante e poi aggiungete il concentrato di pomodoro, lasciando cuocere per qualche minuto.
Aggiungete al pomodoro le olive tagliate grossolanamente con il coltello, i capperi (sciacquati), il basilico e l’origano e lasciate cuocere ancora per qualche minuto.
Quando l’impasto di okara avrà ottenuto la giusta consistenza, toglietelo dal fuoco ed aggiungete il sugo ed il ketchup, mescolando per bene.
A questo punto l’impasto dovrebbe essere più umido, quindi “rassodatelo” con l’aggiunta di pangrattato e lasciatelo raffreddare.
Una volta freddo, prelevate piccole parti di impasto di okara e formate delle palline, passatele poi nel pangrattato e a questo punto decidete voi come cuocerle:
– tuffandole in olio bollente, preferibilmente d’oliva (io ne ho fritte solo un paio: ottime e di gradevolissimo aspetto!);
– al forno, poste su una teglia foderata con carta forno, irrorate con un po’ di olio e infornate per circa 40 minuti a 180° (come quelle che vedete in foto: aspetto molto meno gradevole rispetto a quelle in versione fritta, ma vi assicuro che sono ottime ugualmente!).
Ps: mi scuso per le brutte foto, ma purtroppo avevo la digitale scarica ed ho provveduto in fretta e furia!”